Twenty-Six.

Scorpius mi sorrise, distraendomi dal tenere Juan per i capelli, tanto che lo lasciai andare e scavalcai il suo corpo per raggiungere quello del biondo.

Nonostante mi stesse per prendere un collasso, cercai con tutta me stessa di sembrare il meno disperata possibile ed evitai di mettermi a saltare.

Inclinai la testa e incrociai le braccia al petto, tenendomi a debita distanza. -Io non sono la tua ragazza- esclamai seria. -Tu non me lo hai mai chiesto!-

Non potevo mica cadere ai suoi piedi come una stupida! Era pur sempre un Malfoy, il diavolo sotto forma di una divinità greca.

Il suo sorriso non tentennò neanche per un attimo, si infilò le mani nelle tasche dei pantaloni e scrollò le spalle -E che bisogno c'era? È ovvio che avresti accettato-

Sul fatto che sia un emerito deficiente non c'era dubbio, mi chiedo come sarà la mia futura proposta di matrimonio...

Sollevai le sopracciglia -Sei uno sbruffone egocentrico- che amo da impazzire.

Allungò una mano nella mia direzione, facendomi cenno di raggiungerlo. Mandai a farsi benedire tutti i mei buoni propositi, in particolare quello di fingermi contrariata, e mi ritrovai stretta tra le sue braccia.

Poggiai la testa sul suo petto, venendo travolta da quel profumo che più volte mi aveva letteralmente fatto fondere il cervello.

-Adesso che lo sai anche tu...- mi accarezzò la schiena, rigirandosi delle ciocche dei mei capelli tra le dita -Non vedo cosa ci impedisca di fare il nostro primo coito da fidanzati!-

Per Merlino, era persino peggio di un animale in calore.

Mi spostai bruscamente, spintonandolo divertita -Ho il ciclo, non ci pensare nemmeno-

Scorpius mi riafferrò per la vita, stringendomi -Un buon marinaio naviga anche nel mar rosso- esclamò provando ad ammaliarmi con la sua voce seducente.

In risposta si beccò un calcio.

Mi allontanai scuotendo la testa e lo vidi alzare le braccia in segno di resa -D'accordo, come non detto, gelatino?-

***
Quella sera avevo intenzione di divertirmi, ubriacarmi e fare cose stupide che naturalmente non comprendevano il restare incinta, ero ancora decisamente troppo giovane per quello. La festa che Isabelle aveva organizzato era ancora più grande e chiassosa della precedente. Le erano serviti una quantità spropositata di bicchieri di plastica, alcolici e tantissimi invitati di cui probabilmente neanche conosceva i nomi.

Era la penultima notte che avevamo a disposizione per spassarcela e poi tutti di nuovo a lucidare i pavimenti di casa Weasley, bacchettati dalla Ministra Hermione Granger.

-Albus, per favore, la vuoi piantare?!- sbottai, lanciando uno sguardo omicida al mio migliore amico che non la smetteva di girare intorno a me ed Isabelle, fulminando con lo sguardo chiunque provasse ad avvicinarsi.

Il Potter scosse la testa, scompigliandosi i capelli già ribelli di loro. -Io non approvo i vostri vestiti, per quanto possano essere sexy. Vi guardando tutti come se foste dei polletti arrosto da mangiare!- tirò una gomitata ad un roscio ubriaco che aveva superato la cosiddetta "linea di sicurezza"

Tom si sbracciò per riuscire a passare e mi si accasciò addosso, afferrandomi le mani ed improvvisando un lento. Odorava di fumo, naturalmente doveva essersi fatto di qualcosa.

-Ho visto lo spagnolo- biascicò avvicinandosi al mio orecchio -Aveva una faccia sospetta, così io e James lo abbiamo pestato per benino!-

Gli assestai qualche pacca sulla schiena, provando a scrollarmelo di dosso. Pesava troppo ed io non ero abbastanza forte e sobria da riuscire a sostenere tutti quei chili di stupidità. -Spero che siate riusciti a fargli almeno un occhio nero...-

Tom si alzò di scatto afferrandomi per le spalle -Ma certo, ma certo! Oh oh bella bionda- alzò una mano per farsi vedere dalla ragazza che aveva adocchiato e le corse in contro.

