Gelato alla crostata di limone
Atlas's pov
Sapete un talento che ho sempre riconosciuto di avere? Far finta di niente: resilienza. Non è un vero e proprio talento, piuttosto una caratteristica ma è una cosa con cui ci so fare. Potevo piangere e buttarmi a terra quanto volevo ma l'ora dopo mi sarei rialzato come se niente fosse e sarei tornato a fare quello che stavo facendo prima dell'evento.
Quando, il giorno dopo dalla mia crisi, sono stato obbligato ad avere un'altra seduta con Aaliyah e mi sono presentato in modo tranquillo e regolare, Liyah mi ha fissato e ha detto che stavo peggio di quanto pensasse. Non è meraviglioso?
A quanto pare non è normale comportarsi così. Non che lei mi avesse detto queste esatte parole -è stata fin troppo dolce e gentile, come sempre - ma insomma il succo era quello. Mi ha detto che è un meccanismo automatico di difesa il mio; che più sopprimo le emozioni senza affrontare il trauma e peggio è; che se penso di poter affrontare tutto da solo chiudendo i miei pensieri nel baratro della mia mente potrei non uscirne più e bla bla bla bla.
Morale della favola: se continuavo così c'era un'altissima possibilità di sviluppare un disturbo bipolare o, udite udite, disturbo della personalità! Come se soffrire del disturbo post-traumatico non fosse già abbastanza.
Ero certo che Aaliyah l'avesse detto solo per spaventarmi e motivarmi a reagire. Vero?
Ma stavo bene! Da quel giorno erano passati, quanti, due giorni? Neanche li contavo più! Niente di cui preoccuparsi, era tutto tornato com'era prima. Con la differenza che ero diventato più pigro e che faceva così caldo che non facevo altro che stare a letto.
Jeongguk e Taehyung mi tenevano compagnia la maggior parte del tempo parlandomi e vedendo serie tv insieme a me, ma dovevano portare avanti la loro missione di trovare quegli assurdi pugnali quindi mi lasciavano ad un certo punto. E tornavo a stare solo nella mia camera silenziosa.
Faceva ridere il fatto che trovassi compagnia in due anime del Paradiso e dell'Inferno.
Ovviamente la mia famiglia cercava di aiutare in qualsiasi modo ma purtroppo non era possibile cancellare qualcosa che continuava a vivere in me da nove anni. Apprezzavo comunque lo sforzo.
I due fantasmi che avevano ormai infestato casa mia erano usciti, di nuovo. Taehyung aveva detto che c'era una cosa che doveva assolutamente fare, Jeongguk lo aveva seguito preoccupato. Dai suoi racconti avevo dedotto che Taehyung poteva tranquillamente cacciarsi nei guai e Jeongguk era solito tirarlo fuori. Anche se quest'ultimo non mi aveva dato l'idea di un tipo che se ne stava al suo posto: anche Jeongguk ne combinava di belle.
Spostai lo sguardo sulla porta di camera mia quando sentii dei passi leggeri avvicinarsi. Un attimo dopo la chioma scura raccolta in un tuppo ordinato appartenente ad Aaliyah fece capolino, aprendosi in un gran sorriso. «Mi ha fatto entrare tua mamma.»
Entrò nella stanza ed io mi sedetti sul letto, guardandola curiosamente. Aveva una busta di plastica in mano ma non riuscivo a scorgerne il contenuto. «Che ci fai qui? Ho dimenticato di venire in studio?» Aggrottai la fronte e presi il cellulare per controllare data, ora e se avevo messo qualche promemoria che non era comparso.
«No, no. Sono qui in veste di amica. Ho portato il gelato,» cantilenò salendo sul letto accanto a me e tirando fuori una vaschetta di gelato al gusto crostata al limone. Il mio preferito.
«Non ho rotto con nessuno. Di solito il gelato serve a quello. Yoongi ne mangiata a bizzeffe quando-» mi bloccai rendendomi conto che stavo per ricordarle quando si erano lasciati. Sapevo che era passato del tempo e che entrambi erano andati avanti ma niente guarisce del tutto.
