Capitolo 50: La scelta di Michael



Tre settimane dopo

Adam si svegliò prima del solito quella mattina. Faceva caldo, troppo caldo, il sole illuminava la sua stanza da letto come non succedeva da tempo, alzando la temperatura ai limiti della sopportazione. Voleva dormire un po' in più, voleva riposare la mente e riprendere le energie dato che ieri si era concluso il processo-farsa per la morte di Josh. Erano stati giorni pieni, densi di dubbie e paure, ma per fortuna tutto si era concluso nel migliore dei modi. E quindi dopo che il giovane fu assolto da ogni accusa, confermando che si trattò di legittima difesa, si poteva finalmente tornare a respirare, una volta per tutte. Lo spettro di Josh era sparito per sempre e ora Adam poteva riprendere le redini della sua vita e riabbracciare Michael. Purtroppo Michael in quei giorni così frenetici, era sparito dalla circolazione, tornò a Vogue per terminare gli ultimi giorni dello stage, nonostante il parere contrario di Alex, e aveva seguito a distanza il processo in cui Adam era stato coinvolto, tagliando i ponti con Chris e con i suoi amici. Nessuno si aspettava un comportamento del genere, Michael era sempre stato una persona risoluta, forte e combattiva, nonostante tutto, ma "E' stato un duro colpo" affermò Annie dopo la conclusione del processo "Ha bisogno di pensare e si scusa per il suo comportamento" concluse. Adam fu sorretto moralmente da Annie e anche da Lucy che, come due infermiere, cercarono di sanare il morale e il cuore ferito del giovane giornalista disgraziato. Ma l'incubo era finito, ora si poteva tornare a vivere ma Michael non c'era, era sparito, e Adam ne soffriva molto, perché in quei giorni così frenetici, capì quanto fosse importante la presenza del giovane nella sua vita, aveva capito quanto amasse quel ragazzo così goffo e disfattista, quanto fosse indispensabile vivere dei suoi stessi respiri. Poi, quella mattina, arrivò un messaggio sul cellulare di Adam che lo fece sobbalzare nel letto, nonostante per via del caldo, fosse già in dormiveglia. Svogliatamente prese lo smartphone, già immaginava che la redazione lo reclamasse per qualche articolo last minute. "Diamine è sabato" sospirò. Quando lesse il mittente dovette strabuzzare gli occhi. Michael gli aveva un messaggio dopo giorni e giorni di silenzio, lo lesse quasi con le lacrime agli occhi "Sono stato una persona orribile, non ti sono stato vicino durante il processo, ma dovevo pensare, dovevo razionalizzare e ora ho fatto la mia scelta. Vediamoci alle 14 a Central Park, all'entrata Ovest. C'è un salice piangente sulla sinistra. Io sarò lì. Ho bisogno di parlarti." Il messaggio colpì Adam con la stessa irruenza di un colpo di pistola "Perché mi deve parlare?" Si alzò di scatto dal letto, aveva la schiena e la fronte madida di sudore, con la consapevolezza e la paura che quella giornata sarebbe stata diversa dalle altre. Avrebbe rivisto Michael, ma in quel momento, aveva paura delle conseguenze, aveva paura di ascoltare quello che l'unico amore della sua vita, aveva intenzione di dire. Non fece colazione, non sorseggiò il suo caffè mattutino, preferì farsi una doccia ghiacciata e cercare di capire le ragioni di quel messaggio.

