Bagno di mezzanotte

Le nuvole e il maltempo sono stati cacciati via dal sole cocente che scotta la sabbia gialla, sono stanchissima ma sono in vacanza! Voglio godermi questi giorni di mare, inizio subito tuffandomi nel mare cristallino la cui freschezza mi solletica l'ombelico. Un bel bagno mi aiuterà a svegliarmi, galleggio sulla ciambella ondeggiando sull'acqua mentre i raggi di sole baciano ogni centimetro della mia pelle.
La mia sensazione di quiete viene interrotta da degli schizzi d'acqua sulla faccia, perdo l'equilibrio e cado in mare. Mi strofino gli occhi dall'acqua salata e mi guardo intorno, è Shinobu che mi ha schizzato con una pistola ad acqua ed ora se la sta ridendo. Dovevo immaginarmelo, gliela farò pagare quando meno se lo aspetta!
Poi il mio sguardo slitta sugli altri: c'è chi sta montando l'ombrellone e chi si spalma la crema sul corpo, poi c'è Obanai a riva. Sembra che stia aspettando il momento giusto per tuffarsi, lo raggiungo a nuoto.

- Oh, allora?

Gli chiedo, impaziente.

- Mi sto bagnando i piedi, dammi un attimo!
- Dai, vieni! Si sta benissimo!

Esclamo, stendendomi di nuovo sulla ciambella.

- Ma è fredda!
- Obanai, su, non fare la ragazzina...

Sospira.

- Mi porti?

Propongo, sbattendo i palmi sul gonfiabile. Allora Obanai inizia ad entrare nell'acqua e spingendo la ciambella mi trascina con sé. Si ferma che l'acqua gli arriva alle spalle, non sembra avere l'intenzione di continuare ad avanzare né di nuotare.

- Se mi dovessi essere scordato come si fa, me lo insegneresti un'altra volta?

Mi dice, alzando lo sguardo verso il cielo azzurro.

- Ma certo!

Gli rispondo entusiasta.

- Prendimi!

Gli dico, scendendo dalla ciambella. Obanai mi acchiappa in braccio, sostenendomi le gambe e la schiena.

- Però non oggi, sono troppo stanca che non riesco a nuotare nemmeno io.

Appoggio la testa sul suo petto e chiudo gli occhi, rimango accoccolata fra le sue braccia così. Obanai risale la riva e mi porta all'ombra, sempre tenendomi in braccio. Mi accomoda sul mio telo e si siede accanto a me mentre mi accarezza la schiena, non vorrei addormentarmi ma se mi coccola così credo di non riuscire a tenere gli occhi aperti ancora per molto.

🌸🐍🌸🐍🌸

Ronfo fino ad ora di pranzo, mi sveglia proprio il profumino della frutta di stagione. Mi siedo sul telo, sbadiglio e mi stropiccio gli occhi intravedendo che i miei amici hanno già mangiato essendo alla frutta!

- Hey!

Esclamo, con le braccia conserte!

- Perché non mi avete svegliato?

Tutti si voltano verso di me.

- Buongiorno!

Strilla Shinobu.

- Sì, buongiorno, buongiorno.

Mi alzo in piedi e li raggiungo, ho una fame da lupi!

- Be', dormivi così bene che sarebbe stato un peccato svegliarti!

Mi dice Kanae, prendendo dalla borsa frigo il bento lasciato per me. La ringrazio mentre me lo allunga, non posso arrabbiarmi con lei, è sempre così gentile e premurosa!

- Dovevi recuperare da stanotte, eh?

Mi sussurra Shinobu all'orecchio, proprio quando sto avvicinando la forchettina di riso bocca. Mi cade tutto sulle gambe incrociate, sbuffo e lentamente volgo uno sguardo infastidito alla mia amica che cerca di trattenere la sua risata esilarante.

- Shinobu, sto perdendo la pazienza, sappilo.
- Ma io volevo svegliarti, è stata Kanae ad insistere!
- Non la ascoltare, ti prego, voleva schizzarti con la pistola ad acqua!
- Di nuovo? Sabito, per favore, contienila un po'! Siamo in vacanza!