Aaliyah sorrise divertita, intuendo sicuramente il continuo della frase. «Non per forza, sai? Quello è un cliché, ovvio, ma il gelato risana qualsiasi tipo di ferita!»
«Ed io immagino di averne fin troppe,» borbottai afferrando un cucchiaino da dentro la busta. «Da' qua,» mi sporsi in avanti e rubai la vaschetta di gelato, aprendola subito dopo. Il mio cuore sospirò di sollievo in quel momento: anche se non lo ammettevo apertamente, avevo davvero bisogno di un'amica, non solo di una psichiatra. Aaliyah era la migliore in entrambi i campi.
«Come stai campione?» Affondò il cucchiaio nella vaschetta e mi guardò con quel suo solito sguardo da mamma chioccia.
Scrollai le spalle prendendo anche io una cucchiaiata di gelato. Oh, da quanto non mangiavo qualcosa di così paradisiaco. «Sono stato peggio,» il che non era falso. Avreste dovuto vedermi a sette anni in orfanotrofio! Liyah esalò un piccolo sospiro e mi diede un amichevole pugno sul braccio. «Hey sul serio! Per il momento non ho avuto alcun desiderio di appendermi al lampadario in salotto.»
La mia amica cambiò drasticamente espressione sul viso e mi guardò con gli occhi strabuzzati e le labbra separate, già pronta a dirmi qualcosa e lasciare il suo lato da psicologa fuoriuscire. «Liyah, sto scherzando,» la rassicurai con una risata roca. Credevo avrebbe capito il mio sarcasmo ma evidentemente la mia situazione attuale era davvero preoccupante. Forse avrei dovuto iniziare a rivalutare il mio senso dell'umorismo.
Nah, ho una reputazione da difendere, insomma.
Liyah si rilassò visibilmente ma mi lanciò un'occhiata omicida. «Stronzo di merda,» informazione divertente: Aaliyah nelle vesti di migliore amica era decisamente più volgare e libera dalle catene professionali. Trent'anni e non sentirli.
Risi sotto i baffi facendole una smorfia buffa. «E tu? Raccontami qualcosa.»
Sorrise in modo criptico e giocherellò con il cucchiaino nella vaschetta, prendendo e lasciando varie volte la porzione di gelato. Capii che stava per raccontarmi di quel ragazzo. Grandioso. Non che non fossi felice per lei, assolutamente! Ma speravo di poter dimenticare almeno per un po' tutta quella situazione assurda.
«Ti ricordi di Sooho, no? Il ragazzo che stavo conoscendo. Non è ancora successo nulla ma siamo usciti diverse volte, ci sentiamo quotidianamente al telefono e...» si sistemò meglio sul letto e si sporse in avanti come se stesse per confessarmi un segreto. «L'ultima volta che siamo usciti insieme sono sicura che stesse per baciarmi! Ci stavamo salutando, stavamo per andare ognuno verso la propria macchina e si è avvicinato, mi ha toccato la guancia con delicatezza e...e poi mi ha abbracciato dicendomi che aveva passato una serata meravigliosa. Ma stava per baciarmi, lo giuro! Ci ha ripensato all'ultimo.»
L'aria sognante che aveva fino a quel momento svanì e sporse il labbro inferiore, prendendo una generosa quantità di gelato. La guardai divertito e mi schiarii la voce pensando a ciò che avrei potuto dire per migliorare il suo stato d'animo, ma chiaramente non ero la persona più indicata. «Pensa se è gay.» Aaliyah mi lanciò un'occhiata che se avesse potuto uccidermi sarei già stato polvere nell'aria. Tossii e mangiai in fretta un altro boccone. «Volevo dire, se c'è una cosa che le serie tv e i film mi hanno insegnato è che ci sono dei segnali. E se le scene delle sitcom americane si avvicinano almeno un minimo alla realtà posso anche dirteli.»
Lei inarcò un sopracciglio e si leccò le labbra guardandomi quasi con sfida. «Ah sì? Sentiamo, magari me li ha lanciati tutti e la prossima volta lo sorprendo io.»
