Il Don e Halloween - Day #5 (#Fantasy_IT)

Bussano con insistenza, e ovviamente non so se aprire.
Vero che con la tormenta è difficile sia qualche brigante o feccia simile, ma non sono mai stato un tipo socievole.
È Halloween, sicuramente più vicino al villaggio avranno preparato qualcosa se non c'è questo turbinio di vento e neve.
I bambini in giro a dar fastidio ai poveri adulti, che dopo una settimana di lavoro vorrebbero riposare come i morti che questa ricorrenza ricorda.
E con la scusa della festa subito pronti a farsi scherzi, e fin quando non coinvolgono altri va pure bene.

Continuano a bussare, e va bene, gli concedo di aprire la porta.

                                   XXX

Spalancata la porta, vedo una figura "stagliarsi", tutta imbacuccata.
- Grazie, suonavo già da qualche minuto, tutto bene?
- Certo, stavo solo decidendo se aprire.
- Onesto, mi piace.
- Perché non dovrei esserlo? Sono in casa mia, e sono io a decidere.
- Certo, Don...?
- Per lei solo Don, signor?
- Spirito del Samhain parallelo?
- Samhain? Che sarebbe?
- Quello che voi chiamate Halloweem. Ma può chiamarmi Samhain, Don. Visto che voi...voi tendete a stravolgere le festività di cui vi appropriate.
- Senti tu, ti ho fatto parlare ma si congela. Vuoi entrare o ti lascio alla tormenta?
- Don, ma che stai dicendo?
Io ho bussato per farti uscire.
Quindi, vuoi uscire o ti lascio in casa alle intemperie della vita umana?
- Ma cosa farnetichi? Come se potessi scegliere il gelo.
- Che carino, parla come se avesse una scelta - dice girandosi i volto alle sue spalle, quasi a metà.  Scherzetto, non è così.

Delle braccia fuoriuscirono dagli indumenti, gli artigli arpionarono Don e lo trascinarono verso la sua, eterna, fine.

                                XXXX

- Sono passati 1000 anni Don, ti va di scatenarti verso chi rinnega le vecchie tradizioni?
- Gurruh...uuu...Tu sei per caso uno spirito cristiano? E da loro la vendetta e il monopolio religioso.
- Prima ragli e poi fai filosofia?
- Avevo una ninfa tra i denti, sai come è! Comunque, Samhain, se questo è il tuo nome.
Andiamo, ma prima c'è un'anima simile alla mia da salvare.

E dicendo così gli indicò la sua vecchia casa, che "Samhain" aveva dimenticato ma non Don.
Il demone, che nulla aveva a che fare con la festa di Samhain, bussò.
Nessuno stava aprendo quindi Don con una folata aprì la porta. In mille anni qualche trucco si impara.
Nessun umano era in quella casa, ma Don colse all'improvviso il demone che l'aveva dannato.
E cerco di ricordare quando aveva capito che la sua casa era una trappola per il demone.
Un demone che poteva essere intrappolato solo grazie ai simboli di tre religioni.
Per sua fortuna Don era sincretico, in parte cristiano, in parte pagano e in parte buddista.
Così fu il demone suo prigioniero, e lui continuò ad evitare gli umani.
Ma nonostante questo loro si appropriarono anche della sua figura.
E fu questo lo scherzo più spaventoso, per Don Nikolas K.

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