Prologo
Anche se doveva essere a letto da ore, Marinette passeggiava da sola per le vie di Parigi. La sua determinazione superava la paura. Inoltre, dentro la sua borsa, c'era la sua kwami Tikki, pronta a trasformarla in Ladybug, in caso di bisogno. Marinette, di tanto in tanto, si stropicciava gli occhi per scacciare le lacrime. Era passato un giorno da ciò che era successo con Chat Noir. Lei lo amava. Sapeva che il suo gattino aveva ragione, quando le aveva detto che era facile scambiare l'idolatria per amore, ma Marinette non lo aveva mai idolatrato. Si sfiorò la guancia, dove Chat Noir le aveva dato il bacio, e accelerò il passo. Tikki le aveva chiesto più volte dove stava andando, ma la ragazza rispondeva sempre con poche parole. -Lo saprai prestissimo, Tikki. So quello che faccio.- Dopo aver camminato almeno per un'oretta sotto la luce dei lampioni e della luna, Marinette giunse a destinazione.
-Eccoci, Tikki!- esclamò la ragazza, quando si precipitò per la spiaggia artificiale di Parigi. Era lì che era successo tutto. I baci, la quasi akumizzazione... Marinette si sarebbe ricordata per sempre quella notte. La ragazza sorrise commossa, quando ritrovò la rosa rossa, che le aveva regalato Chat Noir. Tikki fece capolino dalla borsa e osservò la sua portatrice mettersi la rosa dietro l'orecchio. -Sei venuta fin qui nel cuore della notte per riprenderti una rosa?- domandò il kwami con curiosità. Marinette la guardò ed annuì. -E' molto importante per me. Anche se ho rischiato grosso, non voglio dimenticare nulla. Vorrei solo...- A quel punto, Marinette scoppiò in lacrime e cadde sulle ginocchia. I suoi pensieri erano andati a Monarch, che era quasi riuscito a akumizzarla. Se Chat Noir non l'avesse baciata, chissà quali sarebbero state le conseguenze. Marinette maledisse Monarch e sé stessa per aver lasciato che il cugino di Adrien, Félix, si fosse impossessato di tutti i Miraculous. Era tutta colpa sua... Tikki uscì dalla borsa e abbracciò forte la sua portatrice per provare a calmarla. -Ci sono io con te, Marinette. Ricordati che non sei sola.- Marinette, tra le lacrime, diede un buffetto affettuoso al suo kwami. -Hai ragione. Ho te, ho Alya, la mia famiglia e tutti gli altri. Forse anche Luka.- Marinette riuscì a sorridere e si alzò. Poco importava se aveva i pantaloni sporchi di sabbia, a casa si sarebbe cambiata. La ragazza alzò lo sguardo verso la luna, pensando ai suoi amici e a Chat Noir. Chissà cosa stava facendo in quel momento...
Nel frattempo, nella sua villa, Adrien era sdraiato sul suo letto, ma non riusciva a chiudere occhio. Pensava solo a Marinette, della quale ne era innamorato. Il ragazzo voleva passare più tempo con lei, sia in vesti civili che da Chat Noir. Come supereroe, Adrien poteva essere sé stesso e Marinette amava quel suo lato sarcastico e scherzoso, che non c'era quando era un semplice ragazzo. No, non era un semplice ragazzo. Suo padre aveva già scritto il suo destino e c'era ben poco da fare. Plagg interruppe i pensieri di Adrien, masticando un pezzo di formaggio. -Oh, ma perchè quel muso lungo, Adrien? Non dirmi quello che temo.- Adrien guardò il suo kwami, inarcando un sopracciglio. -Tu, almeno, ti tiri su il morale molto facilmente. Vorrei solo stare con Marinette, ma non so se posso farlo... né così né come Chat Noir...- Il kwami ingoiò intero il suo pezzo di formaggio. -Sai che ti dico? Dovresti seguire la filosofia del tuo amico. Vai da lei e fregatene delle regole.- Adrien si sedette e prese il kwami tra le mani per abbracciarlo. -Forse hai ragione. Vale la pena provare.- Plagg si liberò dalla presa di Adrien, anche se era molto delicata. -Ma una cosa. Voglio doppio camembert, per ogni volta che ti trasformi.- Adrien scrollò le spalle. Non aveva mai conosciuto qualcuno più ingordo di Plagg. -Va bene. Ti prometto anche che non dovrai assistere a nulla di sentimentale.- Il kwami fece un sorrisetto e si leccò i baffi. -Questo è parlare, Adrien! A proposito, dov'è la scorta di camembert?-
Nota dell'autrice: buon lunedì ^^ ebbene sì, ho deciso di pubblicare prima questa storia a tema Miraculous. Da quando ho visto il nono episodio della quinta stagione, mi sono detta: "Devo assolutamente scriverci una storia." E' molto semplice, niente di che, ma spero che piaccia comunque. E' una delle pochissime storie che scrivo a non avere un mio alter ego come personaggio, né principale né secondario.
Si vede fin da subito che ho cambiato quello che succede dopo quel benedetto episodio perchè come io e la mia amica ci siamo dette alcune volte con un lungo hashtag: #diamofelicitàaimarichatanchesesolonellefanfiction
Solo lievemente ossessionata dai Marichat (la ship tra Marinette e Chat Noir), che ci potete fare?
Mercoledì o giovedì pubblicherò il capitolo 1 e forse metterò come immagine di copertina un mio disegno su questa bella ship. A presto ^^
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