Prologo

Stavo seduta nella sedia blu, le classiche sedie da sala d'attesa.
Mi era stato detto "non è nulla di che", ma i parenti continuavano ad arrivare, e io non ero stupida.
Mia zia mi aveva portato qui, aspettavo mamma, almeno lei sarebbe stata sincera.
Mi guardavo intorno e mi rendevo conto di essere totalmente invisibile ai loro occhi, parlavano a bassa voce per non farsi sentire, dovevano parlare con me.
Ma la notizia me l'avrebbe data mamma, ora seduta davanti a me, gli occhi azzurri erano più chiari del solito, in contrasto con la pelle chiara. Tremava e quando cercò di parlare i suoi occhi si velarono di lacrime.
Non c'era bisogno di dirlo, lo sapevo già.
<<L'ictus è stato fatale.>>
Una breve frase, una frase con quattro parole, che racchiude la morte di una persona, la fine di questa vita, la fine di mio padre.
Papà ci ha lasciate, per sempre, non gli ho potuto dire neanche addio, l'ultimo ricordo che ho di lui è il saluto di stamattina, mi aveva detto "a dopo", quando è a dopo? Tra quanto tempo sarà?

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