•Lettera•

Lexa's pov
-Degli amici conosciuti al college, che ci volevano accompagnare. Niente di che.- dissi con nonchalance, Abigail non fece altre domande. Dopo qualche attimo il suo telefono squillò e quindi fu costretta ad alzarsi ed andare a rispondere fuori. Mentre io guardavo i messaggi che mi erano arrivati.

Da: Nash
Che cosa le hai detto? Qui siamo tutti in ansia, quindi quando finisci vieni a casa mia, ti aspettiamo.

Riposi il cellulare in borsa, non rispondendo al moro. Mentre Abigail tornava nel bar con passo rapido.
-Lexa, scusami, ma devo andare! Ci sentiamo presto!- disse poi scappando via e lasciando, prima, qualche dollaro per la sua cioccolata calda. Pagai e poi uscii dal locale, salendo sulla mia Range Rover nera, per poi sfrecciare verso casa Grier.

Abigail's pov
Mi diressi frettolosamente verso casa di Kelsey, con una busta abbastanza pesante in mano. Pochi minuti prima mi aveva chiamata, in lacrime, supplicandomi di andare a casa sua, non so perché, ma il mio sesto senso da donna mi diceva che qui c'era lo zampino di Nash, quindi avevo fatto un salto al supermercato.

Giunta a casa sua bussai e mi venne ad aprire lei in pessime condizioni: trucco colato, maglietta gigantesca grigia, leggins grigi, calzettoni neri e i capelli arruffati in una cipolla. L'abbracciai sapendo che ne avesse veramente bisogno, facendola piangere sulla mia spalla. Poi mi fece entrare e posai il cappotto sull'appendi abiti.

-Ti va di dirmi che è successo?- le chiesi sedendomi insieme a lei sul suo divano di pelle nera. La vidi annuire e passarono alcuni secondi prima che aprisse bocca per parlare.

-Avevi ragione... Su Nash, non mi sarei dovuta fidare. Ha così tanti segreti con me, io mi sono aperta e lui è ancora un libro chiuso per me. Non mi racconta la verità. Io non... Non riesco a stare con qualcuno che non si apre con me, che mi racconta bugie.- disse iniziando di nuovo a piangere. La strinsi al mio petto, poggiando il mio mento sulla sua testa e accarezzandole la testa, mentre riflettevo sulle sue parole. Sapevo che lui insieme agli altri mi nascondevano qualcosa, ma sapevo anche che Nash era un tipo piuttosto particolare, molto chiuso.

-Kels... Nash è un ragazzo... Particolare, ci vuole tempo prima che riesca completamente ad aprirsi con una persona. Devi avere solo molta pazienza.- dissi sospirando, stavo seriamente difendo Nash? Avrei dovuto appoggiare Kelsey, dire che era una persona del cazzo, che era un idiota, che doveva andare avanti. Eppure gli stavo dando un'altra possibilità, stavo sbagliando?

-Lo so, ma... Io non riesco...- disse facendo uscire ancora altre lacrime, gliele asciugai. Odiavo vederla distrutta così per un semplice ragazzo, non si meritava certe cose Kelsey, aveva un cuore così buono.

-Facciamo così... Ora usciamo e andiamo allo skate park, quello che tanto ami. Vai a lavarti ed io ti scelgo i vestiti, poi prendi lo skate ed andiamo.- dissi facendola alzare. Sorrise leggermente e si diresse verso il bagno, senza ribattere, mentre mi dirigevo verso la sua camera e guardavo cosa farle mettere. Alla fine optai per un blue jeans, una felpa verdone con scritto 'American girls do it better' e le vans nere, con dei calzini abbastanza pesanti bianchi.
Poi notai sul comodino un foglio di carta, simile ad una lettera. Mi avvicinai curiosa e vidi una scritta in pennarello verde sopra la busta 'Per Kelsey'.
Sapevo che non dovevo farlo, che erano affari di Kelsey, ma se fosse stato Nash dovevo leggerlo, in caso contrario l'avrei lasciata dove l'avevo trovata.

'Cara Kelsey,
Sono Nash, so che non vorresti che io...' smisi di leggere quando sentii l'acqua della doccia smettere di scorrere, infilai la lettera velocemente dentro la mia borsa e mi sedetti sul suo letto. In attesa che arrivasse. Non era giusto quello che stavo facendo, ma dovevo sapere, in un modo o nell'altro.

-Vestiti! Muoviti!- dissi incitandola ad andare più veloce, visto che mia nonna ci avrebbe impiegato di meno. Lei sbuffò ma iniziò a vestirsi più rapidamente, mentre io controllavo le mie notifiche. C'erano vari messaggi sul nostro gruppo, in cui dicevano di uscire quella sera. In effetti era da tanto che non uscivo con loro, mi mancavano Dylan, Tyler, Trevor ed anche quella stronza di Rachel, magari si sarebbero calmate un po' le acque dal momento che a Kelsey non interessava più Trevor.

Da: Tyler
Dai raga, stasera andiamo da Jenny's pizza e poi usciamo, è da troppo tempo che non facciamo una delle nostre serate.

Ci pensai un po' su, non aveva tutti i torti in fin dei conti. Feci leggere il messaggio a Kels, che sembro rifletterci un po' per poi annuire.

-Per me si può fare, mi manca quello stronzo di Dylan.- disse ridendo ed asciugandosi i capelli bagnati. Pensai a come rispondere sul gruppo, nel frattempo quasi tutti avevano accettato, mancavo io, Kels e Justin, il quale pensavo sarebbe venuto.

A: Chillin' with my friends🤘🏼
Contate pure su me e Kelsey.

Risposi e poi riposi il telefono in tasca, avendo notato che aveva finito di vestirsi. Quindi uscimmo e tra una battuta e l'altra arrivammo al parco, pieno di bambini, ma anche di ragazzi.
Kelsey iniziò ad andare sul suo skate, costringendomi ad accelerare il passo.

-Kels... Aspettami...- dissi col respiro affannato, avrei dovuto iniziare ad andare in palestra, non avevo neanche fatto dieci metri e già stavo collassando al suolo. Lei ridacchiò scendendo ed aspettandomi.

-Che lumaca...- disse deridendomi, al che le alzai il dito medio ridendo sotto i baffi. Poi ci dirigemmo verso una panchina e mentre lei si divertiva a giocherellare con lo skate io mi osservai intorno. Non c'erano tante persone come il solito, magari anche perché i bambini di inverno ci venivano meno spesso al parco. In compenso c'erano parecchi ragazzi, che fumavano, che ridevano e che parlavano. Ah bella l'adolescenza... Ma alla fine non ero mica così vecchia.

-Abigail...- sussurrò Kelsey avvicinandosi a me. Io le sorrisi non capendo da cosa fosse scaturito questo suo cambio di umore improvviso. Mi indicò col dito un qualcosa dietro di me, e sempre col sorriso sul volto mi girai. La scena che mi si presentò davanti era una delle più strane e sconvolgenti...

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Holaa! Scusa il ritardo, ma avevo veramente poca immaginazione. Spero che comunque vi sia piaciuto❤️
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Byee

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