                                                                                    ***

Chris era già sveglio in quel torrido sabato mattina. Aveva i capelli arruffati, indisciplinati, la barba lunga, ispida e il viso assorto da mille pensieri. Aveva già fumato 5 sigarette, scartò la sesta dal pacchetto che aveva vicino al PC quasi meccanicamente, senza spostare lo sguardo dallo schermo. Mancava ancora un mese al lancio del "Flash Magazine" e mentre Serena stava organizzando ogni minimo dettaglio per il party di presentazione, a Chris toccava la parte più difficile e noiosa: il controllo del logo, lo scruting dei curriculum, era ancora alla ricerca di un editor, e poi il lancio del sito e del numero 0 del giornale, un numero gratuito che sarebbe stato presentato al party. Era così assorto che quasi non si accorse del cellulare che vibrava accanto a lui. Poggiò la sigaretta ancora accesa nel posacenere e lesse il messaggio che pochi secondi prima aveva ricevuto. Erano le 7:30 della mattina e si meravigliò che, a metà agosto, c'era chi si svegliasse così presto. Chris però non poteva immaginare che Michael era il mittente dell'SMS, da giorni era scomparso dai radar dopo la morte di Josh, e il sexy fotografato, aveva quasi rinunciato a ricevere notizie dall'unico ragazzo che desiderava avere al suo fianco. Pensava che Michael non avrebbe mantenuto la promessa, pensava che sarebbe spartito senza dire niente a nessuno, e alla luce di tutto quello che accadde, Chris se ne fece una ragione, almeno fino a quel momento "Non ho dimenticato la mia promessa. Sono sparito perché ho avuto bisogno di pensare ma sento che ora anche tu hai bisogno di una risposta. Vediamoci alle 14 al Central Park, nello stesso luogo dove ci siamo baciati la prima volta." Chris soffocò un sorriso, il cuore immediatamente fece un balzo e il suo sguardo di ghiaccio si fece vivo più che mai "Ha fatto la sua scelta." Pensò immediatamente di contenere la gioia che invadeva il suo corpo. "Non mancherò" rispose freddamente. Tornò a respirare per qualche minuto, il solo pensiero che c'era una reale possibilità di poter avere Michael tutto per sé, per sempre, fece sobbalzare il cuore di Chris come non succedeva da troppo tempo. Accantonò la possibilità di essere la seconda scelta, sentì dentro di sé che qualcosa fra i due era cambiato, come se gli ultimi tragici eventi, furono decisivi per il grande passo che Michael stava compiendo. Chris non voleva navigare con la fantasia, non voleva farlo, ma quel messaggio aveva riacceso in lui la speranza.

                                                                                         ***

"E anche questa è fatta" pensò Michael mentre entrò in redazione per l'ultima volta. Nonostante era agosto e per di più era sabato, trovò Vogue piuttosto affollato. C'era chi si salutava affettuosamente, c'era chi chiacchierava vicino l'angolo bar, c'era che frettolosamente inviava le ultime mail, e poi c'era Michael che, con i capelli legati con un elastico blu e il respiro affannoso, avrebbe dovuto incontrare Alex. "Ci sono novità" gli aveva scritto la sera precedente e, essendo che lo stage era terminato con profitto, ora c'era da capire cosa ne sarebbe stato del lavoro, dei progetti futuri e di tutto il resto. Non nascondeva la sua eccitazione, ma non aveva dubbi con sé, ora che gli era stato riconosciuto il talento e la bravura e, soprattutto, ora che gli spettri del passato erano morti insieme a Josh. Furono tre settimane molto intense, di dolore, di sofferenza, Michael non riusciva a capire cosa provava, per questo motivo, chiudere i ponti con tutti fu una scelta necessaria. La morte di Josh lo aveva scosso, ma il fatto che proprio il suo ex aveva attentato alla vita di Adam, fu un vero colpo al cuore. Per fortuna la giustizia aveva fatto il suo corso e, forse, fu proprio il colloquio segreto che Michael ebbe con la detective Mills a cambiare tutto, perché il giovane, con un far deciso, aveva aperto il suo cuore, raccontando ogni piccolo segreto, ogni dettaglio dell'indole da pazzo maniaco di Josh. E poi c'era Chris che, intelligentemente, aveva rispettato il suo silenzio, le sue attese, ma ora i tempi erano maturi, Michael doveva fare una scelta e, proprio in folle sabato di metà agosto, il giovane sapeva che strada doveva imboccare, aveva scavato nei meandri più oscuri dei suoi sentimenti e, quella fatidica scelta fu fatta. Per questo si sentiva più risoluto, più sicuro di sé, qualsiasi cosa sarebbe accaduto, Michael era in pace con se stesso e, in quel momento, era la cosa più importante. Prima di arrivare in redazione lesse un messaggio da parte di Andrew, il ragazzo era in partenza per una settimana di sole e mare insieme al suo amato Justin "Da settembre sarà un redattore fisso per Vogue" scrisse "Ti auguro il meglio, amico mio". Rilesse il messaggio poco prima di incontrare Alex nel suo ufficio. "Eccoti qui" disse il caposervizio con un sorriso smagliante "Accomodati ma oramai sei di casa" ammiccò. "Ho saputo che dal mese prossimo Andrew sarà un redattore fisso qui a Vogue. Che bello!" disse Michael accomodandosi sul divano di fronte la scrivania "E tu cosa ne pensi di Rolling Stones? Nel senso, lunedì ti vorrebbero fare una proposta di lavoro. Hanno bisogno di un capo servizio per la sezione entertainment. Cosa ne pensi?" Alex fece leggere a Michael la mail, non ci furono parole, non un sospiro, il giovane scoppiò in un pianto liberatorio come non aveva mai fatto prima "E' il mio momento" disse fra le lacrime "E' il mio momento". Alex si avvicinò a Michael cercando di fermare quel fiume di sentimenti che uscivano senza freni dal suo cuore, ma era una reazione lecita dopotutto. "Sono orgoglioso di averti visto crescere. Ora hai quello che ti meriti" disse il caposervizio che con le lacrime agli occhi, guardò il viso di Michael colorarsi di tutte le sfumature della felicità.

