Coming Down

E' strano come il destino possa manovrarti come vuole, gioca con te e con la tua vita, un giorno hai tutto e il giorno dopo ti ritrovi da solo. Se glielo permetti ti ritroverai abbandonato a te stesso senza nemmeno accorgertene. Ho sempre pensato che la vita va vissuta alla giornata, non sai mai se il giorno dopo sarai ancora vivo o no, ho sempre colto ogni occasione come se fosse l'ultima, ho sempre dato il meglio di me come se fosse stata l'ultima possibilità che avevo. Ma quando si è felici per troppo a lungo, si sà, prima o dopo il destino te ne giocherà una, e tu non potrai fare nulla per impedirlo, spesso siamo nel posto sbagliato nel momento sbagliato e raramente possiamo impedire delle cose che mai avremmo voluto accadessero.
Siamo ancora in camera di Brian, Jimmy si è seduto sulla sedia accanto alla scrivania e sta chiamando i ragazzi per informarli della notizia e dirgli di venire qui, io sono ancora stretta a Brian, siamo in piedi vicino alla finestra e sto cercando di impedire al ragazzo di voltarsi verso di essa, così da impedirle di vedere l'ambulanza, ancora qui sotto, ha la testa appoggiata alla mia spalla e si lascia stringere mentre continua a piangere in silenzio.
"Shh..", mormoro accarezzandogli i capelli, sospiro ricacciando indietro le lacrime che premono per uscire dai miei occhi, ora non posso piangere, devo essere forte per Brian.
All'improvviso sento il corpo del mio amico farsi più pesante, si accascia su di me e io lo stringo più forte cercando di non perdere l'equilibrio, per fortuna Jimmy ha i riflessi pronti e veloce si alza dalla sedia prendendo sia me che Brian prima di una rovinosa caduta, lo prende per un fianco e lo fa sedere sul letto, è completamente bianco in faccia, respira a fatica e le mani hanno appena artigliato il lenzuolo del letto, sembrerebbe quasi sul punto di svenire, mi siedo affianco a lui mentre Jimmy si posiziona davanti a lui e gli mette le mani sulle spalle.
"Brian, calmo...respira, ok così, resta seduto e non muoverti..", si volta verso di me, "Vado giu a vedere se arrivano i ragazzi, dovrebbero essere qui a minuti, appena arrivano vi raggiungiamo"
"Va bene Jimmy, io resto qui con lui, non preoccuparti", rassicuro il batterista che dopo aver lasciato una leggera pacca sulla spalla a Brian esce dalla camera.
Mi volto verso il ragazzo, gli occhi puntati sul pavimento mentre delle lacrime continuano a bagnarli il viso, ha smesso di singhiozzare, ma so che in questo momento vorrebbe solo urlare.
"Sdraiati un attimo", non se lo fa ripetere e con calma si sdraia sul letto, io mi allontano per andare in bagno prendere un'asciugamano e bagnarlo con dell'acqua fredda, torno in camera e mi risiedo sul bordo del letto, vedendo che Brian ha una mano appoggiata sul petto e l'altra lungo un fianco, la testa abbandonata al cuscino e gli occhi socchiusi fissi sul soffitto, inizio a tamponargli la fronte, il collo e il viso con l'asciugamano bagnato e con la mano libera gli accarezzo i capelli cercando di farlo calmare un po', ha smesso di piangere e noto che piano piano il respiro sta tornando regolare, non si muove, sembra che gli abbiano svuotato il cuore di qualsiasi emozione, rimane fermo impassibile.
"Sono rimasto solo alla fine...", la sua voce è bassa e roca a causa del pianto
"Non sei solo Bri, non finchè ci saremo io e i ragazzi"
"Nulla è per sempre..."
"La nostra amicizia sì, non ti abbandoneremo mai, ficcatelo bene in testa, non rimarrai solo Brian, ora più che mai. Appena ti sarai ripreso un po' prendiamo le tue cose e le portiamo da me, ok? Starai da me fin quando lo vorrai, non ti lascio qui. Quindi mettiti l'anima in pace, dovrai sopportarmi ancora più spesso da ora", mentre dico queste cose i nostri sguardi non si sono abbandonati per un solo secondo e le nostre mani si sono intrecciate, anche se la stretta del ragazzo è debole e posso sentire chiaramente che sta tremando, "Non potrò mai rimpiazzare tuo padre e Suzy, ma io ci sarò sempre Bri"
"Abbracciami.."
Non me lo faccio ripetere e mi piego su di lui appoggiando la testa sul suo petto e lui incrocia le braccia intorno al mio collo, posso sentire il battito accellerato del suo cuore, sembra quasi che debba scoppiare, gli accarezzo un fianco con la mano sentendo il suo respiro infrangersi sui miei capelli. Restiamo così per un tempo che sembra infinito, finchè non sento la sua presa quasi sparire.
"Brian..?"
Nessuna risposta
"Bri.."
