Capitolo 30: Party con sorpresa
Pareva lontano il ricordo di Chris. Era passato un giorno esatto dall'ultima volta che Michael ha incontrato il sexy fotografo, era passato un giorno da quel bacio chiarificatore che - almeno per lui – non aveva significato nulla. Era quasi rinato. Tutto sembrava avere un sapore diverso, anche il party al Madison Plaza che si sarebbe svolto di lì a qualche ora. Infatti il grande giorno era finalmente arrivato, la festa che avrebbe concluso la stagione televisiva della CW, era ai nastri di partenza e Michael era a di poco euforico. Forse grazie a questa la sensazione aveva rimosso il ricordo di Chris. Non sapeva darsi una risposta concreta, anche perché il solo fatto che avrebbe incontrato i suoi idoli, e soprattutto l'attore protagonista di Arrow, sentiva come se il suo cuore uscisse fuori dal petto.
Michael era un vero fanboy, come si vuol dire in gergo, era consapevole di esserlo e non avrebbe cambiato questo suo modo di essere "Mi fa sentire vivo questa sensazione" rispondeva ogni volta che veniva preso in giro, anche da i suoi amici più fidati. E poi quello che rendeva questa serata ancora più speciale era il fatto che avrebbe vissuto tutto questo insieme ad Adam, insieme al suo uomo. Il biglietto lo custodiva gelosamente, il primo regalo ricevuto da quel ragazzo così dolce e sensibile che nasconde molto bene il suo lato più tenero e romantico. Tante cose erano successo da quell'incontro, e Michael non riusciva a credere come la vita gli avesse potuto regalare tutto questo.
Per una volta voleva scacciare la malinconia ed i brutti pensieri e godersi questa splendida giornata. Era venerdì a lavoro, già si sentiva aria di week-end, tutti gli impegni più impellenti venivano rimandati al lunedì successivo. Michael quel giorno era da solo, Andrew si era dato malato, Alex era uscito a metà giornata e non sarebbe tornato più in sede, quindi il ragazzo prese tutto alla leggera. Pubblicò qualche news, abbozzò una recensione per la prossima settimana e, diversamente dalle altre volte, riuscì anche a sentire Adam. Il party sarebbe iniziato alle 8 di sera, quindi verso le 18e30, Michael si sarebbe avviato da casa; dopo il party si sarebbe fermato a casa di Adam per passare lì la notte "Ho la giornata libera" disse. Questo faceva intuire che si sarebbe trattato di un sabato mattina a base di sesso, pranzi fugaci a letto, risate e coccole. L'idea non gli dispiaceva affatto, dopo una settimana di baci fugaci, era anche giunto il momento di rannicchiarsi sotto le coperte.
"Non indossare nulla quando vengo a prendersi a casa" scrisse Adam
"Scusa, mi vuoi nudo all'ingresso?" disse Michael
"Non mi dispiacerebbe ma non è questo che intendevo. Ho una sorpresa per te" concluse
"Come sei misterioso"
"Ci vediamo dopo" scrisse con uno smile "Non vedo l'ora di trascorrere la serata con te"
Si, anche Michael sentiva lo stesso trasporto di Adam, la stessa eccitazione. Forse era una serata voluta ed attesa da entrambi, oppure stava a significare che nonostante Chris e la fuga a Copenaghen, loro erano ancora lì, pronti a vivere una nuova esperienza insieme.
Complice l'aria di week-end, Michael alle 5 era già in ascensore, pronto a lasciare la redazione ed a tornare a casa. Lesse il messaggio di Annie la quale, verde dall'invidia, desiderava imbucarsi al party, Michael rispose a mamma Helen dicendo che si sarebbero visti domenica per un brunch, dato che si fermava da Adam, e poi casualmente vide un messaggio di Chris. Era di ieri sera, inviato alle tre di notte. Michael non ci aveva fatto proprio caso, ma dato che non voleva in nessuno rovinarsi la giornata e fare in modo che il fantasma del sexy fotografo potesse rovinare l'atmosfera, ignorò del tutto il messaggio.
Adam in tutto questo non sapeva nulla, non era al corrente dell'incontro, del bacio, della discussione, non sapeva nulla e così doveva essere. Non avrebbe capito, avrebbe reagito d'impulso, invece in questo modo tutto sarebbe caduto nel dimenticatoio, Chris sarebbe stato un vago ricordo. Si, Michael sapeva che questo castello di carta sarebbe caduto prima o poi, sapeva che Adam avrebbe scoperto tutto e forse sarebbe stato ancora più difficile spiegare tutto, ma con Chris era stato chiaro: quello è stato il bacio dell'addio, e lui doveva farsi una ragione. Michael ha scelto Adam e su questo non si discuteva. Non avrebbe lasciato il mare aperto per un porto sicuro.
