Capitolo 10: Baci a Central Park




           

Il telefono cominciò a vibrare insistentemente. Michael era ancora steso sul letto, ancora con i vestiti indossati dalla sera prima, ancora nella stessa posizione, ancora senza forze dopo tutte le emozioni che ha provato durante l'appuntamento con Adam. Aprì gli occhi e si domandò dove fosse. Non riconosceva il posto in cui si trovava.  È caduto in un sonno così profondo che ora era quasi intontito. Non riuscì ancora a focalizzare la situazione quando, istintivamente, rispose al cellulare.

"Ti ho svegliato, piccolo?" disse Adam dall'altro lato del telefono

"O mio dio ma quanto ho dormito?" rispose Michael

"Sono le 9 passate, per me è come se fosse mezzogiorno. Scusa, non volevo disturbarti. Volevo sentire la tua voce"disse Adam dolcemente

"Non ti preoccupare, anzi scusami tu che ti ho risposto in questo modo. Ho dormito troppo" disse Michael, e si accorse che era ancora vestito "Cazzo, fra un paio d'ore mi devo vedere con Chris" pensò

"Hai dormito bene?" domandò Adam

"Anche troppo, credo che sia stato tutto merito tuo"

"E cosa ho fatto di così speciale"? domandò

"Mi hai fatto vivere un sogno e forse non te ne sei neanche reso conto. Sotto quella scorza da uomo duro ..." Michael si fermò

"Vorrei che il sogno continuasse"

"Domani è tutto confermato?" domandò Michael mentre apriva l'armadio

"Ovvio, poi non ci vediamo per 10 giorni. Martedì mattina ho il volo per Cannes" disse Adam con una voce triste

"Potrai chiamarmi tutte le volte che vuoi"

"Ma ci sarà il fuso orario!"

"Mi dovrai fare un resoconto dettagliato dalla croisette, o no?"

"Ti è piaciuto il regalo?"

"Tantissimo, stento ancora a crederci. Non ti ringrazierò mai abbastanza"

"Non devi, voglio vederti felice e nulla più" disse Adam "Cosa fai questa mattina?"

Michael trasalì'. Mentre era al telefono con Adam si era spogliato e stava scendendo cosa indossare per il brunch con Chris. Voleva raccontargli tutto, ma non voleva rompere questo flirt così sexy con Adam "Raggiungo mia madre al Fast Food. Di domenica non è tanto affollato" divagò

"Ah giusto, il fast food"

"E tu? Come mai sei già in piedi di domenica?"

"Ho le ultime cose da sistemare. Sto caricando un'intervista e poi devo preparare la valigia" disse Adam con un tono triste

"Allora ti lascio alle tue cose" disse Michael

"Si, scusa hai ragione. Ti sei appena svegliato. Ti posso chiamare nel pomeriggio?'" domandò incuriosito

"Certo, sempre se non scappi di nuovo"

"Non scappo. Ieri sera sono stato benissimo"

"Anche io" affermò Michael sinceramente

"Allora a dopo, piccolo"

"Buona giornata" e Michael riattaccò

Non riusciva a capire le sensazioni che provava in quel momento. Da una parte si sentiva ancora mezzo stordito, sia dai baci di Adam che dal sonno profondo in cui era caduto, dall'altra Michael voleva correre a casa del sexy giornalista, fare l'amore con lui e chiudere nell'armadio tutti i dubbi e le incertezze che ancora l'attanagliavano. Invece la sua mente era altrove, pensava che a breve avrebbe incontrato Chris e che avrebbe incrociato di nuovo quei suoi occhi azzurri così profondi.

