Una notte da ricordare

pov. Elisabeth

In questa calda, quanto anomala, serata di maggio non desideravo altro che restare sul divano di casa mia ad ascoltare Cedric che leggeva storie ai bimbi e, invece, mi ritrovo a fare la terza notte consecutiva al San Mungo.

"Eli cara, notte insieme come responsabili è dai tempi di Hogwarts che non accadeva" mi apostrofa Dave abbracciando le mie spalle con affetto.

"Dovrebbe rasserenarmi? Sono stanca morta, ieri notte quattro parti di cui uno gemellare e ti devo rammentare cosa è successo quando siamo stati a capo della scuola?" rispondo divertita appoggiando la testa sulla sua spalla.

Sono felice ci sia lui, mi fido di Dave più che di me stessa e la compagnia è migliore di quella di qualche vecchia cariatide dell'ospedale.

"Le nascite le hai fatte tutte ieri, poi oggi sei qui come guaritrice pediatrica, nelle mie esperienze notturne di pronto soccorso sono pochi i bimbi che arrivano" profetizza Dave versandosi del tè caldo e io scuoto la testa "ecco una cosa che non dovevi dire!" sospiro e mi avvio a controllare la sala di attesa.

Fortunatamente la previsione del mio compagno di turno è realistica, fatta eccezione per una mamma che tiene per mano due bimbetti, credo gemelli, con una enorme eruzione cutanea bluastra, decido di farli passare e risolvere la situazione così da potermi poi andare a sdraiare in saletta.

"Buonasera signora, sono Elisabeth Kinghore, cosa la porta qui?" domando gentilmente ponendomi difronte ai due bimbi identici.

"Che sia ringraziata Tosca, aver trovato lei è una fortuna è la migliore. Vede da qualche ora i miei figli hanno accusato malessere e ora sono diventati blu, io non capisco cosa possa essere accaduto, sono stati con la cugina tutto il pomeriggio, ma mi ha assicurato di non aver frequentato posti strani, hanno girato per Diagon Alley e poi a casa. Hanno preso un gelato da Fortebraccio come unica eccezione alla routine, dice che è quello?" mi racconta la signora senza prendere fiato. Sono felice che si fidi così tanto di me da continuare a ringraziare gli dei per avermi trovata qui.

Faccio accomodare i bambini e inizio i classici incantesimi per rivelare una magia, o maledizione senza, per fortuna, trovare riscontri positivi. Chiamo un assistente per il prelievo di sangue da far analizzare e consegno loro una pozione calma effetti generici.

Dopo aver lasciato alcune raccomandazioni a Tyner, il mio fidato tirocinante, sulle medicazioni da fare, mi dedico io stessa all'analisi dei campioni versandoli e mischiandoli con varie pozioni alla ricerca di qualche risposta.

Adoro restare a studiare le reazioni dei calderoni, girare pozioni e vedere il loro effetto mi rilassa e mi aiuta a fare diagnosi.

"Elisabeth corri! Dave ha bisogno sembra che questa notte sia scoppiato un putiferio, ma vieni e capirai meglio!" Mi invita a seguirlo un concitato Tyner apparso all'improvviso tra i fumi dei calderoni.

lo seguo e davanti a me si apre uno scenario da film babbano. In sala di attesa giovani, giovanissimi e meno giovani sono di tutti i colori, alcuni vomitano, altri accusano dolori addominali e altri ancora mal di testa e nausea.

Ad alcuni sono spuntate escrescenze putride e altri sembrano non poter fare a meno di grattarsi e gridare, sono senza parole.

"è scoppiata la guerra e non lo sapevamo?" domando portandomi la mano alla bocca. Noto anche un neonato, che sembra stare bene, in braccio alla mamma che è color blu notte.

Dave si avvicina con Samuel, un guaritore esperto di epidemie e Carol una giovane tirocinante al suo primo anno, "Adesso che siamo tutti qui dobbiamo attivare un piano di azione!" Prende il comando il più esperto del reparto di emergenza e a me va bene così.

"Chiediamo aiuto a qualcuno?" Tenta timidamente la giovane e inesperta guaritrice che teme di soccombere a questa notte.

