Capitolo 10 - Ascolta il tuo cuore

CAPITOLO 10

ASCOLTA IL TUO CUORE

L’amore è passione, ossessione,

qualcuno senza cui non vivi, io ti dico:

buttati a capofitto, trova qualcuno da amare alla follia

e che ti ami alla stessa maniera. Come trovarlo?

Beh, dimentica il cervello e ascolta il tuo cuore

(Vi presento Joe Black)

Artemis POV

Quartier generale degli Angeli, 3 Dicembre 2012

<< Abbiamo molto di cui parlare, mia cara >> proferì Lucifero.

Mi sedetti composta sul letto, facendo un profondo respiro prima di alzare lo sguardo, incontrando due iridi azzurre come il cielo che mi osservavano con attenzione, mistero, e curiosità.

<< Non credevo che la mia punizione sarebbe giunta per mano vostra >> ammisi.

<< Al momento il tuo Signore dei Cieli è occupato e comunque non sono certo venuto qui per castigarti, mia piccola Artemis >> spiegò il Diavolo, lasciandomi letteralmente senza parole << Mi hanno raccontato ciò che è successo, ma nessuno di loro – intendo nessuno tra gli Angeli ed i Demoni – è a conoscenza del fatto che Dio ed io già sapevamo della vostra relazione – così come sappiamo dei sentimenti che legano Niall e la tua amica, Chanel >>.

<< Se è vero che eravate a conoscenza di noi, perché non avete detto o fatto nulla? Perché non avete informato i Generali o gli Arcangeli? Perché ci avete concesso di vivere momenti felici? Perché avete lasciato che ci... amassimo? >> domandai, sinceramente confusa.

<< Perché è giusto che voi vi amiate >> rispose Lucifero.

Ok, ora ero decisamente sotto shock.

Cosa voleva dire il Diavolo?

<< Non ti sembra strano che sia tu che Harry abbiate lo stesso, identico, tatuaggio? Non ti pare strano che voi due siate gli unici a riuscire a guarirvi, nonostante siate uno un Angelo e l’altro un Demone? >> proseguì Lucifero.

Era vero.

Aveva ragione, aveva assolutamente e maledettamente ragione.

Ma se i Signori dei nostri Regni sapevano che il nostro era ed è un Amore giusto, allora perché non hanno fermato i Generali e gli Arcangeli?

Perché non hanno fermato i Caduti ed i Rinnegati dal portare Harry con loro?

<< Comprendo i tuoi dubbi, bambina, ma non hai pensato che forse le cose dovevano andare in questo modo sin dal principio? >> m’interruppe Lucifero.

<< Perché? Perché dovevamo nasconderci se, in realtà, il nostro non è un Amore Proibito? >> chiesi.

<< Non so rispondere a tutte le tue domande, ciò che posso dirti è che il Destino ha tracciato un cammino per voi due ed ora – dato che Harry non è più cosciente della realtà – sta a te decidere quale strada percorrere. Quale via è quella giusta >> proferì il Diavolo.

<< Come posso scegliere se nemmeno io comprendo ciò che devo fare? Se nemmeno io so qual è il mio ruolo in questa battaglia? >> domandai.

<< Sei confusa solo perché continui ad ascoltare questa... >> proseguì Lucifero, posandomi gentilmente una mano sul capo << ...eppure sai bene anche tu che l’unico che può consigliarti, l’unico che può aiutarti, è questo >> concluse, spostando l’arto e fermandolo sul mio cuore.

Lo sentii sussultare nel mio petto, prima di riprendere a battere in modo regolare, pacato, anche se uno strano senso di vuoto gli impediva di sentirsi completo, pieno; i miei occhi si abbassarono sul mio polso sinistro, seguendo con accortezza quelle linee nere ed indelebili che solcavano la mia pelle e solo dopo alcuni minuti mi decisi a riportare l’attenzione sulla figura dinanzi a me, lasciandomi notare la sua speranza, la sua fiducia, impressa in quelle iridi azzurre.

<< Perché Harry ha perso la memoria? >> domandai in un sussurro.

<< Non sono in grado di risponderti con sicurezza, posso solo supporre che il potere che l’ha sopraffatto abbia rinchiuso i suoi ricordi in un angolo della sua mente – per renderlo docile, facilmente manipolabile – affinchè i Rinnegati ed i Caduti potessero ingannarlo con i loro racconti e così convincerlo che i nemici fossimo noi >> rispose Lucifero.

