•8•
La figura avanzò verso di me, indietreggiai spaventata. Alle mie spalle sentivo il muro, dovevo scappare, ma non potevo fare irruzione in una classe, come l'avrei spiegato?
A sinistra c'era il bagno dei maschi, a destra l'infermeria. Mi fiondai verso quest'ultima, spinsi la porta e la chiusi. <<Tutto ok?>> Mi girai di scatto. Era Alex. <<S-si...>>
<<Ti ho guardata per tutto il tempo sembravi terrorizzata da qualcuno, ma non c'era nessuno.>>
<<Oh, ero sopra pensiero.>> Il cuore mi batteva ancora velocemente, feci dei respiri profondi per calmarmi.
***
Nel pomeriggio raccontai a Richard e Nicole ciò che era successo a scuola. <<È chiaro che vuole qualcosa.>> Rispose Nicole. <<Ma cosa?>> Guardai Richard cercando risposta alla mia domanda. <<Chiediamoglielo.>> Rispose lui indicando la tavola ouija. <<Ok, ok. Prima che le cose diventino troppo strane volevo dirvi una cosa.>> Nicole si alzò prendendo due biglietti dal suo zaino. <<So che la situazione non è delle migliori... Ma è sempre il mio compleanno tra poco e cascasse il mondo io lo festeggerò! Siete entrambi invitati, ovviamente.>>
<<Mi sembra giusto!>> Rispose Richard.
<<Allora, ora domanderemo allo spirito cosa vuole da noi, ma sta volta voglio che sia tu a parlargli.>> Spiegò Richard indicandomi. <<Io? Non so se...>>
<<Se è te che vuole dobbiamo capirne il motivo, Michelle. È il modo migliore.>> Continuò Richard.
Non avevo idea di cosa fare, di cosa dire. <<Devi solo chiedere ciò che vuoi sapere.>> Mi suggerì Richard.
Respirai profondamente.
<<Cosa vuoi da me?>>
<<Dritta al sodo, mi piace.>> Disse piano Richard.
Il cursore si mosse.
<<Ma che...>> Disse Nicole
VENDETTA.
<<Ma che vendetta vuoi da me? Che ti ho fatto?>> La mia voce era arrabbiata e non capire mi faceva arrabbiare ancora di più. Il cursore si mosse di nuovo.
MI AIUTERAI.
<<Ma come? Che dice?>> Mi sentivo confusa e impaurita. Non lo avrei mai aiutato. <<Salutalo!>> Disse Richard improvvisamente allarmato. <<C-ciao.>> Dissi velocemente. Il cursore si spostò sul NO.
Le luci iniziarono a spegnersi e accendersi di continuo, vedevo solo il cursore che si muoveva a scatti, ma non capivo cosa indicava. Richard prese la tavola e in quel momento una mano spuntò da essa e lo graffiò, come se non fosse successo nulla lui girò la tavola al contrario e gli mise di sopra un crocifisso, in quel momento tutto tornò normale. <<Cosa è successo...>> Nicole era spaesata come se si fosse appena svegliata. <<Richard! Sanguini!>> Gli afferrai il braccio e lui gemette dal dolore. Il suo sangue macchiò anche le mie mani e Nicole andò nel bagno a prendere il necessario per medicarlo. Il graffio era profondo, come se fosse stato fatto da un animale. <<Brucia tanto?>> Domandai, la ferita stava gonfiando a vista d'occhio. <<Si.>> Continuava a fissare il sangue sulle mie mani che ancora gli tenevano il braccio. Non so perchè, ma avere il suo sangue nelle mani mi sembrò una cosa importante, come se avessimo un legame. Mi guardò negli occhi, come se stesse pensando la stessa cosa, senza rendermene conto i nostri visi si avvicinarono pericolosamente, le nostre labbra si sfiorarono ma Nicole entrò nella stanza. <<Eccomi, non trovavo le cose.>> Aveva capito di aver interrotto qualcosa, infatti prima di tornare a casa sua mi schiacciò l'occhio. Quando io e Richard restammo soli lui diventò stranamente freddo e distante. <<Sarà meglio che vada.>> <<Puoi restare se vuoi...>> Azzardai. <<No>> Rispose secco. <<Non voglio. Sei piccola per me Michelle, non può esserci nulla tra noi.>> Quelle parole mi tagliarono dentro, cercai di trattenere le lacrime e gli feci segno di andarsene. quando chiuse la porta iniziai a piangere.
S.A
Ciao belli!
Piaciuto il capitolo?
Cosa pensate del rifiuto di Richard?
Volevo informarvi che questa storia non andrà troppo per le lunghe, infatti a 15/20 capitoli finirà e lascerà spazio a altro.
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