Capitolo 35: Il 'Massacro' del mesiversario
Quel pomeriggio Michael tornò a casa in tutta fretta, non voleva restare un minuto di più in redazione. Fu una giornata di lavoro molto intensa, tante cose da fare, tante scelte da prendere, molti, forse anche troppi, gli articoli da scrivere. Non gli dispiaceva seguire la cerimonia degli Upfronts, il momento in cui le TV americane presentavano il palinsesto per la prossima stagione televisiva, Michael era così informato su tutto che era una passeggiata scrivere le news e nel contempo seguire la diretta su i social. Non era per questo motivo che era stanco, non era questo il motivo che lo ha spinto a fuggire dalla redazione di Vogue appena erano scoccate 6 di pomeriggio.
Michael non aveva alcuna intenzione di incontrare Alex, di farsi trascinare nel dramma che stava vivendo Chris, anche perchè in quel momento, la sua vita non era tutta rose e fiori. Michael stava affrontando i suoi demoni, stava affrontando il suo stesso passato per cercare di vivere al meglio la situazione attuale. Il primo mese da stagista a Vogue stava quasi per finire, ma niente filava liscio nonostante dall'esterno tutto pareva essere diverso. Nella giornata in cui stava per festeggiare, insieme ad Adam, il loro secondo mesiversario, Michael doveva fare ancora i conti con lo spettro di Josh e soprattutto con quello di Chris.
Il suo ex fidanzato era diventato molto assillante, Michael riceveva un messaggio quasi ogni ora "E perché non mi rispondi? Ti ho chiesto solo un incontro, un caffè, un drink. Dopo tutto questo tempo hai ancora del risentimento verso di me?". Non aveva ancora deciso come comportarsi anche perché Michael, in qualche modo, voleva rendere partecipe Adam di tutto quello che stava accadendo. Aveva giurato, "Nessun segreto" disse quella domenica di qualche settimana fa, e i segreti si stavano di nuovo accumulando. Prima Josh ora anche Chris che, a quanto pare, non riusciva a dimenticarlo, tanto da chiedere l'aiuto di Alex. Quella frase che il suo capo servizio gli ha sussurrato nell'orecchio, vibrava ancora forte e potente dentro la sua mente.
Durante il tragitto in metro, Michael cercava di scacciare i tutti i pensieri che attanagliavano il suo spirito, voleva solo pensare alla serata che Adam aveva organizzato, voleva solamente festeggiare l'amore che provava nei suoi confronti e ricordare quante cose sono accadute in poco meno di due mesi. L'estate stava per arrivare in quel di New York, giugno era alle porte, e nei mesi di Aprile e Maggio erano accadute così tante cose che Michael stentava a crederci. Ritrovare Adam dopo un anno e subire il fascino di Chris, erano sensazioni che ancora non dimenticava, perché non immaginava che la sua vita sedentaria e priva di prospettiva potesse cambiare in maniera considerevole da un momento all'altro.
Poi il viaggio a Copenaghen, la prima volta con Adam, il colloquio a Vogue, due mesi di emozioni, di stress selvaggio e tante sfide. Per questo festeggiare ora l'amore con Adam era la cosa giusta e, benché Michael sapeva di sbagliare nel non rivelare tutto quello che stava accadendo, sentiva il bisogno di ricordare il sentimento che provava nei riguardi dell'uomo che gli ha cambiato la vita. Josh non contava più nulla, di questo ne era certo, però doveva affrontarlo prima o poi, doveva vomitare tutto l'odio che sentiva nei suoi confronti. Con Chris la questione era già chiusa, non provava più niente verso quel fotografo dai profondi occhi azzurri, anche se soffriva nel pensarlo solo come un cane a struggersi d'amore. Ma forse Alex poteva aiutarlo, pensava Michael mentre scese dalla metro, forse il giovane caposervizio poteva curare le sue ferite.
