Capitolo 17
-Lilia, dietro di te!- urlo alla mia ragazza, la quale, tira una ginocchiata sulle parti intime dell'uomo che stava per aggredirla ed istintivamente stringo le gambe.
Devo ricordarmi di non sorprenderla mai alle spalle
Riesco a stendere due uomini più grossi di me con le mie ragnatele, nascoste appositamente sotto il giubbotto di pelle, e corro subito da Lilia per vedere se abbia bisogno di aiuto: ovviamente se la cava benissimo.
-Troppo tardi.- mi canzona lei appena la raggiungo.
Daisy e Matt ci confermano di aver chiamato le autorità in forma anonima per arrestare questi scimmioni quando una voce, proveniente dal quartier generale, ci mette tutti all'erta.
-Dap...- dice una voce metallica ma che riusciamo a riconoscere.
-Bruce, che succede??- si allerta Lilia posando il dito sull'orecchio, dove si trova il suo auricolare.
-Daphne...- riesce semplicemente a dire Wanda.
Io e Lilia ci guardiamo negli occhi, pieni di panico, ma è lei ad urlare:-Dobbiamo andarcene da qui! Ora!-
-Lilia...- cerco di tranquillizzarla.
-Muoviamoci Peter!- mi ferma correndo verso lo zephir.
Annuisco ai due agenti e corro anche io verso il mezzo.
Non Daphne
Non mia figlia
Tornati al presente, Lilia ha usato i suoi poteri per teletrasportarci alla base Avengers, senza neanche salutare gli agenti ma chi può darle torto? Sentire il nome della nostra bambina, in tono criptato, ha attivato in noi un campanello di allarme che non sapevo neanche di possedere.
Spalanchiamo le porte e, ancora vestiti con gli abiti dell'epoca, facciamo irruzione nella sala comando. Ci sorprende di vedere tutti tranquilli e, appena si accorgono della nostra presenza, ci guardano confusi.
-Lei dov'è?-
-Chi?- chiede Bruce, rispondendo a Lilia.
-Mia figlia, Banner. Mia. Figlia. Dove si trova?!?-
-Lilia.-
Ci voltiamo tutti e vediamo Daphne tranquillamente tra le braccia di Wanda.
Tiro un sospiro di sollievo mentre Lilia corre da loro e si fa' dare la bambina senza aggiungere altro. La abbraccia forte e mi avvicino a loro prendendo poi la mano di Daphne. -Piccola, mamma e papà sono qui.- mormoro per poi bacargliela.
-Ma non eravate in missione? Che è successo?-
-Ditemi voi che è successo! Abbiamo sentito due di voi fare il nome di Daphne, e sembrava una richiesta di aiuto.-
-Le comunicazioni erano criptate e avrai sentito male Lilia, noi non abbiamo fatto il nome della bambina.-
-Abbiamo sentito benissimo invece!-
Lilia passa a guardarmi, come a cercare sostegno, e io annuisco. -L'ho sentito anche io.-
-Vi giuro su mio fratello che nessuno ha fatto il suo nome.-
La guardiamo in silenzio ma, dopo neanche due secondi, Lilia dice, con un filo di voce:-Io lascio le missioni, mi dispiace ma non riesco a lasciarla da sola.-
Dopo aver guardato Wanda e gli altri un'ultima volta, Lilia se ne va' con Daphne lasciandoci senza parole.
Mi avvicino alla mia amica e le poso una mano sulla spalla.
-Non ce l'ha con te, eravamo solo spaventati. Vedrai che le passerà presto.-
-Peter tu mi credi, vero? Daphne stava dormendo tranquillamente finché non siete arrivati voi e nessuno ha detto il suo nome, perché avremmo dovuto chiamarla?-
-Io ti credo, Wanda, ma le vostre voci erano inconfondibili...a meno che...-
-Cosa?-
Agito il dito, come se avessi appena fatto la scoperta più importante della storia.
-Avete presente quel tipo che ho affrontato qualche anno fa...Mysterio?-
-Sì...-
-Lui usava una tecnologia particolare che aveva rubato a Tony che, in qualche modo, riusciva a creare illusioni, cambiare la propria faccia, la propria voce...-
-Dici che qualcuno abbia trovato quella tecnologia e che abbia impersonato le nostre voci?- chiede Bruce, parlando per la prima volta da quando siamo tornati.
-Peggio: credo che sia tutta opera sua.-
(When it's all over-RAIGN)
Batto le nocche contro la porta della camera di Lilia.
Sono riuscito a cambiarmi prendendo una maglietta larga scolorita e dei pantaloni di tuta, e penso che siano qui da un paio di anni dato che prudono da morire.
Non la sento rispondere così riprovo, stavolta chiamandola.
-Entra.-
Quando apro mi trovo davanti la scena più bella del mondo: le mie ragazze, sorridenti, che si guardano e non smettono di staccare gli occhi l'una dall'altra. Mi godrei questa immagine nel migliore dei modi se non fossi così teso per l'informazione appena scoperta.
-Peter...che succede?-
-Nulla, volevo solo stare un po' con voi.- dico, chiedendole di poterla prendere in braccio.-E parlare con te.- aggiungo una volta avuta tra le mie braccia.
-Riguardo?-
-Dicevi sul serio prima? Su lasciare le missioni...-
-Che altra scelta ho, Peter? Sono sua madre e se dovesse succederle qualcosa mentre siamo impegnati a salvare il mondo io...io morirei...- dice con voce tremante.
No, se lascia la squadra allora io dovrò restarci e poi quello che ho visto potrebbe avverarsi
Non posso permetterlo, non voglio perderle
-E se me ne andassi io?-
-Cosa?-
-Pensaci: se io lasciassi la squadra, ma tu restassi, potrei occuparmi io di Daphne e di tutte le altre cose.-
-Peter non puoi farlo...-
-Certo che posso, possiedo dei sensi eccezionali, sono veloce e...-
-Non parlavo di quello. Tu sei Spider Man! Non puoi lasciare gli Avengers o lasciare quello che sei davvero.-
-Prima o poi dovrò farlo.-
-Sì, ma non adesso.-
-E neanche tu dovresti.-
-Peter sono l'ultima arrivata, sono la meno conosciuta e soprattutto sono una madre!-
-Non sei tu che ha sempre parlato di pari dignità e femminismo?-
-Sì ma questo è diverso: ammettiamolo non sei in grado di occuparti di una bambina tutto da solo.-
-Gli altri mi aiuteranno.-
-Sì certo mi immagino già Tony riscaldare il latte con i suoi raggi fotonici prima di andare in missione, oppure Chris prestare il suo scudo a Daphne quando fuori c'è la neve.-
Sorrido immaginandomela, proprio come faceva Morgan quando era più piccola.
-Seriamente Peter: non abbandonare la squadra.-
-Ma io...-
-Ti prego. Fallo per lei se non per me.-
Guardo la mia bambina, la quale, mi sorride e questo mi scalda il cuore. Torno a guardare la mia ragazza e mi avvicino a lei; la attiro a me con i braccio libero e le bacio la fronte. Chiudo gli occhi mentre lo faccio e mi faccio scappare una lacrima, convinta anche lei che presto finirà tutto. Il destino che mi spetta è proprio questo: le perderò entrambe e sarà tutto per colpa mia.
Eccomi! Scusatemi ancora per il ritardo, spero vi sia piaciuto e grazie per il supporto che date alle mie storie...VI VOGLIO BENE!
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