12.Il video
Sono le quattro del mattino, ormai vivo più la notte che durante il giorno.
Prendo il computer e su google scrivo nella barra di ricerca '6 Ottobre 1952'.
Scorro tra i risultati, ma la mia mente si perde in altri pensieri, tra poche ore sarò a scuola, per la prima volta dopo essere stata in carcere. Già immagino le occhiate di tutti, le frasi sussurate all'orecchio mentre passo.
Sorrido, non me ne è mai fregato nulla di ciò che pensa la gente, per fortuna...Alcune persone sanno essere davvero cattive e altre troppo deboli, e quando questi due generi si incontrano, iniziano i guai. Ho sempre odiato queste persone, quelle che sottolineano ogni tuo difetto, quelle che premono sulle tue ferite, fino a farle sanguinare di nuovo, alla fine restano tante cicatrici, non per colpa tua, ma delle altre persone che stanno sempre a guardare gli altri, e mai se stessi.
L'occhio mi cade su 'Marin Clarke', torno subito alla realtà aprendo il link.
C'è il video della notizia al telegiornale, clicco subito play.
'Ragazzo di diciotto anni deceduto il 6 Ottobre 1952. Pare che il ragazzo avesse dei problemi, dopo essere stato escluso dai suoi compagni di classe per colpa di varie liti, è entrato in depressione, iniziando a tentare il suicidio varie volte. L'ultima volta a scuola è salito sul tetto minacciando di buttarsi se i suoi compagni non gli avrebbero chiesto perdono in ginocchio.I docenti sono subito intervenuti chiamando la polizia e fermando il ragazzo...'
Quasi cado dalla sedia quando la signorina che parla sparisce e si vede un pezzo di video di Marin sul tetto della scuola.
Sicuramente ripreso da qualche compagno.
La signorina continua a parlare.
'In seguito verrà ricoverato nella clinica psichiatrica di Roma, ma i suoi giorni lì saranno contati, perchè dopo solamente una settimana li dentro, il giovane ragazzo viene trovato appeso al lampadario della sala d'attesa, con intorno al collo il suo lenzuolo, pare si sia suicidato. Nessuno sa come sia arrivato nella sala, nessuna telecamera l'ha ripreso. Il mistero di Martin stupisce tutta Roma, nessuno sa dare una spiegazione.'
Resto stupita.
<<Richard, guarda.>>
Dalla cucina viene di corsa in camera mia, è l'ultima notte che passiamo insieme, domani torna mia mamma.
<<Che succede?>>
Dice allarmato, ormai nessuno di noi vive tranquillo, a casa di Marta continua a saltare la luce senza una ragione, Roberta mi ha detto che Samuel continua ad avere incubi. Mentre il resto non riesce a chiudere occhio, compresi io e Richard.
Dopo l'episodio del pianoforte di ieri notte non è successo nulla di strano.
<<Tranquillo, guarda questo video.>>
Voglio vedere se nota quello che ho notato io, magari è solo un impressione mia...
Lui guarda in silenzio, i suoi occhi azzurri sono illuminati dallo schermo del computer.
Aggrotta la fronte, e qualche ciocca bionda gli cade sul viso.
Porta indietro il video di alcuni secondi, bloccandolo nel momento in qui Marin si dondola nel bordo del tetto.
Osserva qualcosa, ha notato ciò che ho notato io.
<<Ma è la tua scuola...>>
Dice quando finalmente esamina bene l'immagine.
<<Esattamente.>>
Ciao belli, questo capitolo è molto imporatante, iniziamo a capire qualcosa del nostro Marin, ma questo è niente ancora.
Cosa ne pensate del personaggio di Richard?
Sono curiosa di sapere.⭐️😘
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