Ten.

Terminate le lezioni, io e la mia migliore amica ci dirigemmo verso la sala grande per il pranzo.

I corridoi erano pieni di ragazzi che si spintonavano da una parte all'altra per riuscire a passare. Io però, non avevo questi problemi. Ero una Weasley e la gente sembrava mostrare un infinito rispetto nei miei confronti, lasciandomi attraversare senza fatica.

Non che io avessi fatto chissà cosa. Era semplicemente perché i mei genitori avevano contribuito a salvare il mondo magico, parando il culo a zio Harry.

-Rose...- iniziò Isabelle afferrandomi per un braccio -Figo in avvicinamento a ore tre-

A ore tre? Non avevo la più pallida idea di dove dover guardare. Poi però mi ritrovai un gran bel pezzo di ragazzo, proprio davanti agli occhi.

Lo conoscevo, ci avevo parlato qualche volta. Mi pare che si chiamasse Adam, o qualcosa del genere.

Ci sorrise, con un espressione raggiante -¡Hola, come va ragazze?- si ficcò una mano all'interno della tasca dei pantaloni.

Era spagnolo e aveva una voce talmente seducente che solamente sentirlo parlare mi procurava un orgasmo.

-Bene tu?- domandai

Placa gli ormoni Rose, siamo in mezzo a troppe persone.

- bien, bien- si scompigliò i capelli castano scuro, guardandoci dall'alto del suo metro e ottanta. -Rose, me gustaría poterti parlare un segundo-

Ad Isabelle si illuminarono gli occhi -Oh certo, vi lascio soli- si girò verso di me, facendomi l'occhiolino e se ne andò velocemente, senza neanche darmi il tempo di replicare.

Che amica del cavolo...

Sorrisi imbarazzata e Adam, se quello era il suo nome, si poggiò una mano dietro la nuca a disagio. -Eres una ragazza molto simpatica e bella Rose-

Umm, quando pronunciava il mio nome mi faceva venire i brividi.

-Ehm, grazie-

-So che non ci conosciamo bien, ma me gustas mucho. Me piacerebbe conoscerti meglio. Quindi, volevo chiederte se ti andava de essere la mia accompagnatrice al ballo de inverno-

Perché no?

Andarci da sola, o con Trevor, sarebbe stato da idioti. Ma non avevo nessuno motivo per respingere questo arrapante ragazzo straniero.

Anche se... andiamo Rose! Tu ad un ballo? Non hai neanche un vestito adatto.

La me interiore mi convinse a rifiutare la sua offerta, ma prima che potessi dire anche solo una parola, Scorpius e la mora tettona che lo aveva intrattenuto con una sveltina, mi passarono accanto. E fino a qui, non c'è niente di male. La ragazza però aveva un sorriso a trentadue denti stampato in faccia e teneva una mano unghiata avvolta introno al braccio del Malfoy mentre urlava euforica che: si, certo che sarebbe andata al ballo con lui.

Era una scena talmente rivoltante che la parte irragionevole del mio corpo, mi portò ad accettare ed a sbattere le ciglia con fare civettuolo.

-Ma si!- esclamai -Perché no? Mi farebbe piacere-

Stupida stupida stupida!

Ma che ti salta in mente?

Adam che, non aveva smesso di sorridere neanche un secondo, mi prese una mano delicatamente -Meraviglioso! Vuoi che te accompagno en sala grande?-

Vabbè, male che vada Rose, hai comunque rimediato un appuntamento con un bel ragazzo.

Impiegai qualche secondo in più, per riuscire a capire quello che mi aveva appena detto e poi annuì, senza lasciare la sua mano calda che era almeno due volte più grande della mia.

***
-Oh si Rose!- urlò la mia migliore amica, lanciando in aria la sua rivista di moda.

Una volta finito il pranzo, ci eravamo catapultate nella nostra camera. Era mercoledì e il mercoledì era sacro. Nessuno mi avrebbe impedito di trascorrere un lungo e sano pomeriggio di puro cazzeggio.

Isabelle si accorse di quello che aveva appena fatto e si lanciò addosso alla sua rivista, per evitare che si spiattellasse al suolo.