Ridacchiai alzando entrambe le sopracciglia. Sì, come no. Mi lamentai quando mi schiaffeggiò il braccio e mi affrettai a condividere il mio sapere. «Per prima cosa, se un uomo è interessato a te lo dimostra guardandoti le tette almeno due volte durante la serata. Due volte significa che è un ragazzo rispettoso ma ti porterebbe volentieri a letto, tre le sta davvero apprezzando, quattro sta per chiederti di andare a casa sua, cinque non è decisamente gay o bisessuale, dalle sei volte in poi...be' è un maniaco, scappa finché sei in tempo cazzo!»
Speravo che nessuno dei miei familiari fosse passato lì vicino in quel momento o mi sarei volentieri buttato dalla finestra. Aaliyah non disse niente, strinse forte le labbra in un chiaro segno di risata trattenuta ma non disse nulla. Per cui continuai con le mie preziose nozioni sui ragazzi. «Andiamo avanti. Se è interessato e vuole baciarti a fine serata sicuramente ad un certo punto con qualche scusa da due soldi farà camminare avanti te e ti fisserà il culo e nella sua testa lo voterà,» presi un altro cucchiaio di gelato e lo mandai giù velocemente. «Un altro segnale molto importante è quando inizia a raccontare cazzate sulla sua vita, del tipo inventa di essere un attore famoso e che ha un'orda di fan che gli inviano regali e lui vuole solo vivere una vita normale da attore. Chiaro segno che vuole fare colpo su di te ma la sua vita è troppo patetica, probabilmente non va a letto con una donna da più di sei mesi e non vuole farti pensare che è uno sfigato.»
Annuii profondamente e spalancai gli occhi quando un'altra informazione essenziale mi tornò alla mente. «Oh! Oh e capisci definitivamente che ci sta provando con te e vuole un bacio se inizia a raccontarti di come ha girato in zaino l'Europa occidentale, che un giorno facendo trekking - perché è un ragazzo che si tiene in forma - è rimasto incantato dalla bellezza del monte più alto spagnolo, il Tibutabu, c'era un silenzio tombale e si stava godendo la natura quando in fondo alla radura aveva visto una donna che faceva un bagno nel lago e piangeva.
La mia migliore amica mi fissò incredula con il cucchiaino a mezz'aria e le labbra separate. Poi le richiuse, deglutì e mi guardò cercando palesemente di nascondere un sorrisetto. «Atlas, ho una sola domanda: che razza di serie tv guardi?»
Aggrottai la fronte non capendo dove voleva andare a parare. C'era qualcosa che non andava con quei metodi? «Friends è una grande dispensa di perle di vita.»
«Oh lasciami indovinare, il tuo personaggio preferito è Joey Tribbiani e da lui hai preso quelle preziose informazioni?» Okay come aveva fatto? Qui in Corea nessuno conosceva quella sitcom degli anni '90! Era la serie tv preferita di mio fratello.
Accennai una risata nervosa e chinai il capo. «No,» dissi con tono ovvio. Poi aggiunsi in un borbottio: «Chandler è il mio preferito.»
Aaliyah si lasciò andare ad una risata fragorosa ed io la guardai sbuffando, seppur sorridendo divertito a mia volta. «Ti ringrazio per queste perle di saggezza tesoro, ma non funziona esattamente così. Tuo fratello è stato molto più dolce a suo tempo.»
Mi sorpresi nel sentire che era stata proprio lei a tirare in ballo Yoongi ma ne fui felice. Sono sempre stati i miei preferiti e non ho mai nascosto il desiderio di un loro ritorno, un giorno. Poi arrivò la vergogna per tutto quello che avevo appena finito di dire. Cosa mi era saltato in mente?! Probabilmente le ero sembrato un sedicenne depravato in piena crisi ormonale. Ma in fin dei conti era Aaliyah, non avevo molto di cui preoccuparmi a dire il vero. «Quindi ti ha corteggiato come un vero gentiluomo?» la stuzzicai dandole delle spallate giocose.
