C.4."Visita Inaspettata"

-Ho letto di un gioco molto figo. Ci giochiamo?- mi domandó Thomas, mentre eravamo stesi sul divano.

Guardai il display con la coda dell'occhio. -È obbligo o verità. Lo conoscono tutti. Se vuoi dirmi o farmi qualcosa basta dirlo.- cambiai canale.

- Chi dice che io debba farti fare quelle cose? Magari sei tu che muori dalla voglia.- ghignó lui.

-Piantala se no ti scarico dalla Puth.- bisbigliai.

-"Se fosse l'ultima notte al mondo con chi la passeresti?"- lesse e mi guardò.

-Devo rispondere?- sbuffai chiudendo gli occhi.

-Beh si. Guai a te se rispondi Mets.- mi ammoní lui.

-Okay... mmh con te.- risposi semplicemente.

Lui si agitó vicino a me, di conseguenza aprii gli occhi.
Mi stava guardando.
-Sul serio? E Britt?-

Feci spallucce. - Si anche...ma che c'entra ho risposto la prima cosa che mi è passata per la mente.-

-Io...ti sono passato per la mente?-

Corrugai la fronte. - Si...c'è qualche problema? Non devo dire che ti penso?-

-No. No!- scose la testa facendo svolazzare i capelli. - Sono solo sorpreso.-

Mi guardò per diversi secondi negli occhi e quel suo sguardo così possente mi catturó.

Mi sporsi leggermente, senza distogliere il contatto visivo. Lui fece la stessa cosa.

Sulle nostre labbra si formò un sorriso mentre ci avvicinavano uno all'altro. Non stavo pensando a nient'altro che il suo sorriso. Gli illuminava il viso ed era uno di quelli che a me soltanto rivolgeva. Percepii il suo lieve respiro sempre più vicino e mi irrigidii per la sua vicinanza.

Socchiusi gli occhi quel poco che bastava per potermi concentrare sulle sue labbra. I nostri nasi si sfiorarono e, dopo aver realizzato la nostra vicinanza, aprii gli occhi e lo guardai.

Si allontanò di colpo ridendo. -Dannazione!- esclamò.

Risi. -Ho vinto io questa volta!- Percepivo ancora la frenesia scorrere per le mie vene, ma cercai di ignorarla rilassandomi sul divano.
-Peccato che nessuno ci ha ripreso...i fan non sapranno mai che ho vinto io.- dissi sbuffando.

-Vuoi essere conosciuto come quello che mi voleva baciare?- domandò lui ridendo.

-Meglio di no. Britt se la prenderebbe. Già la vedo abbastanza tesa...-

- Lo so. Lo pensa anche lei.- mi interruppe lui guardandosi i piedi.

-Pensa cosa?- chiesi non capendo a cosa si riferisse.

-I Dylmas. Tutta la storia... il fatto che io e Isabella ci siamo lasciati... e ora che sei sempre con me.-

-Ma figurati! Lei sa che sei il mio migliore amico! Non va di certo a pensare quelle cose! Solo i nostri fan lo pensano. E poi cosa ne puoi tu se Isabella ti ha lasciato? Sono cose normali.- risposi mettendogli una mano sulla spalla.

Lui continuò a fissare il pavimento -In realtà non è stata lei a...-

Non finí la frase che qualcuno suonó alla porta.

Thomas mi guardò e mi chiese -Aspettavi qualcuno?-

-No- risposi sinceramente. Mi alzai in piedi e prima di dirigermi verso la porta gli punta un dito contro. - Non abbiamo finito il discorso.-

Guardai dallo spioncino della porta.
Nero.
- Chi è?- mi domandò Thomas.

- Non lo so.- ammisi aprendo la porta.

-Ah. Sei tu.- dissi alzando gli occhi al cielo. -Ciao, Ju.-

Thomas si alzò in piedi dal divano mentre mia sorella entrava a grandi passi nella stanza.
- Tommy!- esclamò correndogli incontro pronta ad abbracciarlo.

Lui la accolse dolcemente tra le sue braccia, ricambiando l'affetto, ma mi guardò.
-Ciao Julia. Che bello rivederti.-

Mia sorella era innamorata persa di Thomas e la cosa mi faceva imbestialire perché se lui lo avesse saputo avrebbe ricambiato di certo i sentimenti e io non volevo che questa cosa avvenisse.