Mi alzo quel tanto che basta per vedere che si è addormentato, cerco di alzarmi facendo il più piano possibile per non svegliarlo, ora che finalmente può riposare un po' la mente e non pensare a quello che è successo, mi alzo dal letto e vedo il mio migliore amico girarsi e rannicchiarsi in posizione fetale, sembra un bambino in questo momento, non potendo coprirlo con le coperte decido di prendere una sua felpa e coprirgli almeno il busto e le braccia, gli lascio un lieve bacio sulla fronte ed esco dalla camera socchiudendo la porta.
Scendo le scale per tornare in salotto e poco prima del penultimo gradino la porta di casa si apre, rivelando le figure di Jimmy e dei ragazzi che mi vengono in contro subito.
"Brian?", mi chiede Jimmy preoccupato
"Si è appena addormentato..."
"Tu stai bene?"
"Credo di si Zacky..."
"Vieni, siediti", seguo il consiglio di Matt sedendomi sul primo divano più vicino, mentre vedo Johnny sparire in cucina con Matt, Zacky si siede sul divano di fronte al mio e Jimmy invece si siede affianco a me, improvvisamente mi sento completamente vuota, conoscevo bene Brian e Suzy Haner, erano dei genitori meravigliosi, nonostante Suzy non fosse la madre naturale di Brian, gli ha sempre voluto un gran bene, sia a lui che a sua sorella, Brian non era il padre modello, ma per suo figlio si è sempre fatto in quattro, c'è sempre stato per lui com'è giusto che sia...
Una lacrima mi riga il viso, seguita subito dopo da molte altre, sospiro portandomi una mano sui capelli
"Ehy..", subito Jimmy mi abbraccia, non appena capisce che sto per piangere come non ho avuto coraggio di fare fino ad ora, mi lascio stringere dal ragazzo piangendo sulla sua spalla, mentre sento la sua mano accarezzarmi i capelli
"Sta tranquilla...shh...", mi stringo di più a lui, incapace di rispondere, con la coda dell'occhio vedo Zacky passarsi una mano sugli occhi, sicuramente anche per lui non è facile.
Dopo qualche minuto smetto di piangere ma sento di avere gli occhi rossi e gonfi, sono ancora stretta a Jimmy e lui non ha intenzione di lasciarmi, tornano in sala anche Johnny e Matt che portano una tazza da tè e una coperta, Matt mi porge la tazza fumante mentre Johnny passa la coperta a Jimmy che si limita poi a coprirmi le spalle, rimango appoggiata al torace del batterista mentre cerco di calmarmi.
"Si...si sa come è successo?", domanda Matt rompendo il silenzio
"Non lo so, non abbiamo chiesto...", rispondo con un filo di voce
"Brian cosa farà ora?"
"Starà da me, Zacky..fin quando lo vorrà", sospiro, "Non lo lascio solo"
"Nemmeno noi", afferma Jimmy stringendomi un braccio
Rimaniamo così ancora un po', finisco il tè e poso la tazza sul tavolino posto in mezzo ai due divani, per poi rannicchiarmi sul fianco di Rev, che passa un braccio intorno alle mie spalle stringendomi. La porta di casa si riapre e ad entrare stavolta è mio padre che si avvicina a noi, mantenendo un comportamento composto e rispettabile che lo ha sempre contraddistinto.
"Ciao ragazzi", dice
"Signor Black, è un piacere conoscerla", Matt da buon leader qual'è è il primo ad alzarsi e a stringere la mano a mio padre, presentando poi il resto della band
"Piacere mio di conoscervi, anche se avrei preferito farlo in altre circostanze, e comunque datemi pure del tu", fa una pausa e mi si avvicina, mi accarezza i capelli e poi riprende a parlare, "Hanno avuto un'incidente stradale, gli hanno tagliato la strada, ma ancora non si sa chi sia stato. Ho già parlato con la polizia, ho detto che mi sarei preso la custodia di Brian, fino a quando non sarà maggiorenne, e nel suo caso manca poco. Direi che qui sono solo di troppo, quindi vi lascio tra di voi, quando volete venite tutti a casa, siete i benvenuti", i ragazzi ringraziano e io saluto mio padre che esce di casa subito dopo.
"Vado a vedere come sta Brian", dico alzandomi dal divano
"Lascialo dormire Heaven, ha avuto una giornataccia", mi ferma Johnny
"Voglio stargli vicino"
"Anche noi, e infatti siamo qui, ma non...Brian", appena sento Johnny dire quel nome mi volto di scatto e vedo il ragazzo scendere le scale e raggiungerci in sala, mi avvicino e gli prendo il viso tra le mani, ha gli occhi tremendamente rossi.
"Ehy..", sforza un sorriso e mi da un bacio sulla fronte, lo abbraccio velocemente e veniamo raggiunti dai ragazzi, che uno ad uno abbracciano Brian.
"Scusate, non vi obbligo a rimanere se avete delle cose da fare"
"Non dirlo nemmeno per scherzo fratello"
"Già, Matt ha ragione, noi stiamo qui"
"Diventeremo la tua ombra se necessario!"
"Bèh Johnny, sei già basso, quindi di norma sei già un'ombra!"
"Fottiti Jimmy!"
Ridacchiamo alla scena dei due che continuano a prendersi in giro di continuo, sento una mano entrare a contatto con la mia, mi volto e Brian mi guarda con quei suoi occhi nocciola fissi nei miei neri.
"Grazie", sussurra in modo che possa sentirlo solo io, mentre sta per abbracciarmi con la coda dell'occhio vedo Jimmy abbassare lo sguardo.






























