Mia

La stanza era piccola e molto buia. Il rumore di diversi computer rendeva quasi fastidioso restare lì dentro. Beverly si guardò intorno aggrottando la fronte.

-Dov'è finita?- borbottò -Quando serve non c'è mai-

-Credi che sia la persona giusta?- le sussurrai io, vedendo che c'erano carte buttate ovunque, anche per terra.

-Certo ... non ti fare ingannare dalle apparenze, nonostante tutto è molto in gamba ... troverà sicuramente una soluzione-

-L'ambiente non è proprio dei migliori-

-Lo so, ma fidati-

Anche perché altro non potevo proprio fare.

-Mia- urlò Beverly, battendo i palmi delle mani contro la scrivania –Mia- ripeté alzando il tono della voce. I braccialetti che aveva al polso tintinnarono insistenti, come una campanella.

-Arrivo- rispose una voce ed un attimo dopo si aprì una porta, rivelando una donna dai lunghi capelli fucsia –si può sapere il motivo di tutta questa fretta?- esclamò con l'espressione di quella a cui non importa assolutamente nulla di ciò che pensano gli altri.

-Oggi abbiamo un'ospite speciale- esclamò Beverly sorridente e con un gesto m'indicò.

La nuova arrivata mi guardò un attimo, poi si voltò verso Beverly. –Dovrei conoscerla?-

-Ti dico un nome: Incubo d'estate ... ora non puoi dirmi che non sai chi è-

-Mi dispiace, ma non lo so-

-Eh dai! L'ultimo romanzo di Megan York!-

Mia continuò a fissare con sguardo vacuo.

-Lei è Megan York!-

Ancora nulla.

-Ah, non capisci proprio niente di buona letteratura!- esclamò la ragazza.

-Senti chi parla!- rispose l'altra.

-A non tutti piace il genere horror- dissi io, anche perché l'ultima cosa di cui avevo bisogno era essere testimone di una litigata dalla quale sarebbero nati solo problemi. –Comunque non siamo qua per una disquisizione letteraria-

-Esatto- esclamò Beverly, prendendo in mano la situazione. –Dobbiamo trovare una persona che ha scritto delle cose-

-Sono in ascolto: datemi tutti i dettagli-

E Beverly le espose una versione un po' edulcorata degli avvenimenti. –Quindi noi dobbiamo trovare chi ha scritto questa storia- concluse.

-E come pensate che io possa aiutarvi?-

-Io penso che questo manoscritto non sia stato consegnato direttamente dallo scrittore, probabilmente non voleva correre il rischio di farsi vedere, magari puoi provare a vedere se sono state fatte delle spedizioni-

-Fuori da questo ufficio ci sono delle telecamere?- chiese Mia.

-All'ingresso dell'edificio- risposi.

-Ottimo ... penso che riuscirò ad ottenere le registrazioni-

-E cerca di dare la massima priorità a questo caso- disse Beverly -non abbiamo tempo da perdere- fece un giro su se stessa ed uscì, il passo spedito, lasciandomi ad assistere alle lamentele di Mia.

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