🔞𝐅𝐥𝐨𝐰𝐞𝐫𝐬||𝐂𝐋𝟏𝟔

QUESTO CAPITOLO CONTIENE SCENE ESPLICITE.

"col tempo diventi sempre più bella, devo riconoscerlo" una voce roca pronuncia queste parole, mentre il suo proprietario è stravaccato sul divano dinanzi a me, in una penombra che fa scorgere a malapena i contorni della sua figura mascolina ed elegante.

nonostante il buio, vedo la sua mano farmi segno di sedermi accanto a sé, attendendo impaziente che esegua la sua richiesta.

e così faccio; mi siedo al suo fianco, tenendo una posizione dritta e sulla difensiva.

questo ragazzo mi provoca sempre i brividi lungo la schiena, quando non è impegnato a procurarmi orgasmi.

"meno chiacchiere, cosa vuoi?" gli chiedo non appena mi carezza i capelli, spostandoli per avere una visuale completa del lato del mio collo alla sua portata.

si avvicina al mio orecchio sinistro, portando la mano destra sul mio fianco e cingendolo per spingermi maggiormente verso di sé.

"sei troppo intelligente per non averlo capito" sussurra in quello che sembra un ringhio prima di baciare la mia pelle.

casa mia è sempre stata così vuota per colpa della sua costante assenza per via del lavoro...

ma beh, in quelle settimane libere da qualsiasi impegno non fa che mettere in pari.

proprio come sta facendo ora; con qualche coccola e il mazzo dei miei fiori preferiti che lascia sul tavolinetto del salotto quando entra a casa.

io e Charles siamo cresciuti insieme, ci conosciamo dall'asilo; da quando dipingevamo con le dita e lui mi sporcava sempre di tempera rossa la fronte urlando 'Simba!', eppure non mi sono mai abituata ai suoi occhi vitrei e alla sensazione di pace che il suo sorrisino mi provoca.

e non dovrei neanche abituarmici; non siamo una coppia e non abbiamo in programma di diventarlo se non tra qualche anno.

il nostro rapporto è... 'particolare', come ama definirlo lui.

non stiamo insieme ma ogni tanto amiamo farci compagnia in camera da letto, non stiamo insieme ma ci comportiamo come se lo fossimo.

"mi mancavi" ammette in tono quasi somesso, carezzandomi la mano con fare premuroso.

un sorriso timido fa spuntare le sue fossette, accentuate dall'ombra della sua barba incolta.

"sai, ho fatto un giretto in quel negozio..." la butto lì civettuola, sapendo l'effetto che quel tono e soprattutto quelle parole provocano in Charles.

diciamo o lo che ha un punto debole per Victoria's secrets.

il suo sorrisino innocente prende la curva di un ghigno malizioso nel giro di un secondo.

mi alzo dal divano, cercando si allontanarmi dal monegasco, che però non la prende bene.

mi afferra per i fianchi, facendomi voltare verso di lui per spingermi sulle sue gambe.

"non vorrai mica andare via ora che le cose si fanno interessanti" mormora sulle mie labbra mentre mi sistemo a cavalcioni su di lui.

la gonna morbida che indosso viene alzata leggermente dai miei movimenti, dando la possibilità al castano di insinuare le mani sotto di essa.

le sue dita giocherellano con i fianchetti del mio tanga, i suoi occhi si fanno sempre più scuri di lussuria, pur non perdendo mai la loro dolcezza inimitabile.

i nostri nasi si sfiorano, facendomi assaporare a pieni polmoni il suo dolce profumo.

"ti ho pensato tanto in questi giorni" sussurro timida, ridacchiando al contatto tra gli anelli freddi che porta e la mia pelle.

sorride, soddisfatto da quell'ammissione.

"soprattutto a tutto quello che ho voglia di fare con te"

le sue labbra si posano sulla punta del mio naso, scendendo poi sulle mie labbra, sulla mandibola e successivamente giù fino all'incavo del collo, totalmente scoperto per via della scollatura del vestito che indosso.

"e sentiamo; che vorresti fare con me?" mi chiede, distogliendo l'attenzione dalla mia clavicola per abbassare la zip posta sul fianco.

"sono cose che non possono essere dette a voce alta"

quando finalmente mi sfila il vestito, appallottolandolo e lanciandolo dall'altra parte del salotto, riesce a notare il regalino che gli ho fatto.

lingerie fatta di pizzo rosso.

