•Happy Birthday Copeland•
Lo presi per il colletto e lo baciai.
Inizialmente ricambiò, ma poi si staccò.
Lo guardai torva.
"Che c'è?!" sbuffai, possibile che non riesca e vederlo bene?
"Abigail sai chi sono?" domandò.
"Ehm...un ragazzo(?)" dissi con fare ovvio.
"Ovvio, dico: sai il mio nome?" rifurmolò la domanda.
"No" risi.
"Nash" rispose secco.
Nash?
Pian piano la vista divenne meno appannata.
"N-Nash?" domandai balbettando.
"Se vuoi continuare..." sorrise malizioso.
Arrossì.
Ci mettemmo a ballare come ritardati.
"Credo che sia meglio se ti riporto al college" urlò Nash.
"No, mi sto divertendo..." risi lasciandogli un leggero bacio sulle labbra.
"Perchè?" domandò.
"Perchè cosa?"
"Perchè continui a baciarmi?" chiese.
"Per far ingelosire Matthew." dissi con nonchalance.
E senza aggiungere altro mi riportò al college.
Mi prese come se fossi una sposa e mi portò nella mia stanza.
"Nash non andare rimani qui" risi come un criceto con l'artrosi.
"Abigail, quando domani ti svegliarai non ricorderai nulla" disse facendomi sedere.
"Ma noo" dissi prolungando la 'o'.
"Si" rispose levandomi le scarpe, d'un tratto sentimmo bussare in modo insistente.
"Vado io" disse alzandosi, aprì la porta ed entrò un Matthew furibondo.
"Espinosa! Quale onore?" domandai ridendo, sembravo una di quelle oche.
Uccidetemi.
"Per quale motivo vi stavate baciando?" disse battendo un piede per terra.
"Per quale motivo dovrebbe interessarti?" risi.
"Mi fai...Uhm...Mi fai così incazzare" disse e passandosi una mano tra i capelli in modo frustrato.
Poi non ricordai nulla di quella sera.
....
*the morning later*
Mi svegliai nel mio letto con un fortissimo mal di testa.
Dovetti correre in bagno per rimettere, Copeland era andata a lezione.
Mi accasciai per terra, con la schiena attacca al termosifone.
Chiusi gli occhi per due secondi ma il mal di testa aumentò facendomi strizzare gli occhi per il dolore.
Non berrò mai più così tanto.
Ritornai al letto e riuscì a chiudere occhio per due orette.
*2 hours later*
Un bussare in modo insistente alla porta mi fece aprire gli occhi.
Mi alzai dal letto rischiando di cadere per terra e aprì la porta.
Una Copeland preoccupata entrò nella stanza con una busta bianca.
"Come stai? Ho comprato un po' di aspirine, per il mal di testa, tachipirina, in caso avessi la febbre, buscopan, se avessi mal di pancia e se...." stava parlando a raffica così la interruppi.
"Copeland...Calmati...Ho solo mal di testa" risposi ridacchiando forzatamente.
"Oh...Ehm....Scusami....Comunque ti devo dare una notiziona" mi comuncò sorridendo.
"Dimmi" mi sedetti sul mio letto e massaggiandomi le tempie.
"La prossima settimana torniamo a casa per le vacanze di Natale" disse con troppo entusiasmo.
"Bello..." sorrisi in modo forzato.
"Cosa c'è? Non sei felice di vedere i tuoi?" mi domandò avvicinandosi.
"Certo che lo sono...Solo che..." lasciai in sospeso la frase.
"Matthew?" domandò.
"No...È che non..." non riuscivo a trovare le parole giuste.
Ma poi alla fine....Cosa volevo dire? Non lo sapevo nemmeno io.
"Lascia stare..." dissi sdraiandomi sul letto.
"Okay, prima ho incontrato Nash, mi ha chiesto come stavi? Non è che mi nascondi qualcosa?" disse muovendo le sopracciglia, in risposta le lanciai un cuscino.
"Ehi! Non si dovrebbe picchiare la festeggiata!" esclamò ma poi si portò una mano alla bocca.
Festeggiata?
Oggi è il suo compleanno che stupida!
"Oddio Copely scusa mi sono dimenticata che oggi fai gli anni, perdonami" dissi scattando in piedi rischiando anche di cadere per lo sforzo.
"Non fa niente" sorrise forzatamente.
"Non è vero, fa e come!" esclamai risedendomi.
"Stasera ti darò il mio regalo" esclamai sorridendo.
"Veramente Abi non c'è bisogno che...." cominciò lei.
"Zitta e aspettami due minuti, si esce" dissi prendendo il pacchetto di tachipirina, ne presi una e la ingoiai con l'acqua.
Mi lavai e vestí anche se avevo ancora mal di testa.
Mi misi: un jeans, una felpa Hollister, vans nere e presi il giaccone.
"Vamos" dissi uscendo dalla stanza.
....
Andammo al parco, pensavate che andassimo a fare shopping, eh?
No, ho già l'armadio pieno di vestiti.
Scherzammo, giocammo e ridemmo come ritardate.
Mi piaceva passare del tempo con la mia migliore amica.
Quando tornammo alla stanza non ci reggevamo in piedi per quanto avevamo riso.
"Io vado a prendere qualcosa da mangiare tu aspettami qui" le comunicai uscendo dalla stanza.
Per il corriodoio incontrai Matthew.
"Ehi!" esclamai sorridendo, ero di ottimo umore.
"Abigail?" domandò.
"In carne ed ossa" risi.
"Sei ancora ubriaca?" chiese notando la mia felicità.
"No, sono solo di ottimo umore, oggi è il compleanno di Copeland" gli dissi sorridendo.
"Oh davvero? Falle gli auguri da parte mia" disse sorridendo anche lui.
"Pensavo di fare un piccolo pigiama-party, con voi ragazzi e Lexa" dissi.
In effetti è da tanto che non senti quell'altra malata di mente.
Risi mentalmente a come l'avevo soprannominata.
"Oh...Allora sento i ragazzi e poi ti faccio sapere" disse imabrazzato.
"Okay...Allora a forse dopo." dissi andando verso la stanza di Lexa.
Bussai due volte e la sua compagna di stanza mi venne ad aprire.
"Uhm...Chi cerchi?" disse con nonchalance.
"Lexa" dissi.
"Lexa!" urlò lei e subito vidi spuntare la testolina della ragazza.
"Eccomi! Non c'è bisogno che urli, Em." disse lei.
"Sisi" disse andandosene.
"Ehi! Dimmi" disse uscendo dalla stanza accostando la porta.
"Ecco oggi Copeland fa gli anni e pensavo di fare un pigiama party noi tre più i ragazzi" dissi.
"Va bene, prendo i vestiti e arrivo" disse.
Ritornai in stanza e bussai, come il mio solito avevo dimenticato le chiavi.
Mi venne ad aprire un tizio sconosciuto.
"Tu sei...?" chiese, cazzo ho sbagliato stanza!
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Okay dopo anni, secolo e milleni sono riuscita a postarlo, non lapidatemi.
Secondo voi chi è il tizio alla porta? Indizietto: lo rivedrete in più capitoli.❤️
Volevo anche fare gli auguri alla mia amica piercetheludo che oggi fa gli anni, auguri vecchiotta✌🏻️
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