Parte 13: Di notte, ancora una volta
Mi sveglio di soprassalto per un rumore, ma dove sono?!
Non sono nel mio letto, non sono nella mia stanza, non c'è Matt!
Mi alzo in piedi col cuore in gola, spaesata, quando mi rendo conto che Matt è nel sul lettino, e questa è la mia stanza, ancora per stanotte.
Siamo in Australia, a Perth, e domani pomeriggio (anzi oggi, a guardare l'ora) voleremo in Giappone.
Tutti questi cambi di letto e di luoghi mi confondono, non mi ci sono ancora abituata.
A questo punto mi dirigo al frigobar, per versarmi un bicchiere di succo d'ananas.
Aspetta un attimo.
Come ci sono finita in camera mia?? Sono ancora vestita come ieri sera. Mi sono addormentata praticamente in braccio a Liam, e l'imbarazzo mi dà le vertigini. Come una bambina. E c'era anche Ed Sheeran..non l'ho nemmeno salutato.. Liam deve avermi portata a letto in braccio. Come ho potuto non svegliarmi..
No, calma. Mi ricordo di essermi svegliata, ad un certo punto, e che sono tornata in camera sulle mie gambe, scortata da Liam. Meno male. Per un attimo ho pensato che mi ci avesse portato di peso.
Ma ero talmente stanca, che mi ha praticamente messa a letto lui, in catalessi, e ho ricominciato a dormire subito dopo, per svegliarmi ora, praticamente tre ore dopo. Dannazione. Ora non riprenderò sonno.
Decido di farmi una doccia e di mettermi in shorts e canotta, perché ho caldo.
Poi esco sul balcone con il bicchiere di succo, ed automaticamente guardo verso il terrazzo della suite, alla mia sinistra.
E' buio, ma scorgo i contorni di una persona. Non sono l'unica a soffrire di insonnia, a quanto pare.
-Luna?-
E' Liam.
-Mi sono svegliata, e non riesco a dormire- rispondo, a voce bassa, per non disturbare gli altri clienti dell'albergo.
-Aprimi, vengo da te- fa lui, e rientra.
Silenziosamente raggiungo la porta, e la apro. Poco dopo arriva lui, che ha in mano il baby monitor che ho dimenticato nella suite.
-L'avevi lasciato sul bancone- mormora, restituendomelo.
-Vuoi bere qualcosa?- gli chiedo, mentre ci avviciniamo al divano.
-Quello che bevi tu- fa lui, accennando al mio bicchiere pieno per metà.
Gli verso del succo e lo raggiungo sul divano, sedendomi con le gambe piegate sotto al sedere, in una posizione che assumo spesso. Lui mi ringrazia e sorride nella penombra:- Come mai ti sei svegliata?-
-Ho sentito un rumore, forse una porta che sbatteva, e come al solito per un attimo non ho riconosciuto la stanza- gli rivelo.
-Ah, già, capitava anche a me all'inizio. Ora mi sono abituato, ma ho imparato una tecnica: mi porto sempre dietro la stessa sveglia ed una cornice, così appena mi sveglio riconosco degli oggetti familiari-
-Bella idea. Devo copiartela- commento io.
Rimaniamo in silenzio per un minuto, ma non è imbarazzante. Sono le quattro e mezza del mattino, a quest'ora niente può essere imbarazzante. Neanche i miei shorts che sono veramente degni del loro nome.. ok, forse quelli un po' sì.. ma c'è penombra, e probabilmente Liam non ci fa caso, o comunque è abituato ad essere circondato da donne stupende, modelle e attrici, e certamente non troverà le mie gambe nude degne di nota.
Per ogni evenienza, tiro giù furtivamente l'orlo dei pantaloncini, guadagnando un centimetro.
-Luna, posso farti una domanda personale?-
-Spara-
-Hai il ragazzo?-
-Ehm, no. E tu?- Mi arrischio; il buio mi rende coraggiosa.
-No, quello ce l'ha Harry- scherza lui.
-Stupido. Hai capito cosa intendevo- protesto.
-No, non sono fidanzato. Ma torniamo a te; perché non hai un ragazzo? Stai ancora pensando a Ed?-
Per un attimo penso che mi stia chiedendo se sono innamorata di Ed Sheeran, e lo guardo scioccata.