Cadde a terra con un tonfo e si girò di schiena, stringendo al petto il suo stupido giornalino e tirando un sospiro di sollievo.

Si era tolta la divisa e si era messa un pantalone della tuta scolorito e una canotta nera, spalmandosi sulla faccia una maschera antibrufoli verde che, chiaramente, aveva spiattellato sul viso anche a me.

-Scoperai, oh eccome se scoperai- si alzò con un balzo, tornando a sedersi sul letto. -Farò in modo che tutto sia perfetto!- esclamò esaltata, facendo oscillare i suoi capelli corvini, stretti in una coda alta. -Tu e Adam sembrerete dei conigli in calore!-

Roteai gli occhi, buttandomi a peso morto al suo fianco, dopo essermi sfilata la gonna, rimanendo in mutande. -Tu non farai proprio un bel niente- le puntai un dito contro -Non intrometterti nella mia vita sessuale!-

Stirò un ghigno, colpendomi il fondoschiena con un piede -Oh andiamo Rose! Sono stata spettatrice della tua prima volta!-

Doveva smettere di ricordarmelo.

Era stato terribile.

Rabbrividì al solo pensiero, tirandole i capelli -Ero inesperta! Non volevo restare incinta. Avevo bisogno di qualcuno che controllasse che il preservativo fosso integro e messo al suo posto!-

Isabelle scoppiò a ridere, contagiandomi.

Mi sedetti, incrociando le gambe.-Visto che hai tirando in mezzo questa cosa...- sorrisi maligna -Il nome Lucius Malfoy ti dice qualcosa?-

Provò a lanciarmi un'occhiataccia ma le risate le fecero mancare il respiro, portandola a stringersi la pancia con le mani e ad annaspare come una foca sul punto di morte -Avevo undici anni! A quel tempo sembrava così attraente!-

***
Me ne stavo tranquillamente seduta, in tuta, su una delle poltrone della mia sala comune. Poco più in là c'era qualche ragazzo che studiava e una coppia che stava per procreare, letteralmente, sul divano.

Ma io dico, fate pure con comodo.

Isabelle si era addormentata e, come suo solito, aveva cominciato a russare. Io saggiamente me l'ero subito svignata, ma non prima di essermi tolta quell'intruglio dalla faccia.

-Ehi-

Distolsi lo sguardo dal camino e fissai inespressiva la ragazza che avevo davanti.

Liz, mi guardava tirando le labbra in un sorriso chiaramente forzato. Portava una gonna di Jeans che a mala pena le copriva il fondoschiena e non aveva le calze, non curandosi del fatto che fuori non ci fossero neanche due gradi. Ma quello era irrilevante. I mei occhi guizzarono sulla felpa di Hugo che indossava.

La felpa di mio fratello.

Solo io posso usare le felpe di mio fratello.

Come cavolo si permette.

La mia me interiore, cominciò a prendermi a sberle per placare l'istinto che mi urlava di saltare al collo di Liz e di sgozzarla.

Non sei gelosa Rose. Non lo sei affatto.

Sollevai le sopracciglia, incitandola a parlare. Non l'avrei salutata se era quello che si aspettava...

La vidi trattenere una smorfia.

Ti ammazzo stronza.

Si sedette sulla poltrona proprio davanti alla mia, bloccandomi la visuale. Avrei preferito fissare per ore il fondoschiena raggrinzito di Lumacorno al posto della sua faccia piena di fondotinta.

-Rose...- iniziò torturandosi le mani smaltate.

Da quanto abbiamo tutta questa confidenza?
Perché mi chiama per nome?
Cosa crede? Di essere diventata mia amica?

Continuò a fissarsi le gambe. Mi stava davvero facendo spazientire.

-Abbiamo iniziato con il piede sbagliato. Mi piacerebbe avere un buon rapporto con i parenti del mio ragazzo-

-Che cosa adorabile- sibilai.