Ridiamo tutti.
Mangiare è diventata così tanto una priorità che solo a pancia piena mi accorgo dell'assenza di Obanai. Mi guardo intorno e non noto nemmeno Gyomei, ma dove si sono cacciati quei due? Decido di risalire il vialetto per cercarli, in lontananza vedo Obanai e gli corro incontro. Avvicinandomi noto, poco dietro di lui, anche Gyomei, ma non è da solo, è arrivata Kumo! Appena li raggiungo, passo oltre ai ragazzi per darle il benvenuto.

- Kumo! Che bello che ci sei anche tu!

Esclamo, prendendole le mani e agitandole.

- Vieni, siamo tutti in spiaggia!

Rinizio a correre tornando al mare, trascinandomi dietro Kumo senza curarmi di Obanai e Gyomei.

- Hey Mitsuri, mi rubi la ragazza senza chiedere?

Sento urlare Gyomei proprio dietro di me.

- Hai fatto lo stesso, ben ti sta!

Mi volto fermando la corsa e gli porgo una linguaccia.
Proprio quando ci riaccomodiamo sulla sabbia, alzando il naso all'insù mi accorgo che il cielo è stato di nuovo coperto dalle nuvole e questo improvviso cambio di meteo ha portato anche un venticello che, soffiando sul costume ancora bagnato, mi fa sentire un po' freddo. Poco dopo, alcune gocce di pioggia cadono dal cielo e decidiamo di salire in casa, prima che inizi a piovere seriamente.

🌸🐍🌸🐍🌸

Dopo essermi lavata, cambiata ed aver messo il costume ad asciugare appeso in terrazza, mi ritrovo attorno al tavolo con tutti i miei amici a passare il tempo giocando a carte. Obanai si è addormentato sul divano, ogni tanto sbircio con la coda dell'occhio per controllare se si è risvegliato, ma dorme profondamente.
Abbiamo composto le squadre, siamo maschi contro femmine e, sebbene siamo in minoranza rispetto ai ragazzi, stiamo vincendo! Chi perde dovrà occuparsi di tutti i mestieri di oggi, quindi stiamo dando il massimo! Intanto il brutto tempo continua, a volte guardo il giardino fuori dalla finestra e intravedo dei fulmini nel cielo. Improvvisamente, salta anche la luce e, nonostante sia solo pomeriggio, il cielo è così annerito dalle nuvole che è diventato tutto buio.

- Ci mancava anche questa!

Esclama Genya, già irritato dal gioco in cui stava perdendo con la sua squadra.

- Abbiamo una torcia?

Chiede Kanae a Kyojuro, alla fine questa è casa sua, ma lui le risponde agitando la testa. Allora lo vediamo alzarsi, camminare con attenzione sul tatami e dirigersi al contatore della corrente. Fa qualche tentativo, ma la luce non torna.

- Ah, siamo spacciati!

Yoshiteru si dispera e inizia a urlare.

- Che succede?

Chiede Obanai dal divano, si è svegliato dal trambusto.

- Ah, la luce...
- Buongiorno, eh!

Ridacchia Gyomei.

- Be'... quindi, che facciamo?

Chiede Toko, rannicchiata su se stessa.

- Aspettiamo un po', non vedo alternative. Proprio ora che stavamo vincendo!

Le risponde Shinobu.

- Eh? Toko, tutto bene? Stai tremando. Hai freddo?
- Sì, sì, adesso mi passa, non ti preoccupare.

La ragazza, che è proprio in mezzo a me e a Shinobu inizia a respirare con affanno e si tappa anche le orecchie.

- Toko ha paura del buio.

Dice poi suo fratello, Yoshiteru.

- Smettila! Non è affatto vero.
- Sì che è vero, se spengo l'abajour in camera di notte ti metti ad urlare!
- Ah, ecco di chi era il grido che ho sentito la scorsa notte...

Muichiro si intromette nella discussione.

- Stupido Yoshiteru, parli sempre troppo...

Riprende Toko, respirando sempre più nervosamente.

- Toko, non ti preoccupare. Non devi vergognarti delle tue paure, io ad esempio ho paura dei ragni! Con tutto il rispetto, Kumo...

Le dico, subito dopo mi metto davanti a lei e le prendo le mani via dalle orecchie. Toko mi guarda spaventata, le sorrido.

- Concentrati sul tuo respiro! Shinobu, sei tu l'esperta, aiutami.

