🕶️ Lucy e Steven, da Anno nuovo vita nuova

Seduta alla scrivania, Elettra preme alcuni tasti al lato del suo visore. Ogni tanto la visuale sfarfalla e il mondo piomba nel buio, ma dopo qualche tentativo riesce a stabilizzarlo. Osserva le luci di scena, le poltroncine degli ospiti davanti a sé e annuisce soddisfatta. Per il momento funziona.

Congiunge le mani e le posa sulla scrivania. «Benvenuti a Freakshow, lo spettacolo intermondiale più famoso di sempre. Gli ospiti di oggi sono due adolescenti, e a quanto pare hanno qualche problema di cuore.»

Se gli intervistati in questione sentiranno la presentazione, potrebbe aver causato un casino, ma va bene così. Prima o poi dovranno pur affrontare la faccenda.

Fa un cenno con la testa e mostra un sorriso, in attesa che i due in questione facciano il loro ingresso.

La prima a entrare è una ragazza snella e abbastanza alta, dai capelli lunghi e biondi. Cammina con passo deciso ma, dopo aver visto le telecamere, le luci e i vari macchinari, perde un po' di sicurezza e cammina più lentamente. Raggiunte finalmente le poltroncine, Elettra gliene indica una, così lei si siede. «C-Ciao, Elettra. Per me è un p-piacere essere qui. Non vedevo l'ora! S-S- Sono giorni che immaginavo questo momento e-e-e...» Capisce che si deve calmare e che non può parlare lei per tutto il tempo, per questo aggiunge un: «... e niente,» e rimane in silenzio ad aspettare che l'altra dica qualcosa.

Elettra nota il nervosismo della ragazza e le sorride, sperando di metterla a proprio agio. «Benvenuta. È un piacere anche per me. Potresti dire agli spettatori come ti chiami?»

La ragazza fa un bel respiro, prende fiato e dice: «Oh sì, scusami. Mi chiamo Lucy, s-sì Lucy.»

L'intervistatrice tende le orecchie per captare altri rumori, altri passi, che possano indicare la presenza di qualcun altro fuori dalla stanza, ma ci sono troppo movimenti e troppe voci nelle vicinanze e non riesce a capire. «Hai già incontrato il secondo ospite di oggi?» chiede alla fine.

Ci sarà qualcun altro? Possibile?, pensa Lucy. Lei non ne sa niente.

Nemmeno il tempo di domandarselo che Steven, tutto convinto, entra in studio facendo un sorrisetto provocatorio in telecamera. Si siede sulla poltroncina. «Ciao! Lucy, che ci fai qui? Non pensavo di trovarti!» Solo dopo si rende conto di essere in un programma pubblico, quindi aggiunge: «Oh, beh. Io sono Steven, buongiorno.»

Elettra incastra una ciocca di capelli platinati dietro l'orecchio. Questi due sono praticamente l'uno l'opposto dell'altra, almeno a vederli così. Ci sarà da divertirsi, pensa. «Benvenuto anche a te, Steven. Non sapevate di dover essere entrambi qui? Ma vi conoscete, giusto?» Sa già che cosa risponderanno, ma per il bene del programma decide di fare la finta tonta.

Lucy, turbata, si convince che Elettra ci stia provando con Steven. Insomma si è sistemata i capelli dietro l'orecchio, fa domande solo a lui. Nonostante ciò, prova a calmarsi.

Steven, altrettanto stranito, risponde con nonchalance. «Oh, sì. Ci conosciamo. Siamo compagni di classe.»

Compagni di classe? Non sono amici? Non ha speranze con lui... Questo passa nella testa di Lucy.

Elettra nota il comportamento di lei e, mentre si appoggia con comodità allo schienale della sedia, si chiede se la ragione della sua titubanza sia la palese cotta che ha per Steven o la sua timidezza. Probabilmente entrambe. «E andate d'accordo?» chiede. «Passate mai del tempo insieme fuori da scuola?»

I due si guardano confusi. Cosa potranno mai rispondere?

«Beh, no,» dice Lucy, ma pensa che le piacerebbe e non poco.

«Nella realtà sì,» dice invece Steven, quasi nello stesso momento.

Elettra congiunge le mani sulla scrivania e li osserva con un sorrisetto divertito. «A meno che Steven passi del tempo con un tuo clone,» fa un cenno verso la ragazza, «mi sa che qui c'è qualcosa che non torna.»

