Eight.
Osservai ogni singolo movimento di Scorpius, mentre mi affiancava e si poggiava con la schiena al bancone, guardandomi diritto negli occhi.
Si era tolto la giacca, rimando con una maglietta nera semplice che gli fasciava perfettamente il busto, mettendogli in risalto i muscoli, in particolar modo le spalle, e oh porco Salazar che spalle. Indossava dei jeans scuri che rendevano il suo fondoschiena ancora più bello di quanto già fosse. Avrei tanto voluto allungare una mano per pizzicargli una chiappa.
Mi schiaffeggiai mentalmente. Stavo diventando scema.
-Hai finito la radiografia?- esclamò poi, ghignando, vedendo che non distoglievo lo sguardo.
-Ma quale radiografia!- borbottai imbarazzata -Stavo pensando che... quella maglietta starebbe benissimo appesa nel mio armadio- buttai lì, la prima cosa che mi passò per la testa.
In realtà mi ero già appropriata di qualche sua felpa, erano comode e emanavano un profumo che adoravo. Io non potevo farci niente se i felponi da ragazza facevano schifo e di conseguenza ero obbligata a fregare quelli da maschio ai miei parenti e amici.
Incrociò le braccia al petto, guardandomi con un sorriso sghembo stampato sulle labbra -Sono sicuro che starebbe meglio addosso a te-
Arrossì violentemente e distolsi lo sguardo.
Merlino santo, ma cosa mi prende?
-Le bevande sono pronte- esclamò Madama Rosmerta, facendo fluttuare tutto quello che avevo ordinato, sul bancone. Si voltò dall'altro lato, ma prima di farlo, mi fece l'occhiolino.
***
Ero in ritardo per l'appuntamento con Hugo. Schizzai velocemente tra la folla, tirando spallate a destra e a manca per riuscire a passare.
Una volta arrivata davanti a Mielandia, passai sotto il braccio di un ragazzo che teneva la porta aperta alla sua fidanzata ed entrai all'interno del negozio.
-Ciao Rose!- mi salutò una tizia che, sinceramente non avevo mai visto prima.
Sorrisi forzatamente -Ciao-
Intravidi la testa rossa di Hugo, seduta ad un tavolinetto non molto distante da me. Accanto a lui, c'era una ragazza.
C'era una ragazza.
Io non ero gelosa, per niente.
Continuai a ripetermelo fino a che non lo raggiunsi.
-Ehi!- si alzò in piedi, allargando le braccia per abbracciarmi -Sono due ore che aspettiamo-
Aspettiamo.
-Ehm...-feci un bel respiro per non dire qualcosa di poco carino -Adesso sono qui-
Hugo mi scompigliò i capelli sorridendo, incitandomi a sedermi accanto alla ragazza senza nome.
-Rosie- esclamò poggiandomi una mano su una coscia -Questa è Liz, la mia ragazza-
La sua ragazza.
LA SUA RAGAZZA?
Mi voltai lentamente per guardarla
E da quando lui ha una ragazza?
Non era niente di che. Magra, con più tette di me, sarà stata alta almeno un metro e settanta, con i capelli biondo miele liscissimi che le arrivano fino a sotto le spalle e gli occhi verdi, ma non belli come quelli di Albus, erano più sul verde sporco.
Ok, dovevo ammetterlo, era proprio bella. Già la odiavo.
Mi sorrise allungando una mano per presentarsi -Piacere, Hugo mi ha parlato molto di te-
Invece lui, in mia presenza, non ti aveva mai nominata.
Mi trattenni, mordendomi un labbro.
Rimasi a fissare la sua mano, ma non gliela strinsi, tanto che lei alla fine l'abbassò imbarazzata.
Hugo si alzò in piedi -Vi lascio parlare, torno subito, vado a prendere qualcosa da mangiare-
No no no! Dove vai brutto idiota!
Non feci neanche in tempo ad afferragli una mano che, lui era già sparito.