"Non se ne parla siamo più che in grado di lavorare noi, e comunque dubito ci siano persone disponibili al momento o non sarei alla terza notte consecutiva." Rispondo guardando negli occhi Dave e comunicando con lui. So che è d'accordo con me, lo percepisco chiaramente.

"Dobbiamo fare un veloce triage di tutti i pazienti, età patologie e gravità. Elisabeth occupatene tu con Tyner visto che sono quasi tutti pazienti pediatrici" inizia a dare ordini Dave perfettamente calato nel suo ruolo, "Samuel tu gestisciti con Nathan e il laboratorio oltre che assistermi nelle visite e tu Carol..."la guarda e capisco cosa passa nella testa dell'ex serpeverde e decido di aiutarlo, la ragazza non è al momento non è in grado di fare nulla da sola.

"Dave lascia Carol con me e tieni Tyner ha assolutamente le competenze di gestire i pazienti in autonomia, io e lei manderemo dentro i bambini e serve uno che sappia cosa fare e conosca i protocolli pediatrici" suggerisco con il mio solito sorriso sulle labbra.

Dave annuisce e ci prepariamo ad affrontare questa orda di pazienti che non accenna a diminuire, anzi, un afflusso continuo di maghi e barellieri ci danno idea di essere solo all'inizio.

Rassicuro Carol, le trasfiguro la sua piuma nera in una più allegra e le faccio apparire un pulcino nel taschino mostrando il mio bruco che sorride, "Aiuta a distrarre i bambini, ora annota tutto quello che ti dico e quando sei certa di riuscire in autonomia a fare le mie stesse valutazioni prosegui da sola e poi mi ragguagli. Mi raccomando non perderti in dettagli inutili e dobbiamo in poco capire che cosa ci aspetta. Se dobbiamo avvisare auror e ministero, dobbiamo saperlo chiaro?" La sento spaventata e cerco di infonderle sicurezza, ma non abbiamo tempo per le sue difficoltà.

"Partiamo dalla mamma con neonato e piano piano saliamo con l'età" comando e mi avvio sicura dal primo paziente.

Dopo circa due ore abbiamo visto e trattato solo un quarto dei pazienti con poco successo. La verità è che non è chiaro cosa stia accadendo, riusciamo solo ad avere un punto in comune, molti sono stati in Diagon Alley in questi due giorni, ma non tutti.

Riconosco una mia paziente in braccio alla mamma, è una bimba ansiosa e che spesso va in agitazione, quindi non mi sorprende vederli qui. Forse però riesco a farmi dare qualche informazione utile, la signora Dowing annota tutto quello che le accade sempre.

Mi avvicino con il sorriso, non avrei valutato sua figlia prima di altri in altre situazioni, ma l'istinto mi dice di andare da lei.

"Buona sera signora Dowing, o vista l'ora buona notte, anche Annabell sta male immagino. Mi dica cosa succede" domando mentre inizio a guardare gli occhi della bimba rossi come quelli di molti pazienti e controllare le mani. La mia penna prendi appunti intanto annota ogni mio pensiero come sempre semplificandomi il lavoro.

"Che piacere trovarla qui Elisabeth, anche se mi sembra ovvio vista la quantità di bambini, lei è la migliore guaritrice da secoli" mi elogia con sincera ammirazione.

"È un caso signora si fidi, ero di riposo. Ma mi dica da quanto Annabell ha questo sfogo?" chiedo indicando il braccio della bimba coperto da macchie arancioni.

La signora Dowing prende un blocchetto dalla sua borsa "le prime macchie comparse sono quelle sulla mano destra ieri alle 18.00, un'ora dopo che siamo rientrati dalla festa a Diagon Alley per i quindici anni della apertura del negozio Tiri Vispi Weasley. Poi sull'avambraccio sinistro credo siano uscite durante la notte, le ho viste questa mattina. ho dato subito la pastiglia di camomilla e melissa, messo la crema antipruriginosa che mi aveva dato lei la volta scorsa per la dermatite ansiosa e sembrava stare meglio. Ma poi oggi ha vomitato due volte e adesso questi occhi rossi. L'ho portata subito, lo sa che preferisco una visita" finisce mostrandomi nel dettaglio dosi e controlli meticolosi.

