Two.

La furia si Isabelle Smith si era placata costatando che a cena c'era la torta di mele. Fred Weasley, anche detto l'idiota, aveva intrattenuto la sala grande per una manciata di secondi, con una lotta greco romana con James. Poi era arrivata Dominique che li aveva cazziati entrambi e i due se la erano filata con la coda tra le gambe.

-Non guardarmi così Dom!- esclamai dopo averle raccontato del nostro piccolo furto. -È stato necessario!-

Perché dovevo ristudiare l'intero programma di Trasfiguarazione dal primo anno in poi, se potevo semplicemente leggere la traccia dell'esame e prepararmi su quella?

Sarebbe stato da idioti non farlo.

-Non sono d'accordo Rose. E lo sai, ma non posso sempre dirti cosa fare. Se tu vuoi passare l'esame imbrogliando fai pure-

Eh no, la furbetta stava provando a farmi venire i sensi di colpa.

Ma non attacca.

Scrollai le spalle, ficcandomi in bocca una cucchiaiata di porrige -Teoricamente io non ho fatto niente, è stata Isabelle a trovarla-

-Non addossare la colpa a me adesso!-

-Non sto addossando niente a nessuno, mangia che ti si fredda la zuppa-

La mora roteò gli occhi divertita e Dominique scosse la testa, scansando via una confezione di budino mezza piena.

-Questa notte ho la ronda- esclamò ad un certo punto la bionda -Cercate di non costringermi a levare punti a grifondoro, solo perché voi avevate voglia di fare un giretto-

Dominique era stressante a volte. O ti assillava con la dieta o con il rispetto delle regole

-Si signora Prefetto perfetto- sghignazzai, beccandomi una gomitata.

***
-Buongiorno principesse!-

Buttai il libro di pozioni sul banco, prendendo posto accanto ad Isabelle.

Mugugnai qualcosa di incomprensibile persino a me stessa e sbuffai davanti alla faccia perfetta e sorridente di mio cugino.

-Uhm, levati dai coglioni Al-

Albus Severus Potter anche detto semplicemente Al, o dalle ragazzine in preda ad uno squilibrio ormonale, Il Dio greco, era molto bello, c'era da ammetterlo, alto quasi un metro e novanta, capelli corvini perennemente scompigliati, occhi verdi, spalle larghe, addominali scolpiti, sorriso smagliante. L'unico suo difetto era il fatto di essere un serpeverde stronzo ed egocentrico, quasi quanto il suo migliore amico.

-Rosie che c'è, hai dormito male?- domandò divertito, facendo ridacchiare Scorpius che era appena ritornato da un'intensa conversazione con una ragazza bionda.

Uno più stupido dell'altro...

Sbuffai -Invece di fare il cretino passami i compiti di pozioni che non li ho fatti-

-Come sempre- esclamò lanciandomi contro la sua pergamena. -Sei una nullafacente-

Isabelle al mio fianco sembrava sul punto di addormentarsi con la faccia sul suo libro chiuso. Avevamo passato la notte a trascrivere tutta la traccia dell'esame di Trasfigurazione, poi senza farci beccare da Dominique e dall'altro Prefetto di cui non ricordo il nome, avevamo dovuto riportarla nell'ufficio della preside.

Avevamo dormito si e no tre ore.

-Buongiorno ragazzi- Lumacorno entrò nell'aula, chiudendosi la porta alle spalle. -A fine lezione consegnate la ricerca sul veritasium che vi avevo assegnato la settimana scorsa-

Dominique, seduta dietro di noi, accanto a Lysander Scamander, sbuffò forte, beccandosi uno sguardo omicida da parte del professore.

La lezione sembrava non finire più, detestavo pozioni. Anche perché facevo veramente schifo in quella materia.

-Che ore sono?- sbottai, poggiando i gomiti sul banco.

-La stessa ora di trenta secondi fa- Mi sussurrò Isabelle girando quello che avrebbe dovuto essere, ma non era, un distillato di morte vivente. Più che altro sembra bava di lumaca.

Lumacorno si aggirava tra i banchi con aria critica, ficcando il naso nei calderoni meno disastrosi -Eccellente signor Potter! Davvero eccellente. Ottimo lavoro signor Malfoy, certe persone dovrebbero prendere esempio da voi!-

Sbuffai sonoramente e i due cocchi del prof si voltarono per guardarmi con la loro stupida aria da superiori. -Avete bisogno di aiuto?- ci domandò il biondo stirando un ghigno.

Ahahah si, ma sono troppo orgogliosa.

Afferrai quella che mi parve una radice di qualcosa e la gettai nel liquido violaceo che Isabelle si ostinava a girare -Certo che no, sappiamo quello che stiamo fa....-

La pozione esplose.

E in meno di un nano secondo mi ritrovai ricoperta dalla testa ai piedi di roba viola, puzzolente e appiccicosa.

Miseriaccia.

Isabelle rimase paralizzata, con il mestolo ancora in mano a mezz'aria. Io mi passai le mani sugli occhi per cercare di vedere qualcosa. E Lumacorno scosse la testa.

Grandioso.

Stupendo.

Meraviglioso.

Albus scoppiò a ridere, seguito a ruota dal suo migliore amico.