Aaliyah sorrise abbassando lo sguardo nella vaschetta di gelato, probabilmente perdendosi tra i ricordi passati. «Era imbarazzante a tratti, lo ammetto, ma sapeva farmi ridere ed era davvero romantico quando voleva. Non quel romantico eclatante da mazzi di rose e poesie chilometriche o presentarsi di notte sotto la finestra di camera mia, ma...» si leccò le labbra ridacchiando e si portò una ciocca di capelli dietro l'orecchio ornato da vari orecchini. «Okay, per esempio c'era stata una volta in cui mi aveva organizzato una cena a sorpresa sulla spiaggia per il mio compleanno. Aveva allestito tutto con le candele profumate e aveva preparato tutti i miei piatti preferiti.»
Spalancai gli occhi completamente sorpreso da questa nuova informazione. Mio fratello che cucinava? Non l'avevo mai visto ai fornelli in vita mia. Ora capite cosa intendo quando dico che erano pazzi l'uno dell'altra e che insieme sono meravigliosi? «Yoongi che cucina? Davvero? Ed era buono?»
«Oh in realtà non abbiamo avuto modo di assaggiare quasi nulla, ma i gabbiani sembravano aver apprezzato!» scoppiammo a ridere senza riuscire a fermarci per svariati secondi. Non ridevo così tanto da troppo tempo, avevo dimenticato quanto fosse bello. «Per cui alla fine siamo andati a mangiare in un ristorante lì vicino, ma è stata una serata splendida. Uno dei tanti ricordi più belli che conservo.»
Gli occhi le luccicavano e dovetti trattenere il respiro e contare fino a venti per non rilasciare la mia lingua impicciona e fare un commento dei miei. A volte era più che necessario controllare la mia impulsività.
Stetti per dire qualcosa e cambiare radicalmente argomento quando mio fratello entrò di corsa in camera. Sembrava sconvolto e le cause potevano andare dalle più serie - papà stava avendo un infarto - alle più cretine - «due piccioni stanno litigando sul davanzale in cucina e mamma sta dando di matto!». Era Yoongi, non potevo pretendere molto dalla sua idea di "divertente".
«Stammi bene a sentire: di sotto ad aspettarti non c'è una ragazza qualsiasi, c'è la ragazza dai capelli rosa! Quella carina che ti fa uscire e sorridere!»
Molan? Che ci faceva in casa mia? E come aveva fatto a scoprire dove abitavo? Lo sapevo che quelle carine si rivelavano delle psicopatiche!
«Oh, sì...potrebbe essere colpa mia,» intervenne Aaliyah leccando via il gelato dal cucchiaino. Si fermò a metà spostando lo sguardo su mio fratello, si guardarono imbarazzati per un momento poi la mia amica buttò la posata nella vaschetta schiarendosi la voce. «Era preoccupata per te e diceva che non le rispondevi più ai messaggi quindi mi aveva chiesto se potevo dirle l'indirizzo di casa tua. Vuole solo assicurarsi che tu sia vivo ed integro.»
Integro? Assolutamente no. Vivo? Esteriormente forse. Mi strofinai la mano sulla bocca per pulirsi in fretta i residui di gelato e mi alzai per andarmi a guardare allo specchio. Un verso disgustato fuoriuscì dalle mie labbra. «Faccio schifo! Come posso presentarmi a lei in questo stato?!» Mi voltai verso Yoongi e Liyah indossando in fretta un'espressione neutra. «Non mi frega assolutamente niente di come sto. Sto bene. Sono a casa mia. È lei quella che deve preoccuparsi di stare bene.»
Incontrai lo sguardo di mio fratello e lo vidi chiaramente trattenere una fragorosa risata. Oh ovvio, trovava divertente la mia disperazione come al solito. Aaliyah invece si alzò dal letto e mi venne incontro voltandomi verso di lei. Senza dire nulla mi sciolse la chioma ribelle e passò le dita sottili e delicate tra le ciocche di capelli per dar loro una forma. «Non che ti freghi qualcosa, ovvio, ma adesso sei perfettamente pronto.»
La guardai male ma nella mia testa l'avevo già ringraziata mille volte. Mio fratello si aprì in un ampio sorriso e mi mostrò i pollici come segno di incoraggiamento. Mi lisciai la maglietta ed uscii dalla mia camera dirigendomi all'ingresso. Un sorrisetto malizioso si fece spazio sulle mie labbra al pensiero di aver lasciato Aaliyah e Yoongi nella mia camera. Sorrisetto che morì quando mi trovai davanti Molan.