"prima o poi mi farai venire un attacco di cuore" borbotta prima di ribaltare la situazione con un gesto secco.

mi butta sul divano, quasi lanciandosi su di me, attentando al mio collo, mordendo e succhiando qualsiasi lembo di pelle gli capiti a tiro.

il suo tocco, il suo profumo, la sua presenza; sono così totalizzanti da farmi credere che non ci sia cosa migliore che essere qui con lui.

insinuo le mani tra i suoi capelli mossi, aggrappandomici nella speranza che questo momento sia per sempre.

aggrappandomi all'idea che quello che facciamo sia giusto, che ci apparteniamo a vicenda, che provi quello che provo io.

sbottono la sua camicia tra un bacio e l'altro, lui mi si struscia addosso, impaziente almeno quanto me.

si slaccia i pantaloni, facendogli fare la fine del vestito e della camicia, quando noto i suoi boxer che lo contengono a stento.

a giudicare dall'imponenza, devo essergli mancata veramente molto.

ghignando si posiziona di nuovo su di me.

istintivamente allaccio le gambe al suo bacino, avvicinandolo maggiormente.

le sue mani riprendono il loro sentiero, tracciando la curva dei miei fianchi in maniera simmetrica, salendo fino ai seni e stringendoli fino a farli strabordare da suoi palmi.

afferro i suoi polsi guidando uno di essi alla base del collo, in modo che le sue dita lo stringano dolcemente.

mi gira la testa, tanta è l'euforia di finalmente riaverlo con me dopo settimane.

la sensazione della sua mano che mi stringe il collo mi fa automaticamente inarcare la schiena e separare del tutto le gambe donandogli accesso totale.

sposta il mio intimo, carezzando il mio punto debole con una calma disarmante.

mugolo il suo nome, accecata dalla lussuria e dal piacere che riesce a provocarmi con così poco.

il mio basso ventre è completamente in fiamme, anche se so che questo è solo l'inizio e che non me la darà vinta così velocemente.

i suoi occhi chiari mi guardano dall'alto, carichi di desiderio, mentre si inumidisce le labbra passandoci sopra la lingua.

lascia andare il mio collo, alla ricerca di un preservativo.

si allunga verso il cassetto posto sotto il poggiapiedi di fianco a noi.

perché tenere i preservativi lì e non in camera? non ho mai detto fossero solo in salotto.

Charles ha un po' la fissa dei contraccettivi, nonostante sappia bene che prendo la pillola.

non si svuota mai dentro o su di me senza protezioni, lo vede come una mancanza di rispetto, per questo mette un pacco di 'palloncini per adulti' in ogni angolo possibile e immaginabile.

vacci a capire qualcosa con questo qui.

ne prende uno, scartandolo con i denti e la mano sinistra, mentre la destra è impegnata a togliere di torno il suo intimo.

rimane così, come mamma lo ha fatto dinanzi a me intanto che srotola il gommino su tutta la sua lunghezza.

cerco di richiamarlo con l'ultimo filo di voce che ho, ma lui mi posa un dito sulle labbra per zittirmi.

entrambe le sue mani scivolano nuovamente sulle curve dei miei fianchi, fermandosi alle cosce, stringendole e entrando in me con un colpo secco.

oh porca troia.

da qui non capisco più nulla che non siano i suoi movimenti secchi e veloci che affondano sempre di più.

sento il suo tocco ovunque e da nessuna parte nello stesso momento, non avendone mai abbastanza di lui.

perdo la percezione del tempo, riuscendo a prestare attenzione solo al suo viso compiaciuto, e soprattutto ai suoi occhi cerulei che mi scrutano dalle ciglia lunghe e dritte.

mi aggrappo alla sua schiena muscolosa, tracciando con le unghie dei segni rossi lungo le scapole, mentre lui ansima piano nel mio orecchio intimandomi di graffiarlo ancora.

tra qualche spinta e mugugno, riesce ad appagarmi totalmente facendomi raggiungere l'apice.

viene quasi subito dopo di me, emettendo un grugnito soddisfatto prima di prendermi in braccio e cullarmi sul suo grembo.

passo le dita sui graffi che gli ho lasciato sulla schiena con le unghie.

chissà cosa dirà al suo personal trainer quando se ne accorgerà.

mi lascia un bacio sulla tempia prima di poggiare la schiena sul divano, portandomi con sé.

la sua mano poggiata sul mio fianco mi trattiene vicina a lui, con l'orecchio poggiato sul suo petto mentre ascolto il battito accelerato del suo cuore rilassarsi.

"je t'aimerai jusqu'à mon dernier souffle" dice in un sussurro quasi impercettibile, sorridendo dolcemente.

poi con lo sguardo indica il mazzo di fiori che mi ha portato, facendomi notare solo ora la scatolina di velluto nascosta tra i petali delle rose.

non ci posso credere.

prende i fiori, rimuovendo dal mazzo il piccolo contenitore prima di aprirlo e rivelare un anello.

"lo sai che non sono di tante parole; ma spero che quelle che spenderò per dirti quanto ti amo basteranno per farti diventare mia moglie"

raga non potete capire quanto mi cringia scrivere scene spicy🤠🔫
anyway spero di essermi fatta perdonare per l'inattività
ci si vede domenica con Books&Races<3

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