E ha ragione, c'è davvero qualcosa che non torna, si rende conto Lucy. «Abbiamo passato un po' di tempo insieme, ma non da soli. Siamo andati a prendere un gelato, al pub ma con altri amici. L'unica volta che siamo stati più in intimità è stato poco fa, quando siamo andati in un agriturismo con la mia migliore amica e il fratello di Steven.» Non si accorge di quanto appena detto.

Steven al contrario lo nota subito, e si volta verso di lei. «Aspetta un attimo, vorresti uscire con me? Da soli?»

Elettra non si aspettava che Lucy si esponesse così tanto, e forse la situazione è un attimo sfuggita di mano. Dovrebbe aiutarla a cacciarsi dalla situazione imbarazzante, forse.

Si schiarisce la gola. «Quindi si può dire che siete amici, al momento?» azzarda. «E secondo voi perché abbiamo deciso di non dirvi della presenza l'uno dell'altra nel programma?» Si alza in piedi intanto, per sgranchirsi le gambe.

I due, sempre più perplessi, si guardano intorno e cercano di capire chi abbia escogitato tale piano e perché.

«Ma certo, Erika!» esclama Stenve. «Lavora con te. Siete state voi ad invitare Lucy?»

Lucy, un po' arrabbiata, pensa al perché Steven abbia fatto questa domanda all'intervistatrice e non a lei, la diretta interessata, ma decide comunque di cogliere la palla in balzo. «Sì, Elettra mi ha invitato, ma non sapevo ci fossi stato anche tu, e soprattutto non ricordavo che questo è il programma in cui lavora tua cugina. Ma almeno, Elettra, potresti spiegarci perché ci avete invitati?»

È solo un attimo, ma il visore segna un numero casuale ai lati della sua visuale. Disturbata, Elettra preme un tasto al lato per toglierli. Deve farlo controllare, ha troppi malfunzionamenti.

Aggira la scrivania e ci si appoggia contro, rivolta verso i due intervistati. «È stata un'idea di Erika quella di chiamarvi. Il resto è un'idea mia, in realtà. Mi ha parlato di voi, e ho pensato che potesse essere interessante farvi una sorpresa.»

Ecco confermare le loro teorie: Erika ed Elettra si erano alleate per la loro distruzione.

Steven appare abbastanza gasato all'idea. Guarda in camera. «Cara cuginetta, so che ci starai guardando da uno schermo da qualche parte nel mondo. Beh, a essere onesto ti ringrazio per questo folle piano, così possiamo stare un po' da soli.» E guarda con la coda dell'occhio Elettra.

Lucy riflette sulla combinazione delle parole "da soli" e l'occhiata veloce all'intervistatrice. Che si riferisse a lei? Forse hanno una relazione segreta o si conoscono da tanto, ma lei non ne sa niente.

Per tutta risposta, Elettra scrolla le spalle. «Da soli non direi, siamo comunque in tre.» Poi indica lo staff dietro le telecamere con un cenno del capo. «E loro. Ma sì, immaginava che avresti apprezzato.»

Steven si rende conto della presenza di una ventina di operatori, di una conduttrice e naturalmente del pubblico da casa che sta assistendo allo show: in effetti tutto è tranne che un momento intimo per stare da soli. L'ambiente, diverso dal solito, gli sta comunque piacendo per questo. Senza pensarci due volte, risponde con un: «Sì, forse da soli proprio no, ma è naturalmente un'altra occasione per passare del tempo insieme. D'altronde non ne passiamo molto.»

Lucy non ce la fa più. Chi si crede questa? Steven l'ha ammesso chiaramente: non passano molto tempo insieme, ma comunque escono a volte. Erika ha forse creato tutto questo per umiliarla davanti a milioni di spettatori? Sta facendo la figura della scema qua in mezzo, senza dire niente.

Prende coraggio. «No, ma tranquilli. Se volete stare più in intimità tolgo il disturbo. Alla fine ho accettato di venire perché pensavo potesse essere interessante essere intervistata per le mie passioni e i miei sogni, non credevo che fosse un programma così. Io la parte della candela e della terza incomoda non la voglio fare,» dice d'impulso. Si alza come per andare via.

Cosa?, pensa Elettra. Le viene da ridere per il malinteso – davvero sembrava ci stesse provando con Steven? – ma si trattiene. Raggiunge Lucy e le poggia una mano sulla spalla, delicata, per convincerla a fermarsi.

«Credo che tu abbia frainteso.» Nasconde tutto il divertimento dietro un sorriso cordiale. «Sai, a parte il fatto che sono impegnata e lui non è decisamente il mio tipo,» indica Steven, «è anche un po' troppo piccolo per me. E poi nemmeno lo conosco.»

«Oh, sì... L'avevo capito eh. Stavo reggendo il gioco per fare show.» Solo dopo Lucy si rende conto dell'assurdità appena detta.

