Frasi Mary Shelley
~Ma viene poi il momento in cui il dolore, più che una necessità, è un lusso, e il sorriso che gioca sulle labbra non viene bandito, anche se può essere considerato sacrilego.
(Frankenstein).
~Imparate dal mio esempio, se non dalle mie parole, quanto sia pericoloso acquisire la conoscenza e quanto sia più felice l'uomo convinto che il suo paese sia tutto il mondo, di colui che aspira a un potere più grande di quanto la natura non conceda.
~Ma presto – gridò con impeto triste e solenne – morirò e non sentirò più quello che sento adesso. Presto queste brucianti miserie si estingueranno. Salirò trionfante sul mio rogo funebre, ed esulterò nell'agonia delle fiamme divoratrici. La luce di questa conflagrazione svanirà; il vento disperderà le mie ceneri nel mare. Il mio spirito riposerà in pace; o, se penserà, non penserà certo in questo modo. Addio.
(Frankenstein).
~Niente è più doloroso per la mente umana della calma mortale dell'inattività e del disincanto che fa seguito alle emozioni provocate da una rapida successione di eventi, cancellando dall'anima ogni speranza e anche ogni paura.
~Quanto sono mutevoli i nostri sentimenti e quanto strano è l'attaccamento passionale alla vita che abbiamo anche nel massimo della sofferenza!
(Frankenstein).
Stringiamoci più stretti a ciò che ci rimane e spostiamo il nostro amore per coloro che abbiamo perduto, su quelli che ancora sono vivi.
(Frankenstein).
~C'e' un desiderio che non sono mai riuscito a soddisfare, e l'assenza che deriva mi appare come il peggiore dei mali. Non ho un amico, Margaret: quando esultero' nell'entusiasmo del mio successo, nessuno partecipera' alla mia gioia; se saro' assalito dalla delusione, nessuno cerchera' di risollevarmi dall'abbattimento. Consegnero' i miei pensieri alla carta, questo si'; ma per comunicare i sentimenti e' un mezzo insufficiente.
(Frankenstein).
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