Io e questa Liz restammo a fissarci qualche secondo, poi giusto per dire qualcosa esclamai con molto poco entusiasmo -Da quanto state insieme?-
Lei cominciò a torturarsi le mani -Ehm...non da molto, solo qualche giorno-
Vidi Hugo che, mentre afferrava un pacchetto di caramelle da un barratolo, si voltava nella nostra direzione, così sorrisi alla sua ragazza e alzai il tono di voce per farmi sentire anche da lui -Benvenuta in famiglia tesoro!-
Liz sorrise apertamente e non appena Hugo si voltò dall'altra parte, mi allungai verso di lei, in modo che potesse essere l'unica a sentirmi e sussurrai -Ti ammazzo e lo faccio sembrare un incidente-
***
-Tu non puoi capire!- esclamai agitando furiosamente le braccia -Si è fidanzato!-
Albus mi lanciò uno sguardo omicida e si coprì il viso con un cuscino. -Sarà la quindicesima volta che lo ripeti. Perché adesso non mi lasci dormire?-
Erano le due del mattino, minuto più, minuto meno, non riuscivo a chiudere occhio a causa della quantità spropositata di caffè che avevo bevuto dopo cena, così avevo deciso di fare una passeggiata. Chiaramente Dominique mi aveva beccata e mi aveva ordinato di ritornare in camera, altrimenti sarebbe stata costretta a togliere dei punti a Grifondoro.
Io però, in camera non ci volevo tornare. Isabelle russava. Non ero riuscita a farla smettere neanche ficcandogli due penne nel naso.
Ero seduta sopra al letto del mio migliore amico, a gambe incrociate, con addosso solo una felpa che mi copriva a mala pena il fondoschiena, e a causa di questo, le mie mutande arancione fluo erano messe in bella mostra.
Mi arricciai una ciocca di capelli scompigliati intorno ad un dito -È brutta, bassa e racchia. Non va bene per mio fratel...-
-Vi prego, qualcuno la faccia smettere!- urlò Scorpius, dal letto accanto, coprendosi le orecchie con le mani.
-Rose...- Matt si sollevò sui gomiti, strizzando gli occhi -Vuoi una canna per rilassarti?-
-Una anche per me- esclamò Tom, sollevando una mano per farsi vedere.
Albus afferrò con una mano il cuscino che si era spiaccicato in faccia e glielo lanciò contro. -Ma che cazzo dici!-
Anche se, non sarebbe un'idea poi così brutta...
Matt scrollò le spalle, ributtandosi a peso morto sul materasso. -Come non detto- sbuffò.
Incrociai le braccia al petto, imbronciata -Non vi sopporto! Vi sto dicendo una cosa importante! Stiamo parlando della probabile e futura madre dei mei nipoti!-
Scorpius aprì leggermente gli occhi per guardarmi. Anche se la stanza era in penombra riuscivo perfettamente a distinguere il colore delle sue iridi. Era a petto nudo, steso a pancia in giù, con un piede a penzoloni fuori dal letto. Il piumone verde gli copriva solo una parte del busto e lasciava intravedere un pezzo di fondoschiena coperto dai boxer.
-Stai esagerando- brontolò -Sarà solo la sua scopata passeggera-
Non appena lui posò il suo sguardo sulle mie gambe scoperte e, vorrei aggiungere, perfettamente depilate, sentì la mia faccia che andava letteralmente a fuoco. Così, mi affrettai a fissare un punto impreciso dietro di lui.
Stupidi ormoni.
Albus mi diede un calcio, incenerendomi con lo sguardo. Roteai gli occhi.
-Facciamo così- esclamò di punto in bianco Lys, scollandosi le coperte di dosso e alzandosi dal letto -Vado a dormire nella vasca da bagno. Se dovete pisciare... non fatelo- detto ciò afferrò il suo cuscino e sparì velocemente, chiudendosi alle spalle la porta del gabinetto con un tonfo.
-D'accordo- esclamai -Ho capito, non vi interessa, cambiamo argomento?-
Sapevo che il mattino seguente me ne sarei pentita, come sempre del resto, ma che ci potevo fare se adesso anche Morfeo aveva iniziato a prendersela con me?
Albus si mise seduto, afferrandomi per la vita e trascinandomi su di lui -Ti prego, dormi-
Cose se dipendesse da me... ho mezzo quintale di caffeina che mi circola nel sangue, bello mio.
Sbuffai -E va bene!-
Sentì qualcuno esultare, ma decisi di non approfondire.
Mi accoccolai meglio ad Albus e afferrai la coperta, tirandomela fino a sopra il mento, sentendo, poco dopo, il mio migliore amico che si lamentava rumorosamente di avere caldo.
Caldo a dicembre. Nei sotterranei di un castello. Caldo a dicembre nei sotterranei di un castello...
