2: Esame
Mi siedo sul sofa mentre Matt si avvicina alla ciotola sul tavolinetto, e Niall mi chiede se può dargli pop-corn. Lo ringrazio cercando di darmi un contegno, e mi rivolgo al signor Moss:
-Allora, quali sono i prossimi step?- Lui tira fuori il portatile e consulta un'agenda fitta di impegni. Anche i ragazzi si voltano verso di lui, smettendo di chiacchierare.
-Bene, le date sono stabilite. Prima di partire per Sidney sarete sottoposti ai soliti controlli, e lei Luna li seguirà in questo passaggio. Il personale sanitario le fornirà le cartelle cliniche e le illustrerà materialmente cosa dovrà fare. Mano a mano che affronteremo il tour, le verranno sottoposte le varie richieste dei vari Paesi. Non dappertutto chiedono i droug-test, ma di prassi la Modest chiede che vengano eseguiti lo stesso; nel sud-est asiatico e nei paesi dell'America Latina i controlli sono invece piuttosto serrati. Nei paesi dell'est Europa e nei Paesi dove vi è turismo sessuale puntano molto, invece, sulle malattie sessualmente trasmesse, quindi saranno perlopiù esami del sangue specifici. Mano a mano che ci sposteremo, le verranno fornite tutte le indicazioni. E speriamo, in questo modo, di avere meno problemi burocratici rispetto allo scorso anno- conclude l'uomo, alzando di nuovo lo sguardo su di me.
Guardo i ragazzi che ricambiano il mio sguardo; per loro sono cose risapute, ed aspettano di sentire se ho altre domande. Ne avrei mille, ma nessuna a cui possano rispondere i presenti, per cui annuisco.
Entra una cameriera con un vassoio: ha portato acqua, succo di frutta e coca-cola, e mi rilasso quando finalmente l'attenzione si sposta via da me. Harry è premuroso e mi porge un bicchiere, che accetto grata.
Niall e Louis ridono per qualcosa di buffo che ha fatto Matt, attirando la mia immediata attenzione per capire se stia combinando pasticci. Niall mi sorride di nuovo: -E' adorabile!-
-Grazie- mormoro, ricambiando il sorriso. E' Louis che mi pone la domanda che tutti vorrebbero farmi: -Ed il papà?-
Io abbasso lo sguardo, sulla difensiva. Non sono pronta per metterli al corrente dei fatti miei. -Domanda di riserva?- replico con un sorriso, e Liam interviene: -Ma insomma, Lou, la discrezione non è il tuo forte, uh?- al che Harry a sproposito fa una battuta idiota, cambiando argomento.
Tutti ridono, ed io faccio un sospiro di sollievo.
E' ora di cena, ed io sto tentando cortesemente di rifiutare l'invito per mangiare insieme. Ho bisogno di metabolizzare tutte queste novità, e riposare il viso che sento contratto a forza di sorridere. Ma Niall insiste.
-Dai Luna, passeremo un sacco di tempo insieme, tanto vale fare quattro chiacchiere per conoscerci un pò, e poi tuo figlio è troppo simpatico e mi mette allegria-
-Non so..- esito, tentando ancora di svincolarmi.
-Dai- interviene Liam -ci farebbe piacere. Siete una novità piacevole, e sarà bene iniziare a socializzare un po'. In tour non è previsto di poter litigare...quindi, prima ci capiamo a vicenda, meglio è-
Non sono sicura che il discorso di Liam mi piaccia. Io farò parte dell'entourage, quindi mi pare azzardato quello che ha detto. Non sarò sempre a stretto contatto con loro, penso, per cui le probabilità di litigare saranno pari a zero.
Sto formulando questi concetti in una replica, quando Zayn mi sorprende prendendomi sottobraccio e tirandomi verso gli altri, che si stanno incamminando fuori.
-Benvenuta in questa strana famiglia. Non farci caso. Anche a me faceva effetto, all'inizio. Ma non sono cosi' male, una volta capiti come sono -
A quanto pare, non è previsto che possa rifiutare.
Ci dirigiamo in un salotto privato, dove sono già arrivati altri membri della loro squadra, se così si possa chiamare. Conosco le guardie del corpo, alcune costumiste, dei truccatori, un coreografo, un tecnico del suono, e tra tutte queste persone faccio conoscenza con Teresa, che si occupera' di Matt mentre lavorerò. Mi fa una bellissima impressione, e un grosso peso mi scivola giù dalle spalle. Matt è un po' stranito, ma devo dire che socializza con facilità, e nonostante ogni tanto mi cerchi con lo sguardo per rassicurarsi, va volentieri in braccio a tutti quelli che lo vogliono coccolare.
