Capitolo 5 - Un potere raro e misterioso
CAPITOLO 5
UN POTERE RARO E MISTERIOSO
Harry POV
Holmes Chapel, 30 Novembre 2012
<< Avete fegato, ve lo concedo >> proferì un Demone Rinnegato, mentre i compari si disponevano a formare un semicerchio.
“Dobbiamo riuscire a sconfiggerli senza un eccessivo dispendio di energie” pensò Liam.
“Siamo anche in svantaggio numerico” fece notare Niall.
“Non sarà di certo questo particolare a fermarci” intervenne Zayn.
Due Angeli Caduti scattarono nella nostra direzione, ma furono fermati da sagome infuocate che li neutralizzarono – facendoci voltare tutti verso Artemis.
<< Beh, mi sembravate intenti a conversare tra di voi e così ho pensato di fare qualcosa >> disse Aris, scrollando le spalle mentre le amiche accennavano un sorrisetto.
Il suo potere del Fuoco era micidiale e molte volte mi ero trovato a sperare di non averla mai come avversaria ufficialmente perché di certo non sarei mai sopravvissuto a quella sua magia.
<< Ora concentratevi o volete lasciar fare a noi? >> s’intromise Eleanor, facendo irrigidire Louis a quella frase.
<< State indietro >> dissi, avanzando con i miei compagni.
I nemici ci imitarono e presto lo scontro ebbe inizio.
Già dal principio ci trovammo in serie difficoltà, gli avversari sembravano prevedere ogni nostra mossa e le schivavano con estrema facilità, successivamente passavano al contrattacco e noi non eravamo altrettanto veloci ad evitare le loro azioni; in pochi minuti Louis, Liam, Zayn, Niall ed io ci ritrovammo a terra, feriti, sanguinanti e prossimi a perdere i sensi per i brutali colpi ricevuti.
<< Pensavo foste più... forti >> ammise un Rinnegato, poggiando un piede sulla mia schiena ed aumentandone gradualmente il peso – facendomi gemere di dolore.
“Non possiamo arrenderci” pensò Zayn, tentando di rialzarsi – ma le ferite non glielo permisero e ricadde al suolo, privo di forze.
<< Ora vi finiamo e poi andiamo alla ricerca delle vostre belle ragazze >> rise un Caduto, afferrando Liam per il collo e stringendo le dita attorno la sua gola – mozzandogli il respiro.
All’improvviso si sentì un grido di terrore e sofferenza provenire da un angolo della foresta, poi l’Angelo mollò la presa su Liam che cadde pesantemente a terra – mentre i nemici fissavano la loro attenzione su un punto imprecisato del bosco.
<< Non è possibile >> mormorò il Rinnegato che mi sovrastava, indietreggiando.
<< Nulla è impossibile >> proferì una voce alle sue spalle.
Il Demone non fece in tempo a voltarsi che la persona alle sue spalle lo incenerì, rivelandomi pochi istanti dopo la figura altera e minacciosa di Artemis.
<< A-Aris >> sussurrai, scontrandomi con i suoi occhi – furore, dolore ed odio erano le emozioni che si alternavano in quelle iridi verdi come degli smeraldi.
Artemis s’inginocchiò al mio fianco e con estrema lentezza mi fece voltare sulla schiena, abbassandosi verso il mio viso e poggiando delicatamente le sue labbra sulle mie, carezzandomi nel contempo una guancia; a quel contatto il mio corpo ebbe un fremito, poi ricominciai a sentire le forze tornare e quando mi fui ristabilito, ricambiai con ardore quel bacio.
Le nostre lingue si scontravano, i nostri respiri si facevano più affannati e rapidi ed il desiderio di un contatto più profondo – più intimo – si risvegliò nei nostri corpi accaldati; ma quello, purtroppo, non era il momento adatto a lasciarsi andare.
Quando ci separammo, riuscii a notare che anche i miei amici erano stati curati dalle loro fidanzate – ad eccezione di Niall – così mi rialzai e rimasi al fianco della ragazza che – ancora non sapevo spiegarmi come – era riuscita a ristabilirmi completamente, rimarginando le ferite e ridonandomi le forze.
<< Com’è potuto succedere? >> si stupì un Caduto, indietreggiando con i compari.
<< Un Angelo che riesce a guarire un Demone? Non è assolutamente possibile >> dichiarò un Rinnegato.
