Personaggi e curiosità

Un cast qui, alla fine del libro? Esattamente, è proprio a questo punto che vorrei che lo guardaste, dopo aver letto tutta la storia ed esservi immaginati i personaggi come più vi andava. E a dirla tutta non è nemmeno un vero e proprio cast: quelli che vedrete non saranno attori o personaggi famosi che prestano il loro volto a Lympha e agli altri, anche perché in genere non mi piace dare ai miei personaggi la faccia di persone esistenti (anche perché trovarne di adatte è praticamente impossibile).

I disegni che ho deciso di inserire rappresentano i personaggi come li ho immaginati io durante la stesura del racconto e come sono riuscita a renderli su carta (non sempre proprio fedeli a com'erano nella mia testa, lo ammetto), preceduti da un aesthetic sempre creato da me medesima. Il tutto sarà impreziosito (?) da piccole curiosità sui personaggi stessi.

Lympha

Di tutta questa storia, la prima cosa a essere stata creata è proprio Lympha e tuttora non saprei dire da dove sia nato esattamente il suo personaggio: per metà da un sogno, ma per l'altra metà non ne ho assolutamente idea (anche se, a essere sincera, ho cominciato a scrivere la storia in occasione di un contest indetto qui su Wattpad, che mi ha dato l'input necessario a dare il via a questa impresa, permettendomi di aggiungere al personaggio l'idea dell'inferno).

Come i nomi di tutte le ninfe, "lympha" è una parola latina e vuol dire, tra le altre cose, "ninfa, acqua chiara, fonte limpida" (dal dizionario Campanini-Carboni) ed è lei che dà il titolo a tutta la storia. Ho voluto giocare sulla contraddittorietà insita nel nome, poiché Lympha, almeno all'inizio, è tutto tranne che limpida ed onesta, qualità che acquista solo alla fine della storia. Ovviamente nel mondo delle ninfe la parola "lympha" non ha questo significato, poiché lì il latino non esiste, per questo tal particolare non viene mai menzionato nel testo, però ci tenevo che voi lettori lo sapeste.

Iris

Anche "iris" deriva dal latino, ma, contrariamente a quanto molti di voi avranno sicuramente pensato, non fa riferimento al fiore. Letteralmente infatti significa "arcobaleno" ed è quindi legato alla luce, pura e sacra nella cultura delle ninfe.

In generale, tutti i nomi delle ninfe appartengono al campo semantico della natura, della luce, dell'acqua, dei fiori e dei colori.

Rohkeus

Per i mezzelfi invece volevo una lingua che suonasse in qualche più dura e nordica, e alla fine la scelta è caduta sul finlandese (che io non conosco affatto, decidendo quindi di affidarmi a Google Translate). Letteralmente "rohkeus" significa "audacia" mentre "terävästä terästä" vuol dire "acciaio affilato". Nel testo non lo dico mai, ma il nostro amato mezzelfo è finito all'inferno all'età di venticinque anni e da quel momento non è più invecchiato.

Tanto per la cronaca, disegnare un Rohkeus che mi soddisfi è praticamente impossibile.

Gordost

Non contenta di aver già razziato due lingue per cercare i nomi dei personaggi, ho deciso di esplorare anche il russo (altra lingua che ovviamente non conosco) per i nomi dei lupi, trovando infine "gordost", che è la traslitterazione di "гордость" e significa "fierezza".

Callàis

Callàis nella trama originaria non doveva nemmeno esistere, ma alla fine si è imposto da solo e non ho potuto fare a meno di scrivere di lui. Se proprio dovessi scegliere il mio personaggio preferito, credo che sarebbe lui. Anche "callàis" è una parola latina e vuol dire "turchese", come il titolo del capitolo in cui Lympha lo ritrova all'inferno.

Una cosa che ho già detto nel testo, ma a che vorrei si capisse bene, è che il demone ha dato a Callàis la vita e la sua magia strana e inquietante, ma non ne ha forgiato il carattere: le azioni del ragazzo sono sempre dipese solo e soltanto da lui, è stato il suo modo libero di reagire al potere che si è ritrovato e al disprezzo altrui, decidendo di fregarsene ed essere semplicemente sé stesso. Callàis non è "cattivo" perché figlio di demone. So che è una trappola in cui è facile cadere, motivo per cui sono stata a lungo indecisa se inserire la storia della madre o lasciarla taciuta, ma alla fine l'ho messa per due motivi: il primo è che mi serviva spiegare perché Callàis sa fare certe cose, e la seconda è che mi piaceva.

Alveus

La traduzione del nome di Alveus è abbastanza semplice, dal momento che la parola latina è praticamente uguale a quella italiana, ossia "alveo, letto del fiume".

Sicuramente lui è il personaggio di cui è stato più difficile scrivere: dovevo renderlo buono, gentile e ingenuo, ma non un completo idiota (cosa di cui lo accusa più volte Callàis nel testo) e nemmeno insipido e piatto. Sinceramente, non sono affatto convinta di esserci riuscita.


Huba

Benché le streghe vivano con i mezzelfi, i loro nomi non sono in finlandese: mi serviva una lingua dal suono più morbido e ammaliante, ossia l'arabo (indovinate? Non conosco nemmeno l'arabo). Qui è estato ancora più difficile, perché Google Translate non è d'accordo nemmeno con sé stesso sulle traduzioni arabe e sulle traslitterazioni, per cui non sono sicura che il nome di Huba voglia davvero dire quello che penso. Comunque, teoricamente "huba allayl" significa "adoro la notte" e la strega ha cinquecentoventitrè anni.

La bhanrigh

Benché probabilmente nessuno se lo ricorda, anche la bhanrigh ha un nome proprio, ossia Dorcha, che in gaelico scozzese vuol dire "buio, oscurità", così come in gaelico scozzese è la parola "bhanrigh" che ha il significato letterale di "regina". Il motivo per cui ho scelto il gaelico scozzese è che pare che gli elfi drow derivino proprio dalla cultura di quella popolazione. In particolare, secondo la leggenda, la pelle nera di questi elfi è dovuta a una maledizione che li ha colpiti quando hanno scelto di seguire la dea del male e dell'oscurità, chiamata Loth. Sempre secondo il mito, gli elfi drow comunicano tra di loro con un linguaggio silenzioso fatto di gesti.

Sooraj

Lo vedo il punto di domanda nei vostri occhi, enorme e lampeggiante come un'insegna al neon sulla facciata di un negozio. E avete ragione: mai, nemmeno una volta compare nella storia il nome "Sooraj" (parola hindi che significa "sole"). Però il personaggio che lo porta sì, anche se rimane anonimo; si tratta infatti della fatina che dà una mano a Lympha e Rohkeus durante le prove dell'acqua e del fuoco.

Se ho deciso di inserirla qui è perché nella bozza originaria aveva un ruolo molto importante, pari quasi a quello di Rohkeus, solo che per esigenze di trama ho dovuto eliminarla (anche se mi ha pianto il cuore, motivo per cui ho deciso di farle fare almeno una piccola comparsa). Comunque, il punto è che io sono affezionata a lei e quindi ora voi lettori subirete anche il suo set grafico.

Ho una mezza idea di scrivere anche la sua storia, un giorno, magari in due o tre capitoli a parte.

Potrei andare avanti così per tutti i personaggi (e i luoghi), ma purtroppo non li ho disegnati proprio tutti e comunque non vorrei annoiarvi.

Grazie per essere arrivati fin qui.

Tamara 

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top