•Camerino•
Mi baciò...
Rimasi stupita dalla sua mossa, primo perché era solamente la seconda persona che baciavo qualcuno, secondo perché non credevo che Matthew sonounostronzototale Espinosa potesse fare una cosa del genere.
Le sue labbra premevano ancora sulle mie e le schiuse per poi leccarmi il labbro inferiore per aprirmi la bocca.
Mi staccai di colpo, non ero pronta.
"Ti sei calmata?" mi domandò guardandomi negli occhi.
"Uhm...si...credo" risposi insicura.
"La chiave?" domandai e lui scosse il capo.
"Non la trovo" disse sbuffando.
Mi fece rimettere i piedi per terra e notai nella tasca della sua maglietta qualcosa: la chiave.
Mi avvicinai a lui e lo chiamai.
"Matt" gli poggiai una mano sulla spalla metre cercava per terra la chiave.
"Dimmi" rispose dolcemente.
"Ho trovato la chiave" dissi e gli si illuminarono gli occhi.
"Dov'è?" domandò, allungai insicura un braccio verso di lui e alzò un sopracciglio, infilai due dita nella taschina e lo vidi sussultare.
"Eccola" sorrisi e lui si mise una mano in fronte.
"Che sciocco..." disse tra se' e se'.
Aprì la porta e uscimmo, respirai a pieni polmoni.
Matthew stava per parlare ma qualcuno mi abbracciò.
"Dio Abi mi hai fatto preoccupare" sospirò Copeland e sorrisi.
"Scusa..." sussurrai abbracciandola.
"Che le hai fatto?" chiese a Matt.
"Niente" risposi al suo posto.
"Perché se..." cominciò
"Copeland non mi ha fatto nulla" risposi guardando Matt, continuavo ad avercela con lui ricordandomi di Grayson.
"Abigail ci sei?" mi domandò Copeland, nel frattempo eravamo arrivate in stanza.
"Ehm...si...dicevi?" chiesi svegliandomi da quello stato di trance.
"Ho chiuso con Carter" rispose fredda.
"Come? Cosa?" domandai confusa.
"Sì...Non siamo fatti per stare insieme" rispose con nonchalance.
Mah...Le chiederò più tardi spiegazioni visto che si è infilata le cuffiette e non vuole essere disturbata mentre ascolta la musica.
Dopo un po' sentì le note di 'Poison' di Rita Ora diffondersi nell'aria e capisco che il mio telefono sta squillando.
-Abigail Emily Werley!-urlò mia madre dall'altra parte.
-Ehi! Mamma!- dissi sapendo che avrebbe cominciato a sclerare.
-Non ti fai sentire da due settimane e te ne esci con un 'ehi!Mamma'?- sbraitò
-Scusa...?- sembrò una domanda.
-Scusa accettate...Come va lì?-
-Bene bene, da voi?-
-Ci manchi...-
-Anche voi...-
E la conversazione si spostò sull'argomento 'scuola' e poi 'ragazzi'
-Allora? Sono carini?-
-Mamma!-
-Scusa, scusa-
-Comunque tesoro è importante che ti impegni sullo studio...-
-Si mamma-
-Bene ora vado, ciao amore-
-Ciao mamma-
E attaccai.
Mi alzai dal letto e uscì dalla stanza.
Feci una passeggiata e ripensai a tutto quello che era successo.
Grayson.
Mi mancava, sarei voluta andare nella sua stanza e dirgli che gli volevo bene, ma avrei peggiorato solo la situazione.
Mentre continuavo a pensare andai a sbattere contro qualcosa o meglio...qualcuno.
"Anita?" chiese.
"Dio ma che ti costa capire che mi chiamo Abigail" sbraitai.
"Scusa" si scusò il ragazzo e sospirai.
"No scusami tu, non avrei dovuto risponderti male" sussurrai dispiaciuta.
"Fa niente...Dove va in giro tutta sola una ragazza bella come te?" mi domandò e arrossii all'aggettivo che usò.
"Io...Ehm..." balbettai e mi sarei schiaffeggiata da sola per essere sembrata stupida.
"Da nessuna parte" dissi alla fine.
"Beh...Ti va di venire con me?" mi domandò avvicinandosi.
"Dove?" chiesi inclinando il capo da una parte.
"Devo fare un po' di compere" sorrise il ragazzo.
"Va bene" dissi e ci dirigemmo verso la sua macchina.
Appena accese la macchina partì 'Teenage Dream' di Katy Perry.
Arrivammo al centro commerciale il venti minuti.
Passammo da 'Hollister' poi da 'Calvin Klein' e subito dopo da 'Foot Locker' per poi finire con 'Pull and Bear'.
Mentre si provava una maglietta mi chiamò.
"Abigail!" disse
"Dimmi" risposi staccando gli occhi dal telefono.
"Ehm...Entra un attimo..." disse e sembrava quasi imbarazzato.
"Che c...Oh...Ti offendi se ti dico che sei un ritardato?" domandai ridendo.
"No fai pure" rise con me.
"Sei un ritardato!" risi più forte. In pratica per mettersi una maglietta gli si era agganciata all'orecchino e ora la maglia pendeva dal suo orecchio, naturalmente la reggeva in tal modo che non si strappasse.
"Aspetta ti aiuto" dissi tra le risate e mi avvicinai.
Cominciai a combattere con il suo orecchino e la maglia.
Il suo respiro toccava la mia spalla facendomi salire l'ansia, troppo vicini.
"Fatto?" sussurrò.
"No, credo che dovrai tagliarti l'orecchio" risi alla mia stessa battuta e lui con me.
"Aspetta..." mi avvicinai ancora di più, se solo non avesse la testa sarebbe più facile.
<wow Abigail ottima osservazione>
<uffa ancora tu>
<vabbeh me ne vado ciaao>
Mi morsi il labbro frustata, Dio ma degli orecchini più semplice no!
"Non lo fare." sussurrò, mi girai verso di lui interrogativa.
Mi imitò mordendosi il labbro e arrossì.
"Perché?" domandai.
"Tu non lo fare e basta." sussurrò giardandomi negli occhi e io annuì.
"Sì ce l'ho fatta!" esclamai felice e lui rise al mio comportamento.
Mi allontai leggermente da lui e notai che se qualcuno avesse aperto la porta avrebbe fraiteso, lui senza maglia e vicino a me.
Notai la miriade di tatuaggi che aveva lungo il corpo.
D'istino tracciai quello che aveva sul petto ma ritrassi subito la mano imbarazzata.
Lui riprese subito la mano e se la riportò sul petto dov'era prima, eravamo decisamente troppo vicini.
Alzai lentamente il capo per poterlo vedere in viso.
"Non mi da fastidio...Continua pure" soffiò dolcemente sulle mie labbra.
Deglutì a fatica, la mia mano era rimasta sempre lì mentre ci guardavamo a vicenda e...
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Ehilààà! Come vaaa?
Ora che Abigail e Justin sono nello stesso camerino vicinissimi, cosa accadrà? Si baceranno? Si allontaneranno?
Ma cosa più importante: Matthew come reagirebbe se i due dovessero baciarsi?
Per saperne di più dovrete aspettare il prossimo capitolo...⭐️
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