Capitolo 14 - La resa dei conti
CAPITOLO 14
LA RESA DEI CONTI
Si vis pacem, para bellum.
Se vuoi la pace, prepara la guerra.
(Flavio Vegezio Renato)
Louis POV
Quartier generale dei Demoni, 31 Gennaio 2013
L’aria era carica d’attesa, di adrenalina, e tutti i Demoni erano eccitati alla prospettiva che a momenti ci saremmo scontrati con i Rinnegati ed i Caduti.
<< E’ tutto pronto? >> domandò mio padre ad un gruppo di Demoni che stava passando in quell’istante.
<< Sissignore, abbiamo anche ricevuto conferma che gli Angeli si stanno già dirigendo sul posto >> rispose uno dei ragazzi.
<< Amore >>.
Mi voltai verso Eleanor, scorgendo nei suoi occhi una determinazione che non avevo mai visto.
<< Ti prego, resta qui >> la supplicai.
Zayn e Liam si trovavano nella mia stessa situazione, alle prese con fidanzate troppo decise a seguirci in battaglia piuttosto che restare al sicuro al quartier generale.
<< Sai che non ho alcuna intenzione di restarmene qui con le mani in mano. Voglio combattere e soprattutto voglio aiutare Aris >> replicò El.
Sospirai dinanzi la sua testardaggine e chiusi gli occhi, abbracciandola e poggiando la mia fronte sulla sua; come potevo obbligarla a restarsene in disparte?
Se fosse successo a me, avrei agito esattamente nella medesima maniera di Eleanor.
<< Ho paura che ti succeda qualcosa >> mormorai.
<< Non mi accadrà nulla, vedrai >> sussurrò El, facendo posare le sue labbra sulle mie.
<< Louis, è ora di andare >>.
Mi scostai da quel contatto e mi voltai verso i Generali Infernali, trovando anche Niall, Zayn e Liam – accompagnati dalle rispettive fidanzate.
Annuii, prima di stringere la mano di Eleanor e seguire i Generali verso il luogo che avrebbe visto la nostra vittoria o la nostra sconfitta; la resa dei conti era giunta.
***
Narratore POV
Radura presso Holmes Chapel
Nella storia non si era mai vista una battaglia come quella che si sarebbe scatenata a breve.
Angeli e Demoni – solitamente schierati l’uno contro l’altro – per la prima volta avrebbero combattuto fianco a fianco, nella speranza di proteggere non solo i rispettivi Regni, ma anche le persone a cui tenevano e portare finalmente la pace tanto desiderata.
<< Non vedo Harry >> proferì sottovoce Zayn, rivolgendosi ai suoi amici.
Louis osservò con attenzione tra le linee nemiche, passando in rassegna ogni Angelo Caduto ed ogni Demone Rinnegato che componeva l’esercito di Cole, ma presto dovette concordare con Zayn – non si vedeva l’ombra di Harry da nessuna parte.
L’aria tutt’attorno iniziò a farsi pesante, carica di potere, e pochi istanti dopo il Signore dei Cieli ed il Signore degli Inferi apparvero dinanzi ai loro uomini – pronti a combattere al fianco dei rispettivi Angeli e Demoni.
<< Ci si rivede, Lucifero >> proferì Cole.
<< Immaginavo fossi tu il Capo di questa ribellione, d’altro canto mi serbi rancore da secoli >> disse il Diavolo.
<< Non è passato giorno dal mio esilio senza che i miei pensieri s’incentrassero unicamente sulla vendetta verso te e tutti i tuoi maledetti Demoni e finalmente la mia pazienza ha dato i suoi frutti; oggi si decreterà chi tra noi è degno di guidare l’Inferno al suo massimo splendore >> espresse Cole.
<< Non ti permetterò di sopraffarmi e così impossessarti del mio Regno e dei miei uomini. Sei riuscito a corrompere uno dei miei soldati migliori, ma riuscirò a riprendermelo >> proferì minacciosamente Lucifero.
<< Ah, ti riferisci forse ad Harry? >> domandò innocentemente Cole, indicando un punto alle sue spalle.
Angeli e Demoni alzarono lo sguardo e, su una collina alle spalle dei nemici, una figura ben nota si mostrò a tutti – ripiegando le ali nere dietro la schiena ed incrociando le braccia al petto, osservando la situazione.