"Sono una persona orribile" Si, Michael lo sapeva che stava giocando con il fuoco, ma il fatto che due ragazzi volessero uscire con lui, lo rendeva la persona più desiderata di questo mondo, era una sorta di rivincita. Certo, se Adam avesse saputo la verità avrebbe cambiato opinione su di lui "Ma perché avrebbe dovuto scoprirlo?" si domandò "Era un semplice appuntamento di cortesia, non è detto che Chris debba avere per forza altre intenzioni"

Michael voleva convincere se stesso anche perché si trovava in una situazione assurda, complicata e difficile da gestire. Da una parte c'era Adam, questo ragazzo che lo ha fatto tornare alla vita, che gli faceva battere il cuore all'impazzata, dall'altra c'era Chris, un ragazzo sexy da morire con cui c'era una strana connessione "Questa connessione, voglio capire da cosa è dovuta"

Questo suo essere indagatore, questo suo voler scoprire la verità a tutti i costi e questa voglia di rimuginare sulle cose, era la particolarità che rendeva Michael un ragazzo diverso dagli altri, un ragazzo con la testa sulle spalle, che ragionava sulle cose mille volte prima di prendere una decisione.

"Non sono legato a nessuno, quindi posso uscire con un altro ragazzo quest'oggi" si convinse. Doveva darsi una mossa o non sarebbe arrivato in orario. Diede uno sguardo a WhatsApp e notò un messaggio sia da parte di Annie che da parte di Lucy. Entrambe volevano sapere com'era andato l'appuntamento "Le risponderò in metro"

Poi vide che anche la madre gli aveva mandato un messaggio, sarebbe stata a Conney Island da un'amica, quindi sarebbe tornata in serata "Per fortuna, non avrei retto ad un interrogatorio da parte sua"

Questa volta la scelta dell'outfit fu più semplice; forse Michael si era sciolto, era più tranquillo o semplicemente non conosceva bene Chris come Adam tanto da poter essere coinvolto emotivamente, anche se sapeva bene che non gli era indifferente. Optò per un jeans classico, aderente quanto basta ed una magliettina celeste a mezze maniche, la temperatura si era riscaldata, finalmente. Decise comunque di portasi un giubbino di jeans, tanto per essere sicuri. Preparò tutto sul letto e corse a farsi la doccia. Quasi non voleva lavarsi, sentiva ancora sul suo collo l'odore di Adam. Questa sensazione lo fece eccitare di nuovo, ma non era il caso, non poteva ancora pensare a tutto quello che è successo ieri sera "Le sue mani su di me, la voglia di possedermi. Non immaginavo che Adam fosse così vigoroso" pensò mentre si insaponava "Ha un tocco potente ma allo stesso tempo gentile e delicato" continuò "è totalmente diverso da Josh" concluse Michael

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Di domenica la metro, soprattutto in zona Central Park, era sempre affollata. Michael lo sapeva benissimo, ma a causa della bella giornata primaverile che stava scaldando New York, in molti hanno deciso di godersi questa domenica di relax al sole ed in compagnia. Fu un'impresa sopravvivere a quei 20 minuti di tragitto, Michael stava sudando come non mai e questo gli dava altamente fastidio. Lui era un ragazzo pieno di fisime e, la paura di sudare, era una di quelle. Aveva la fronte bagnata "Mio Dio, non oso immaginare i capelli come si sono combinati" e sentiva la schiena bagnata "Speriamo che non ci saranno tracce sospette sulla maglietta". I 20 minuti sembravano ore, tanto è vero che, quando arrivò a destinazione, fu essenziale fermarsi al distributore e bere tutto d'un sorso una bottiglia d'acqua semi ghiacciata. Era comunque in ritardo all'appuntamento e, l'ansia di incontrare Chris, si stava facendo sentire. Per fortuna, l'entrata  Est di Central Park, l'avrebbe trovata di fronte appena sarebbe uscito dalla metro. Aprì la fotocamera del cellulare per guardarsi i capelli e poi uscì alla luce del sole.

Chris era già arrivato e Michael dovette prendere fiato prima di avvicinarsi a lui. Era bello come il sole, forse ancora di più rispetto a quando lo ha conosciuto alla mostra. I capelli nero corvino, erano legati, la barba era un po' più corta ed allineata ma decisamente sexy; indossava un jeans nero strettissimo che gli fasciava in maniera perfetta sulle gambe, aveva ai piedi un paio di ADIDAS rosse ed una t-shirt bordeaux, con un pendente che gli scendeva lungo il petto; legato al jeans aveva una camicia a scacchi nera e rossa. Fumava una sigaretta con quel suo modo sexy ed ammiccante ed aveva uno zainetto in spalla. Michael lo guardava esterrefatto.