****
Michael era in perfetto orario. Mezz'ora prima che Adam arrivasse a casa aveva già preparato la borsa con tutte le cose gli servivano per la giornata di sabato, compreso quel boxer che gli fasciava il fondoschiena in maniera perfetta; si era già lavato i capelli, che decise di lasciare sciolti, e con la musica accesa ad alto volume aspettava impazientemente l'arrivo di Adam. In quel momento Michael indossava solo un boxer bianco ed un paio di fantasmini usurati dello stesso colore. Scorreva svogliatamente la home di Facebook ma in realtà contava i minuti che lo separavano dall'arrivo di Adam. Tanto è vero che, puntuale come un orologio svizzero, l'amato giornalista bussò alla porta di Michael. Il giovane si alzò di scatto, indossò frettolosamente una canotta che era posata sul divano, e scese all'ingresso.
Adam si fece trovare con una scatola enorme fra le mani, un sorriso smagliante e tanta voglia di voler abbracciare il suo amato Michael. Indossava uno smoking nero che aderiva perfettamente alle forme del suo corpo, si era accorciato la barba ed aveva cambiato anche pettinatura, lisci con la fila al lato "Non mi fai entrare?" disse
"Ma cosa diavolo hai combinato? Cosa c'è in questo scatolo?" disse mentre face accomodare Adam in cucina.
"Apri e vedi cosa c'è al suo interno"
Michael scartò il regalo che il fidanzato gli aveva portato e la sorpresa fu fenomenale. Adam gli aveva regalato uno smoking uguale al suo, stesso tessuto, stessa fattura con l'unica differenza che il colore del fazzoletto che usciva dal taschino era azzurro anziché verde.
"Ma ... ti sarà costato una fortuna"
"Non badare a questo. Ti piace?"
"Se mi piace? Ma è fantastico. Non ho mai indossato uno smoking"
"Ora potrai farlo" disse Adam ed abbracciò Michael.
Il ragazzo subito si avviluppò alle labbra di Adam, esplorando la sua bocca con un far deciso "Non dovevi farlo" sospirò Michael fra le labbra
"Volevo farlo, mi sentivo di farlo. È la tua serata e voglio che sia perfetta" disse Adam mentre continuò a baciare Michael. Gli sfilò la maglietta e con una spinta lo fece sedere sul tavolo della cucina. I baci ed i sospiri si facevano più intensi, più vogliosi e Michael sentì chiaramente in mezzo le sue cosce, la vibrante erezione di Adam.
"Faremo tardi" sospirò, ma Adam non voleva sentire scuse. "Ti vuoi fermare proprio adesso?" e fece scivolare a terra i boxer di Michael. "Così mi fai impazzire" disse il ragazzo fra i sospiri. Prima le spalle, poi su per il collo e fin giù fino ai capezzoli, Adam stava leccando ogni centimetro del corpo di Michael, scese fino ai fianchi, poi le cosce e, mentre giocava con il suo membro, arrivò a sfiorare il fondoschiena. Michael si stese sul tavolo, nudo, con le gambe aperte con Adam che accuratamente gli leccava il fondoschiena. Poi con velocità, si sbottonò i pantaloni e lo penetrò con veemenza. Entrambi gemevano ardentemente. Michael ebbe la prontezza di coprirsi la bocca con la mano, stava gemendo dal piacere e non voleva destare i vicini, Adam da parte sua continuava a spingere con velocità il suo membro dentro il corpo di Michael. Ansimava voracemente e sul più bello si svuotò letteralmente in un urlo di piacere. Anche Michael fece lo stesso, quasi in contemporanea. Il seme schizzò sul suo corpo lasciandolo senza forze.
"Mio Dio Adam. È stato fantastico" disse fra i sospiri
"Tu sei fantastico" e con una mossa sgusciò fuori il corpo di Adam. "Ti è piaciuto davvero il regalo"
Michael stava recuperando le forze, era ancora sporco del suo seme ed era nudo sul tavolo della cucina "Nessuno mia ha mai regalato uno smoking"
"Ora fila a lavarti o davvero facciamo tardi" sorrise mentre si appoggiò con la schiena al lavello. Rimase quasi senza respiro mentre vedeva Michael nudo salire le scale. Era la cosa più sexy che Adam aveva visto in vita sua.
****
Il Madison Plaza solitamente ospitava le partite di baseball della seria A, ma una volta all'anno si vestiva a festa, per ospitare il party più cool della mondanità newyorkese. La CW apriva le porte a giornalisti e alla gente che conta per celebrare un altro anno di successi, di nuove proposte e nuove avventure. Michael non aveva mai visto tanta gente radunata in un solo posto. Stretto sotto il braccio di Adam, entrambi si facevano strada fra la folla appostata fuori l'entrata principale, una folla accalcata in attesa di poter vedere i propri beniamini. Sia Michael che Adam entrarono subito, l'addetto alla sicurezza riconobbe il volto di Adam e lo fece entrare senza problemi. Fra luci, lustrini ed un gran vociare, Michael fu catapultato in un mondo che ha intravisto solo dallo schermo TV.
"Tutto ok?" disse Adam.
"Sono troppo felice. Grazie. " sorrise Michael
"Per te questo ed altro, amore. Dai andimo alla ricerca di Stephen Amell" e lo trascinò con se.
