Parte 15: Osaka Dome. La prima volta

Sono emozionata e non vedo l'ora di andare al concerto.

Il mio sogno sarebbe stato quello di essere sotto al palco. L'avevo fatto per Mika, era stato meraviglioso e faticosissimo, e l'avrei rifatto per loro, se non avessi avuto Matt. Ma non me la sentivo di lasciarlo a casa con la babysitter all'inizio perché era troppo piccolo, e poi perché per il WWA Tour tappa italiana stavamo facendo degli accertamenti di salute per una malformazione congenita alla laringe con cui era nato, per cui avevo lasciato perdere.

Ho seguito in streaming, compatibilmente con i fusi orari e la stanchezza, molti concerti, ed altri li ho visti successivamente, ma mai dal vivo, prima di Perth, che non mi sono goduta per niente a causa di Matt. Per cui, posso considerare questo il mio primo concerto effettivo, anche se non sarò davanti al palco, ma dietro.

Mi sono vestita comoda, skinny jeans e maglietta con felpa leggera, ma mi sono truccata con un po' più di cura. In una piccola borsa a tracolla ho messo cellulare, fazzoletti, pass e tessera magnetica dell'albergo, per una volta non ho dietro pannolini e biberon e giochi e biscotti e bavagli.. meravigliosa libertà!

Arrivo per le sei, un paio d'ore prima dell'inizio del concerto. Questa struttura imponente è già gremita di folla. La band che fa da spalla ai ragazzi tra poco inizierà a suonare.

Dietro alle quinte l'attività è frenetica: il coreografo ha appena finito di ripassare coi ragazzi un cambiamento per una canzone, ed ora i ragazzi si sono ritirati con due vocal coach per gli ultimi consigli, prima di rilassarsi un po' e prepararsi. Nel frattempo, fuori i tecnici del suono stanno mettendo a punto alcuni dettagli prima che la band spalla esca, e c' è un brulicare di persone che trasporta oggetti di scena, vestiti, prolunghe e cavi.. per non essere di intralcio m metto in un angolino ed osservo.

Quando i ragazzi sono sul palco tutto è spontaneo, ma capisco che c'è dietro un grossissimo lavoro di preparazione e di coreografia, anche se loro notoriamente non ballano. Immagino che lavoraccio sia organizzare un concerto di altro tipo, dove ci sono anche coreografie complesse e passi di danza.

Noto Andy ed altri due bodyguard, e rifletto se avvicinarmi o meno. Stanno semplicemente aspettando e chiacchierando, non li infastidirei, ma il discorso di Andy mi brucia ancora, e non vorrei attirarmi il continuato. Poi però penso che in realtà non sto facendo assolutamente nulla di male, sono in perfetta buonafede, per cui li raggiungo, e se ha altro da aggiungere, gli risponderò molto semplicemente.

Appena mi vede Andy mi viene incontro: -Ah eccoti! Non senti il telefono?-

Apro la borsa e cerco il cellulare, in effetti ho tre chiamate perse.

-Nel frastuono non l'ho sentito. Perché mi cercavi?-

-Perché Liam voleva accertarsi che tu ci fossi, ma ovviamente era impegnato col coreografo ed ora stanno facendo una riunione con i vocal coach, e ha incaricato me di individuarti e non perderti di vista- mi dice, strizzandomi l'occhio e facendomi ridere.

Proprio in quel momento il cellulare suona tra le mie mani, è Whatsapp.

Liam: -Sei arrivata?-

Harry :- Luna ti prego rispondi perché siamo stufi della distrazione di Payne che controlla ogni tre secondi il cell_ faccina con gli occhiali da sole_ -

Niall :-Già, glielo hanno dovuto sequestrare, glielo hanno appena ridato. Comunque, dove sei?-

Liam:- Spiritosi, è colpa vostra se il vocal coach mi ha impedito di usare il cell, vi stavate distraendo troppo-

Louis :- Vampira dacci un segno di vita-

Sono velocissimi nello scrivere, e mi affretto a farmi viva:

-Ciao, sono qui con Andy, non sentivo il cell-

Tre secondi dopo, Andy risponde ad una chiamata e lo sento dire: -Sì, è qui. No, tranquillo. Arriviamo-

Si gira verso di me e mi dice: -Ti accompagno, seguimi-

Percorriamo un corridoio e superiamo due porte, arrivando in una saletta relax. Vedo subito Louis che sta spiluccando del cibo, poi Niall che sta giocando con una mazza da golf da ufficio. C'è un'atmosfera abbastanza rilassata, anche se nell'aria c'è nervosismo. Harry sta parlando con una costumista, alza gli occhi e mi vede, facendomi un cenno di saluto. Al suo gesto si gira Louis, che mi sorprende venendomi incontro e dandomi un mezzo abbraccio :- Ehi vampirella! Ti sono mancato?-

-Non sai quanto- ironizzo io, ma col sorriso.