Un brivido lungo la schiena e un dubbio mi assale, mi sento catapultata indietro di anni , spero di sbagliarmi, "mi dica, cosa è successo alla festa dei Tiri Vispi?" domando con un tono il più possibile inespressivo.

La signora Dowing sorride eccitata "è stata bellissima, ne stavo parlando prima con quella strega la seduta, anche lei era presente." Poi si guarda in giro e il suo tono di voce cambia, forse ha intuito che la mia domanda non era casuale "anche quei signori mi sembra ci fossero e quella famiglia!" mi indica alcuni maghi e streghe che stanno aspettando il triage.

Decido di prendere in mano la situazione. Amplifico la mia voce con un sonorus e attiro l'attenzione "Chi di voi è stato ieri alla festa dei tiri vispi in Diagon Alley?" una serie di mani si alzano ma non tutte.

Temevo questa risposta e proseguo "quelli che non ci sono stati, sono passati oggi davanti al negozio?" alcuni alzano la mano e sono quelli con i sintomi meno gravi.

"Noi siamo stati in zona al negozio di Edimburgo, quello per babbani, anche li hanno fatto festa" esclama una signora "e noi a quello di Bath" ribatte un uomo distinto, conosco la famiglia e mi sembra così strano che frequenti il negozio dei miei cugini di Bath ma forse è più defilato di quello di Londra.

Mancano alcuni pazienti, ma scopro che hanno ricevuto in regalo alcuni gadget della festa. ora è chiaro.

Mi dirigo senza proferire parola all'ingresso del San Mungo in guardiola, entro con forza nell'ufficio Auror e trovo un giovane cadetto che sobbalza "Ramp devi andare a South Bank da mio cugino George, lo devi tirare giù dal letto e portarlo qui subito, chiaro!" uso un tono molto simile a quello di Alex lo so ma deva sapere cosa hanno combinato. Se questo caos dipende da loro, so che hanno la soluzione.

"Signora, non posso sono stato assegnato qui. Alexandra Kinghore si fida di me e non posso deluderla!" risponde fiero e sicuro. Evito di sottolineare il fatto che stesse dormendo in servizio e cerco di trattenere il nervoso che ora ho, non è ceto colpa sua se i miei cugini sono idioti.

"Christopher ascolta, conosco mia sorella molto bene e so che ti darebbe lo stesso ordine, quindi a meno che tu non voglia che io la chiami alle tre di notte per chiederle di darti il comando lei stessa... VAI!" finisco alzando il braccio e indicando la porta.

Il giovane Auror mi guarda e si avvia nella zona destinata alle smatrializzazioni. Ora posso tornare e aspettare aggiornando Dave.

Mentre mi avvio alla saletta guaritore a prendere un tè caldo, vedo Cedric infondo al corridoio e sorrido. Ho un marito dolcissimo è venuto a trovarmi in piena notte e di sicuro ha una sorpresa.

"Non puoi immaginare quanto mi aiuti averti qui questa notte!" gli dico abbracciandolo e lasciando che la sua energia vitale mi aiuti "non puoi capire una notte di inferno. Come lo sapevi?" Domando poi cercando e le sue labbra per un casto bacio di incoraggiamento.

Il viso di Cedric si contrae in una smorfia, percepirei che sta per dirmi qualcosa che non mi piacerà anche se non fossi empatica. "Sono qui con Richard, si sta occupando di lui Tyner, ecco non allarmarti!" mi comunica con calma, sa che quando ci sono di mezzo i miei figli mi agito.

"Cosa succede, dovevi farmi chiamare subito!" dico lasciando le sue braccia e infilandomi nella cameretta dove suppongo ci sia mio figlio.

Tyner è piegato su di lui che è coperto da fumo grigio canna di fucile, segno che è sotto l'effetto di magia oscura. "Richard cosa succede!" mi avvicino e vedo mio figlio piegato su sé stesso che si contrae dal dolore.

Gli prendo la mano, la stringo e gli carezzo il viso mentre con tono dolce gli sussurro "sono la mamma, sono qui". Sento la mia temperatura corporea schizzare alle stelle, ma devo resistere per lui che non appena sente il contatto con me sembra rilassarsi.

