•scontri•
"Sono Carter" disse il ragazzo riferendosi alle due, ma soprattutto a Copeland.
A Abigail non dispiaceva, anzi, a lei non piacevano i tipi come Carter, preferiva quelli più tranquilli e dolci.
A Copeland invece piaceva Carter, era un bel ragazzo, dai tratti asiatici, capelli neri, occhi marroni e un bel sorriso beffardo.
"Piacere Copeland" disse l'amica sorridendogli, tra i due c'era del feeling e se ne erano accorti tutti e tre, ma nessuno voleva ammetterlo.
"Abigail" si limitò a dire la ragazza mentre si spazzientiva sempre di piú.
Per fortuna il ragazzo le accompagnò alla segreteria e mentre continuava a flirtare con la sua amica lei entra.
"Salve" salutò cordialmente la donna sulla cinquantina che è dietro il tavolo dove erano sparsi parecchi fogli, nel frattempo era entrata anche Copeland.
"Voi siete...?" domandò la donna abbassandosi gli occhiali e squadrandole da capo a piedi.
Abigail si sentí in soggezione, ma non le diede peso, dopo aver detto i loro nomi e cognomi le venirono date le chiavi delle stanze, le lezioni, gli orari, i nomi dei professori che avrebbero avuto e il regolamento d'istituto.
"Bene, ancora un'altra rampa e arriviamo" disse Abigail emozionata, non vedeva l'ora di vedere la loro stanza.
"Ma non potevamo prendere l'ascensore?" si lamentò Copeland che si era fatta dieci rampe di scale con 2 valige.
"Eccoci!" esclamò Abigail ignorando le insistenti lamentele dell'amica.
Fece girare due volte la chiave nella serratura ed entrò.
La camera era accogliente e i colori prevalenti erano il blu e rosso.
C'erano due letti e due comodini, una cabina armadio, un bagno, un piccolo frigorifero.
"Bella" commentò Copeland buttandosi su uno dei due letti.
"Già..." ammise Abigail poggiando le valige in un angolo della stanza.
....
"Abigail vai tu a prendere le boccette d'acqua, ti prego" la supplicò Copeland che era mezza addormentata sul letto,
Abigail si arrese subito, e dopo aver sbuffato si diresse verso le macchinette.
Mentre camminava per i corridoi sentiva molte persone parlare:'è nuova?' o 'ecco un'altra lecchina' o 'bel culo'.
Stufa allungò il passo e si scontrò contro qualcuno facendogli cadere la lattina di Red Bull a terra.
"Scusami" disse imbarazzata, il ragazzo la squadrò da capo a piedi.
"Guarda dove vai la prossima volta" disse scontroso, eppure aveva visto uno sguardo malizioso mentre la scrutava per bene.
"Sí..." disse e continuò per la sua strada.
Arrivata alle macchinette prese tre bottigliette d'acqua e ritornò in stanza.
...
"C'è ti ha detto 'guarda dove vai' e tu hai detto solamente 'si'?" disse incredula la ragazza, Abigail annuí.
"Argh...dovevi ucciderlo...o almeno dargli un pugno" disse l'amica, bhe sì, si sapeva far rispettare bene.
"Ceerto come no, tu si che sai come farsi una bella reputazione" rise la ragazza, ma fermi fermi fermi....
non vi ho ancora presentato le due amiche, che zuccona!
Abigail, carattieralmente, avrete giá intuito com'è: timida, dolce, stronza, vendicativa, sorridente.
È bassina, capelli neri mossi, occhi verdi, apparecchio.
Copeland è estroversa, simpatica -non che Abigail non lo sia- prepotente, diretta, ha un suo lato dolce ma non lo da a vedere.
È più alta di Abigail, capelli castani lunghi fino a poco sotto le spalle lisci, occhi marroni, e anche lei ha l'apparecchio.
"Bh io sono fatta così" disse sulla difensiva Copeland e Abigail rise.
....
"Bene ragazzi quest'anno vi voglio attivi, ci saranno molti argomenti che tratteremo complicati, lavoreremo duro, ma ce la faremo" parlò initerrottamente il professore di matematica, Abigail era sempre andata bene in questa materia, anche se non le andava molto a genio.
Comunque l'ora passò in fretta e si ritrovò in corridoio con la sua amica.
"Che due palle" si lamentò sbuffando Copeland, Abigail si era incatata a vedere il ragazzo che il giorno prima l'aveva trattata male.
"Abigail sveglia, che guardi?" le chiese l'amica passandole una mano davanti alla faccia.
La ragazza scosse il capo e tornò con i piedi per terra.
"Bello, eh?" le diede una gomitatina ridendo.
"No, è che...lui mi è venuto addosso ieri" disse la ragazza e Copeland annuí.
"quasi quasi quattro parole gliele dico" dice Copeland decisa
"Nono" la fermò Abigail per un braccio, ma si liberò dalla sua presa, si era cacciata in un brutto guaio.
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Questo era un nuovo capitolo, spero vi sia piaciuto.
Se è così magari lasciate una stellina❤️
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