2 aprile
Non so cosa ci faccio a questa festa. Andrea mi aveva costretto ad andare, 'ci sono tutti i vecchi compagni del GF, ti divertirai' diceva. Si, é stato carino rivedere tutti i ragazzi che non vedevo da un po': Sonia, Pier, Giulia, Eli, Rosa, anche la Stefy un po' mi era mancata.
Mi sono lasciato un po' andare e ho ballato con i ragazzi sul palco, chissà quanto mi sarò messo in ridicolo ma non mi importa, basta non prendersi mai troppo sul serio nella vita.
E anche se mi volessi prendere sul serio come potrei mai farlo se ogni minuto non posso che girare lo sguardo a cercarlo. Non posso non sentire la sua risata, contagiosa e alla quale non posso che rispondere sorridendo. Non posso non vederlo brillare sul palco, é la sua festa ma anche se non lo fosse stata lo sarebbe diventata.
Tutti pensano che lui sia il sole, ma il sole acceca e brucia tutto quello che lo circonda lasciando solo desolazione. Lui é la Luna, é quell'astro luminoso nel cielo notturno che puoi aver guardato mille volte ma sai che riguarderai di nuovo, é qualcosa che vuoi osservare tutta la notte, che vuoi scoprire e esplorare in ogni suo centimetro, che non importa quante imperfezioni abbia perché é sempre magica. Lui é la mia luna, ma io non sono la sua terra.
È per questo che mi dirigo al bar, stanco di fingere sorrisi e con l'unica voglia di sedermi su uno sgabello ad attendere che Andrea mi riaccompagni a casa. Ordino un gin tonic e brindo insieme ad un ragazzo moro con dei simpatici baffi, anche lui non deve passarsela molto bene oggi. Non so il perché, in altre occasioni gli avrei parlato per tirargli su il morale ma sono troppo distratto dall'esibizione sul palco. Gli stanno dedicando una canzone, credo d'amore ma non capisco bene da qui, e lui si sta commuovendo. Darei tutto quello che ho per poterlo abbracciare e dirgli 'ma dai pirla non piangere, beviamoci su' e invece butto giù il cocktail e me ne vado.
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