Disorientamento
Sembra ieri all'inizio della scuola e al compleanno di Obanai, ma siamo già in ottobre! Quante cose sono successe in un mese... le difficoltà con le compagne di scuola, la conoscenza di Tamayo-san e Kibutsuji, l'inizio del lavoro part-time, la festa a sorpresa per Obanai e tanto altro ancora. Quando la quotidianità si riempie di cose da fare il tempo vola via.
Dopo quel 15 settembre tanto atteso, infatti, non ho avuto un attimo di riposo. Sono iniziate le prime verifiche e fra studio e lavoro ho poco tempo da dedicare a me stessa, ma cerco sempre di ritagliarmi un'oretta o due per poter stare con Obanai e decidere le tappe del nostro viaggio che diventa sempre più vicino! Infatti sono, di nuovo, a casa sua a programmare le visite da percorrere nel Kansai fra un paio di mesi.
– Che ne dici di Osaka?
Mi chiede, sfogliando la guida che abbiamo comprato insieme.
– Mmm... non mi ispira molto, ci andrei solo per i takoyaki!
– Ma è possibile che pensi solo ed unicamente al cibo?
Obanai si mette a ridere divertito, ridiamo insieme.
– A proposito, rimani per cena?
– Vorrei tantissimo! Ma non posso... ho promesso a Nijiro-chan di aiutarlo con i compiti più tardi.
– Va bene, non preoccuparti. Rimandiamo.
– Non so quando, però! La prossima settimana sono piena di verifiche e c'è anche l'orientamento dell'università, penso che impazzirò!
– Allora ci vediamo, verrete anche a medicina no?
– Non lo so, io vado dove andrà Shinobu tanto l'università non mi interessa...
– Be'... forse durante l'orientamento potrà capitare qualcosa per farti cambierai idea, chi può dirlo?
– Non lo so... non so cosa voglio fare dopo... poi tu avrai lezione no? Mica puoi saltare le lezioni perché vengo per l'orientamento!
Cerco di sviare l'argomento, sentendomi leggermente a disagio e cercando di nasconderlo il più possibile. Ma ad Obanai non sfugge mai niente e deve essersene accorto, mi abbraccia da dietro e appoggia il mento sulla mia spalla.
– Non ti preoccupare, qualsiasi cosa sceglierai o non sceglierai io ci sarò sempre.
– M-Ma sì, lo so...
In realtà no, non lo so veramente. Ho sempre paura di deludere Obanai. Solo perché lui ha capito cosa vuole fare della sua vita e io non ancora, mi sento sempre un passo indietro rispetto a lui e agli altri. Lo so che mi vogliono bene e che mi sosterranno sempre, ma non vorrei rimanere troppo indietro e perderli, ecco.
– Se lo sai, non devi avere paura. Perché lo so, che sotto sotto, sei spaventata all'idea di perdermi.
– Mi leggi nel pensiero, come fai?
Obanai ride fra le labbra.
– Ci sono passato anch'io, cosa credi? Che sono nato e sapevo già di voler essere un medico? No... ho avuto anch'io i momenti di crisi. Succede a tutti, perciò non preoccuparti. Non sentirti in dovere di scegliere per forza qualcosa per evitare di deludermi o perdermi, non succederà mai. Perché io so quanto vali, con o senza titoli accademici.
Obanai riesce sempre a tranquillizzarmi e a farmi credere di più in me stessa.
Rimaniamo abbracciati così in silenzio per un altro po', poi mettiamo in ordine tutto sulla sua scrivania e raggruppo le mie cose per rimetterle nella cartella. Scendiamo le scale e Obanai mi accompagna alla porta, ci abbracciamo ridacchiando e dicendoci che ci vediamo domani alla stessa ora per rivedere i dettagli del viaggio finché non avremo tutto ben chiaro e organizzato. Attraverso la soglia della porta e lo saluto in lontananza, dal cancello del suo giardino, per un'ultima volta prima di dirigermi verso la stazione della metro.