Liz mi guardò come un bambino intimorito che controlla sotto il letto, prima di andare a dormire. -Lo so che non ti piaccio ma....-

Sbattei le braccia contro i braccioli della poltrona -Certo che non mi piaci. Succhi il cazzo a mio fratello!- Le puntai il dito contro alzandomi in piedi -La tua faccia da santa non mi convince Betty. Quale strano incantesimo sessuale hai fatto ad Hugo?-

Sapevo perfettamente il suo nome, era ovvio che lo sapessi, avevo appositamente sbagliato per farle capire che, lei per me, contava meno di zero.

Mi stavo comportando da stronza per due semplici motivi: primo, mi andava di farlo. E secondo, la sua faccia da finta verginella era alquanto irritante.

Inoltre le serie tv mi hanno insegnato che le ragazze timide e meno sospettabili sono sempre le killer. In questo caso, una ragazza disperata che rifila filtri d'amore al fratello di una giovane psicopatica.

-Nulla! Non ho fatto nulla ad Hugo- agitò le mani in preda al panico -Lui mi piace davvero-

Si, dicono tutte così, poi se la fanno nello sgabuzzino delle scope con il primo che passa.

Tornai seduta squadrandola dall'alto in basso -Pff-

-Non possiamo, che ne so, provare ad a dare d'accordo?-

Bella questa.

Scoppiai a riderle in faccia. Già il fatto che una piccola stupida, mi stesse cercando di portare via mio fratello (con il quale litigavo ogni singolo giorno, ad ogni singola ora, per ogni singola sciocchezza) non mi andava per niente bene. Figuriamoci se adesso IO, potevo andare d'accordo con una come lei.

-Non se ne parla- tornai immediatamente seria e un paio di primini mi guardarono sconvolti, molto probabilmente chiedendosi di quali psicofarmaci io abbia fatto uso. -Non saremo mai amiche Betty. Io ti detesto. E se in quella zucca vuota tu avessi un minimo di cervello, non ti saresti mai avvicinata alla mia famiglia- mi sporsi in avanti e sussurrai -Noi siamo alquanto...possessivi. Non puoi neanche immaginare che cosa farebbero gli altri, io per prima, se questa storia tra te ed Hugo finisse male. Per colpa tua-

Come previsto, la sua faccia da ingenua si trasformò in quella di un idiota che crede di far paura.

Liz si strinse nelle spalle -Mi stai forse minacciando Rose Weasley?-

Sorrisi maligna.

Penso che Albus deve avermi trasmesso in qualche modo la sua passione per i ghigni satanici.

-Oh si Betty. Eccome se ti sto minacciando- mi misi comoda, accavallando le gambe come faceva Isabelle quando entrava nel ruolo della Regina stronza compiaciuta. -Adesso sparisci, ho di meglio da fare-

Sono veramente eccezionale.

Liz si alzò furibonda lanciamdomi uno sguardo sprezzante -Ti detesto-

Il mio sorriso si allargò ancora di più -Sto per mettermi a piangere, giuro-

L'imbecille battè i piedi per terra e strinse i pugni allontanandosi.

Lei e Hugo si sarebbero lasciati. Oh, eccome se si sarebbero lasciati.

In quel preciso istante la porta-quadro della sala comune si spalancò ed entrò uno Scorpius alquanto...non so, non riuscivo a decifrare la sua espressione.

Questa volta io non avevo fatto niente. Ne ero sicura.

Qualcuno lo fulminò con lo sguardo, alcune ragazze andarono in iperventilazione e dei primini decisero di darsela a gambe.

Scorpius ignorò tutti e si guardò in torno. Appena mi individuò, serrò la mascella e mi si avvicinò a grandi falcate.

Si muoveva sinuosamente e da sotto la camicia erano facilmente individuabili i muscoli delle spalle e gli addominali. I capelli biondissimi erano scompigliati e alcuni ciuffi gli ricadevano davanti agli occhi di ghiaccio. Era perfetto. Era fottututamente perfetto.

Cazzo. Ripigliati.

Me lo ritrovai a pochi centimetri di distanza, mentre mi fissava freddamente -Dobbiamo parlare- esclamò roco puntando i suoi occhi nei mei -Subito-

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