"Eli ascolta, da quello che ho capito tuo figlio deve aver ingerito qualche pozione non perfettamente riuscita. Temo qualche intruglio magico di dubbia etica." Mi ragguaglia il mio braccio destro, che poi mettendomi una mano sulla spalla continua "stai tranquilla, ne uscirà!".

Annuisco e guardo Cedric seria "cosa sai?" il mio tono non è per nulla accogliente, ci mancava solo questo a completare la notte.

"Eravamo a letto tutti. Luna si agitava e sono andato a vedere cosa avesse. Passando davanti a camera di Richard ho sentito dei lamenti. Quando sono entrato era blu, aveva la bava alla bocca e si contorceva, l'ho portato qui e sono passato dal camino di tuo padre per fare prima. L'unica cosa che ho capito da Patrick che ha sentito il trambusto che oggi lui e Adrian hanno giocato al castello e chi perdeva doveva bere la pozione che l'altro preparava. Una pozione trovata sul libro di tuo padre." Finisce preoccupato,

Fortuna che non dovevo allarmarmi.

Respiro e mi concentro "Ced vai da Alex e fatti dire da Adrian cosa hanno messo nella pozione. Tyner recupera della pozione purificante da dare a mio figlio e mandami Dave che devo spiegagli cosa sta succedendo." Comando senza smettere dii carezzare Richard.

"Già data, insieme alla pozione depurante, so quello che faccio Eli." Mi risponde tranquillo e gli sorrido.

"Lo so Ty, scusa, allora facciamo così tra poco arriverà mio cugino George, cercate di capire cosa alla festa dei quindici anni di attività ha scatenato il putiferio li fuori. Sono Certa che sia coinvolto il loro negozio e della polvere urticante unita a qualcosa che ne ha aumentato gli effetti." Lo ragguaglio poi mi giro verso mio marito "cosa fai ancora qui?" domando arrabbiata.

"Pensi che sia saggio andare di notte da Alex, farà un putiferio e alla fine sta già meglio rispetto a prima." Tenta una protesta Ced, ma non è convinto neppure lui lo so.

Decido di immaginare che sia il padre di un mio paziente e non mio marito con mio figlio, devo restare lucida e il mio tono si addolcisce "ho bisogno di sapere che pozione hanno fatto, che ingredienti hanno messo. I libri che ha mio padre non sono sempre tutti etici e adatti a ragazzini, ci sono libri di magia oscura e se non trattata con attenzione potrebbero causare danni. Ci sono veleni che mischiati a componenti come camomilla vengono scatenati. Uno su tutti l'estratto Obscurus Florens che mostra i suoi effetti soprattutto di notte. Lo so che è un veleno che difficilmente papà ha, ma può debellare anche alcuni insetti fastidiosi, quindi è plausibile. Devo conoscere il veleno o l'incantesimo usato per sapere come guarirlo senza conseguenze. So che loro non immaginavano di fare qualcosa di grave, lo spiegherò a mia sorella hanno solo 8 anni, però i due hanno ereditato il sangue Prewett a quanto racconta mia mamma sono uguali ai suoi fratelli. Ti prego vai!" so che l'ho convinto tanto che si avvia nello studio di papà per raggiungere il cottage di Alex.

Resto sola con mio figlio e con affetto lo coccolo, vedo che le pozioni iniziano ad avere effetto anche se non si è ancora svegliato. Mi faccio portare da un Kender delle spugne bagnate e intrise di Beithir che gli passo delicatamente su tutto il corpo. Calde lacrime scendono sul mio viso, darei la vita per i miei figli, salvo vite a migliaia di bambini e ora non so se vedrò mio figlio riaprire gli occhi.

Il solo pensiero mi terrorizza, cerco di immaginare cosa possano aver trovato nella dispensa di papà e nella sala pozioni, anche io da bambina creavo intrugli ma mai avrei pensato di berli o farli bere a qualcuno, forse perché Kalien me lo impediva o forse perché non avevo sempre voglia di dimostrare qualcosa come il mio secondo genito.

"Cosa avete usato voi due pesti?" Scherzo cercando di tirarmi su il morale, sono stanca e mi sento in colpa, mi sento una mamma assente, passo ore nei corridoi di questo ospedale e troppo poco a casa.