Era un pomeriggio molto strano, saranno stati i pensieri, l'estate che incalzava eppure New York era coperta da una nube minacciosa, come se di lì a poco, il cielo avrebbe rovesciato i suoi problemi su una città rumorosa e che non dormiva mai. Rincasò in tutta fretta, mamma Helen vicino la porta d'ingresso aveva lasciato uno dei suoi adorati post it, era già al ristorante, era già a lavoro, con l'arrivo dell'estate la clientela aumentava a dismisura. Michael aveva ancora due ore prima che Adam arrivasse a casa, voleva prepararsi al meglio, tutto doveva essere perfetto. Non avrebbe dormito nell'appartamento di Adam, l'indomani entrambi dovevano lavorare, ma sicuramente avrebbero fatto le ore piccole. Michael non sapeva dove si sarebbero svolti i festeggiamenti "E' una sorpresa" disse mentre ieri sera lo aveva baciato fuori al cinema. Tutto questo mistero rendeva la situazione ancora più eccitante.
Michael accantonò i pensieri, Josh e Chris non sarebbero stati i protagonisti della serata, salì in camera, mise il cellulare in carica e, prima di farsi la doccia, aprì l'armadio ancora indeciso su cosa mettere. Sul divano si intravedeva un pacco regalo, Michael aveva acquistato su Amazon un regalo per Adam, un DVD che mancava nella sua collezione "Sarà contento" pensò mentre eseguiva l'ordine. Aveva acquistato un'edizione rimasterizzata di 'Suspiria', uno dei classici del cinema horror italiano. Sapeva che ne andava pazzo e, quando vide il prodotto disponibile fra le ricerche di Amazon, Michael non ci pensò due volte.
Decise alla fine di vestirsi casual. Scelte uno skinny jeans di colore scuro ma scambiato leggermente di bianco sulle gambe, abbinò sopra una camicia a righe blu che richiamavano il colore del pantalone e poi scelse le Converse bianche senza lacci, si sarebbe piastrato i capelli e avrebbe accorciato un po' la barba, che da giorni cresceva indisciplinata, poi il look sarebbe stato completo. Il tempo di rispondere ai messaggi di Mary e Lucy e inviare un vocale a sua cugina Annie e poi Michael corse in doccia. Mettere a tacere i pensieri e festeggiare l'amore che provava per Adam, queste le intenzioni di quello strambo mercoledì sera di inizio giugno.
****
"Scusa amore, arrivo con 5 minuti di ritardo". Adam aveva inviato a Michael una nota vocale "Anche la prima volta che siamo usciti insieme hai detto la stessa identica cosa." sorrise "Non ti sfugge niente" risponde Adam di convesso "Mi hanno trattenuto in redazione e ho dovuto fare le cose di fretta" Michael sorrise di nuovo "Scherzo. Dai che ti aspetto. Non vedo l'ora di vederti."
Giusto il tempo di inviare il vocale su WhatsApp che Michael sentì in lontananza il rumore dell'auto di Adam. Era un rumore inconfondibile, lo avrebbe riconosciuto anche in mezzo al traffico. Prese il regalo che aveva poggiato sul tavolo in cucina, un ultimo sguardo allo specchio e Michael, subitaneamente, uscì di casa chiudendo la porta alle sue spalle. Ebbe un tuffo al cuore nel vedere Adam che lo aspettava con il motore accesso. In quel momento tutti i pensieri, tutte le preoccupazioni, svanirono come una nuvola di fumo. Rimase abbagliato dal sorriso di Adam, così sexy e sincero, dal suo sguardo che sprizzava gioia da ogni dove, il cuore batteva forte e Michael non riusciva a farsene una ragione, sembrava quasi di essere tornati indietro nel tempo.
"Ciao amore" e Adam sventolò una pacchetto regalo vicino agli occhi cerulei di Michael "Buon mesiversario" e lo bacò sulla bocca
"Tanti auguri anche te" e ricambiò con affetto il bacio "Anche io ho qualcosa per te" sorrise dolcemente.
"Sono io che dovrei coccolarti" ammiccò Adam mentre spacchettava il regalo di Michael
"E'una sciocchezza" sorrise emozionato
"Sarà bellissimo, lo so" e infatti appena vide la confezione del DVD gli occhi di Adam si illuminarono di gioia. "Vedo che hai scrutato molto bene la mia videoteca. Grazie, Michael. È bellissimo. Dai ora apri il tuo". Il giovane rimase colpito dalla frenesia di Adam.