Louis e Zayn, invece, mi mettono in soggezione.
Intanto sono veramente troppo belli. Anche Harry lo è, ma lui sorride, è solare, invece gli altri due sono più contenuti, più reticenti, soprattutto Louis, e mi dispiace perchè mi ero fatta l'idea che fosse esuberante e di compagnia. Invece stasera non lo è.
E poi non mi rivolgono praticamente mai la parola.
Quindi decido di rivolgermi perlopiù a Niall, Harry e Liam, che trovo assolutamente adorabili. Liam mi chiede dell'Italia, e chiacchieriamo tutti insieme piacevolmente, ritrovandomi a ridere di cuore più di una volta.
Zayn, ad un certo punto, decide di intervenire finalmente nella conversazione e gliene sono grata. Mano a mano che la cena procede, mi sento sempre più a mio agio. Sono educati ma chiassosi, ed alla fine mi dimentico di chi sono: mi sembrano semplicemente dei normalissimi ventenni che stanno passando una serata in compagnia, progettando un lavoro insieme.
Mentre rido per l'ennesima volta, mi giro per riempire il bicchiere d'acqua a Matt e colgo lo sguardo di Louis su di me. Mi sta scrutando, e mi sento sotto esame. Ricambio l'occhiata in tralice, imboccando il bambino.
Forse si è offeso perchè prima non gli ho risposto sul padre di Matt?
Spero che le cose funzionino. Non ho bisogno di ostilità, voglio che ci sia un clima sereno ed amichevole, ed il suo sguardo mi dispiace. Per cui metto le carte in tavola, dicendogli umilmente: -Spero che tu non ti sia offeso prima, Louis, se non ho risposto alla tua legittima curiosità sul padre di Matt. La verità è che la nostra situazione non è rosea. Anzi, è piuttosto complicata. Questo lavoro mi solleva da un sacco di problemi, soprattutto, mi ha permesso di allontanarmi per un po', che per noi è importante in questo momento.-
Lui pare sorpreso dal mio intento, quindi per la prima volta accenna un lieve sorriso. Il suo viso si illumina esattamente come succede in tutti i video che ho guardato, facendomi provare un tuffo al cuore.
-Non preoccuparti. Ho la tendenza a non moderare i pensieri e a parlare senza filtri. Mi dispiace per la tua situazione, e spero che quando avremo più confidenza mi spiegherai-
Colgo uno sguardo soddisfatto di Liam, mi sembra quasi di aver sostenuto un esame, superandolo.
La cena si avvia alla conclusione; Matt è appoggiato alla mia spalla, con lo sguardo vacuo tipico di quando sta per addormentarsi. Harry commenta, inclinando leggermente la testa:
-Hai tutta l'aria di essere una brava mamma-
Mi fa arrossire perchè sono lusingata che lo pensi, come qualsiasi altra mamma del pianeta.
Ci scambiamo, finalmente, la buonanotte. Sono letteralmente esausta, non vedo l'ora di potermene stare un po' sola col mio bimbo. Tutte queste esperienze di oggi stanno lasciando il segno, ho l'inizio di un mal di testa coi fiocchi. Appena entriamo in camera chiudo la porta alle mie spalle e sospiro, appoggiandomici contro. Spero di non aver fatto il passo più lungo della gamba. Spero di non aver preso una decisione azzardata, mollando tutto e venendo qui.
Preparo l'acqua per il bagno a Matt; e mentre lo insapono col suo bagnoschiuma all'albicocca, dall'aroma così familiare, mi viene un attacco di nostalgia, dettato dalla stanchezza e dall'emozione. Ripenso al nostro minuscolo appartamento, al lavoro, alle mie colleghe. Sono stata pazza ad intraprendere questa follia. Matt gioca con la schiuma e sbadiglia.
-La tua mamma è tutta matta, amore -gli confido.
Lui mi guarda:-Pecchè?-
-Perchè ti ha portato qui con lei, lontano da casa, dalle maestre della scuola, dai nonni...-
Lui ci pensa su, piegando la testolina, e poi mi dice candidamente, con un linguaggio che ancora non si capisce del tutto:
-Ma Niall è simpatico-.
Mi faccio una risata di cuore e confermo:
-Si hai ragione, Niall è simpatico- e su questa affermazione concludiamo il bagnetto, andando a letto. Meno male che c'è lui, con me.
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