Siamo a Valencia, alla festa più caotica di tutta la Spagna, in occasione di Halloween.
Manuel balla con Fiona, che è veramente conturbante, una ragazza tutte curve.
Bella, sicuramente lo è, ma anche troppo intelligente, tanto da non capire perché balli con lui.
Ecco perché è assurdo che lui pensi a guardare quel tizio vestito da alieno, ma lo fissa da troppo tempo per essere normale.
Ha due antenne verde scuro molto carnose ai lati superiori della testa, la faccia sempre verde scuro e anche molto rugosa.
Ha truccato persino le mani, un costume molto accurato, sembra un cosplay di ottima fattura.
Per fortuna è abbracciato a Fiona per il ballo e lei non ha visto Manuel distrarsi guardando un alieno.
Il ballo è finito, Fiona lo ringrazia e torna dalle sue amiche.
Lui tentenna mentre lei si allontana, ma poi, quasi troppo tardi prova ad avvicinarsi.
Ma non fa in tempo che l'alieno incombe su di lui.
- Umano, ti ho scelto, su andiamo. Il commutatore temporale ha un limite.
- Ma che dia...
Prima che finisca la frase tutto scompare intorno a lui.
Scompare dalla festa, e chi poteva vederlo o era ubriaco o ha pensato a qualche trucco.
Manuel si guarda intorno e se fosse più debole di cuore avrebbe un infarto.
L'alieno che gli ha parlato è immenso, altri esseri immensi appaiono ai suoi occhi.
Si ritrova intanto in una radura di erba finta, tanto vede delle linee immense come gli alieni che lo sovrastano, di colori mai visti.
Vicino a lui persone di tutte le nazioni, Manuel è un ragazzo di paese, mai andato oltre lo spagnolo.
Se non collassa è perché la sua mente è appassionata di queste cose, in un modo ossessivo.
Chi parla giapponese, chi inglese, chi italiano.
Alcune lingue le riconosce, altre gli sono estranee.
Ad un certo punto dei boati, alzando lo sguardo sente i giganti parlare.
Una voce talmente alta da fargli sanguinare le orecchie, a lui e agli altri umani.
Poi la radura si inclina e un buco appare. Loro si aggrappano dove possono ma ad un certo punto la mano, grossa al punto da poter prendere una manciata di umani, spinge alcuni di loro verso la voragine.
Cadono nel buco, alcuni direttamente ed altri scivolando.
Manuel capisce che non è solo il suo gruppo ad essere spinto ma ce ne sono altri intorno alla radura.
Lui è sopravvissuto, per questa manche.
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Questo è un gioco alieno, loro sono le pedine che questi mostri hanno raccolto intorno al mondo per giocare in un folle casinò grande come un paese.
Questo è il folle scherzo che Halloween gli ha fatto, anzi direbbe Alienween, pensa ridendo tra sè come il pazzo che sente di essere diventato. In attesa, che il gioco continui.