Passarono all'incirca due minuti, poi avvenne tutto molto rapidamente. Albus cominciò a scalciare per togliersi il piumone di dosso, io dallo spavento sussultai, tirandogli, per sbaglio, una ginocchiata tra le gambe. Il Potter urlò, imprecando, muovendo velocemente le braccia verso il basso per tastare il suo punto dolorante. Facendo ciò, mi diede accidentalmente una spinta, facendomi cadere giù dal letto a gambe all'aria.
-ALBUS- gridai, massaggiandomi le chiappe. -SEI UN IDIOTA!-
-Mi hai sterilizzato, cazzo!- ringhiò lui.
-Ma che problemi avete voi due!- urlò Tom, mettendosi seduto di scatto.
Sentì Matt che simulava un singhiozzo e borbottava "che cosa ho fatto di male per meritarmi questo..."
Allungai le gambe e poggiai la schiena al materasso di Scorpius, sbattendo la testa contro il suo ginocchio.
Non avrei ripercorso mezzo castello in mutande e non mi sarei subita tutta la notte Isabelle e il suo naso tappato.
-Rose- borbottò con voce roca e assonnata Scorpius, alle mie spalle -Vieni qui e stai zitta, ho sonno-
Mi voltai a guardarlo, sollevando le sopracciglia.
Mi aveva appena chiesto di dormire con lui?
Beh, non mi dispiacerebbe affatto.
Oh per Merlino! Mi schiaffeggiai mentalmente, arrossendo a causa dei mei stessi pensieri.
Lanciai un'occhiata al letto vuoto di Lysander e, il diretto interessato spalancò la porta del bagno, come se mi avesse letto nella mente.
-Ci ho scopato lì dentro- urlò
Albus sbiancò fissandolo truce -Tu?- balzò in piedi. Sembrava essersi ripreso molto in fretta. -Tu e mia sorella avete...- avanzò verso di lui e Lys si rinchiuse nuovamente nel gabinetto. -Tu ti sei fatto mia sorella!- cominciò a battere i pugni contro la porta -Apri coglione, ti faccio fuori!-
-Sarà una lunga notte- esclamò Matt, sbuffando.
Spostai nuovamente il mio sguardo verso Scorpius, che mi osservava stanco, in attesa di una risposta. Dovevo dire che la stanchezza gli donava parecchio...
Cazzo basta!
-Rossa- borbottò -Alza il tuo bellissimo culo e vieni qui. Non costringermi a sollevarti con la forza-
Se insiste... non sono così stupida da rifiutare.
Mi alzai da terra, sistemandomi la felpa, per coprirmi il fondoschiena, come meglio potevo ma con scarsi risultati. Ma tanto era solo Scorpius, mi aveva vista in condizioni peggiori.
Lo vidi ghignare e spostarsi di lato per farmi spazio. Senza esitazione mi stesi al suo fianco, sentendo immediatamente il suo petto che si scontrava con la mia schiena. Il letto non era molto grande, e di conseguenza lo spazio era ristretto. Anche perché Scorpius occupava tre quarti del materasso.
Avevamo già dormito insieme, non era la prima volta, sarebbe stato strano se, in sedici lunghi anni di convivenza straziante, non fosse successo. Porca paletta, ce lo avevo sempre tra i piedi!
afferrò il piumone, coprendoci entrambi.
Sentivo il suo corpo che emana calore contro il mio, gelato, neanche avesse il fuoco dentro.
Mucho caliente!!
Santo Merlino, fammi smettere.
Albus, costatando che Lys non sarebbe uscito dal cesso molto presto, assestò un'ultimo calcio alla porta, imprecando. Fatto ciò con qualche grande falcata raggiunse il suo letto, lanciandosi sopra a peso morto.
-Ben tornato spazio personale- esclamò abbracciando il suo cuscino sorridente. Poi lanciò uno sguardo al suo migliore amico sussurrando, come se io non fossi a soli cinquanta centimetri di distanza da lui. -Attento alle palle Scorp. Se allunghi troppo le mani e non ti castra lei, stai sicuro che lo farò io e me ne andrò in giro con una collana fatta con i tuoi testicoli. Buonanotte-
Si girò dall'altro lato, permettendomi di avere una gran bel visuale delle sue chiappe.
Roteai gli occhi divertita e in quel preciso istante, Scorpius poggiò un braccio sulla mia vita, attirandomi ancora di più contro di lui.
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