"Ciao Chris"

"Handsome, sei arrivato di soppiatto" disse con il suo sorriso sghembo. Si tolse gli occhiali da sole ed il cuore di Michael fece di nuovo un balzo "Quegli occhi, sono la cosa più bella che esiste" pensò

"Come stai?" riuscì a dire

"Tutto bene e tu? Grazie per l'articolo è stata una lettura edificante"

"Addirittura? Ho fatto solo il mio dovere. E poi erano parole sentite" Le parole uscirono spontaneamente e Michael rimase di sasso "Ma veramente sono io quello che sta parlando con Chris?" Non era ansioso, non aveva la sudarella, voleva solo godersi la giornata. "Ieri non ero in questo stato emotivo  quando mi sono visto con Adam" concluse

"Hai fame?" domandò Chris

"Beh in verità si"

"Ottimo ho fatto bene a preparare qualcosa da mangiare. Vieni, conosco un posticino perfetto" ed istintivamente Chris prese la mano di Michael. "Cosa sta accadendo, io veramente non capisco" pensò

Si sedettero sull'erba all'ombra di un salice piangente; nonostante il vociare si respirava un'aria tranquilla

"Ho preparato un semplice panino con prosciutto e poi ho portato un rustico vegetariano"

"Sei anche un cuoco oltre che un fotografo?" domandò Michael

"Non proprio, ma ho un regine alimentare un po' particolare quindi a volte devo cimentarmi nel preparare qualche pietanza" sorrise

"Una qualità da ammirare"

"Lo so" ed addentò il panino

Rimasero per un po' in silenzio, entrambi si gustarono il pranzo, poi Chris disse "Facciamo un gioco?"

"Di che si tratta?" disse Michael un po' spaventato

"Nulla di che, per conoscerci meglio" ed ammiccò con lo sguardo "10 minuti a testa, senza interruzioni, ed a vicenda possiamo porci tutti le domande che ci passano per la testa"

"Tutte le domande?"

"0vvio, o altrimenti che gioco è? Comincio io" disse Chris

"Ecco, immaginavo" echeggiò Michael

"Fidanzati, amichetti, amici di letto?"

"Mi sto sentendo con un ragazzo" disse "Ma non ho nessun amichetto particolare" disse Michael sinceramente

Chris bevve un sorso d'acqua e poi disse "Cosa ti piace in un uomo? Cosa guardi per prima cosa?"

"Gli occhi, gli occhi azzurri come tuoi"

"Piuttosto audace come risposta" e Michael sorrise

"Sei attivo o passivo?"

"Che differenza fa?" domandò Michael un po' stizzito. Sapeva di essere passivo ma non voleva rivelare questo suo dettaglio così a bruciapelo. "Ad Adam non importa" pensò

"Ok, ultima domanda che il tempo stringe. Com'è finita la tua ultima relazione amorosa? Non credo che un ragazzo bello come te possa rimanere single a lungo"

"Visto che siamo in vena di confidenze, sono single da più di due anni e non ho un appuntamento da troppo tempo. Il mio ex è Londra, mi ha tradito con uno scenografo di Broadway. Mi ha confessato tutto la sera del nostro primo anniversario e credo che da quel momento non mi sono più ripreso. Sono cambiato, non ho fiducia nei rapporti sentimentali e quest'ombra nera mi perseguita anche a lavoro, nei giorni liberi ... insomma, sempre" confessò Michael

"Non immaginavo che soffrissi così tanto" disse Chris mentre prese la mano di Michael.

"Nessuna compassione ti prego. Sto cercando di affrontare i miei demoni"

"Dai, ora tocca a te" disse Chris, cercando di cambiare argomento

"Dunque, fammi pensare. Descriviti in tre parole. Che tipo sei?"

"Beh, sono bello, simpatico e sono un fotografo" disse "Scherzo! Sono una persona pacata, ragionevole e passionale"

Michael ebbe quasi una botta di calore "Qual è stata la tua relazione più lunga?"

"Con il ragazzo con cui ho fatto il viaggio on the road. È stata una lunga corsa sulle montagne russe. Lui poi ha preferito il lavoro a Vogue, piuttosto che venire a vivere con me"

"Sei single ora?"

