Piangere

Genere: Angst/Introspettivo
Parole: 344
Tw: Accenni alla tematica della salute mentale 
Pov: Simone





Piangere.

Versare lacrime per forte emozione, commozione, dolore.

Piangere.

A singhiozzi, amaramente, a dirotto.

Piangere.

Otto lettere. Tre sillabe.

Piangere.

Simone crede di non ricordare più nemmeno come si fa.
Lo sente bloccato in gola, il pianto. Vorrebbe piangere, sfogarsi, lasciarsi andare, ma non ci riesce.

È grato.
Grato alle medicine, alla terapia, quasi grato anche alla vita, per avergli dato un'altra opportunità. Però vorrebbe tornare a piangere, a sfogarsi davvero e non sentirsi sempre in quel limbo terribile.

Quel limbo dove vorresti solamente capire se ci sarà mai qualcosa che ti farà tornare a funzionare in maniera sana.

Quel limbo che ti lascia in bilico tra il capire quali sono i sogni, gli incubi e quale è la realtà.

Perché ormai non fa altro che svegliarsi la notte, madido di sudore, cercando di capire se ciò che è stato sia successo davvero oppure no.

E vorrebbe piangere, ma tutto gli muore in gola.

Gli muore in gola anche l'emozione, la più piccola, perché rimane ovattata.

Sì, la sua vita è decisamente funzionale ora, ma la percezione delle cose che gli stanno intorno dov'è?

Quando perdi il tuo punto fisso, quando i tuoi equilibri si dissestano, che fai?

Soccombi o combatti?

E Simone crede di aver capito - in quegli anni - che bisogna combattere.

Combattere quando il buio fa più paura.

Combattere quando riuscire anche solo ad alzarsi dal letto sembra un miraggio.

Combattere quando sembra non esserci più speranza.

Combattere perché si è più forti dei sintomi.

Combattere perché prima o poi tornerà la luce, in un modo o in un altro.

Combattere perché la fiammella dentro di lui tornerà a bruciare, un giorno.

E non può far altro che ringraziare chi gli ha teso la mano, quando lui lentamente si voltava dall'altra parte e si isolava in un mondo suo.

Chi gli è stato accanto sin dal liceo e che ora che il mondo adulto intimorisce è ancora lì, a tendergli la mano e vivere con lui.

Chi non l'ha giudicato nonostante le incomprensioni.

Chi - a quella vita - ci ha creduto insieme a lui.

Manuel.





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