Julia che stava con Thomas avrebbe voluto dire "Niente più Tommy"

-Sei venuta a importunare Tommy o a rompere le scatole a me o, ancora meglio, a pulire la casa?- domandai.

Lei si staccò dall'abbraccio. -No. Sono qui per passare un po' di tempo con voi due.-

-Ah, che bella battuta!- esclamai andando verso di lei. Le presi la mano e la trascinai verso la porta.

Lei mi guardò acida. -Sei geloso, non é cosí?!- sbuffó appena la spinsi fuori.

-Geloso di cosa?!- borbottai.

-Di me! Non vuoi che mi avvicino troppo a lui perché potrei sottrartelo...- Julia incrociò le braccia - La vostra relazione da amici è soltanto una scusa.-

Rabbrividii. Guardai Thomas che era distratto a guardare il telefono. Feci un passo avanti portandomi dietro la porta.
Guardai mia sorella dritto negli occhi -Julia ti voglio un bene dell'anima ma non dire mai più una cosa del genere. Ci siamo intesi?- dissi serio.

Lei mi guardò per un lungo istante. -Posso dormire qui sta notte?- mi domandò lei incrociando le braccia al petto e facendo un ghigno.

Alzai gli occhi al cielo. -Sei una cosa impossibile! D'accordo!- sbuffai aprendo la porta e lasciandola entrare.

Thomas mi guardò corrugando la fronte. -Abbiamo un ospite!-

Julia corse verso il divano e vi ci si buttò sopra, sorrise a Thomas e gli fece cenno di sedersi vicino a lei. senza dire niente me ne andai in cucina.

La sera andai presto a dormire poichè avevo mal di testa, lasciai Thomas e Julia a guardare la tv.

" Dylan era andato a letto da qualche minuto senza immaginare neanche lontanamente cosa sarebbe accaduto tra qualche minuto. Thomas e Julia stavano guardando un film horror pescato dalla collezione di film che la famiglia O'Brien teneva in una vetrina in sala. Thomas non si ricordava più il titolo nè il perchè avessero scelto un film così. Venne riscosso da un gemito di paura di Julia.

Si girò verso di lei e la vide con gli occhi sgranati e il respiro affannato. Le prese la mano per calmarla e lei si voltò di scatto verso di lui.

Da lì fu tutto un po' sfocato, non seppe se fu lui ad avvicinarsi o lei ma si ritrovò con le labbra premute sulle sue. Fu un bacio leggero e dolce, poi si ricordò cosa stava facendo, chi stava baciando e si ritrasse immediatamente.

Senza dire niente e senza lanciarle un'ultimo sguardo, si alzò e andò in camera sua maledicendosi per quello che era appena successo"

Mi svegliai e scesi in cucina. Non si era ancora svegliato nessuno e decisi di iniziare a preparare la colazione. Mentre servivo i Pancakes su tre piatti arrivarono Thomas e mia sorella.

-Buongiorno! Ho preparato la colazione!- dissi allegro.

-Buongiorno- borbottarono all'unisono Thomas e Julia. Mangiammo tranquilli e in silenzio, poi Thomas si alzò e uscì dalla cucina dicendo che doveva andare a fare la doccia. Anche Julia si alzò e uscì.

Notando qualcosa di strano la seguii e arrivato alle scale la sentii parlare con Thomas. -Non puoi ignorarmi per sempre!- disse Julia.

-Posso e lo farò! Quel che è successo ieri sera... Dylan non deve venire a saperlo. è stato uno sbaglio- le rispose Thomas

-Pensi che non sappia che se Dylan viene a sapere del bacio...- non finì la frase perchè uscii allo scoperto urlando -Che bacio?!?!-

Sia Thomas sia Julia mi guardarono attoniti, poi iniziarono a parlare insieme dicendo che è stato uno sbaglio, uno stupido errore. Mi girai verso Thomas e lo fissai per diversi secondi. Mi sentivo malissimo, vidi mia sorella scoppiare in lacrime, spaventata dalla situazione che si era venuta a creare. Prima di poter fare qualsiasi altra cosa, raggiunsi a grandi passi, la mia camera e prima di scomparire all'interno mi girai verso Thomas un'ultima volta e gli dissi con disprezzo.

-Vattene. Vattene subito da questa casa.-

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