Nel tragitto verso casa non riesco a smettere di sorridere, questi brevi momenti con Obanai sono un tesoro prezioso per me. Lo amo così tanto e questo nostro amore cresce sempre di più, giorno dopo giorno. Sono felice, ci penso così intensamente da credere che possa veramente durare per sempre e sarà così. Ce lo siamo promessi tanto tempo fa.
🌸🐍🌸🐍🌸
– Mitsuri? Svegliati! Siamo arrivati!
Mi sento scuotere, ho chiuso gli occhi e ho finito per addormentarmi... le mie figuracce non hanno proprio un limite!
– Eh? Dove sono?
Alzo le palpebre e mi strofino gli occhi, sbadigliando.
– Ma come?!
Vedo Shinobu di fianco a me coprirsi il viso con una mano.
– Siamo al polo di medicina, forza su, dobbiamo andare.
– Ah già!
Sono arrivati i giorni d'orientamento, è vero. Stamattina appena arrivata a scuola, siamo saliti sul pullman e abbiamo iniziato il giro dei poli universitari. Abbiamo iniziato con Legge, poi Lettere, Arte, Economia e adesso Medicina. Sono così stanca ultimamente, oggi appena tornerò a casa devo mettermi a studiare per la verifica di matematica di domani e non so se riuscirò a passare un po' di tempo con Obanai. Questa settimana è così, spero almeno di incrociarlo qui per caso.
Sono appisolata tantissimo, mi reggo in piedi solo perché sono con la mia migliore amica a gironzolare e quindi un po' mi sto divertendo, ma uno sbadiglio tira l'altro e non riesco proprio a smettere.
– Chissà perché sei così stanca, anch'io ho tante cose da fare fra casa, scuola e lavoro ma non mi riduco così! Non è che fai troppo esercizio fisico con Obanai-san?
Shinobu mi guarda con malizia e io non riesco nemmeno a risponderle dalla stanchezza, mi limito a ricambiare il suo sguardo in imbarazzo.
– Comunque... anch'io ho conosciuto un ragazzo... non sapevo quando dirtelo, ma oggi ci vogliamo trovare qui in giro...
Improvvisamente, mi sveglio e i miei occhi si sbarrano su Shinobu. Sono sorpresa e felice per lei!
– E tu me lo dici adesso?
– Sì, lo so, scusami... avrei dovuto dirtelo prima, non voglio lasciarti qui da sola... solo che non abbiamo un momento libero ultimamente e dirtelo per messaggio mi sembrava brutto...
– Ma... non ti devi preoccupare di questo! Vai pure, io me la caverò! Però... dopo raccontami tutto!
Shinobu rimane sorpresa dalle mie parole e mi sorride, anche se noto del dispiacere nel suo sguardo.
– Che c'è?
– Ma tu cosa farai nel mentre?
– Mi metto a dormire da qualche parte, quasi quasi...
– No, Mitsuri! Non puoi metterti a dormire qui! Se ti trova qualcuno...
Scoppio a ridere.
– Stavo scherzando! Ma ti pare?
– Mmm... da te potrei aspettarmi di tutto...
– Comunque... vai! Non ti preoccupare per me! Al massimo cerco Obanai. Non voglio farti perdere tempo, sono troppo curiosa di sapere i dettagli perciò goditi questo appuntamento perché dopo devi dirmi tutto!
– Va bene...
Mi dice Shinobu, imbarazzata. Mi lascia nel cortile e si avvia verso l'incontro con questo ragazzo misterioso. Ah... Shinobu-chan, so io qual è la verità: sei timida e ti vergogni. Ecco perché non me l'hai detto prima, ma si notava che non vedevi l'ora che arrivasse oggi. Non hai fatto altro che parlare dell'orientamento per giorni, nonostante sapessi che a me non interessava. Ormai ti conosco, avevo intuito che mi nascondevi qualcosa! Sorrido, mi siedo su una panchina sotto il porticato del cortile. Mi sta tornando il sonno, allora mi alzo e decido di muovermi un po'. Percorro le aule, ci sono delle lezioni in corso. So che oggi, noi dell'orientamento, possiamo entrare e assistere alle lezioni però... a me non interessa medicina. Tutta chimica e fisica, sangue, muscoli, altre cose... no, no, non fa per me. Gironzolando e origliando dalle porte intravedo Obanai-san seduto in un'aula! Rimango a guardarlo senza entrare, è così bello mentre ascolta il professore prendendo appunti!