"Ma come facevi a sapere che volevo leggere questi due libri?" si domandò sorpreso. Desiderava da tempo leggere i saggi che il suo ex professore di università aveva scritto sul fenomeno della serialità televisiva.
"Me ne avevi parlato quella sera che hai terminato una news per Vogue a casa mia. Così ho messo tutto nella lista dei desideri e ... il gioco è fatto" disse sfiorandogli il viso.
"Grazie. È come se mi leggessi nel pensiero"
"Non ho ancora sviluppato questo potere" e Adam lo baciò di nuovo. Aveva indosso un jeans chiaro, molto aderente, indossava una maglietta con lo scollo V che richiamava il colore dei suoi occhi, i capelli erano perfetti, né lunghi né corti e un ciondolo si perdeva nella scollatura della maglietta. Era bellissimo, come sempre. Michael non poteva desiderare di meglio "Dove mi porti?" sorrise dolcemente e gli sfiorò di nuovo le labbra carnose
"Beh, in verità in questo momento mi sovvengono pensieri impuri" e prese la mano di Michael fino a farla scivolare sul suo membro che era già visibilmente eccitato "Però ho prenotato un tavolo al Fallen Club" sorrise
"Ma c'è il raduno dei fan di Lady Gaga questa sera!" esclamò Michael quasi sbalordito
"Che ne pensi, due giovani adulti si meritano una serata del genere?"
"Solamente se dopo mi fai assaggiare ..."
"Sei sempre il solito" sorrise Adam mentre mise in modo l'automobile "Più tardi potrai assaggiare qualsiasi cosa" sussurrò all'orecchio di Michael
****
Non trovarono traffico, nonostante l'ora di punta, e in poco tempo arrivarono al Fallen Club. Durante il breve tragitto, Adam ha sfiorato costantemente la gamba sinistra di Adam e, di tanto in tanto, lo guardava negli occhi ammiccando dolcemente. Tutto era perfetto, tutto era fin troppo perfetto. In quel momento Michael si stava rendendo conto che era inutile negare l'evidenza, era inutile andare contro corrente: il suo futuro era Adam. Decise di ignorare il fatto che Josh continuava a tampinarlo insistentemente. "Non risponderò ai suoi messaggi" e poi "Ora Chris può contare su Alex. Non è un mio problema" Era un ragionamento egoistico, ma ora come ora, gli spettri del passato dovevano rimanere lì dov'erano.
"Darling, vuoi per caso rimanere in auto?" sogghignò Adam. Michael ritornò alla realtà, accantonò i suoi pensieri e, come una sanguisuga sui avvinghiò alla mano di Adam. Una volta entrati nel club, furono accolti da una musica assordante e da una mandria di ragazzini scatenati che ballava sulle note di 'Venus'
https://youtu.be/8ih3KHxBJuw
"Abbiamo ancora l'età per fare tutto questo?" disse Michael quasi intimidito
"Guarda laggiù in fondo" disse Adam indicando due ragazzi che si baciavano ardentemente senza importarsi di niente e di nessuno "Se lo fanno loro, possiamo fare anche noi, ti pare?" e schioccò un bacio sulla guancia di Michael. Si accomodarono al tavolo, ordinarono qualcosa da bere e si godettero lo spettacolo. Adam tamburellava con il piede sotto al tavolo, con un'aria divertita si guardava intorno, senza mollare la mano di Michael
"Sono una schiappa" disse all'improvviso
"A fare cosa?" sorrise Adam "A letto sei fantastico"
"Scemo" Intendevo a ballere" arrossì
"Anche io, ma potremmo provare" disse Adam. Michael prese il cellulare e fece per scattare un selfie, in quel momento però sullo schermo apparvero 3 notifiche, Josh aveva scritto ancora. Il ragazzo fece per nascondere ma Adam aveva già visto tutto.
