La nebbia

Ero due passi dietro a Beverly. Era stata lei a dirmi di mantenere una certa distanza, giusto per evitare interferenze.

-Lo spirito deve interagire con me- mi aveva spiegato –sono io che lo evoco, sono io che devo avere il potere su di lui ... meglio che non gli vengano strane idee-

Mi chiesi cosa intendesse con "strane idee". Era forse successo che gli spiriti aggredissero qualcuno durante uno di quei rituali? Ovviamente non esposi le mie preoccupazioni. Intanto non sarebbe cambiato nulla.

-Cominciamo- esclamò Beverly ed iniziò ad esprimersi in un linguaggio che non conoscevo.

Immediatamente cominciò ad alzarsi una nebbia fitta che in pochi secondi invase tutta la stanza rendendo quasi impossibile riuscire a guardarsi attorno. Inspirai a fondo tentando di controllare i battiti del mio cuore.

La voce di Beverly parve affievolirsi un attimo, poi la sentii muoversi, indietreggiare, mi sbatté contro.

-Qualcosa non va- disse.

-Non è normale?-

-Un po' di nebbia forse ... non così tanta ... decisamente inquietante-

-Cosa vuol dire?-

-Non so ... dobbiamo uscire di qua- intravidi il suo braccio che si muoveva ed afferrai la sua mano. Mi sembrava di essere sott'acqua, ogni movimento doveva essere calcolato con la massima precisione.

Beverly mi spinse leggermente laddove avrebbe dovuto esserci l'uscita. Strizzai gli occhi per intravedere la porta, ma non vidi proprio nulla ... anzi, non si vedevano neanche più i muri. Sembrava di essere persi in una bufera di neve. Dopo un attimo di esitazione allungai un braccio davanti nel tentativo di toccare le pareti e riuscire così ad orientarmi. Qualcosa di gelido mi afferrò il polso. Lanciai un urlo, presa dal panico. Cosa stava succedendo? Cercai di liberarmi da quella morsa. Nel frattempo Beverly stava urlando qualcosa, un sortilegio probabilmente. Presa dal panico sentii la mia natura prendere il sopravvento. Successe tutto in un attimo. La cosa che mi aveva afferrato mi lasciò all'improvviso, come se la mia pelle scottasse. Rapida mi lanciai in avanti, con una velocità che normalmente non possedevo, spinsi con tutte le mie forze ed un attimo dopo io e Beverly ci ritrovammo per terra in corridoio, entrambe in preda alla tosse, sotto lo sguardo curioso di chi passava di lì.

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