•Anima Gemella•

-Avevo capito che ancora non scorresse buon sangue tra voi...- disse Matthew sedendosi di fronte a me. Imbarazzata iniziai a mangiare i pancake, cercando di elaborare una risposta decente alla sua affermazione.

-Infatti è così... Solo che dobbiamo parlare.- risposi bevendo del latte. Mia madre aveva lasciato la cucina, dandoci un po' di privacy. Quando mi trovai da sola con lui sentii qualcosa smuoversi nello stomaco, come ansia.

-Uhm... Okay.- disse incerto rubandomi, successivamente, un pezzo di pancake. Io gli diede una botta sulla mano, fingendomi offesa. Ma alla fine ridacchiammo entrambi per la situazione.

-Allora... Uhm... Con Jake?- domandò leggermente imbarazzato. Io sospirai e ruotai gli occhi al cielo. Non gli sarebbe andato a genio Justin. Poi posai il piatto sporco nel lavabo ed iniziai a parlare.

-Justin.- dissi lavandolo e notai che mi si avvicinò. Il cuore perse qualche battito, ma non ci diedi troppa importanza. Mi adagiai sul lavabo e trovai il suo viso più vicino di quanto pensassi, più vicino di quanto volessi.

-Sisi, lui...- disse con un movimento della mano che gli dava un tocco di nonchalance. Sapevo quanto Matthew non tollerasse Justin e quanto il sentimento fosse ricambiato, non si sopportavano dai tempi del college, ma in quel periodo per motivi ovvi: io e Matt stavamo insieme e Justin ci aveva provato con me un paio di volte.

-Comunque tutto bene...- dissi osservando le dita dei miei piedi scalzi. Avevo il vizio di andare in giro senza ciabatte, poco importava se fosse gennaio o agosto, non riuscivo proprio ad indossarle, le perdevo per la casa e mi ritrovavo sempre a saltellare di qua e di là.

-Ma non benissimo... Cosa c'è che ti turba?- domandò intrufolandosi tra le mie gambe, facendomi smettere di fissare i miei piedi, come se fossi una feticista. Alzai lo sguardo, osservandolo dal busto fino agli occhi e lì mi trovai in trappola, come un tempo.

-Beh... Abbiamo avuto delle divergenze, ma nulla di preoccupante.- risposi prontamente. Non sapevo perché Matthew stesse insistendo sull'argomento Justin, se non lo stimava particolarmente.

-Ne vuoi parlare? Sono un ottimo ascoltatore, eh. Ascolto sempre Cameron lamentarsi del mio disordine. Sempre se ascoltare corrisponde ad annuire pur avendo delle cuffiette nelle orecchie.- ridacchiò facendo ridere anche a me. A volte mi sembrava che fosse tornato il vecchio Matthew,
quello che mi faceva ridere e mi preoccupava questa cosa, perché così era riuscito ad ingannarmi a spezzarmi il cuore.

-Preferirei di no.- risposi e lui annuì. Così cambiai discorso, non volendo parlare della mia vita amorosa, che al momento non era particolarmente felice.

-E tu? Trovata l'anima gemella?- domandai deridendolo leggermente. Matthew abbassò il capo sorridendo a sua volta, senza spostarsi da quella posizione, molto comoda e familiare. Poi rialzò lo sguardo ed i nostri occhi si scontrarono violentemente, come quando l'acqua si schianta contro uno scoglio.

-Sì, ma me lo sono fatto sfuggire di mano...- sussurrò avvicinando il suo viso al mio, mi pietrificai non sapendo cosa fare. Stava forse cercando di baciarmi? Ma poco tempo dopo qualcuno spalancò la porta facendola staccare di scatto e mi sentii finalmente libera di respirare l'aria a pieni polmoni.

Cosa significava tutto quello? Cosa voleva dire con quelle parole? Stava cercando di baciarmi? Parlava di me? Mi reputava veramente la sua anima gemella? O forse ha trovato qualcun'altra durante questi due anni che gli facesse battere il cuore, più di quanto lo facessi io, o più di quanto pensavo di fare.

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Heey!
Che ne pensate di tutta questa storia? Vorrei ascoltare un vostro parere, quindi commentate dicendo come la pensate.
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Byee

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