Niall mi saluta con la mano e continua a giocare, ha su delle cuffie e sta ascoltando musica.

-Luna, ciao, hai un momento per favore?- mi chiede la costumista.

-Certo- dico io, congedandomi da Louis che continua a cenare al volo. Sono felice di rendermi utile, se posso, perché mi sento decisamente di troppo.

-Per favore, potresti portare tu questi vestiti nel camerino di Liam? Ti dispiace? Ho un problema con questa camicia di Harry da risolvere, e non so dove si sia cacciata Theresa-

-Ah..ok- faccio io, incerta. Non so dove dirigermi, ed Harry mi fa un gesto vago con la mano, indicandomi una direzione, per poi soffiarsi il naso.

-Harry sei raffreddato?- Gli chiedo, osservandolo.

-Non lo so, penso di sentire un qualche polline, è da quando siamo arrivati che sto così-

Annuisco, chiedendogli: - Hai l'inalatore?-

Lui sbarra gli occhi: -Merda-

-Calma. Lo procuro subito- gli dico io, lanciando un'occhiata di scuse alla costumista ed appoggiando i vestiti, mentre mi giro e scappo via di corsa. Trovo Andy dove l'avevo lasciato, a bere il caffè.

-Problema. Dove troviamo la cassetta del pronto soccorso, qui? C'è un inalatore, tra i farmaci?-
Andy capisce al volo e mi indica un vano, ma tra i farmaci non c'è quello che ci serve.  Prende la situazione in mano e fa contattare il personale sanitario dell'ambulanza che è fuori dal portone principale dello stadio, ma incredibilmente non hanno, tra i farmaci a disposizione, un broncodilatatore. Andy si rabbuia mentre uno di loro gesticola con una cannula di Guedel in mano ed un pallone Ambu nell'altra.

-Bisogna mandare qualcuno di volata a prenderlo in albergo. Ne ho uno anche io, tra i farmaci per Matt. E' nella cassettina dei farmaci sopra alla mensola della cucina. Ora chiamo Jules che lo cerchi, così appena arrivano non dovrà cercarlo- propongo.
Lui manda una persona in hotel, mentre io telefono all'albergo e mi faccio mettere in contatto con Jules, che è con Matt.

-Luna, va tutto bene?-

-Si, solo ho bisogno di un favore: arriverà tra poco una persona per prendere l'inalatore e già che ci siamo la confezione di antistaminico che ho nella cassettina dei farmaci, sopra al bancone. Puoi prepararli, per favore?-

-Certo, nessun problema-

Andy mi dice che l'autista che ha mandato in albergo a recuperare il tutto tornerà entro un'ora.

Torno nella saletta relax per dirlo ad Harry, dove ora c'è anche Zayn, che appena mi vede mi viene incontro: -Ciao. Che succede?-

-Ciao Zayn, nulla, tutto a posto. Harry- continuo, rivolgendomi a lui - entro un'ora avremo l'inalatore. Problema risolto-

Louis, che evidentemente stava già sgridando l'amico per la sua dimenticanza, riprende :- Se non ci fosse stata Luna a ricordarsene per te, cosa avremmo fatto se ti fosse servito una volta sul palco? Se ti fosse venuto un attacco d'asma coi fiocchi? Devo dirti tutto io? D'ora in poi controllerò che tu lo metta in tasca, allora, cazzo, visto che non sai badare a te stesso! -

Harry si lascia sgridare, consapevole che Louis ha ragione e che è preoccupato per quello che sarebbe potuto succedere. Si limita a ringraziarmi, e Louis mi stupisce con il secondo abbraccio della giornata.

Io cerco di sviare l'attenzione da Harry, che è parecchio abbacchiato, chiedendo a Zayn come stia, visto che l'ultima volta che l'ho visto stava vomitando nel backstage a Perth, e scherziamo un po' sull'epidemia che ha colpito in successione i membri della troupe.