– Mi scusi, signorina?
Sono rimasta impalata a fissarlo che non ho pensato al caso di poter essere vista ad origliare dal docente e, proprio adesso, tutti stanno guardando me dopo essere stata ripresa dallo stesso.
– Fa parte del gruppo di orientamento? Vuole entrare?
Il professore si rivolge a me, lo guardo e non so proprio cosa dire! Poi ridò un'occhiata a Obanai-san che nasconde la sua risata con la mano, anche gli altri studenti mi guardano e ridacchiano. E adesso cosa posso fare? Sono in imbarazzo. Poi guardo di nuovo Obanai, cercando di fargli notare il mio disagio e lui, in lontananza, mi invita a sedermi vicino a lui muovendo la mano.
– Ah... s-sì, se posso... n-non sapevo come intromettermi senza disturbare... mi scusi.
Mi rivolgo al professore, per poi entrare e accomodarmi di fianco ad Obanai.
– Dov'è Shinobu?
Mi chiede sottovoce.
– Ad un appuntamento.
– Eh?
– Nemmeno io lo sapevo!
– Fate silenzio, per favore.
Ci richiama il docente.
La lezione riprende, ma faccio finta di ascoltare. Non mi interessa nulla di seguire l'insegnante, sono felice di essere accanto ad Obanai senza averlo programmato. Lo osservo mentre prende appunti, com'è ordinato! Ha una calligrafia perfetta, non vedo scarabocchi, ascolta e scrive frasi ben strutturate. Mentre io, quando devo prendere appunti, faccio sempre una confusione tremenda! Molte volte mi dimentico quello che sto scrivendo e segno righe sulle frasi con la penna, creando scarabocchi ovunque.
Prendo la mano libera di Obanai sul banco e mi guarda all'improvviso, sorpreso di questo gesto. Poi mi porge un sorriso dolcissimo ed io glielo ricambio.
🌸🐍🌸🐍🌸
Quella lezione noiosissima giunge al termine e subito gli studenti si alzano e lasciano l'aula, il professore sistema le sue cose e si sofferma in classe per eventuali domande. Obanai-san mi lascia da sola al banco per raggiungerlo e fermarsi in chiacchiere di scambio di idee con il docente, poi vedo l'insegnante indicarmi e sorridere ad Obanai, poi ridono e si salutano.
– Cosa ti ha detto?
Gli chiedo, mentre usciamo dall'aula.
– Cito testuali parole: dica alla sua ragazza che mi ha fatto una buona impressione!
– Ah! Oddio!
– Se mai vorrai iscriverti a medicina ti sei già fatta un amico!
– No, no, non fa per me...
– Ora dimmi di Shinobu!
– Eh, non lo so nemmeno io! Dopo mi racconterà.
Prendiamo un caffè freddo alle macchinette e Obanai sta con me fino all'inizio della sua prossima lezione, ci salutiamo ed io mi riavvio verso il pullman. Si torna a casa, finalmente! Poi, casa... dopo devo andare a lavoro! Sono stanca, non voglio! Voglio andare a casa e dormire!
Arrivata allo spiazzo degli autobus non trovo ancora Shinobu. È strano, lei è sempre puntuale... allora provo a cercarla e... la trovo, appena dietro al pullman: si stanno baciando. Perché devo sempre passare per quella che si mette ad origliare?! Però, alla fine, effettivamente è così. Sono troppo curiosa, non riesco mai a trattenermi! Ma... questo è un momento speciale per lei, decido di non intromettermi e la aspetto direttamente sull'autobus, le tengo il posto vicino al mio.