<< Ma come, ancora non lo sapete? >> s’intromise Artemis, con voce così glaciale e tagliente da farmi tremare << Se c’è lo zampino di un sentimento Proibito, allora niente è impossibile >> concluse, facendo avvampare le fiamme attorno ai nemici e disintegrandoli in un colpo solo.
La vidi barcollare e la mia prima reazione fu passarle un braccio attorno la vita e lasciare che la sua schiena poggiasse sul mio petto – mentre notavo un sorriso farsi largo su quelle labbra morbide e che avrei tanto voluto baciare di nuovo.
<< Come ti senti? >> mi chiese Aris, spostando il viso in modo da incrociare il mio sguardo.
<< Grazie a te sto bene, anche se mi piacerebbe sapere come hai fatto a curarmi completamente >> risposi, perdendomi in quelle iridi lucide e sincere.
<< Non lo so nemmeno io >> ammise, spostando l’attenzione sui nostri compagni che ci osservavano attentamente.
<< Non si è mai visto un Angelo che guariva un Demone >> confessò Louis.
<< Quando tu sei stata male, noi non riuscivamo a curarti e quindi abbiamo passato i nostri poteri a Chanel perché era l’unica in grado di farlo – essendo un Angelo >> spiegò Kate.
<< Il potere usato da Artemis è unico nel suo genere >> s’intromise una voce ultraterrena << E’ grazie ad un legame forte e puro che è riuscita a guarire il giovane Demone >>.
Tutti ci voltammo nella direzione da cui era provenuto il suono e ci ritrovammo dinanzi ad un ragazzo avvolto in un mantello metà bianco e metà nero, il cui cappuccio c’impediva di scorgere il viso dello sconosciuto.
<< Chi sei? >> domandò Chanel, sorreggendo Niall ancora malconcio.
<< Non è ancora il momento per rivelarvelo, ma è importante ciò che sto per dirvi. Dovrete prestare molta più attenzione d’ora in poi perché i Rinnegati ed i Caduti hanno trovato ciò che cercavano, stanno solo aspettando il momento più opportuno per impadronirsene >> rispose lo sconosciuto, facendo una breve pausa << Voi dovete assolutamente impedirlo perché quella magia è così potente da non lasciar scampo a nessuno, né Demoni né Angeli. Voi dovete proteggere il suo possessore >>.
<< Ma di cosa si tratta? >> chiese Liam, con sguardo preoccupato.
<< Lo scoprirete presto >> replicò la figura, sparendo così com’era arrivata.
Tutti osservammo il punto in cui il misterioso ragazzo si era dissolto, prima di scambiarci una rapida occhiata l’un l’altro.
<< Dobbiamo scoprire qual è l’obiettivo dei nemici >> interruppe il silenzio Louis.
<< E soprattutto dobbiamo capire chi lo possiede >> concluse Zayn, stringendo a sé Kate.
<< Sono certa che se uniremo le forze riusciremo a risolvere questo problema >> s’intromise Artemis, facendo passare le sue braccia attorno la mia vita e poggiando il suo capo contro il mio petto – esattamente all’altezza del cuore, che iniziò a battere furioso per quell’inaspettata e piacevole vicinanza.
<< Hai ragione, non dobbiamo darci per vinti >> concordai, avvolgendola a mia volta in un protettivo ed amorevole abbraccio.
***
Artemis POV
Holmes Chapel, 1 Dicembre 2012
Com’ero riuscita a guarire le ferite di Harry?
Me ne stavo seduta sul letto a pensare e ripensare a quel momento, ma nulla – proprio non riuscivo a trovare una spiegazione plausibile; stando a ciò che Ele mi aveva comunicato, loro non erano riuscite a guarirmi e la loro unica possibilità era stata passare la loro forza a Chanel perché lei poteva riuscirci, dato che era un Angelo come me.
Eppure perché io ero stata in grado di ristabilire Harry?
Poggiai la fronte sulle ginocchia piegate e che stringevo con le braccia, rivivendo nella mia mente l’attimo in cui avevo visto quel Rinnegato sovrastare il mio Demone; un momento, mio???
Alzai la testa di scatto, fissando la porta del bagno aperta dinanzi a me.
Come avevo potuto anche solo pensare una cosa del genere?
Harry non era mio e non lo sarebbe mai stato – purtroppo.