"Sei una brava mamma Eli, so cosa sta passando per quella tua testolina, ti conosco da sempre." La voce di George e le sue mani sulle mie spalle mi riempiono di amore e mi metto a piangere.

Lui mi abbraccia e scherza come sempre "io cosa dovrei pensare di me, mio figlio Fabian e mio nipote Gideon ti hanno riempito l'ospedale e non oso pensare a cosa stia dicendo in questo momento Heidi al mio primo genito" riuscendo a farmi tornare il sorriso.

Il tempo sembra non passare mai e non capisco quanto ci stia mettendo Cedric a tornare, fortunatamente riesco a far ingerire due tazze di antidoto generico a Richard che ormai non è più sudato e ha ripreso colore.

Un rumore di passi veloci e voci familiari arrivano alle mie orecchie come musica, riconosco Alex che borbotta e Dave che ridacchia.

"Eccoci amore, libro, pozione e ingredienti, tuo padre è di sotto a dare istruzioni e adesso arriva!" mi abbraccia mio marito mentre mia sorella accarezza la schiena di Adrian che sembra un cane bastonato.

"Adesso la zia ti visita e poi torniamo a casa appena tuo cugino si sente meglio!" sussurra mia sorella con dolcezza a suo figlio. Poi alza lo sguardo verso di me, "vedrai che se la cava, abbiamo scoperto tutto e papà era mortificato ha insistito per venire a dare lui le disposizioni" finisce seria

"Posso immaginare cosa gli hai detto" ridacchio ora che posso rilassarmi tra le braccia di Cedric sapendo che abbiamo una soluzione e papà ad aiutarci.

Adrian finalmente sorride furbo "la mamma era una furia, non l'ho mai vista così arrabbiata con nessuno. E solo perché il nonno ci ha lasciato leggere un libro di magia nera e non ha controllato le boccette prima di lasciarci la sala pozioni".

"Ho già chiesto scusa!" esterna papà arrivato con tre pozionisti e altrettanti calderoni. "dunque, il peso dovrebbe essere 25 chili, giusto Eli? "domanda senza aspettare risposta. "allora direi dodici petali e mezzo di aconito, spremere un rabarbaro e per il sangue del parente direi..." si guarda in giro, "Eli il tuo, il sangue della mamma è sempre il migliore, però anche il tuo Ced volendo..." inizia a pensare e dubitare papà.

"Il mio andrà benissimo" interrompo i pensieri decisa, incanto una boccetta e ne prelevo un po'.

"8 gocce come gli anni di suo figlio possono bastare signora!" mi sorride il pozionista anziano, credo sia Draftin il capo del reparto, non lo si vede mai e, sono certa, papà lo abbia fatto cadere dal letto per suo nipote.

"Ora dobbiamo aspettare ma tornerà come nuovo" ci comunica papà mentre manda via tutto lo staff che ha scomodato, poi rivolto a George chiede perplesso "e tu cosa fai qui?"

George ridacchia "vorrei fare orecchio da mercante, ma non posso con te zio, quindi sarò sincero. Fabian e Gideon hanno pensato che fosse carino aggiungere della polvere urticante verde africana, con polvere di petali rosa rossa e peperoncino Japaleno, una specie babbana, ai coriandoli e la polvere colorata usata per i festeggiamenti. A quanto pare questo mix con l'incantesimo di lunga durata che Fred ha applicato ha creato una reazione avversa tanto da riempire il pronto soccorso questa notte!" finisce arrossendo un pochino.

Tutti scoppiamo a ridere è Alex la prima a parlare "come dice zia Molly, da un fico non nasce una pera!" riuscendo ad alleggerire l'atmosfera della stanza

Dopo circa mezzora in cui tutti abbiamo cercato di non pensare troppo alle possibili conseguenze della cura, Richard apre gli occhi e per prima cosa mi chiama "Mamma, aiuto!" mi avvicino e gli prendo la mano.

"Sono qui piccolo mio sono qui. Sono qui!" sussurro posando un dolce bacio sulla fronte. trasmetto amore e calma, ci sarà tempo per sgridarlo.

"Sapevo che mi avresti salvato." Mi confida dolce come solo lui sa essere stingendomi forte. Amo tutti i miei figli e non potrei stare senza di loro e il loro amore incondizionato per me.

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