"Si, ma sto flirtando con un simpatico giornalista un po' insicuro di se stesso" ed istintivamente si avvicinò a Michael baciandolo sulla bocca. Fu un bacio dolce, romantico,  passionale.

La lingua di Chris con calma e parsimonia esplorò quella di Michael come se avesse timore. Michael fu colto dalla passione e posò una mano sul petto di Chris notando che era tonico e muscoloso. Mugugnò quando il fotografo gli leccò il collo in maniera audace. I loro sguardi si incrociarono e Michael dimenticò tutto, i baci di Adam, l'ansia, il lavoro, la vita disgraziata. Si rispecchiava in quel paio di occhi cristallini e gli batteva forte il cuore

"Ho ancora 5 minuti di tempo" disse

"Io voglio baciarti ancora. Non ho voglia di parlare"

Questa volta il bacio fu più impetuoso e Michael apprezzò. Le mani di Chris scesero su i suoi fianchi e,  pian piano, lo strinse a se in un abbraccio caldo e sexy.  Si baciarono ancora ed ancora, le loro lingue si cercarono in maniera sempre più invasiva ed a nessuno pareva che dispiacesse. Chris sciolse i capelli di Michael e gli passò una mano fra i capelli, era un gesto bellissimo che a Michael piaceva molto.

Stava per rimanere senza respiro, dovette scostarsi. Chris continuò a guardarlo negli occhi "Chi è questo ragazzo con cui ti stai sentendo?"

"Nessuno che conosci" mentì Michael

"Non voglio dividerti con nessuno, sei una persona diversa dalle altre. Mi ero ripromesso di non stringere legami affettivi con nessuno eppure, da quando ti ho visto alla mostra, il mio cuore, il mio spirito è cambiato"

Michael lo baciò di nuovo e questa volta gli mise una mano in viso toccando la sua  barba bellissima. Ebbe un brivido "Quando penso a te tutto svanisce. Sento solo il mio cuore che batte pensando al tuo nome"

"Posso portati a casa mia, stenderti sul letto e farti cose che neanche ti immagini, oppure possiamo stare qui a baciarci. Dimmi tu, ma qualsiasi cosa sceglierai, io voglio approfondire la tua conoscenza. Sento che non sei il solito ragazzo che pensa solo al sesso, sei uno con la testa sulle spalle e con cuore grande come una casa"

Il respiro di Chris era vicino al collo di Michael e questo lo eccitava da matti "Si, ma ho una nube nera dentro di me"

"Diraderò questa nebbia, ma non chiuderti a riccio Michael. Ti posso regalare una vita felice" disse

Rimasero stesi sotto l'albero mano per la mano per molto, troppo tempo. La testa di Michael era poggiata alla spalla di Chris mentre il fotografo accarezzava i capelli di Michael. Si perse la cognizione del tempo. Michael fu portato alla realtà dal suo  cellulare. Lucy lo stava tempestando di chiamate

"Devi andare?" Disse Chris

"Non vorrei ma devo tornare alla realtà"

"Sicuro che non vuoi salire per un drink?"

"La prossima volta"

"Ci conto" disse Chris e lo baciò.

Chris accompagnò Michael alla metropolitana. Entrambi erano come ubriachi, ubriachi di sensazioni e sentimenti

"Quando ci vediamo?"disse Chris con aria triste

"Non lo so, sentiamoci settima prossima"

"Ti voglio portare in un posto molto romantico" e abbracciò Michael intensamente

"Posso dire di non vedere l'ora?"

"Così mi spiazzi" sorrise Chris

Michael lo baciò sulla guancia e poi scese di corsa in metro senza voltarsi. Aveva il cuore nello stomaco, la mente in subbuglio, le gambe che tremavano. Aveva bisogno di parlare con Lucy, aveva bisogno di sfogarsi "Sono fantastici entrambi" disse "chi scegliere: Adam o Chris?"

Stava per comporre il numero di Lucy quando Adam lo chiamò mantenendo la promessa. Ancora ubriaco dei baci di Chris, Michael risposte sorridendo

"Ti sono mancato?" disse Adam

Continua ...

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