Isabelle roteò gli occhi al cielo divertita. -Non ho invitato Juan alla festa, qualcuno deve avergli detto che eravamo qui. Quanto detesto la gente invadente-

Annuì concordando con la mia migliore amica. Evidentemente gli spagnoli non riuscivano ad accettare un no come risposta.

Mi sentì afferrare da dietro. Ero pronta a mettere a terra il mio avversario, staccandogli la testa con un calcio rotante ma quando mi resi conto di chi si trattava, lasciai perdere ed iniziai ad ondeggiare i fianchi.

Albus guardò sia me che Scorpius contrariato ed Isabelle sorrise.

-Ci penso io qui, amico. Matt ha portato della roba, vuole il tuo parere- urlò il Malfoy per sovrastare la musica.

Mio cugino sembrò illuminarsi, lanciò un'ultima occhiata alle gambe magre e messe in bella mostra di Isabelle e sparì tra la folla.

Stupidì maschi, cosa gli costa farsi avanti?

La mora mi fece l'occhiolino e si fiondò su un ragazzo che non le aveva staccato gli occhi di dosso dall'inizio della serata. Era una cosa alquanto inquietante, ma se a le piaceva chi ero io per contraddirla?

La presa del mio ragazzo sulla mia vita si fece più salda ed avvertì subito dopo il calore delle sue labbra sul mio collo. Era decisamente più che piacevole.

Ancora faticavo a credere che io e lui fossimo una coppia.

-Questa scollatura mi piace da morire- mi baciò una spalla, facendo salire più in alto le sue mani.

Il cuore mi batteva forte e finalmente avevo la consapevolezza che i mei sentimenti almeno in parte erano ricambiati. Forse non era ancora perdutamente innamorato, ma sapere che si era reso conto di provare qualcosa per me, mi faceva sentire come se avessi buttato giù tre bottiglie di whisky. Mi sentivo leggera, euforica ma allo stesso tempo avevo voglia di vomitare.

Magari la sua era solo un'attrazione temporanea, chi poteva saperlo?

Mi voltai per guardarlo negli occhi. Rimasi incantata a fissare le sue iridi che assomigliavano ad un mare in tempesta e gli legai le braccia intorno al collo. Scacciai via tutti quei pensieri che da quella mattina non avevano fatto altro che tormentarmi e mi concentrai su di lui e su quello che eravamo in quel momento, avremo scoperto che cosa sarebbe successo in futuro tra di noi, solamente vivendo.

-Lasciando perdere le stupidaggini- mi fissò intensamente leccandosi le labbra, sulle quali cadde immediatamente il mio sguardo. -Sei veramente stupenda Rose-

Il modo in cui pronunciava il mio nome mi faceva venire la pelle d'oca. Avevo quasi paura dell'effetto che lui aveva su di me.

Non riuscì a trattenere un sorriso e travolta da un irrefrenabile istinto da selvaggia in calore, afferrai il suo fiso con le mani e lo baciai.

Sentì le labbra di Scorpius che si muovevano con foga contro le mie, le sue mani che mi stringevano i fianchi  e alcuni ciuffi dei suoi capelli chiari che mi solleticavano il viso.

La musica da hipster che rimbombava nella casa dalle sei di quel pomeriggio, mi sembrò incredibilmente più piacevole.

Ondeggiavamo stretti come due koala senza badare minimamente ai ragazzi sbronzi, sudati e strafatti che si agitavano al nostro fianco.

Non era per niente un momento romantico, ma se consideriamo il fatto che Scorpius non era un principe, non era azzurro e non aveva un cavallo oltre a quello dei pantaloni ed io non ero una principessa ritardata, secondo la mia idea contorta di romanticismo era tutto praticamente perfetto.

Gli strinsi le spalle con le mani; i piedi non mi tenevano più, avevo le gambe molli come gelatina.

Per carità, baciare Scorpius era meraviglioso, eccitante, stupendo, afrodisiaco e avrei potuto continuare all'infinito, ma porco Merlino, mi si stava bloccando la schiena.

Ci staccammo per riprendere fiato ed a lui venne la brillante idea di piantare le sue mani sul mio fondoschiena. Non che mi dispiacesse, ovvio, poteva toccare quanto voleva.

Tanto prima o poi si sarebbe reso conto del fatto che ero innamorata persa.