<< Vi prego, ditemi che esiste un modo per riportare alla luce le sue memorie >> supplicai.

<< Mi dispiace, se c’è un modo non ne siamo a conoscenza >> proferì il Diavolo.

Sentii gli occhi farsi lucidi, però cercai di trattenere le lacrime e così di restare calma, composta, sapendo perfettamente che non era certo quello il momento per lasciarsi andare alla disperazione.

<< Cosa saresti disposta a fare per Harry? Quanto in là ti spingeresti per poter stare con lui? >> chiese Lucifero, sinceramente curioso.

<< Sono disposta a tutto per lui, se necessario sarei disposta anche a morire perché amo Harry più della mia stessa vita. Lui è la mia ragione, la mia forza, la mia stessa esistenza, è il sangue che mi scorre in corpo e che fa battere il mio cuore, è la luce che illumina il mio cammino; lui è il mio Demone ed il mio Amore Proibito >> risposi, proferendo quelle parole mentre lo guardavo negli occhi – mostrandogli la mia sicurezza, la mia determinazione, la mia sincerità.

<< Ora capisco perché ha scelto voi due >> mormorò Lucifero, aprendosi in un ghigno.

Non capivo a cosa si riferisse, ma non riuscii a porre altre domande perché la mia attenzione venne catturata dalla nuova figura che apparve nella mia stanza – avvolta nel solito mantello bicolore.

<< Tu >> sussurrai, irrigidendomi appena.

<< E’ giunto il momento delle presentazioni, mia piccola Artemis >> disse l’uomo, abbassandosi il cappuccio metà bianco e metà nero – mostrando il volto di un giovane avvenente, con corti capelli neri e magnetici occhi grigi << Io sono Destino >>.

Trattenni il respiro al sentir pronunciare quel nome, spostando lo sguardo su Lucifero che non sembrava minimamente toccato che il Signore della Vita e della Morte fosse lì, insieme a noi, per discutere di chissà cosa.

Cosa voleva da me?

O meglio, cosa si aspettava da me?

Tra tutti gli avvenimenti che erano successi in quelle quarantotto ore, di certo la probabilità di incontrare sia Lucifero che il Destino in carne ed ossa per farci quattro chiacchiere non rientrava tra le migliaia di ipotesi della mia lista!

***

Sometimes you wonder if this fight is worthwhile
The precious moments are all lost in the tide, yeah
They're swept away and nothing is what is seems
the feeling of belonging to your dreams

Harry POV

Holmes Chapel, 29 Dicembre 2012

L’oscurità avvolgeva il paese nel suo abbraccio e solo la Luna ed i lampioni della strada impedivano al buio di essere l’unico ed incontrastato padrone di quella quieta e fredda notte.

Il piano per attaccare e sconfiggere gli Angeli ed i Demoni era quasi ultimato, bisognava solo apportare alcuni ritocchi e poi saremmo stati pronti – pronti a conquistare Inferno e Paradiso; eppure qualcosa non quadrava, non sapevo identificare cosa non andasse – l’unica cosa certa era che il mio cuore non voleva assolutamente collaborare con la ragione.

Se la seconda diceva che era giusto combattere al fianco dei Caduti e dei Rinnegati, il primo rendeva più profondo, più reale, quel vuoto che mi perseguitava; quella sensazione di incompletezza che mi seguiva ovunque andassi, qualunque cosa pensassi o facessi.

Il mio cuore cercava di dirmi qualcosa, solo che non riuscivo a capire che cosa mi stesse comunicando – anche se una chiarezza, una sicurezza, ce l’avevo; quel vuoto e quell’incompletezza sparivano nel nulla quando il volto di quella ragazza riappariva nella mia mente.

Cole aveva detto che il suo nome era Artemis e che era la figlia dell’Arcangelo Gabriel, quindi una nemica estremamente pericolosa.

Alzai lo sguardo dal muro del cornicione e portai la mia attenzione sulla giovane che riposava serenamente tra le coperte calde e rassicuranti del suo letto, ignara della mia presenza.

Ero uscito per schiarirmi le idee e le mie gambe mi avevano condotto alla finestra di Artemis, lasciandomi ancor più confuso riguardo quel gesto inconscio, eppure segretamente desiderato.

