6.Aiuto
Ho premuto l'interruttore più volte, nella speranza che la luce tornasse, ma niente.
Dentro la stanza il panico si fa largo in mezzo a noi.
<<Calma!>>
Urla Kevin facendo luce con la torcia del cellulare.
Prendo il mio iphone e faccio lo stesso, così come il resto.
<<Cerchiamo di stare calmi, io e Samuel andiamo a vedere se c'è stato un guasto.>>
Dice guardando Marta.
<<Il contatore della luce si trova nel retro della casa, in giardino.>>
Risponde lei.
<<Bene, andiamo.>>
Fa segnale a Samuel.
I due escono dalla porta del giardino, ma dopo questa si chiude con violenza.
E un urlo scappa a tutti.
Perfino Samuel e Kevin, che ormai sono chiusi in giardino, si sono girati dal forte rumore.
<<E' stato il vento.>>
Dice Chiara.
<<Aprite,veloci.>>
Dice Marta tremando.
Ma nessuno ha il coraggio di andare verso la porta e aprirla.
Così mi faccio avanti lungo la stanza e cerco di aprire la porta che da verso il giardino, ma questa è bloccata, come se qualcuno stesse forzando per non farla aprire.
<<Non si apre.>>
Affermo.
<<Impossibile.>>
Marta mi spinge di lato e forza la maniglia.
Niente.
Samuel spinge la porta dall'esterno, ma nulla.
I due si allontanano, per andare a controllare il guasto.
<<Sentite inutile negarlo, sta succedendo qualcosa di strano, lo abbiamo visto tutti.>>
Dice seria Roberta.
<<Vuoi dire che uno spirito del cazzo si sta divertendo con noi.>>
Dice incredula Ludovica.
<<Non esageriamo, non esistono queste cose. Abbiamo semplicemente bevuto troppo e ci siamo fatti prendere dalla tavola.>>
Giacomo indica la tavola.
La tavola che non c'è, è sparita.
<<Dove è finita?>>
Chiede Nicole.
<<Cerchiamola.>>
Dico.
Così tutti, con le torce del cellulare cerchiamo la tavoletta.
Sotto il divano, sopra il tavolo, ovunque.
E' sparita.
<<Senza non possiamo salutare il fantasma.>>
Dice Nicole guardandomi.
<<Ancora con questa storia?
Non c'è nessun fantasma Nicole!>>
La rimprovera Ludovica.
<<Ok, ma in qualsiasi caso io saluterei, così per essere sicuri.>>
Tutti concordano con me.
Qualcuno bussa alla porta di casa.
<<Samuel? Kevin?>>
Chiede Marta a voce alta.
Silenzio.
<<Chi cazzo è?>>
Sbotta lei.
<<Scusate sono Daniel, Michelle non è lì?>>
Tutti facciamo un sospiro di sollievo.
<<Oh, giusto mi veniva a prendere lui.>>
Dico ricordandomelo solo ora.
Marta va per aprire la porta, ma neanche questa si apre.
<<E' bloccata anche questa, cazzo.>>
Dice lei.
<<Daniel, le porte sono bloccate, se fai il giro del giardino trovi Kevin e Samuel.>>
Almeno non resta solo.
<<Ma come fanno a essere bloccate?>>
Chiede giustamente.
<<Ti spiegherò tutto dopo, ora vai.>>
Non mi piace che sia fuori da solo, soprattutto in questa situazione.
Dopo aver convinto Daniel si sente un botto provenire dal piano di sopra.
<<Io non salgo.>>
Dice Marina.
<<E' casa mia, vado io.>>
Dice Marta più a se stessa che a noi.
<<Michelle, mi accompagni?>>
Si avvicina al mio orecchio.
<<Hai più esperienza in queste cose.>>
Dice a voce bassa, infatti la sento solo io.
<<Ok.>>
Rispondo, anche se dovrei mandarla a fanculo, ma di mezzo ci siamo tutti non solo lei, quindi...
<<Vengo anche io.>>
Dice Nicole.
Da male in peggio.
<<Se succede qualcosa urlate, arrivo subito.>>
Ci avverte Giacomo.
Saliamo le scale che portano al piano di sopra, l'unico rumore che si sente è quello dei nostri passi, sento l'ansia nascere dentro di me.
<<Guarda!>>
Marta indica un quadro caduto a terra nella camera da letto.
<<E se ci fosse qualcuno in casa?>>
<<Un ladro?>>
Chiede Nicole.
<<Si.>>
<<A questo punto spero che sia un ladro.>>
Dico sinceramente.
Entriamo nella camera, la porta si chiude alle nostre spalle con la serratura.
<<Merda!>>
Dice Marta andando verso la porta e cercando in vano di aprirla.
Tiro pugni alla porta.
Iniziamo a urlare.
<<Giacomo!!>>
<<Aiuto!>>
<<Aprite!>>
Niente.
Non si sente il minimo rumore.
Un altro botto alle nostre spalle, ci voltiamo di scatto.
Un altro quadro è a terra.
Sento i battiti accelerare.
Un altro, un altro e un altro ancora, i quadri cadono dalla parete senza che nessuno li tocchi.
<<Chiama Richard, Michelle. Lui sa cosa fare, ci ha aiutate mesi fa.>>
Dice Nicole con le lacrime.
Guardo quella che dovrebbe essere la mia migliore amica da tredici anni e gli rispondo.
<<Lo sto chiamando.>>
Quando io e Nicole ci siamo messe nei guai con la tavola, mesi fa, avevamo chiesto aiuto a Richard, è un medium, ha il dono di vedere spiriti, anche se non pratica questa sua capacità, ha comunque aiutato alcune persone, tra cui me e la mia migliore amica.
<<Aspetta.>>
Mi ferma Nicole dal premere 'chiama'.
La serratura ha fatto un rumore e qualcuno è fuori dalla porta.
Le due ragazze mi stanno abbracciate ai lati, mentre io con la mano afferro la maniglia per vedere chi c'è dietro.
S.A
Piaciuto il capitolo belli?
Sono andata a maggioranza, che ha scelto di rendere questa storia horror.
Sono felice di questo, amo il genere horror e grazie a voi ho scoperto che mi piace anche scriverlo. Ho cambiato la trama e la copertina, realizzata da Checca_B , bravissima❤️.
Il titolo resterà quello di sempre.
Fatemi sapere cosa ne pensate 😘
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