                                                                                 ***

Cercò di mascherare gli occhi gonfi con i suoi occhiali da sole preferiti, non voleva che Chris e Adam si accorgessero di quello che era successo qualche ora prima nella redazione di Vogue. Le emozioni provate dopo quella bella notizia, diedero a Michael la forza necessaria per aprire il suo cuore, per affrontare gli uomini più importanti della sua vita, in quel momento non doveva avere ripensamenti, doveva proseguire dritto, affrontare Chris e Adam allo stesso tempo, solo così poteva finalmente voltare pagina. Oramai aveva compiuto la sua scelta. Li vedi seduti entrambi sulla stessa panchina, confusi, spaventati, belli come il sole. Neanche a dirlo, Adam indossava la sua camicia porta fortuna, quella che fasciava su quel fisico marmoreo e Chris, nonostante il viso soffocato da dubbi e incertezze, era bello e sexy come sempre. Michael con un sorriso si avvicinò, pronto ad andare in scena, pronto ad affrontare i suoi sentimenti.

"Ma che diavolo ..." disse Adam mentre lo vide arrivare. "Sì, scusate. È un'imboscata ma avevo bisogno di parlare con voi" disse con voce risoluta "Possiamo parlare un attimo in disparte?" domandò Adam facendo segno nei riguardi di Chris. "No, è con entrambi che devo parlare. Vi devo una spiegazione" Chris e Adam deglutirono, impassibili di fronte il tono deciso e vigoroso di Michael.

"Sono stati 5 mesi davvero intensi. In questo breve lasso di tempo non potevo immaginare che la mia vita subisse un tale scossone. Ero una persona vuota, spenta, terribilmente insicura, disfattista, legata ad un passato che forse non potevo dimenticare. Poi ho incontrato voi e tutto è cambiato, tutto è diventato più surreale, il mio cuore ha cominciato a battere di nuovo. Grazie a voi ho sfidato i miei limiti, sono cresciuto, ho affrontato i sentimenti che provavo per Josh e ... ho capito la differenza. Grazie a voi ho capito che la vita è meravigliosa, che può regalarmi gioie e dolori, e ho capito che qualsiasi tipo di difficoltà può essere sormontata.