Sembrava bellissima. Voglio dire, era bellissima. I capelli tinti le cadevano in morbide onde sulle spalle, il vestito che indossava aveva il corpetto di jeans e la gonna bianca con dei fiorellini colorati qua e là, il leggero trucco sul viso la rendeva ancora più delicata. Ed io ero rimasto a fissarla per interminabili secondi senza dire assolutamente niente.
Il mio cervello mi aveva abbandonato. Era sempre stata così bella o quel giorno si era superata?
«Ciao! Uhm scusami se mi sono presentata così dal nulla ma ero davvero preoccupata per te. Come stai?»
"Tutto okay, tu come stai?" potevo farcela, erano solo cinque parole. Niente di impegnativo. «Okay, stai tu come?» Avevo parlato così veloce che speravo non mi avesse capito minimamente.
Ma ovviamente mi sbagliavo e aveva capito tutto. Era scoppiata a ridere subito dopo coprendosi la bocca e aveva annuito. «Sto bene, Atlas, ti ringrazio. Ti va di uscire?»
Evitai di sparare qualche altra cazzata e mi voltai verso Aaliyah che sapevo perfettamente stesse origliando insieme a mio fratello. Lei sbucò dalla cucina con la sua borsa a tracolla e sorrise ampiamente verso mio fratello, un sorriso finto ma che avrebbe tanto voluto essere reale. «Allora ci vediamo domani, ciao! Ciao campione, oh ciao Molan!» uscì di fretta da casa mia e mi scoccò un occhiolino prima di affrettarsi verso la sua macchina.
Deglutii ed annuii semplicemente alla domanda di Molan abbozzando un sorriso nervoso. Con la coda dell'occhio vidi Yoongi buttare le braccia in aria in un gesto improvviso di vittoria. Era tutto così imbarazzante.
«Dove vorresti andare?» domandai poco dopo alla ragazza accanto a me, complimentandomi con me stesso per non aver balbettato o intrecciato le parole.
Lei mi sorrise e sentii distintamente il mio cuore fermarsi per un secondo. «Oh non importa dove, volevo solo farti uscire e passare del tempo con te.»
Okay quello mi aveva fatto arrossire dalla testa ai piedi.
OHAYOO
Capitolo un po' corto e tranquillo ma serviva assolutamente un po' di calma in questa storia dopo tutti gli attacchi di panico che ho donato al povero Atlas in precedenza. E soprattutto mi serviva per introdurre il rapporto che hanno Atlas ed Aaliyah al di fuori della terapia, ma anche per lanciare la palla per quanto riguarda l'argomento sentimenti nei confronti del confetto rosa 👀 E' insomma un capitolo che fa da ponte perché nel prossimo posso dirvi che tutta la tranquillità che abbiamo letto qui, possiamo dimenticarcela.
Questo spazio Ohayoo sarà molto breve poiché voglio usarlo principalmente per comunicarvi una cosa importante: metterò la storia in pausa per un po'.
ALT questo non significa assolutamente che non ho più voglia di mandarla avanti e che sicuramente prima o poi la elimino (neanche se mi pagassero lo farei I MEAN). Come avete potuto capire ho già le idee per il prossimo capitolo ma il problema è che ho molte idee in generale per questa storia e la maggior parte di esse si concentrano sulla fine del libro. E non va bene perché al momento sono molto più preziose le idee nel mezzo che quelle della fine, insomma 💀Quindi morale della favola: utilizzerò questa pausa per organizzare al meglio tutte le idee che mi vorticano in testa e per scrivere qualcosa di migliore. Punto soprattutto allo scrivere senza fretta portandomi avanti con un paio di capitoli in modo tale da essere soddisfattx di ciò che ho scritto e tornare ad essere finalmente puntuale con gli aggiornamenti.
Non vi farò aspettare un'eternità, ve lo prometto. Grazie per essere qui e per capirmi sempre. Per qualsiasi cosa sono sempre disponibile. Baci!! 🍂🕒
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