Mi sollevai sulle punte e lo attirai verso di me, mordendogli un labbro.

-Che birichina- mi fece l'occhiolino e un secondo dopo la sua lingua era di nuovo nella mia bocca.

Sapeva di menta, vodka e mi ispirava sesso.

Forse dovevo assolutamente placare i mei ormoni prima di rischiare che procreassimo in mezzo a tutta quella gente.

-Scusate l'interruzione- ci voltammo ritrovandoci davanti un ragazzo che non avevo mai visto in tutta la mia vita; era alto, non esageratamente muscoloso e con il viso pieno di lentiggini. -Sei tu Scorpius Malfoy?-

Il diretto interessato annuì senza prestare troppa attenzione ai capelli azzurri tutti sparati all'insù del tipo che ci si era parato davanti.

-Ci sono delle persone che chiedono insistentemente di te, dicono che devono parlarti immediatamente-

-Digli che non sono interessato e che ho di meglio da fare- mosse una mano annoiato nella sua direzione, ma il ragazzo continuò ad insistere.

-È molto importante, dicono che è una faccenda di vita o di morte!-

Scorpius sbuffò stampandomi un bacio casto sulle labbra prima di sussurrarmi un -Torno subito-

Quando si allontanò sentì immediatamente la mancanza del suo corpo contro il mio. Ma era possibile che doveva esserci sempre qualcuno pronto ad interromperci? Nessuno conosceva la privacy?!

***
Una decina di minuti più tardi, costatando che Scorpius ci avrebbe messo più tempo del dovuto, decisi di andare a cercare la mia migliore amica, ma in mezzo a tutta quella gente faticavo a respirare, figuriamoci se riuscivo a vedere una stronza alta meno di un metro e sessanta.

Decisi di adottare la tecnica del balla e fuggi. Ondeggiai sensualmente e assestai gomitate a destra e a manca, fino a che non riuscì a tirare un respiro di sollievo una volta fuori dalla massa di corpi appiccicosi.

Intravidi una schiera di divanetti rosso carminio spiaccicati in un angolo della stanza. Erano pieni di gente ma se mi fossi impegnata abbastanza sarei sicuramente riuscita a ricavare uno spazio per il mio sedere.

James e Fred mi sfrecciarono davanti, facendomi perdere l'equilibrio, barcollai all'indietro ed andai a sbattere contro una ragazza con una prosperosa quinta, stretta in un vestito glitterato. Mi fulminò con lo sguardo e mi sorpassò, sedendosi sull'ultimo posto libero accanto ad un ragazzo dall'aria familiare.

Gli prese il viso tra le mani e gli infilò la lingua in bocca con foga senza ritegno, mentre una ragazza mora, seduta sopra le ginocchia del tipo era intenta a sbaciucchiargli il collo.

Mi avvicinai incerta, strizzando gli occhi. Quello lì era il mio ragazzo, da adesso ex.

Iniziai a sbattere ripetutamente le palpebre, dopo tutto avevo bevuto molto, forse era solo un effetto collaterale del whisky magicamente modificato. Dopo l'ottava volta mi convinsi che quello era reale e che io ero una totale idiota.

Avevo decisamente una voglia matta di vomitare, magari addosso a quel trio disgustoso.

Decisi che non ne valeva la pena, che Scorpius non ne valeva la pena. Presi un bel respiro e mi ributtai in pista, diretta a tutta velocità verso l'uscita.

In fondo lo sapevo che le cose tra noi non sarebbero mai durate. Lui era uno stronzo del cazzo tendente alla poligamia, meritavo di meglio.

Raggiunta la cucina, ignorai Lily e Lys che per poco non si riproducevano sul tavolo e con una spallata aprì la porta che conduceva sul giardino sul retro. Afferrai una bottiglia di birra a metà lasciata sul pianerottolo e me la portai alle labbra, lasciando che il vento canadese mi entrasse fino a dentro le ossa.

Quello che provavo in quel momento non lo avrei augurato neanche al mio peggior nemico. Decisi che non avrei pianto, non avrei sprecato neanche una lacrima per un bastardo. Mi sedetti a terra e buttai giù quel che restava della birra con il cuore che se avesse potuto sarebbe esploso dalla rabbia e dal disgusto.

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