<< Harry >> mormorarono Louis ed i suoi amici.
Dalla sua posizione, il giovane Demone poteva tenere d’occhio ogni minimo spostamento di un nemico o di un alleato, ma il suo sguardo cremisi non prestava particolare attenzione a ciò che stava avvenendo – bensì era alla ricerca di un volto che aveva sempre occupato i suoi pensieri per tutto quel tempo.
Harry si stupì di non scorgere la minima traccia di Artemis tra le file degli Angeli e dei Demoni e questo segno lo innervosì, ma rimase immobile, implacabile, nella sua posizione.
<< Come potete ben vedere, Harry è dalla mia parte e vuole vedervi tutti sottoterra >> li schernì Cole.
<< Se Harry fosse in sé non si sarebbe mai unito a te >> gridò Eleanor.
<< Io non l’ho costretto a far nulla >> ghignò Cole << Harry si è alleato con me di sua spontanea volontà >>.
<< Ne sei proprio sicuro? >>.
Quella voce.
Harry puntò immediatamente lo sguardo sulle nuove figure apparse tra i due schieramenti, scorgendo un uomo avvolto in un mantello bicolore ed al suo fianco... Artemis.
***
Artemis POV
Una volta un filosofo disse: “Si pace frui volumus bellum gerendum est”.
Credo che Cicerone avesse proprio ragione: se vogliamo godere della pace, bisogna fare la guerra.
Adesso che mi trovavo tra Caduti e Rinnegati ed Angeli e Demoni, ora che le nostre vite erano appese ad un filo invisibile e sottilissimo – pronto a spezzarsi in qualsiasi momento – capivo bene cosa intendesse quell’antico filosofo; se non avremmo creduto di poter finalmente avere la pace, ora non ci saremmo mai preparati a fare quella guerra maledetta – contro degli uomini che magari avevano condiviso momenti, istanti di vita, insieme a noi.
La rabbia, il dolore, la voglia di vendetta di un singolo individuo erano riusciti a scatenare quel caos.
Per la sete di sangue di uno, molti uomini di entrambi gli schieramenti ci avevano rimesso la vita.
Ci avevano insegnato molte cose ed una di queste era poter capire cosa fosse bene e cosa invece fosse male, ma ora – osservando ogni singolo volto presente – come si poteva capire cosa fosse giusto e cosa fosse sbagliato?
Come si poteva stabilire chi avesse ragione e chi torto?
<< Non dovrei sorprendermi di vederti, giovane Angelo >> disse Cole, interrompendo i miei pensieri.
<< Ti saresti dovuto sorprendere del contrario perchè tu hai qualcuno che mi appartiene >> replicai.
<< Devo ammettere che Harry è molto ambito, anche le femmine del mio esercito non sono rimaste indifferenti alla sua bellezza >> proferì Cole.
<< Questa battaglia è una follia, quindi lascialo andare e magari potresti anche sopravvivere >> espressi con voce glaciale.
<< Pensi forse di riuscire a sconfiggermi? Di riuscire a sconfiggere il ragazzo che ami e tutti i miei uomini? >> mi schernì Cole.
Lacerai il tessuto della maglietta, liberando le mie ali e percependo l’ormai familiare bruciore agli occhi – segno che le mie iridi non erano più verdi, ma rosse come il sangue.
<< Co-cosa? Com’è possibile? >> si stupì il Rinnegato.
Le espressioni dei presenti non erano diverse da quella di Cole e tra le file di entrambi gli schieramenti iniziarono a diffondersi mormorii e sussurri di meraviglia, mentre Harry planava fino a posarsi a pochi metri da dove mi trovavo.
<< Credi in te stessa >> disse Destino, arretrando fino ad affiancare Lucifero e Dio.
<< Che nessuno s’intrometta >> ordinò Harry, lanciando uno sguardo minaccioso ai Rinnegati ed ai Caduti alle sue spalle.
<< Artemis >> mi chiamò papà.
<< Fidatevi di me e non intromettetevi >> lo interruppi, ottenendo un riluttante cenno d’assenso.
***
Harry POV
Iniziammo a girarci intorno lentamente, fissandoci negli occhi e restando in silenzio per quelle che mi parvero ore, forse addirittura giorni.