"E chi è questo Josh che ti ha scritto 5 messaggi? Mi devo forse preoccupare?" Con forza strattonò il cellulare dalle mani di Michael e lesse gli sms.
"Ma che diamine? Cosa significa tutto questo?"
Michael non mosse un muscolo "Non è ciò che sembra" Si sentiva la gola secca
"Chi è questo stronzo che ti invita a cena? Dove lo hai conosciuto?" Adam alzò la voce. Poi si alzò dalla sedia e fece segno di uscire dal club. La musica era troppo alta
"Adam, non ti sto tradendo. Se è quello che pensi" disse Michael impanicato
"Lo spero per te perché altrimenti tra me e te è finita" ruggì "Mi vuoi spiegare?"
"Josh è il mio ex" disse Michael a bruciapelo "Ci siamo incontrati al party della CW e da quel momento non ha smesso più di scrivermi. Come puoi vedere non gli ho dato corda"
"E quando pensavi di dirmi una cosa del genere?"
"Presto, quando io .."
"Quando io cosa? Ti avevo detto di non aver segreti con me, ti avevo chiesto di non tenerti tutto dentro, ti avevo chiesto di essere sincero. Questo secondo te cosa significa?" Adam era nervosissimo
"Lo so, hai ragione ma io stavo ragionando sul da farsi"
"Cioè se incontrare o meno il tuo ex? Se portatelo a letto? Così da poter tornare da me e farti leccare le ferite?"
"Ma io amo te, Adam. Lo sai" Michael era quasi in lacrime
"Questo non c'entra! Si tratta che io sono il tuo ragazzo e gradirei sapere quello che succede" sospirò "Sta diventando impossibile starti dietro, questa tua insicurezza mi sta stancando. Io non sono Chris, non sono Josh, io ti amo, io voglio solo te. In che altro modo devo farti capire che non voglio ferirti? In questo momento sei tu che stai ferendo me"
"No non è vero" Michael aveva il cuore in gola
"Si, è così. E non è la prima volta. Io non ne posso più. Sembra quasi che la nostra relazione regredisca invece di andare avanti"
"Ma cosa dici? Siamo qui, nonostante tutto ..."
"E' quel nonostante tutto che mi fa paura. Io sono stato sincero, mi sono aperto con te. Ti ho raccontato il mio passato ... io"
"Mi hai detto che devo portati sempre nel mio cuore, si me lo ricordo. Ed è così. Tu vivi nel mio cuore. Non c'è nessun altro" Michael era sincero
"Ciò non conta che hai temporeggiato, che non hai mandato a fanculo quello stronzo che ti ha distrutto il cuore e non mi hai detto nulla, hai deciso di non dirmi niente" Adam prese le chiavi dell'auto dalla tasca e voltò le spalle a Michael
"Adam, aspettami!"
"Torna a casa da solo. Meglio finirla qui"
"Come finirla qui?" Michael si mise a piangere
"Si, è finita. Non voglio sentirti più. Ti avevo chiesto di essere sincero e tu invece mi hai tenuto all'oscuro di tutto questo. Ora sei libero di tornare da Josh" Adam non si voltò indietro. Entrò in auto, accese il motore e lasciò Michael, fuori al Fallen Club, inerme, senza forze, con le lacrime che gli sgorgavano dagli occhi.
Fece per comporre il numero di Adam ma il cellulare era già irraggiungibile. Sperò fino all'ultimo che il giovane potesse tornare su i suoi passi, ma dopo dieci minuti di silenzio, Michael capì che Adam non sarebbe tornato. Non ebbe la forza di parlare, di ragionare, era consapevole di essere nell'errore. Fu un vero massacro, quel mesiversario è stato una strage, un'apocalisse. Mentre si incamminava alla ricerca di taxi per tornare a casa, Michael non ebbe la forza di pensare, la sua mente era come svuotata. "Se ha deciso di lasciarmi ... come potrò sopravvivere?" Il cuore aveva smesso di battere, un peso si abbatteva sulle spalle di Michael. Senza volerlo era già caduto nel baratro della commiserazione
Continua ...
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top