Perché non me n’ero andato?

Perché ero rimasto a guardarla dormire, come se fosse giusto essere lì?

Perché mi sentivo così in pace con me stesso, come se lei fosse la medicina ai miei dolori – sia fisici che psichici?

Perché avevo quella grande tentazione di entrare nella stanza e di baciarla, di stringerla tra le mie braccia, di possederla e sapere che lei era solo mia?

<< Non farti ingannare >>.

Quella voce maschile, eppure che non conoscevo, mi stava facendo letteralmente impazzire.

Quando meno me l’aspettavo, quella voce iniziava a pronunciare frasi sconnesse – senza senso – per poi zittirsi all’improvviso e lasciarmi con mille dubbi in testa, con mille domande a cui non trovavo risposta.

<< Ti hanno mentito >>.

Perché mai avrebbero dovuto farlo?

Cosa ci avrebbero guadagnato ingannandomi?

<< Tu sei solo uno strumento >>.

Perché mai avrebbero usato proprio me per i loro scopi?

<< Tu hai un potere raro >>.

Un potere raro?

No, non era possibile.

Ero un semplice Demone che non ricordava il suo passato e... un momento, forse era proprio questa la chiave, la soluzione; dato che non ricordavo chi fossi prima del mio risveglio, Cole poteva raccontarmi qualsiasi cosa ed io gli avrei creduto – ecco perché sembrava soddisfatto, scoprendo che non avevo alcuna memoria del mio passato.

La mia mente l’aveva ascoltato e seguito nei suoi progetti – credendo che fosse giusto ciò che Cole mi rivelava – ma nel frattempo il mio cuore urlava il contrario, cercava di fermarmi e di dirmi che era tutto sbagliato.

<< Ascolta il tuo cuore >>.

Il mio cuore.

Lui poteva rivelarmi la verità?

Poteva ricordarmi chi fossi veramente?

<< Harry >>.

I miei occhi corsero a fissare la figura tremante ed inquieta di Artemis, forse scossa dall’incubo che presumibilmente stava facendo.

Contro ogni logica aprii silenziosamente la finestra, entrando nella stanza e sedendomi al fianco di quell’Angelo che occupava la maggior parte dei miei pensieri, alzando la mano per carezzare gentilmente il suo viso e così scoprire le scie bagnate lasciate dalle lacrime che avevano solcato le sue guance.

<< Harry mi manchi >>.

La sua voce era dolce, melodiosa, eppure così colma di disperazione mentre pronunciava quelle parole che fecero sussultare e successivamente battere velocemente il mio cuore, riscaldandolo con un calore sconosciuto, con un sentimento che non sapevo identificare.

<< Ti amo Harry >>.

Quindi ero questo per lei?

Ero il ragazzo che amava o che ama ancora nonostante le circostanze?

Ma lei cos’era per me?

Ricambiavo i suoi sentimenti oppure non sapevo nulla di ciò che provava per me?

<< Ascolta il tuo cuore >>.

Forse era giunto il momento di porre fine a tutti i miei dubbi, a tutte le mie incertezze.

Forse era giunto il momento di pensare, di agire, ma non ascoltando la testa, bensì dando retta al cuore.

<< Ascolta il tuo cuore perché lui saprà indicarti la direzione giusta >>.

Mi alzai, dirigendomi verso la finestra ed aprendo le mie ali per perdermi nel cielo che si stava tingendo dei colori dell’aurora.

<< Ti amo Hazza >>.

A quelle parole mi voltai di scatto, tornando al fianco di Artemis e posando le mie labbra sulle sue con una delicatezza inimmaginabile, baciandola con dolcezza e... sentimento? Amore?

Mi scostai quasi subito per paura di svegliarla, poi mi lanciai dalla finestra e spiccai il volo, lasciando che la brezza mattutina carezzasse la mia figura e permettendo ad un flebile sorriso di disegnarsi sul mio volto – facendomi portare una mano sulle labbra, calde, morbide ed impregnate del suo sapore.

Listen to your heart
when he's calling for you
Listen to your heart
there's nothing else you can do
I don't know where you're going
and I don't know why
but listen to your heart
before you tell him goodbye

(Listen to your heart, Roxette)

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