•Bar•
Mi risvegliai sentendomi tutta dolorante. Neanche avessi fatto una maratona. Dopo aver passato dei buoni cinque minuti a ricordare quello che era successo la sera precedente, mi alzai. Mi diressi in bagno e mi sciacquai il viso. Poi scesi giù a fare colazione, trovai mia madre intenta a messaggiare con qualcuno, probabilmente con le sue amiche.
-Buongiorno Theresa.- dissi sorridendole e sedendomi a tavola. Lei rimase a scrivere sul cellulare non calcolandomi. Quando tua madre ti vuole bene...
-Oh scusa tesoro! Stavo parlando con Hanna.- disse sedendosi davanti a me. Alzai lo sguardo dalla mia tazza e la fissai in attesa che continuasse. Dopo aver digitato qualcos altro finalmente mi concesse la sua attenzione.
-Ci scrivevamo del fatto che dovreste parlare...- disse poggiando i gomiti sul tavolo, osservando una mia possibile reazione. Ingoiai una manciata di cereali al miele, cercando di non fare una tragedia greca.
-Parlare? Sei seria? E di cosa? Del tempo? O magari di come mi abbiano trattata?- dissi alzandomi essendo già stanca di questa conversazione, depositai la tazza nel lavabo e, senza aspettare che riabbattesse, filai dritta in camera mia e mi vestii.
-Abigail, hai visite!- urlò mia madre dopo un'ora che avevo passato a non fare nulla. Mi alzai dal mio comodo letto ed andai in sala da pranzo. Sapevo che sarebbe stato Justin, quindi non mi preoccupai, sebbene sapessi che avremmo avuto una di quelle chiacchierate in cui io dovevo parlare, e sapevo che sarei finita in lacrime. Stupida emotività.
Arrivai e per poco non mi venne un infarto: Matthew Lee Espinosa era di fianco a mia madre e mi guardava. Tutto quello che in due anni avevo soppresso tornò a galla, tutte le emozioni, tutto il dolore. Era cambiato: aveva i capelli leggermente più lunghi, i tratti bambineschi, che aveva fino ad un paio di anni, fa erano scomparsi lasciando spazio a dei tratti più da uomo, la mascella era più marcata, era più alto, ma le labbra erano sempre le stesse, leggermente screpolate e torturate dai suoi denti, erano loro a trarmi in inganno insieme a quegli occhi enigmatici. Sotto i suoi occhi, sempre marroni con qualche spruzzo di verde, c'erano le sue solite occhiaie, la sua pelle sembrava essere più pallida del solito, mentre il sorriso era sempre lo stesso. Scossi il capo non volendo vederlo.
-Abigail dovete parlare.- disse mia madre avvicinandosi a me, con quello stupido tono autoritario, ma automaticamente indietreggiai, non volendo che nessuno mi toccasse, né parlasse.
-No, non dobbiamo dirci un bel niente.- risposi secca. Matthew mi guardò con uno sguardo supplichevole e il suo sorriso si spense immediatamente, ma non ne volevo assolutamente sapere.
-Abigail...Ti prego.- aprì bocca, per la prima volta, Matthew. La sua voce era più roca, più profonda e più intensa. Mi sembrò di vedere un'altra persona, e non più il Matthew di una volta, però considerando che mi aveva usata, probabilmente era un 'finto' Matthew.
-No.- dissi per poi correre in camera mia. Chiusi a chiave e mi buttai sul letto. Dopo tutto questo tempo con quale coraggio si presentava qui a Seattle, più precisamente, a casa mia e pretendeva di rivolgermi la parola? Dopo tutto quello che era successo? Perché non poteva semplicemente dimenticarsi di me ed andare avanti con la sua vita? Mi ricordai, improvvisamente, di avere appuntamento con Justin davanti al bar della stazione, quindi mi preparai.
Mi misi un po' di trucco per non sembrare uno zombie e far scappare chiunque mi avrebbe visto.
Le undici arrivarono velocemente e io uscii di casa dirigendomi verso il luogo di incontro, per mia fortuna Matthew se ne era andato, così non l'avrei incontrato. Trovai Justin davanti all'entrata e, quando mi notò, sorrise.
Mi avvicinai e lo baciai. Ma non come le altre volte, sembrava essere un bacio più passionale. Tanto che inizialmente Justin sembrò sorpreso, ma poi si abituò. Di solito non ero il tipo di ragazza che faceva certe cose, soprattutto in pubblico, anzi, mi imbarazzavo molto.
-Wewewe! Cosa ti prende, piccola?- disse staccandosi. Sbuffai e lo abbracciai, avevo bisogno, necessitavo, di un contatto fisico, di qualsiasi tipo. Spesso e volentieri non ero molto affettuosa, ma alla fine Justin era il mio ragazzo, quindi era normale.
-Nulla, volevo solo essere un po' più amorevole.- risposi entrando nel bar e andando a sedermi in uno dei tanti tavoli. Mi seguì e cambiò discorso, afferrando il listino.
-Come stai?- mi domandò riferendosi probabilmente alla sera precedente. Nonostante non volessi aprire l'argomento, mi sforzai di rispondere. Gli dovevo delle spiegazioni.
-Bene, potrebbe andare meglio, ma va bene.- dissi giocando con un mio braccialetto. Per la mia fortuna arrivò un cameriere che ci chiese cosa volessimo. Sinceramente non avevo voglia e intenzione di raccontargli del fatto che Matthew si era presentato a casa mia, per parlarmi. Non sapevo se l'avrebbe presa bene, anzi, non sapevo proprio come l'avrebbe presa.
Justin non riaprì l'argomento, e gliene fui grata. Parlammo di altre cose per tutto il tempo mentre mangiavamo e bevevamo ciò che avevamo ordinato.
-Devo andare, ma ci vediamo presto.- disse lasciandomi un bacio casto sulle labbra. Lo osservai allontanarsi, avrei preferito che restasse con me. Non appena fu abbastanza lontano sentii qualcuno parlarmi.
-Non importa quante volte ti bacerà, quelle labbra saranno sempre di mia proprietà.- riconobbi la sua voce: Matthew. Era un suono così bello che avrei voluto ascoltare milioni di volte, ma non potevo cedere così, dopo tutti gli sforzi, lo dovevo a me ed a Justin. Mi girai verso il diretto interessato e lo guardai con fare annoiato.
-E questa dove l'hai presa? Da citazioni tumblr su instagram?- dissi appoggiando una mano sul fianco. Mi squadrò e poi si avvicinò. Okay Abigail, adesso non indietreggiare o capirà che ancora ti fa un certo effetto.
-È inutile che fai tanto la gradassa se poi diventi vulnerabile sotto il mio sguardo.- continuò guardandomi negli occhi. Ma chi si crede di essere? Il re del mondo? Ha proprio sbagliato persona. Sospirai stanca da quel suo modo di atteggiarsi.
-Ma che ragazzo vissuto.- dissi prontamente battendo le mani. Mi guardò male per poi riprendere a parlare. In quel momento avrei voluto solamente andarmene via, scappare, correre, fuggire e non uscire mai più.
-...-
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HEELLOOO!
I'm back!! Spero che il capitolo sia decente, se ci sono errori è perché non ho ricontrollato.
Ieri era il bday di Matthew!! Piccoli dinosauri crescono...🤓😂
Shippate Mabigail o Jabigail? Lool. Io shippo Cashew. Mi sembra giusto😂
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