7.l'interrogatorio

"Quanto coraggio ci vuole per accettare di perdere una persona, coraggio che io non ho."

Afferro la maniglia e apro di scatto, non c'è nessuno.

Con il cellulare facciamo luce nel corridoio, niente.

<<Scendo da Giacomo e gli altri, arrivo subito.>>

Dice Marta scendendo le scale.

Io e Nicole ci guardiamo, lei sta per dire qualcosa, ma viene interrotta dall'ennesimo urlo.

<<E' Marta!>>

Mi dice lei andando verso il piano di sotto, ma qualcosa la trascina per tutto il corridoio chiudendola nel bagno.

Corro per aprire la porta dove si trova Nicole, ma come tutte le altre è chiusa impossibile da aprire.
La sento urlare.

Al piano di sotto urlano tutti.

Entro nel panico, mi siedo a terra portando le ginocchia al viso, ricordando scene del passato.

Prendo il cellulare, la mano mi trema, premo 'chiama', l' avrei dovuto fare prima.

Squilla...

Primo, secondo, terzo squillo, niente.

Richiamo disperata.

Il telefono mi viene strappato dalle mani e lanciato a terra.

"Pronto?"

Gattonno a terra per andare a rispondere, ma qualcosa mi afferra il piede e inizia a trascinarmi giù dalle scale.

"Michelle?"

Cerco di tenermi nella ringhiera, ma quando mollo la presa urlo.

<<AIUTACI, SIAMO A CASA DI MARTA, AIUTACI!>>

Urlo più forte possibile piangendo, sperando che Richard senta.

Vengo lanciata addosso a Roberta, che si trova a terra svenuta.

La scena è scioccante.

Sento Marta urlare dal salotto, ma non la vedo.

Chiara, Laura e Marina sono sparite e sento le urla di Nicole dal piano di sopra.

Di Giacomo nessuna traccia.

Resto ferma e immobile fissando il muro per qualche minuto, mentre tengo la mano a Roberta.

La luce si accende e dalla porta entrano Samuel, Kevin e Daniel.

Anche se finalmente vedo tutto le urla e i pianti continuano dal salotto.

<<Era semplicemente saltata la corrente, nulla di grave.>>

Dice Samuel entrando.

I tre si fermano al centro della stanza, osservano me, Roberta che si è appena svegliata e il salotto, dove non ho osato guardare.

<<Ma cosa...>>

Kevin non ha il tempo di completare la frase che corre in salotto.

<<No,no. Fratello svegliati.>>

<<Ti prego.>>

Ora sta urlando e piangendo.

Mi alzo ma Daniel mi ferma e mi abbraccia.

<<Non guardare.>>

Mi dice Samuel con gli occhi lucidi.

Chiamano l'ambulanza e la polizia, arrivano poco dopo.

a Roberta viene messa una benda in testa, sembra che abbia preso una brutta botta, ma non ricorda di aver sbattuto.

Veniamo interrogati e portati tutti alla centrale di Polizia, quando tocca a me mi avvio verso la sala.

<<Cosa avete combinato...>>

Dice Richard entrando nella sala dove stiamo aspettando.

Daniel mi guarda con sguardo interrogativo.

<<Ti spiegherò dopo.>>

Dico a Richard.

Ludovica esce dalla sala di interrogatorio, piange è scioccata.

<<Tu non hai idea.>>

Mi dice.

<<Cosa?>>

Ma un poliziotto mi porta dentro e non ho il tempo di sentire la risposta.

<<Signorina Miller, giusto?>>
Annuisco.
Il polizziotto è seduto dietro un tavolo, mi siedo davanti a lui.

<Si.>>

Dico con un filo di voce.

Un secondo polizziotto è seduto accanto a lui.

<<Può dirci come si è svolta la serata?>>

Domanda l'altro.

<<Si...>>

Racconto tutto, davvero tutta la verità.

<<Quindi lei si trovava al piano di sopra?
Non è mai entrata in salotto dopo che è saltata la corrente?>>

<<No, non ci sono entrata.>>

<<Lei è proprio convinta di essere stata trascinata giù dalle scale da qualcuno?>>

<<Si.>>

<<Quindi dice, che dal momento in cui è stata trascinata al piano di sotto, a quando i suoi compagni e il suo ragazzo hanno fatto irruzione nella stanza, dopo aver fatto tornare la luce, lei in quel tempo neanche una volta è entrata nel salotto? Neanche sentendo le forti urla, è sicura?>>

<<Sicura.>>

<<So che ultimamente il rapporto con i suoi compagni non è stato dei migliori, sbaglio?>>

<<No, giusto, ma non con tutti solo con alcuni.>>

<<Facendo un ragionamento, lei al momento è sospettata di aver ferito gravemente, quasi mortalmente, uno dei suoi compagni.>>

<<Di chi parla? Qualcuno è stato ferito?>>

Sento le lacrime arrivare.

<<Si, signorina Miller.>>

<<Chi, me lo dica...>>

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