Capitolo 11
Ero nel mio mondo e l'odore di morte mista a paura mi inebriava il corpo.E il ghigno malefico non abandono mai il mio viso avevo rinchiuso quella ragazzina in una stanza buia e puzzolente insieme a le carcasse di altre vittime e la sentivo piangere e gridare aiuto cosi le dissi ridendo "Si urla urla quanto vuoi ma tanto non ti sentirà nessuno.Perché nessuno può sentirti" scoppiai a ridere di gusto e me ne andai.Dovevo solo aspettare che quel bastardo di un clown lo sapesse e sarebbe venuto a cercarmi anche perché gli avevo lasciato un bel bigliettino i miei pensieri vennero interrotti dalla voce della mocciosa che diceva "Uccidimi dai mostro!" io dissi "Oh non preoccuparti lo farò presto,m prima devo sbudellare il tuo dolce innamorato" e scoppiai di nuovo a ridere mentre lei gridava "Noooo! Lascia stare Jack!!".
Che bello sentire qualcuno paingere per amore ridevo così divertito poi la mocciosa parlo ancora ma questa volta in modo derisorio " Certo che è paradossale sai?" io non capii ma continuo in modo serio "Tu vuoi uccidere Jack e lui vuole uccidere" e RIS lievemente ogni traccia di paura e disperazione era sparita dalla sua voce,parlava in modo serio e tranquillo,ne ero stupito.Le dissi "Che ci trovi di così strano?" lei disse "Beh perché voi siete molto più simili di quanto vorreste ammettere" io mi infuriai e le gridai "Ma che cazzo dici?? Io uguale a quello??" lei continuo tranquilla per nulla intimorita "Certo Freddy andiamo te ne sei accorto anche tu,non nasconderlo sei molto intelligente non puoi non averlo notato" fece una pausa in cui potei riflettere sulle sue parole e poi riprese "Ma non parlo solo degli artigli,la maglia a righe,la risata psicopatica,il fatto che uccidete bambini e l'aspetto alquanto bizzarro e inquietante che avete" altra pausa e altre riflessioni da parte mia "io mi riferisco al vostro carattere al fatto che voi uccidete perché siete perseguitati,si siete perseguitati da dei demoni del vostro passato e che hanno reso voi stessi dei doni che uccidono per sfogare le vostre frustrazioni,ansie e paure.Date la colpa agli altri per ciò che siete senza sapere che con un po di buona volontà tutti si può superare" pausa più lunga e poi continuo "Guardate me,mio padre picchiava me è mia madre tutti i giorni,poi dopo che ci ha lasciate per una donna più giovane mia madre sfogava la sua frustrazione su di me e per guadagnare soldi faceva la puttana e costringeva anche me a fare la prostituta ed ero solo una bambina perciò venivo praticamente violentata.Finché un giorno un cliente la uccise.Così ero rimasta sola.Ma ho lasciato quello schifo e sono andata avanti,non si chi sia stato a uccidere mia madre ne che fine a fatto mio padre ma li ringrazio perché levandomeli di tornp ho potuto ricominciare e ci sono riuscita solo grazie alla mia buona volontà".Si zitti definitivamente e io rimasi a riflettere su ciò che aveva detto.Mi avevano colpito le sue parole.
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