«Vieni, torna a sederti, penso che sia il caso di continuare l'intervista,» le dice Elettra, come se nulla fosse, e la accompagna alla poltroncina. Quindi torna a sedersi alla scrivania con un sospiro. Se i suoi amici stanno guardando l'episodio, sa già che commenteranno l'accaduto. «Quindi, Steven, dicevi di essere contento di questa occasione...»

Lui, che nel frattempo non aveva saputo come comportarsi, si rivolge all'intervistatrice con fare imbarazzato per quanto appena accaduto: era sul punto di perdere Lucy solo perché non aveva spiegato bene le cose come stavano. Decide comunque di far finta di niente anche lui. «Certo, sono molto contento. Era da un po' che non ci incontravamo e posso dire che sono felice di quest'opportunità.»

Lucy si chiede a quale opportunità si riferisca. Forse Steven ha qualcosa da dirle. Nell'ultimo periodo, tra messaggi carini, quasi baci, abbracci e uscite, i due si stanno avvicinando sempre più. Nonostante ciò crede che stare davanti a così tanta gente possa bloccarli in qualche modo: insomma solo un pazzo rivelerebbe i suoi sentimenti davanti a un pubblico così ampio. Elettra, tra l'altro, le aveva presentato quel programma come un modo per farsi conoscere, spiegare gli obbiettivi e i sogni che si vogliono realizzare, tutta un'altra cosa a questo punto. Steven, forse, sa più cose di lei e lo si capisce anche dal fatto che non sembra per niente sorpreso della situazione che si è creata.

Ma Lucy vuole comunque intervenire. «Oh anche io ne sono molto felice. Elettra non dovevamo parlare di quali aspettative avessimo in futuro?» In realtà non è per niente interessata a raccontarlo e preferirebbe di gran lunga continuare a chiacchierare con Steven e capire cosa prova. È certa però che Katy la stia guardando da casa, proprio come le aveva detto, ed è proprio per questo che preferisce non esagerare con lui: Kat non si merita un tradimento in diretta. Se a lei Steven piace, non potrà chiuderle le porte provandoci spudoratamente con Steven e questo è l'unico modo: cambiare argomento.

«Certo, vi chiedo scusa. Volevo solo assicurarmi che vi chiariste fra di voi prima di continuare.» Elettra si sistema le maniche del maglione, distrattamente. Si era quasi dimenticata di dover svolgere un'intervista, non di fare la consulente per la loro relazione. «Ditemi, avete degli hobby? Magari qualche passione che vorreste portare avanti finita la scuola?»

Finalmente Lucy ha raggiunto il suo obbiettivo. È riuscita a cambiare argomento e Katy non penserà male. Ma come non penserà male? Solo cinque minuti fa stava per fare una scenata e abbandonare il programma!

A ogni modo ora deve rispondere ma lo fa, involontariamente, all'unisono con Steven: «Ho grandissima passione per il teatro e...»

Lui allora dice a Lucy di continuare: non possono parlare insieme per tutto il tempo. Lei quindi va avanti. «Sarebbe un sogno diventare un'attrice e magari fare qualche film o qualche serie. Inoltre adoro tantissimo la musica e viaggiare.»

Steven ha le sue stesse passioni, quindi non riesce ad aggiungere nient'altro. «Lo stesso per me, siamo così simili,» si limita a dire.

Elettra annuisce. «Quindi vorreste entrambi diventare attori. In che genere di film vi piacerebbe recitare?»

Lucy guarda Steven con aria felice, mentre lui la guarda con aria leggermente provocatoria: non sapevano di avere le stesse passioni.

Lucy crede che l'importante sia dire la verità, quindi non può non esclamare: «A me piacerebbe recitare in una storia d'amore.» Anche se sa che quella risposta potrebbe sembrare come una sorta di frecciatina.

«Oh, anche io,» ne approfitta lui. «Poi se l'attrice protagonista sarebbe una certa biondina dagli occhi marroni, semi-americana e molto simpatica, come puoi dire di no alla carica?»

Elettra non riesce a fare a meno di pensare che il modo in cui Steven fa di tutto per provarci le ricorda qualcuno, e le viene da sorridere. Però forse non è davvero il caso di lasciarlo fare, dopotutto Lucy ha già dimostrato una certa titubanza. Perciò cambia argomento. «Lucy, hai detto che ti piace viaggiare. Qual è il viaggio dei tuoi sogni?»

Lei coglie subito la strada che le ha aperto. «Mi piacerebbe tanto andare a Los Angeles o sulle spiagge di Miami ed essendo semi-americana non escludo di fare questo viaggio a breve.»