Eccola, ha le guance tutte arrossate. Nascondo con la mano chiusa in un pugno un sorriso divertito, si siede accanto a me.
– Ciao...
– Allora? Chi è quel bel ragazzo dai capelli rossi?
– Eh? Ma come...
– Vi ho visti!
– Quando? Dove?
– Proprio poco fa...
Mi avvicino a lei con fare malizioso e le sussurro nell'orecchio di raccontarmi tutto per filo e per segno, altrimenti non l'avrei lasciata in pace nemmeno durante il lavoro ma, anzi, avrei continuato a farle delle battutine imbarazzanti proprio come lei ha sempre fatto con me. Solo che io non sono così timida quanto lei e riesco a reggerle, ma Shinobu... solo dicendole tutto ciò è diventata un pomodoro! Scoppio a ridere divertita, dopo aver visto la sua espressione di totale imbarazzo. Devo prendere un fazzoletto dalla mia cartella per asciugarmi gli occhi che lacrimano a causa della mia risata esagerata.
– Ora sì che mi diverto!
Esclamo.
– No, no, Mitsuri, per favore, parla piano... adesso ti racconto tutto, però... non ridere così forte, ci stanno guardando tutti!
Solo dopo un pochino, riesco a calmarmi e ascolto il racconto balbettante di Shinobu.
Ha conosciuto Sabito interessandosi a medicina, soprattutto alla specializzazione del centro veleni. Inizialmente aveva come obiettivo quello di proseguire gli studi in biologia, proprio come sua sorella Kanae. Tuttavia, confrontandosi anche con i genitori, ha riscoperto di non avere più le idee chiare e ha preferito approfondire iscrivendosi a forum e gruppi sui social guardando i vari corsi di medicina. Ha trovato risposte ai suoi dubbi con Sabito, uno studente di medicina che vorrebbe specializzarsi in avvelenamenti. Hanno iniziato a scriversi e, così facendo, conoscersi fino a vedersi, per la prima volta, proprio oggi.
– Io lo avevo capito che mi nascondevi qualcosa... quindi? Ora state insieme?
– Non lo so, insomma! Sembra... di sì.
– Ottimo!
Esclamo a gran voce, mentre Shinobu cerca di zittirmi e calmarmi.
– Quando ce lo fai conoscere?
– Presto, perché anche lui fa parte del nostro passato.
– Eh? Davvero? Io però non mi ricordo di lui!
– Be' certo non lo abbiamo mai visto! Conosceva molto bene Giyuu, si sono allenati insieme ma... lui non ha superato la prova.
– Oh no... è... morto durante la prova?
– Già...
– Oddio...
– Però... il fatto che fosse vicino a Giyuu mi rende felice. È come se ci fosse un po' di lui dentro Sabito, sono contenta di essermi innamorata di lui.
Mi dice Shinobu sorridendo.
– Sì, hai ragione... è proprio una bella cosa!
Le ricambio il sorriso e le prendo la mano.
– Meriti di essere felice e sono sicura che Sabito riuscirà a donarti la felicità! Non vedo l'ora di conoscerlo!
Andiamo a lavoro e continuiamo a parlarne, ogni tanto le faccio qualche battutina per divertirmi a farla imbarazzare! Ben le sta! Adesso tocca a me, ho subito le sue malizie e ora posso sfogarmi anch'io!
Sono contenta, non mi piace che Shinobu mi nasconda le cose, ma... è fatta così. E poi, comunque, non riesce ad avere segreti con me e prima o poi me ne parla sempre. Sono felice per lei.
La routine continua, gli impegni aumentano sempre, ma la vita che ho adesso mi soddisfa pienamente. Non potrei essere più indaffarata e felice di così, ho tutto quello di cui ho bisogno! Cosa mi manca? Assolutamente nulla! Vado avanti così, giorno dopo giorno, verso il mio futuro!
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