Poi realizzo che sta parlando del papà di Matt, e come sempre quando sono stanca, mi viene la ridarella e mi risulta impossibile fermarmi. Lo so, sono sciocca.
-Ahahah scusami...- ansimo, con le lacrime agli occhi. Lui alza gli occhi al cielo, scocciato, perché ha capito il mio lapsus o forse perché lui è serio, al contrario di me.
-Sei irritante- sbuffa, e mi tira un cuscino per farmi smettere.
-Ehi!- Protesto, lanciandoglielo indietro, ma lui mi blocca il braccio, per cui il cuscino cade a terra. Alza un sopracciglio e mi lancia un'occhiata severa: - Non ci provare nemmeno-
Sbuffo, ed ovviamente afferro tutti i cuscini che riesco ad acciuffare e glieli scaglio contro, ma un po' mi blocca e un po' li para, per cui il risultato è scarso.
-Hai finito?- chiede lui con un sorrisetto di superiorità, e gli faccio una linguaccia, finalmente calma.
-Uno cerca di fare un discorso serio, e si trova a fare la lotta coi cuscini- ironizza lui.
-Ok, sono seria, sono seria. No, non sto ancora pensando ad Ed. E' acqua passata. Certo, il discorso è diverso per Ed Sheeran- scandisco io per prenderlo in giro, ma mi lancia di nuovo tutti i cuscini del divano e mi lascia senza fiato, per cui mi arrendo :- Ok scherzo, scherzo, smettila!-
Mi sta bloccando entrambe le braccia, la mano destra però mi fa male, ed appena cerco di liberarla lui mi lascia subito andare e si preoccupa:- Ti ho fatto male? Scusami-
I suoi occhi sono preoccupati, e lo rassicuro:- Non è niente, Liam, non mi hai fatto male-
-Allora, puoi restare seria, per favore?-
-Ok, ok-
-Perché non hai il ragazzo?- ripete lui. Mamma mia, non demorde.
-Non lo so - scrollo le spalle io, ma lui ribadisce: -Intendevo: sei una bella ragazza, hai sicuramente ricevuto attenzioni, e Matt ha due anni e mezzo. Come mai sei da sola?-
Ok, questo fa male. Non so se gli voglio rivelare le mie motivazioni, in fin dei conti ci conosciamo appena, e lui è Liam Payne. Finito il tour non lo rivedrò più, probabilmente. Io non sono una ragazza da una notte e via, e lui, nel caso remoto che volesse questo da me, anche se la vedo difficile, non può volere altro, questo è certo.
-Perché mi fai queste domande?- gli chiedo.
-Non stai rispondendo, di nuovo-
-Cos'è, un interrogatorio?- protesto io.
Lui mi guarda, in attesa.
-Facciamo così. Ti rispondo se tu poi rispondi alla mia domanda- gli propongo.
Annuisce, ed io ci penso un po' su, per raccogliere le idee.
-Non so perché sono sola. Certo è che avere Matt mi occupa tanto tempo, e la sera sono talmente stanca che vado a letto con lui. Non ho mai cercato compagnia, ecco. O forse, non ho ancora trovato la persona giusta.-
Le mie parole rieccheggiano nell'aria, che si sta leggermente rischiarando, c'è un presagio di alba.
-Ti ho fatto queste domande perché voglio conoscerti- dice alla fine lui.
La sua risposta mi piace.
-Ok - gli dico. Torno a guardare fuori e cambio improvvisamente argomento: - L'alba ed il tramonto sono i momenti che in assoluto preferisco, della giornata. La luce è dorata e calda e obliqua, e rende bello tutto ciò che illumina. Vero?-
-Già- conviene lui. -Però manca ancora molto all'alba, Luna. Forse ci converrebbe cercare di riposare un po'-
-Vai pure, se sei stanco. Io di sicuro non prenderò più sonno-
Lui alza gli occhi al cielo e si alza, prendendomi per un braccio e tirandomi verso il letto.
-Ehi..- protesto, ma è inutile, come ho già capito.
Però mi sorprende tirandomi sul letto con lui. Mi fa accoccolare con la schiena sul suo petto, mi bacia una guancia e mi bisbiglia: -Buonanotte-
-Buonanotte- gli rispondo, emozionata.
E contro ogni previsione, scivolo nel sonno.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top