Ma anche in questo caso Steven non si fa sfuggire l'opportunità per poter inserirsi nella conversazione. «Magari quando vuoi partire avvertimi. Potremo andare insieme, anche io sono semi-americano se ti stai dimenticando.»

Steven è un caso disperato, ormai è ufficiale. Elettra sente un certo prurito agli occhi, così toglie il visore e lo poggia di fronte a sé. Ora non li vede più, ma sente il fruscio dei loro movimenti. «Come sono le spiagge di Miami? Non ho mai avuto la fortuna di vedere il mare.» Né ce l'avrà mai, considerato il mondo in cui vive, ma non lo aggiunge.

«Sono spettacolari,» risponde lui. «Ci sono andato ogni estate quindi le conosce a perfezione... a proposito, se vuoi Lucy ti potrò fare da guida turistica quando ci andremo insieme.»

Elettra si massaggia le palpebre, poi rimette il visore. «Dovreste proprio organizzare un viaggio allora,» dice, ma cambia subito argomento. Anche perché non rimane molto tempo. «Qual è una qualità che vorreste tanto avere ma che non avete?»

Ed ecco che arriva il momento migliore per scambiarsi frecciatine.

«Alcune volte,» afferma Lucy, «vorrei essere meno imbarazzante, non fare figuracce e soprattutto film mentali.»

«Film mentali su di me?» aggiunge Steven. «Comunque non credo che voglia una qualità che non posseggo...»

Lucy è un po' divertita, in effetti i film mentali sono su di lui, ma anche un po' arrabbiata. «Ma come nessuna? C'è ne una che proprio ti servirebbe.»

«Quale?»

«La modestia.»

Elettra annuisce. «Concordo, un po' di modestia non ti farebbe male,» dice a Steven con una mezza risata. «Alle volte essere consapevoli dei propri limiti può salvare da una brutta situazione.» Conosce persone che l'hanno dovuto imparare sulla propria pelle.

Le fanno un cenno dallo staff, e lei si accorge che ormai il tempo è praticamente terminato. Così si alza, si dà qualche buffetto sui vestiti e si rivolge ai due giovani intervistati. «Un'ultima domanda: qual è la persona che ammirate di più? Il vostro punto di riferimento, se preferite.»

«Katy, la mia migliore amica,» dice Lucy, senza esitare. «Ho massima ammirazione nei suoi confronti perché è una persona fantastica che mi consiglia sempre il meglio, solo il meglio.»

«A parte gli scherzi, perché per tutta l'intervista ho scherzato in realtà,» dice Steven, e Lucy accenna un sorrisetto capendo che lo conosceva adeguatamente e che in effetti mai si sarebbe comportato così, «ho massima stima nei confronti di mio fratello: Rob. Dopo la morte dei nostri genitori è stato lui ad avermi accudito ed è grazie a lui se sono qui.»

Lucy nota che due piccole lacrime stanno comparendo sul volto di Steven, così decide di avvicinarsi a lui, abbracciarlo e dirgli sottovoce, cercando, inutilmente, di non essere sentita dalle telecamere: «Ehi, tranquillo. Ci sono qui io. Se ti va poi mi racconti che è successo, che ne dici?»

Lui annuisce, e lei ritorna al suo posto, ricordandosi di essere proiettata in quel momento sui grandi schermi di tutto il paese.

Risuona un jingle nella stanza, segno che si è giunti alla fine del programma.

Elettra si passa una mano fra i capelli e si alza. «Bene, questo è quanto.» Va da loro e porge la mano prima a Steven e poi a Lucy. «Mi dispiace per lo strano malinteso, ma spero vi siate divertiti.» Poi avvicina le labbra all'orecchio di Lucy per sussurrarle: «Prima o poi il coraggio di dirglielo dovrai trovarlo, però.»

Steven resta a guardarle incuriosito. Cosa si saranno dette?

«È così evidente?» le risponde Lucy.

«Diciamo che non ce l'hai proprio scritto in faccia, ma quasi,» dice lei, scrollando le spalle.

Lucy si lascia sfuggire una risata, dopodiché con il sorriso stampato in faccia, ringrazia Elettra per la novantesima volta.

L'immagine si dissolve e parte la sigla del programma.

Questa intervista è stata piena di malintesi e tanti drammi xD

Se vi sono piaciuti Lucy e Steven e volete sapere come finirà fra loro, o se volete scoprire meglio i retroscena dell'intervista, andate sul profilo di Alessiaasstories e leggete la sua storia Anno nuovo vita nuova.

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