All'improvviso due braccia muscolose mi abbracciano da dietro, sorprendendomi, è Liam che mi dà un bacio sulla testa e poi mi prende la mano, portandosela al petto: -Eccoti finalmente! Ho sentito che sei riuscita a prevenire un bel caos, a quanto pare! Sei utile, quindi!-

Louis coglie la palla al balzo :- E meno male che c'era, perché questo coglione ha lasciato a casa l'inalatore e nemmeno si poneva il problema!-

Liam appoggia una mano sul braccio di Louis, che subito lo fulmina, poi si trattiene dall'inveire ancora contro il povero Harry, che nonostante sia il più alto, in realtà è il più piccolo di tutti. Si divincola, ma smette la ramanzina.

In quel mentre entra Andy, che avverte i ragazzi che devono prepararsi, e poi mi apostrofa: - Ehi italiana, alla fine sei anche in gamba! Non sei solo simpatica!- Riferendosi a quello che mi aveva detto nel pomeriggio.

Liam aggrotta la fronte: -Cosa vuoi dire?-

Andy scherza : -Discorso tra me e lei- e mi fa l'occhiolino.

Io arrischio ad alzare lo sguardo su Liam, che mi minaccia: -Dopo mi racconterai- e va verso il camerino dopo avermi deposto un bacio sulla mano col cerotto.

Corro dietro ad Harry, fermandolo: -Ascolta, appena portano l'inalatore lo terrò con me. Se ne hai bisogno, sono dietro le quinte. Hai già preso antistaminici prima d'ora, mi pare, giusto?- Lui annuisce. -Bene, casomai se senti che l'allergia peggiora, avrò anche quelli. Ora vai-

-Non so come ringraziarti, Luna- mi dice, puntando i suoi occhi verdissimi nei miei, e vedo che è sincero.

-Ma figurati, non è niente. Vai-

Torno nel backstage; ormai mancano soltanto venti minuti all'inizio del concerto. Ora che la tensione mi è di nuovo scesa, sento l'adrenalina per il concerto imminente.

Anche se preferirei essere tra la folla, devo dire che anche questo punto di vista mi permette di godermi lo spettacolo. I ragazzi hanno un'energia sul palco che trasmette direttamente al cuore delle persone.

Poi sono anche dei buffoni, e rido di cuore ai loro scherzi.

Harry entra un secondo per usare l'inalatore, che mi hanno consegnato una mezz'ora prima. Tutto fila liscio, ed in effetti il concerto è magico, perché la folla li ascolta e sta in silenzio mentre cantano. i ragazzi sono gasatissimi.

Questo concerto mi resterà nel cuore.

Finito il concerto, i ragazzi scappano fuori dal palco e si dirigono velocemente verso l'esterno con le guardie del corpo, per poter uscire prima della folla. Liam e Niall mi afferrano per le braccia e mi trascinano con loro di corsa, entriamo nell'auto coi vetri oscurati. Ho il fiatone. Harry, Louis, Zayn e le altre guardie salgono sull'auto che ci segue.

-Che figata pazzesca!- esordisce Niall.

-Siete stati spettacolari- confermo io.

-Ti sei divertita?- chiede Liam. -Certamente. E' stato stupendo..grazie.-

-Grazie a te per la faccenda di Harry, invece. Non oso immaginare cosa sarebbe potuto succedere-

-Davvero- si intromette Andy, ancora una volta - ci hai risparmiato un casino colossale-

-Invece non è successo niente, dai, non pensiamoci più- minimizzo io, desiderosa di cambiare argomento.

-Mi piacerebbe che tu rimanessi fuori, ora. Ho voglia di cambiarmi ed andare a bere una birra da qualche parte. Che ne dici?- fa Liam, guardandomi.

-Non è un'idea saggia. Facciamo così : tu vai fuori con gli altri. Io torno da Matt, ti aspetto a casa- replico, guadagnandomi l'occhiata di approvazione di Andy e Paul.

Vedo Liam tentennare, e insisto.

-Non cambiare assolutamente i tuoi piani. Vai fuori a cena. Prenditi una birra, rilassati. Dai l'inalatore ad Harry, ce l'ho ancora io, casomai gli servisse ancora. Io non scappo, sono a casa- lo rassicuro.

Lui sorride: -Hai detto casa-

Arrossisco furiosamente. -Dai hai capito cosa intendo- mormoro, imbarazzata.

Niall mi abbraccia inaspettatamente e con entusiasmo :

-Ohi, questa ragazzina italiana mi piace sempre di più! E' saggia, è in gamba ed è pure bella, Liam aspettati una certa concorrenza!- Esclama, guadagnandosi le proteste dell'altro e le risate di Andy e Paul.

-25 febbraio, ore 2:30 a.m.-

Il cellulare vibra, svegliandomi. Sarà uno dei ragazzi che twitta. Mi giro dall'altra parte.