In quello sguardo ora cremisi riuscivo a leggere la determinazione, la speranza, l’amore che facevano risplendere la figura di Artemis e l’idea di star per combattere contro di lei non mi piaceva per nulla, soprattutto visto ciò che era avvenuto tra noi l’ultima volta che ci eravamo visti, la notte di Capodanno.
<< Non avrei mai pensato di ritrovarmi in questa situazione >> ammisi.
<< Sono state le tue scelte che ci hanno portati a questo punto, io ora voglio solo riportarti sulla retta via >> replicò lei.
<< Cosa aspetti ad attaccarla? >> ringhiò Cole.
Lo ignorai, continuando a girare in tondo e non perdendo di vista il volto di Artemis.
<< So che puoi riuscire a controllare la tua oscurità >> mi disse Aris.
<< Sei molto ottimista >> ridacchiai.
<< Io mi fido di te, è ben diversa la cosa >> ribatté.
<< Io ho completa fiducia in te >> confessò, abbassandosi fino a far sfiorare i nostri nasi << Ti affiderei la mia stessa vita, Harry >>.
<< Forse la tua fiducia è malriposta, altrimenti a quest’ora avrei già controllato il mio potere >> mormorai.
<< Ma tu l’hai già sotto controllo >> asserì Artemis.
Le sue parole mi fecero trattenere il respiro per una manciata di secondi, ma subito mi ripresi.
<< Se tu avessi ragione, cosa mi avrebbe impedito di tornare da voi? Perché sono rimasto con i Rinnegati ed i Caduti, se in realtà io sono dalla vostra parte? >> la schernii.
<< Sei rimasto con i nostri nemici per avere ogni genere d’informazione. Tu sei l’unico a conoscere dettagliatamente i loro piani, i loro pensieri >> affermò.
La sua calma mi destabilizzava.
<< Con quale sicurezza puoi affermare tutto ciò? Cos’è che ti rende così certa che io sono tornato me stesso? >> chiesi con sincera curiosità.
<< Se tu non fossi il mio Harry e non avessi sotto controllo il tuo potere, quella notte non mi avresti mai confessato di amarmi >> rispose con onestà.
<< Ti amo Aris >> sussurrai ad un soffio dalle sue irresistibili labbra, fissandola negli occhi.
Le sue braccia mi avvolsero il collo, la sua bocca cercò con ardore la mia per coinvolgerla in un bacio mozzafiato, e nello stesso istante l’apice giungeva per entrambi – facendoci sentire ancora più uniti, ancora più legati l’uno all’altra.
<< Ti amo anch’io Hazza >> sospirò Aris, facendomi nascere un sorriso sincero sulle labbra.
Mi fermai, raddrizzandomi e passandomi una mano tra i capelli, scompigliandoli mentre una risata divertita mi scuoteva.
Attorno a noi il silenzio era assoluto, accompagnato dalle espressioni scioccate e confuse di tutti.
<< Accidenti, smascherato dalle mie stesse parole >> ridacchiai, osservando Aris ed addolcendo lo sguardo << E la colpa è solo tua, Angioletto >>.
Artemis sorrise, stavolta un vero sorriso di gioia, e quando l’attirai contro il mio corpo si lasciò trascinare docilmente – permettendomi di appropriarmi delle sue labbra che tanto mi erano mancate.
<< E’ impossibile >>.
<< Come può essere?!? >>.
<< Non credo ai miei occhi >>.
<< Un Angelo ed un Demone? >>.
<< Non può essere vero >>.
<< Eppure sia Dio che Lucifero stanno annuendo, possibile che questo non sia più un Amore Proibito? >>.
Intorno a noi, entrambi gli schieramenti si ponevano domande, esponevano i loro dubbi, ma nulla di tutto quello poteva intaccare la gioia e la libertà che quel momento mi stava donando.
<< Mi sei mancato >> sussurrò Aris.
<< Anche tu mi sei mancata, non immagini quanto >> soffiai sulla sua bocca, osservandola negli occhi e carezzandole una guancia.
<< Traditore! >>.
Alzai immediatamente il viso e vidi Cole gettarsi contro di me, sfoderando un pugnale che emanava una strana luce azzurrognola.
Successe tutto in pochi istanti e l’unica cosa che seguì quell’azione fu un silenzio carico di sorpresa, di confusione e di terrore.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top