La mia amica mi guarda sorpresa.

- Ma dai, non eri tu ad essere riuscita a rompere delle fiasche allenandoti sulla tecnica del respiro? Non ti ricordi?
- Sì che mi ricordo, Mitsuri! Però, insomma, è passata un'era... comunque, vediamo.

Shinobu si avvicina a Toko e le appoggia la mano sulla pancia.

- Non stai mettendo forza nell'addome, provaci!
- Che stanno facendo a mia sorella?

Chiede Yoshiteru preoccupato.

- Stanno provando a insegnarle come avere controllo sul suo respiro, può essere utile durante gli attacchi di panico!

Gli risponde Kyojuro.

- Non ce la faccio!
- Sì che ci riesci, devi solo concentrarti!
- Shinobu, capisco le tue buone intenzioni, ma forse è un po' troppo per Toko, non è abituata.

Arriva Kanae con le sue premure.

- Prova così.

Kanae sposta la mano di Shinobu che stava ancora premendo sulla pancia di Toko.

- Prendi fiato dalla pancia, trattieni, rilascialo. Rifallo, più veloce finché non ti abitui al ritmo.

Toko segue le indicazioni di Kanae e riesce a seguirla.

- Bene! Adesso un po' più veloce.
- Ma ho caldo!
- È un buon segno! Ci stai riuscendo!

Esclamo entusiasta. Continuiamo a sostenere Toko durante questo esercizio e poco dopo si calma riuscendo a controllare il respiro.

- Ma come...?

Chiede Yoshiteru, stupefatto. Noi ragazze ci guardiamo e sorridiamo.

- Io non sono mai riuscito a calmarla in così poco tempo.
- Sta tutto nella capacità polmonare.

Gli risponde Sabito.

- Basta lasciar passare la quantità d'aria massima che il flusso sanguigno è in grado di trasportare.
- Non ho capito niente...

Io e i miei amici ridiamo.

- Effettivamente per noi è più facile farlo che dirlo! Ora chi penso, mi sembra di aver sempre respirato così... anche prima di ricordare.

Dico, accorgendomi solo adesso del mio respiro concentrato.

- Aspettate, questa cosa della tecnica del respiro è anche riportata in un diario del nonno. Fa riferimento a degli insegnamenti di un certo Urokodaki...

Dice Sumihiko. In un attimo, Sabito si volta di scatto dopo le sue parole.

- Che ho detto?

Il ragazzino chiede, grattandosi la testa.

- Sembra che Tanjiro abbia pensato proprio a tutto, anche ricordarci dei nostri maestri...

Gli risponde Gyomei ed ecco che, quasi magicamente, torna la luce nel salotto.

- Oh, finalmente! Riprendiamo a giocare, Obanai vieni anche tu!

Esclama Genya, riprendendo la carte sul tavolo. Ci riuniamo nuovamente intorno al tavolo, schierati nelle proprie squadre.

- Forza ragazze! Non possiamo perdere proprio adesso!

Incito con entusiasmo le mie amiche.

🌸🐍🌸🐍🌸

Si è fatta sera, alla fine abbiamo perso. L'ultima mossa dei ragazzi è stata spietata, non potevamo vincere dopo quella. Mentre loro si rilassano sul divano, infatti, noi stiamo preparando la cena per tutti. Per fortuna, i nostri fidanzati ci stanno aiutando: Kyojuro ama cucinare, affetta le verdure insieme a Kanae; Sabito e Shinobu invece stanno apparecchiando la tavola in terrazza, ha smesso di piovere per fortuna e sembra si stia anche aprendo il cielo; Toko e Kanata che non sono una coppia, non ancora almeno, lavano il riso per toglierne l'amido; infine io tengo monitorato il brodo sui fornelli e Obanai mi fa solo compagnia non avendo altro da fare.

- Scotta!

Esclamo, dopo aver avvicinato il mestolo alle labbra per assaggiare e controllare la sapidità.

- Stai attenta!

Obanai mi prende dalle dita il mestolo e soffia sopra al brodo.

- Ecco, prova.

Lo avvicina alle mie labbra, le inumidisco per poi leccarmele con la punta della lingua.

- Sì, manca un po' di sale.