Vibra di nuovo.

Di nuovo.

Mi metto seduta, stropicciandomi gli occhi per riuscire a mettere a fuoco lo schermo, troppo luminoso nell'oscurità della camera.

Whatsapp di Liam:

-Luna, sono tornato.-

-Luna?-

-Avevi detto che mi avresti aspettato.-

Mentre sto leggendo, me ne arriva un altro:

-Mi apri, per favore?-

Con un sospiro mi alzo dal letto, e con passi incerti mi avvio verso la porta. Mi ha svegliata nel bel mezzo del sonno profondo. Gli apro.

-Ehi..- protesto debolmente, mente mi prende in braccio passandomi una mano sotto alle ginocchia ed una dietro alla schiena, entra, e col piede chiude la porta.

-Ssst. Continua a dormire, tesoro.-

Mi appoggia sul letto, borbottando: -Dovrei farmi dare una chiave della tua camera-

La frase mi sveglia del tutto, e mi giro a guardarlo mentre con un calcio si libera di scarpe e jeans, e si leva la maglia, restando in boxer.

Mi metto seduta sul letto, e lo guardo. Lui sorride. -Hai un'aria terribilmente tenera. Posso dormire con te? Dormo meglio, vicino a te-

Ma non si rende conto dell'effetto che mi fa, o fa finta di non notarlo? La penombra mitiga i contorni della sua figura, e posso sentire il profumo della sua pelle fin da qui.

-Luna?-

Mi sposto verso il centro del letto, facendogli spazio. Ho i sensi all'erta, consapevole del suo corpo statuario, del suo profumo, del calore della sua pelle quando inavvertitamente mi sfiora una gamba stendendosi. Non capisco se veramente non si renda conto che sono in imbarazzo.

Mi tira gentilmente verso di sé, facendomi stendere con la schiena appoggiata al suo torace.



Liam's POV

Mi apre alla porta in shorts e canotta, coi capelli tutti disordinati ed un'espressione da bambina sul volto, e non resisto all'impulso di sollevarla tra le braccia per poterla stringere. Lei protesta debolmente, ma le sussurro all'orecchio:-Ssst. Continua a dormire, tesoro.-

Chiudo con un calcio la porta, ricordandomi all'ultimo che non devo svegliare Matt e rallentandone la corsa col piede.

Aspiro il profumo dello shampoo tra i suoi capelli, mescolato a quello dolce della sua pelle, e mi trattengo dal baciarla. Mi chiedo se lei me lo lascerebbe fare.

La appoggio sul letto con dolcezza, spostandole i capelli dal viso con una carezza. E' bellissima, e mi dispiace averla svegliata per farmi aprire, per cui brontolo tra me e me: -Dovrei farmi dare una chiave della tua camera- mentre mi tolgo i pantaloni, le scarpe e la maglietta, con l'intenzione di stendermi vicino a lei e sentirla accoccolata addosso a me.

Lei si è tirata su e mi sta guardando con aria perplessa, l'ho sorpresa spogliandomi? La sua espressione mi fa sorridere: -Hai un'aria terribilmente tenera. Posso dormire con te? Dormo meglio, vicino a te- le spiego. Lei si scosta per farmi spazio, così mi stendo e la attiro vicino con un braccio. Sento il calore della sua pelle contro la mia attraverso la stoffa, ed aspiro ancora il suo profumo che mi inebria. Lei è immobile, e capisco che è perfettamente sveglia, ora, perché il suo corpo non è abbandonato come quando dorme. Non sa l'effetto che mi fa. Le accarezzo il braccio col dorso della mano, lentamente, su e giù, in silenzio.

Lei si scosta per girarsi verso di me, ed io colgo l'attimo per appoggiarle una mano dietro alla nuca ed appoggiare le mie labbra sulle sue.

Di nuovo Luna

Liam appoggia le sue labbra sulle mie.

Il mio cuore esplode. Mi tiene gentilmente una mano appoggiata alla nuca, è il bacio più dolce e struggente che io abbia mai ricevuto.

Mi sta sconvolgendo, sento il rombo del mio battito nelle orecchie, e gli prendo una mano per appoggiarla un attimo sopra al mio cuore, per fargli capire che effetto mi fa.

Piano piano il bacio si fa più profondo, con una lentezza estremamente erotica lui assaggia il mio sapore, ed io sento in bocca un retrogusto di chewing-gum alla menta. Mi ha ipnotizzata, non esiste nient'altro che la sua bocca sulla mia, e la sua lingua che mi accarezza. Sto trattenendo il fiato, e prendo il respiro tutto d'un tratto, per sospenderlo bruscamente di nuovo.