-Signorine! È già la terza volta in una settimana che succede una cosa del genere!- Si andò a sedere dietro la cattedra -Vi consiglierei di prendere delle ripetizioni, altrimenti temo che sarò costretto a rimandarvi nella mia materia- Corrucciò la fronte afferrando una piuma e una pergamena -Per oggi è un'altro Troll-

-E che cazzo!- esclamai forse con un tono troppo alto, tanto che Lumacorno alzò la faccia rugosa, squadrandomi.

-Scusi signorina Weasley, può ripetere-

-Ehm...- lo guardai dritto negli occhi, non avevo mica paura di essere mandata, di nuovo, in presidenza. -Ho detto che ho bisogno di una limonata con ghiaccio-

***
-Psss- Albus mi diede una gomitata, facendomi cadere l'inchiostro sulla pergamena su cui stavo disegnando una faccia veramente poco simile a quella del professor Rüf -Rosetta è vero che io sono più sexy di James?-

O Santo Merlino, ma che cavolo di problemi ha?

Non era decisamente la giornata giusta per infastidirmi. La mia divisa era rimasta macchiata di viola e tra i capelli avevo ancora qualche rimasuglio di roba appiccicosa.

Lo fulminai con lo sguardo -Tre cose: prima di tutto non chiamarmi mai più così, è veramente disgustoso. Seconda cosa, trovati una ragazza a cui rompere le palle. E terzo, riconfermo le mie precedenti affermazioni-

Incrociò le braccia al petto, poggiandosi sulla spalliera della sedia -Sei proprio una bastarda-

Ahh lo so. Me lo dicono spesso.

Comiciai a mordicchiare la punta della piuma, ma non perché il disegno mi stava venendo veramente uno schifo, ma perché altrimenti mi sarei addormenta con la faccia spiaccicata sul banco da un momento all'altro.

Misericcia, la voce di Rüf aveva un cavolo di effetto soporifero!

Sbadigliai rumorosamente, beccandomi un'occhiataccia da Albus. Lui e il suo stupido piano "non attirare l'attenzione su di noi, altrimenti ci interroga"

Si passò una mano tra i capelli corvini scompigliati, abbassando il tono di voce -Ma vuoi fare piano? Io non ho studiato nulla!-

Perché io si, invece...

Isabelle, seduta al banco dietro il mio, accanto a Scorpius, con in quale aveva inspiegabilmente legato molto, mi lanciò un bigliettino.

Forse vanno tanto d'accordo perché sono entrambi vanitosi, glaciali, mezzi scemi, bipolari ed estremamente altezzosi?

Credo proprio di si.

Aprì il microscopico pezzetto di carta che aveva ripiegato un'infinità di volte, neanche ci fosse scritto chissà cosa...

hai qualcosa da mangiare?

Ho uno stomaco infinito si, ma non sono una dispensa.

Mi voltai verso di lei scuotendo la testa -Ho mangiato già tutto, ma poi provare a chiedere a Dominique- le feci l'occhiolino, ricevendo in risposta una scrollata di spalle.

La bionda, perennemente a dieta, in questione sedeva vicino a Lysander all'ultimo banco, mentre ronfava beatamente sulla spalla del Serpeverde.

Cioè, lei dorme e non la becca nessuno, mentre se lo faccio io, lo viene a sapere pure Silente da dentro la sua tomba.

Poggiai la testa nel palmo della mano lasciando le palpebre abbassate qualche secondo in più del normale.

-Signorina Weasley, potrebbe gentilmente ripetere quello che ho appena detto?-

Cazzo.

Albus mi diede un calcio da sotto il banco come per dire "te l'avevo detto"

***
A lezione finita, dopo essermi beccata un Sufficiente, ma solo grazie al mio migliore amico che mi suggeriva leggendo le risposte dal libro, ci dirigemmo tutti verso la serra di erbologia. Avremmo dovuto passare le due ore successive, di nuovo, in compagnia dei Serpeverde.

Lungo il tragitto nei corridoi Dominique era completamente assorta nei suoi pensieri. Albus cercava di evitare tutti gli sguardi ammiccanti che gli lanciavano le ragazzine quando gli passavano accanto, Isabelle Scorpius si tenevano a braccetto come due vecchi.

James ci venne in contro, sventolando quello che mi parve il libro di incantesimi, accanto a lui, il mio cuginone rosso Fred, fratello maggiore di Roxanne, figli di zio George. -La preside ci ha messo di nuovo in punizione. Saremo impegnati a sistemare gli archivi per tutto il giorno. Non cercateci-

Sorrisi -Che avete fatto?-

Fred si passò una mano tra i capelli -Mmh niente di che. Stavamo solo testando un nuovo prototipo di merendine marinare...-

-E la faccia di Jennifer Wingers, si è gonfiata come un pallone ed è diventa blu. Baston ha vomitato qualcosa di stranamente appiccicoso e Lucas si è riempito di pustole- concluse James, slacciandosi la cravatta.

Fred scrollò le spalle -Abbiamo fatto di peggio-

-Concordo-

Si batterono il cinque e dopo avermi scompigliato i capelli se ne andarono camminando per sbieco come due vecchi ubriachi.

I maschi. Non li capirò mai.

Anche perché, per farlo dovrei abbassarmi al loro livello.

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