Riprendo il mestolo dalla mano di Obanai e lo rimetto nella pentola dopo aver aggiunto qualche pizzico di sale con le dita, poi mi appoggio al banco dei fornelli di spalle e noto sul volto di Obanai un rossore evidente, appena vede che lo sto guardando distoglie lo sguardo.

- Che c'è?

I suoi occhi tornano su di me, gli sorrido. Mi avvolge le sue braccia intorno al corpo e non capisco, mi stringe forte. Vabbè, lo ricambio senza dire nulla.
Noi ragazze abbiamo preparato una buonissima cenetta e ci hanno fatto i complimenti, anche se Genya ci ha rimproverato il fatto che non ci fosse carne. Mentre sparecchiamo, mi fermo un attimo a guardare il cielo. Si vedono le stelle, le nuvole sono sparite.

- Mitsuri? Dai, muoviti a portare quei piatti dentro.

Mi riprende Shinobu.

- Sarebbe bello fare un bagno!
- Adesso? Ma sei scema? È quasi mezzanotte!
- Ma dai, perché no? Prima che inizi la digestione, dovremmo andare subito!

Kanae mi appoggia, io e lei ci guardiamo e in un secondo ci pare di leggerci nella mente. Posiamo i piatti sporchi sul tavolo della terrazza e iniziamo a correre verso la spiaggia ridendo.

- Hey! Dobbiamo sparecchiare!

Ci urla Shinobu alle spalle.

- Aspettateci!

Sentiamo poco dopo, volto la testa dietro di me vedendo Shinobu e gli altri raggiungerci. Arrivati tutti sulla spiaggia ci togliamo i vestiti e rimaniamo tutti in mutande, tanto è buio e non ci vede nessuno.
Non si riconosce dove inizi il cielo e finisca il mare, la riga dell'orizzonte si mimetizza nel colore scuro della notte. Ci tuffiamo, ci schizziamo, schiamazziamo, ma ci siamo solo noi in questa notte d'estate. Non capisco chi ci sia davanti a me, né dietro, nemmeno di fianco, non vedo niente! L'acqua del mare è caldissima, le onde sono calme, però riesco comunque a scivolare suo sassolini sotto ai miei piedi. Sento delle braccia afferrarmi senza finire con la testa immersa.

- Sei sempre così maldestra...

Mi dice Obanai con dolcezza. Mi rialzo in piedi e lo abbraccio forte.

- Visto? Sei entrato in mare senza di me!
- No, mi ha tuffato Kyojuro...

Rido.

- Ti prego Dio, fai durare quest'estate più del previsto...

Mormoro, appoggiata alla sua spalla. Sento Obanai stringermi.
Poco dopo torniamo a giocare nell'acqua con i nostri amici, rimaniamo in mare più di quanto possiamo fino a farci venire mal di pancia. Risaliamo sulla spiaggia con le dita rigate, bagnati fradici corriamo lungo il vialetto per tornare in casa ad asciugarci e, alla fine, ognuno fa la sua parte per aiutarci a pulire e lavare i piatti. La giornata si conclude mangiando gelato sulla terrazza, sono stanchissima. Non ricordo molto, credo di essermi addormentata in braccio ad Obanai.

🌸🐍🌸🐍🌸

Ciao raghi ❤️
Indovinate chi ha preso il coviddi per la terza volta? :DDDDDDD
Io, OVVIAMENTE 🥲
Comunque ringrazio i miei bestifriendi per avermi aiutato con questo capitolo, perché ero ferma a un punto morto 🤣 e ho deciso di fare un gioco! Sarebbe carino se mettessi delle cose richieste da voi nei prossimi capitoli! Perché so come mandare avanti la storia, ma a volte arrivo a non sapere cosa scrivere per non essere ripetitiva! Perciò, ve lo chiedo direttamente: c'è qualcosa che vorreste leggere che non ho ancora scritto? Commentateeeee ed aiutatemi! 🥰
Comunque domenica 24 aprile ci sarà il raduno cosplay di Demon Slayer a Mantova! Se volete partecipare, vi lascio la pagina Instagram a cui chiedere info: @kimetsu_no_cosplay_ita
Se lo sapevate già e andate, mi troverete con il cosplay di Inoko accompagnata da altre due belle signorine da Sumiko e Zeniko! Ovvero, loro:

A presto! 🌸🐍

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