La sua mano da dietro alla nuca scende sul collo e giù per la spalla, prendendomi la mano e portandola contro al suo petto. Anche il suo cuore batte veloce, ma non quanto il mio.

All'improvviso mi prende di nuovo in braccio, interrompendo il bacio, ed apro gli occhi, in subbuglio, non riesco a pensare in maniera coerente. Mi sta portando sul divano. Mi fa sedere e si siede davanti a me, per ricominciare a baciarmi come prima. Non ho mai ricevuto un bacio così erotico, così perfetto, così delizioso. La sua mano di nuovo prende la mia per portarsela al petto, ma stavolta allargo le dita, sentendo il suo petto muscoloso sul mio palmo. Le sue mani mi circondano il viso e continua a baciarmi, ed io sono totalmente alla sua mercè, totalmente soggiogata dalle sue labbra. Con un sospiro riluttante, si stacca e mi guarda negli occhi.

Sono davanti ad un bivio. Il mio corpo anela una soddisfazione, è bramoso di carezze e di piacere, la mia mente è intossicata dalla sua presenza, ma un barlume di lucidità mi fa esitare dal pronunciare le parole di non ritorno.

Prendo tempo cercando ancora un contatto, gli afferro una mano per appoggiarmela alla guancia, e poi baciare il palmo una , due, tre volte. -Luna..- mi avverte. Non lo ascolto. Non adesso. Inclino la testa verso la sua mano, lascio una scia di baci su quelle dita che tante volte hanno afferrato le mie per portarle al suo petto. Lui mi lascia fare, ed io godo di quel contatto, ad occhi chiusi, in silenzio. Avvicino ancora di più il suo braccio al mio busto, attirandolo verso di me, imprigionandogli l'indice tra i denti, poi il medio, poi l'anulare, facendogli sentire il calore del mio fiato sul palmo della mano.

-Luna..- mi avverte di nuovo lui, e l'urgenza nella sua voce mi fa aprire gli occhi.

-Vieni qui- mi sussurra, facendomi rannicchiare contro il suo petto. Mi accarezza i capelli.

-Sto raccogliendo tutte le mie forze per non farti mia qui ed ora. Ma non sono certo che sia una buona idea. Ho paura che domattina te ne pentiresti. E non abbiamo precauzioni.-

Io rimango in silenzio, perché forse ha ragione. Gli disegno dei cerchietti immaginari sul collo, sfiorandolo con la punta delle dita. Inspiro il profumo della sua pelle, mormorando che prendo la pillola, ed è più forte di me, non resisto dal morderlo sotto all'orecchio, voglio sentire il sapore della sua pelle.

-Oh, al diavolo- fa lui, ribaltandomi sulla schiena e sdraiandosi sopra di me, mentre mi bacia e mi morde delicatamente la gola, il collo, mi bacia le orecchie, facendomi rabbrividire di piacere. Mi solleva le mani sopra alla testa e me le blocca in una delle sue, mentre l'altra mi accarezza il braccio, la spalla, il fianco. Si infila sotto al bordo della canotta, e lo solleva. A stento riesco a non ansimare, anche se ho il fiato corto. Sento l'aria fresca della notte sulla pancia, ed il caldo della sua mano che mi accarezza sempre più su, sfiora il seno, poi delicatamente mi accarezza un capezzolo, poi lo prende tra pollice ed indice, mentre la sua bocca è di nuovo sulla mia.

Cerco di liberare le mani per abbassarle e toccarlo a mia volta, ma me lo impedisce. Con lentezza scende a baciarmi di nuovo la gola, poi più giù, sul petto, poi la sua lingua sostituisce le dita, è calda su di me, e trattengo bruscamente il fiato di nuovo, mentre un languore immenso mi pervade.

Mi fa impazzire, e perdo completamente la ragione. Gli infilo le mani tra i capelli corti, gli accarezzo il viso, il lato della bocca, e lui si stacca per mordermi gentilmente un dito, per poi tornare sul mio seno. Sento il suo fiato caldo alternato all'aria fresca, è erotico da morire. Cerco di tirarmi su, ma mi blocca con un braccio e continua nella sua deliziosa tortura.

-Hai un sapore meraviglioso, passerei tutta la vita con la mia bocca su di te- mi bisbiglia, con gli occhi scurissimi,ed oddio, come può uscirsene con queste frasi e non farmi perdere la ragione?

Una mano si infila sotto il bordo degli shorts, oddio morirò questa notte.









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