13 - 14
Cambia in funzione del tuo avversario
Nel combattimento devi saper padroneggiare il Pieno e il Vuoto
I principi 13 e 14 riguardano soprattutto l'attitudine mentale da tenere in combattimento.
Osservando la natura dell'acqua, possiamo notare che essa può fluire tranquillamente, vivificando la terra, trovando nuove strade, oppure scavando la roccia più robusta.
Durante un combattimento, se il mio avversario indietreggia, io lo seguo, se avanza, cedo, se la strada è chiusa, accorcio le distanze, se la strada è libera, avanzo.
Proprio come l'acqua.
Il principio d'adattamento, come sappiamo, è fondamentale in natura. A dirla come il buon Darwin, l'animale che ha maggiori speranze di sopravvivenza è quello più incline al cambiamento, colui che prima si adatta.
E così è anche nella nostra società.
Dovremmo applicare questo principio a tutte le cose.
Accettare il cambiamento è il primo passo dell'evoluzione umana e spirituale. Non c'è cosa peggiore di affermare: "così si è sempre fatto"; questo denota una grave mancanza di spirito di adattamento e può essere dannoso all'interno di relazioni, studio, lavoro.
Il mondo non si ferma e ogni giorno è un nuovo inizio.
Sta allo studioso della Via accettare il cambiamento e immergersi nella corrente del fiume della vita.
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Altresì, distinguere il Pieno e il Vuoto è fondamentale.
Nella tradizione taoista, il Pieno è rappresentato dallo Yang, il Vuoto dallo Yin. Entrambi sono fondamentali nella vita di ciascun essere vivente.
Pensiamo al respiro.
Noi riempiamo i polmoni di aria: e questo è il Pieno.
Poi li svuotiamo: e questo è il Vuoto.
Entrambi contribuiscono parimenti alla nostra esistenza. Se non ci fosse il Pieno, non inspireremmo l'aria necessaria alla vita, se non espirassimo, non espelleremmo l'anidride carbonica dai nostri polmoni.
In un combattimento, se il mio avversario attacca (Pieno - Yang) non risponderò con la forza; se voglio evitare una collisione di corpi, preferirò cedere e difendere (Vuoto - Yin).
Così è anche per tutte le cose, comprese le relazioni sociali.
Se qualcuno mi infastidisce, cerco di non rispondere alle provocazioni, creando il Vuoto, ignorandolo; se un amico chiede aiuto, io sono pronto a rispondere creando il Pieno, dandogli una mano.
Le arti marziali, in questo caso, diventano una grandissima scuola di vita.
Bisognerebbe essere come il salice, che si modella al peso della neve.
"Svuota la tua mente. Sii senza limiti, senza forma, come l'acqua. Se metti l'acqua in una tazza, lei diventa una tazza. Se la metti in una teiera, diventa la teiera. L'acqua può fluire, spargersi, sgocciolare o spezzare. Sii acqua, amico mio." (Bruce Lee)
"Ciò che voglio dimostrare è la necessità di adattarsi alle mutevoli circostanze. L'incapacità di adattamento conduce alla distruzione. Ho già in mente la prima scena. Inizia il film, ed il pubblico vede un'ampia distesa di neve. Poi la telecamera si avvicina sempre di più ad un gruppo di alberi, mentre i suoni di una bufera riempiono lo schermo. C'è un albero gigantesco al centro dello schermo, interamente ricoperto di una spessa neve. Improvvisamente si ode un forte schiocco ed un grande ramo dell'albero cade a terra. Non ha potuto sopportare la forza della neve e si è rotto. Quindi la telecamera si sposta su un salice che si piega al vento. Dal momento che si adatta all'ambiente, il salice sopravvive." (Bruce Lee)
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