Michael cercò di memorizzare ogni dettaglio di quel luogo e di quel momento. Dai vestiti dei ricchi dell'Upper West Side, al bancone del bar che offriva cocktail dal colore rosa accecante. Fra la gente riconobbe un attore di The 100, intravide la protagonista di Jane the Virgin che rideva allo stesso modo in cui lo faceva in tv, e poi affianco al produttore Greg Berlanti, vide il suo idolo, vide Stephen Amell. Quasi gli tremavano le gambe
"Cazzo, ma dal vivo è ancora più bello" sospirò Michael
"Stasera non sarò geloso, ma te la farò pagare quando saremo soli a casa" e gli schioccò un bacio.
****
Michael sorseggiava una vodka con ghiaccio al bancone del bar, era sfinito, neanche avesse fatto una maratona. Mentre aveva lasciato Adam parlottare con alcuni suoi colleghi di lavoro, il ragazzo si accomodò al per riprendere le forze mentre ammirava le foto che si era scattato con Stephen Amell, aveva intravisto anche Brandon Routh e, amichevolmente, era apparso in uno di questi scatti
"Quante emozioni" disse fra sé e sé. Michael si guardò intorno, incrociò lo sguardo di Adam che gli sorrise dolcemente, poi la sua attenzione fu catturato da un fotografo, alto quasi 1e80 che, con la sua reflex, scattava foto a raffica. "Mi sembra di conoscerlo" disse mentre bevve l'ultimo sorso della sua vodka.
Il tempo che il ragazzo abbassò l'obbiettivo ed il sangue di Michael si gelò. "Ma cosa ci fa lui qui?" Non voleva credere ai suoi occhi. A pochi metri di distanza da lui c'era Josh, il suo ex, lo stronzo che lo ha tradito e che ha preferito fuggire a Londra e seguire un commediografo fallito, il ragazzo che gli ha spezzato il cuore, l'uomo che ha distrutto la sua vita. Non riusciva a credere ai suoi occhi, dopo tre anni non solo era ancora più bello di come lo ricordava ma soprattutto Michael si rese conto che provava ancora rabbia nei suoi confronti, una rabbia carnale, funesta, un qualcosa di inspiegabile. Non voleva guardarlo ma era impossibile. Indossava un pantalone nero aderente che faceva spiccare le sue gambe sode e tornire, una camicia bianca con le maniche rimboccate che aderiva vicino ai suoi bicipiti sodi; i capelli era neri corvino, lucidissimi e perfettamente pettinati, erano corti con un ciuffo che cadeva sul viso, la barba era più lunga del solito e gli occhi color nocciola brillavano di una luce nuova, diversa.
Ebbe l'intinto di fuggire via, di prendere Adam e scappare dal party, ma non voleva farlo, doveva essere superiore, doveva ignorarlo. Abbassò lo sguardo per recarsi da Adam ma fu troppo tardi, Michael cadde nel raggio d'azione di Josh. I due si guardarono intensamente per qualche secondo, l'uno perso negli occhi dell'altro. Josh cominciò a farsi strada fra la folla con in volto un'espressione stupita. Michael era immobile, vide che Adam era di spalle e poi tornò a guardare Josh.
"Come stai, Michael?" riuscì a dire Josh con una voce roca sensualissima "Non mi aspettavo di vederti qui"
"Vivo a New York, è qui che mi hai lasciato tre anni fa" disse a mezza bocca "Sto bene comunque, e tu?" mentiva spudoratamente
"Un po' incasinato con il lavoro. Sono qui da tre mesi. Sono social media e fotografo del Post" disse
"E la tua carriera da sceneggiatore?"
"E'ancora lì nel cassetto" disse abbassando lo sguardo
"E tu cosa fai"?
"Lavoro a Vogue"
"Complimenti, ho sempre saputo che saresti andato lontano"
"Ero io a non immaginare che saresti andato così lontano" disse alzandosi dallo sgabello del bar"Ora devo raggiungere il mio ragazzo" ma Josh lo fermò per un braccio.
"Possiamo vederci? Ti prego, ho bisogno di parlare con te" disse strusciando le labbra vicino l'orecchio di Michael
"Cosa vuoi dirmi. Che sei tornato qui con la cosa fra le gambe?" Michael era eccitato, nonostante tutto
"Ti ho trattato una merda quindi..."
"... Non so se ho voglia di parlare con te" ammise Michael
"Il tuo numero è sempre lo stresso?"
Michael annuì e si diresse verso Adam che, con un sorriso, lo abbracciò come se nulla fosse, ma gli occhi di Josh erano ancora puntati su di lui.
"Cazzo. Cazzo, Cazzo" disse fra i suoi pensieri "Ed ora?"
Si, perché sapeva che Josh avrebbe cercato di parlare con lui, era insistente, sapeva come esserlo, ma ora non era il momento di affrontare tutto questo. Si voltò e vide Josh imbambolato al bancone del bar. Aveva il suo sguardo da cucciolo smarrito e Michael non sapè resistere a quell'occhiata dolce ma truce, tenera ma cattiva, perché Josh era un angelo, ma era anche un diavolo.
Continua ...
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top