Ok, forse era meglio non fare un pensiero così chiaro e conciso, ma era la pura e semplice verità; io non potevo rivelare i miei veri sentimenti a quel magnifico Demone e la ragione stava nella nostra diversità – lui tenebra ed io luce, lui nero ed io bianco, lui Male ed io Bene.
Lui era un Demone ed io un Angelo.
Oddio, ma perché continuavo a pensarlo?
In ogni istante il suo viso, il suo sorriso, i suoi occhi splendenti, tutto di lui faceva un salto nella mia mente e mi torturava!
Harry Styles sarebbe diventato la mia rovina, la mia pazzia!
E tutto perché mi ero follemente innamorata di lui!
<< Oh maledizione! >> sbottai, scagliando il cuscino contro la parete dinanzi a me.
Perché ero così debole, così fragile, così vulnerabile, quando pensavo a quel dannato Demone riccioluto?
<< Perché lui è la tua forza >>.
<< Chi è? >> domandai, continuando ad osservarmi attorno.
Nessuno rispose, eppure ero certa di non essermi sognata quella voce bassa e roca.
<< Lui è la tua ragione, il tuo cuore >> proferì nuovamente quel tono.
<< Chi sei? Fatti vedere >> dissi, alzandomi con cautela e girando su me stessa per non farmi cogliere impreparata – nonostante non sapessi minimamente cosa stessi aspettando.
<< Lui è il tuo Demone >>.
Trattenni il respiro nel percepire una cadenza più decisa su quel ‘tuo’.
<< Lui è il tuo Amore Proibito >> sibilò la voce.
All’improvviso non sentii più nulla ad eccezione delle dolorose e violente fitte che mi fecero crollare sul pavimento, facendomi gridare per le atroci sofferenze che mi causavano.
***
Harry POV
Sangue.
Grida di dolore, urla di battaglia e pungente odore di sangue.
In lontananza la lotta tra Caduti e Rinnegati contro Angeli e Demoni stava proseguendo senza esclusione di colpi.
Chi ne sarebbe uscito vincitore?
Quale tra i due schieramenti avrebbe prevalso?
<< Svegliati >>.
Quella voce l’avevo già sentita, ma dove?
Provai e riprovai a ricordare dove avessi già udito quel tono virile e fiducioso, ma la memoria sembrava non aver alcuna intenzione di collaborare.
<< Svegliati >>.
Sentivo un lieve fastidio al polso destro e delle fitte alla schiena – proprio dove le mie ali erano ripiegate.
<< Svegliati giovane Demone >>.
<< Harry >>.
Questa voce.
Il timbro femminile, sensuale e dolce.
<< Aris >> sussurrai.
<< Corri da lei, giovane Demone. Artemis ha bisogno di te >> proferì quella voce misteriosa.
Scattai a sedere e mi accorsi di essere completamente sudato, nonostante fosse già Dicembre e dormissi con solo i boxer.
Sul mio polso destro il bruciore si stava affievolendo, ma quella era la mia minor preoccupazione; quel sogno, o meglio dire incubo, mi ricordò il motivo dell’angoscia che il mio cuore sentiva.
Afferrai la felpa ed i pantaloni della tuta dal pavimento e balzai dalla mia finestra a quella di Artemis, lanciando un rapido sguardo al suo interno e sentendo il sangue congelarsi nelle mie vene allo spettacolo che mi si presentò; Aris era inginocchiata nella sua camera e le sue grida giungevano come lame affilate che laceravano la mia Anima.
Riuscii ad aprire la finestra nello stesso istante in cui anche Gabriel e Sibilla entravano dalla porta, fissando prima la figlia e poi me che in un istante mi ero precipitato al fianco della ragazza – poggiando le mani sulle sue spalle attraversate da forti brividi, come era anche il suo corpo.
<< Aris. Aris guardami >> dissi in preda al panico.
Non l’avevo mai vista in quello stato e la cosa peggiore era che non avevo alcuna idea di cosa l’avesse ridotta in quel modo.
<< Destino. Destino. Destino>> continuava a mormorare Artemis.
<< Aris guardami. Sono io, sono Harry >> la scrollai gentilmente.
I suoi occhi si aprirono di scatto al sentir pronunciare il mio nome, ma ciò che mi mozzò il respiro dalla sorpresa non fu la sua espressione fredda e distante, quanto le sue iridi – non più verdi come due smeraldi – ma rosse... rosse come il sangue.
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