"Adam," disse Michael rivolgendosi al giovane "quando ti ho rivisto a quella mostra il mio cuore è esploso, è tornato a battere. Mi sono sentito desiderato e questa sensazione mi ha rinvigorito ma al tempo stesso mi ha stordito. Sei tornato nella mia vita al momento giusto, hai avuto la forza di scavare dentro di me e di distruggere tutto il peso che comprimeva il cuore. I tuoi baci, le tue carezze, i tuoi sorrisi, le tue trovate bizzarre, non riesco ancora a credere che tu sei volato a Copenaghen pur di dichiarare il tuo amore. Lì mi sono accorto di amarti. Però qui entra in scesa Chris." E Michael si rivolse al sexy fotografo "Tu sei stato un tornado, mi hai sedotto come nessuno aveva mai fatto prima d'ora, mi hai fatto sentire importante, a mio agio, sei riuscito a spazzare via il ricordo di Josh come una nuvola di fumo. Ho provato attrazione nei tuoi riguardi, e più spesso ho dubito se scegliere te oppure Adam, facendo cadere il mio cuore in confusione. Non sapevo se potevo fidarmi, dopo quello che è successo a Copenaghen, non sapevo se volevi stare con me solo per un secondo fine. E stare con Adam in quel frangente, mi ha fatto capire che forse avevo fatto la scelta giusta. Hai tentato di tutto, hai organizzato persino un colloquio di lavoro. Ma quello che mi ha fatto ricredere, il gesto che mi ha fatto capire che forse dovevo riconsiderare la mia scelta, è stato 2 mesi fa. Tu sei riuscito a scuotere la mia crisi, ho capito grazie a te che non dovevo guardare al mio passato, ma che dovevo dimenticare Josh e tutto il resto e costruire il mio futuro. Da lì ho capito che seppur ho amato Adam, tu eri ancora dentro di me. Sono fuggito in queste settimane, ho sofferto molto per quello che è accaduto ma ora ho capito che è il momento di chiudere la questione. Ho un lavoro, sapete? A settembre sarò il nuovo caposervizio di Rolling Stones. Sono arrivato a questo punto anche grazie a voi" prese respiro. Intanto Michael vide negli occhi di Adam e Chris un senso di impotenza di fronte alle parole che avevano appena ascolto.

"Alla fine ... scelgo te Adam. Perchè l'amore con te è stato diverso, sei dolce e premuroso, sei un amante fantastico e sei l'unico che è stato capace di amare i miei pregi e i miei troppi difetti. Ho sbagliato a dubitare, ho sbagliato a pensare che con Chris potessi costruire un futuro, ma per troppe volte ti ho visto stringermi la mano, più e più volte mi hai sorriso dolcemente, quindi ... sì, sei tu l'uomo della mia vita" Adam abbracciò Michael, cadendo in un pianto liberatorio, come se il nodo che sentiva in gola, si fosse sciolto all'improvviso di fronte alle parole accorate di un ragazzo che, negli ultimi mesi, aveva affrontato i suoi demoni e le sue paure. "Ti amo" disse annusando poi i capelli lunghi di Michael. "Ti amo anche io, Adam"

Chris rimase fermo, per un attimo, voleva fare qualche, controbattere ma si ricordò della promessa, si ricordò che se Michael avesse scelto Adam, si sarebbe dileguato, sarebbe scomparso dalla sua vita. E così fu. Fece un sorriso sghembo, un occhiolino nei riguardi di Michael e poi si voltò. Inforcò gli occhiali e scomparve subito dopo fra le ombre di Central Park.

"Spero mi perdonerai per l'imboscata, per tutto quando ... insomma" disse Michael tra le lacrime. "E' un nuovo inizio" constatò Adam asciugandosi il viso "Dimentichiamo tutto, dimentichiamo quello che è successo, dimentichiamo Josh, Chris, i litigi e tutto il resto. Incominciamo da qui, incominciamo da noi." Michael sorrise, specchiandosi negli occhi lucidi di Adam ricolmi d'amore, di desiderio, ricolmi di felicità. "Non voglio più segreti, d'ora in poi" disse il giovane. "Ho aperto il mio cuore, Adam. Voglio soltanto stare con te, vivere con te, voglio amare te"

Si avvilupparono l'uno alle labbra dell'altro e, seduti su una panchina all'ombra di un salice piangente, erano pronti a guardare oltre, pronti a vivere la loro storia d'amore, perché i dubbi erano spariti, non c'erano incertezze, c'erano solo Michael e Adam.

FINE 

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