***






















Sono passate un paio di ore e io e Brian siamo a casa mia, i ragazzi hanno preferito tornare a casa per lasciarci un po' da soli, seppur Jimmy non voleva andarsene, ho aiutato Brian a portare le sue cose nella camera degli ospiti e l'abbiamo messa quasi a nuovo, ora sembra proprio come camera sua, nonostante tutto però abbiamo deciso di dormire assieme per stanotte, non volevo lasciarlo solo e lui non voleva stare solo.
Ci siamo appena sdraiati nel mio letto, io sono vicino al muro, continuiamo a guardarci negli occhi in silenzio, non ci sono parole da dire in questo momento, ma a spezzare questa atmosfera appena creata ci pensa proprio il ragazzo.
"E così, oggi eri con Jimmy"
"Sì, siamo usciti insieme, è stata una cosa improvvisata"
Un secondo di silenzio
"Ti piace?", mi chiede
"Cosa?"
"Jimmy, ti piace?"
"No...si..no non credo...si?", lui ridacchia
"Bèh, vedo che sei abbastanza confusa"
"Perchè me lo hai chiesto?"
Mi fissa negli occhi, non smette di sorridere ma sembra terribilmente serio
"Ho visto come ti guarda, e lo visto anche io abbassare lo sguardo prima, quando ti stavo abbracciando. Sappi solo una cosa, se ti fa soffrire lo ammazzo"
Non riesco a rispondere a queste parole e d'istinto abbraccio il mio amico che ricambia la stretta con forza
"Ti voglio bene Bri"
"Anche io piccola"
Subito dopo lui si addormenta mentre io mi giro verso la finestra, posta proprio sul muro sopra di me, guardo il cielo notturno e subito il mio sguardo viene rapito dalla luna piena, penso alle parole di Brian e inizio a farmi un sacco di domande, possibile che abbia ragione?
"Buona notte Rev", sussurro prima di addormentarmi





















JAMES'S POV

Prima di andare a letto do un'ultima occhiata alla luna. E' così bella e remota, mi ha sempre affascinato, e per chi come me è lunatico dicono che quando c'è la luna piena siamo ancora più fuori di testa, non ci ho mai creduto, ma magari hanno ragione, altrimenti non mi starei facendo delle domande senza trovare alcuna risposta. E io le risposte le ho sempre.
Voglio bene a quella ragazza, ma non so quello che lei potrebbe provare, è tanto legata a Brian, non voglio litigare con lui per una ragazza, credo proprio che prima o dopo ne dovrò parlare con entrambi...o solo con lui...
Mi sdraio a letto, "Buona notte, piccola", mormoro dando un'ultima occhiata alla luna per poi addormentarmi.

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