Le farfalle volano silenti nel cielo screziato e terso di blu, privo di lacrime sanguinanti o ferite infette.
Cuscini che soffocano un muro succhiano la mia anima stordita e addolorata. Urlo, piango, sbatto la testa per farmi ascoltare, ma un silenzio spietato incombe sul mio cuore triste.
Se sei triste ti rimproverano e ti lasciano da solo, se apri cicatrici per sorridere, ti rivolgono attenzioni ipocrite e vuote.
Sono rinchiuso in questa camicia ingiallita, sono incatenata in questo oceano contaminato dai semi della follia. Follia creatrice di mondi, di specchi lacrimanti, di torte all'arsenico e orsetti inzuppati di piscio e sterco.
Sento canti storpiati dall'Anticristo, vedo il sangue di Dio nel cielo costellato di catene ringhianti. Sogni dolorosi spiccano il volo nell'eternità sofferente.
Piango giorni e anni persi in un letto d'ospedale, legata perché gridavo e desideravo la libertà. Sono la strega del padiglione, sono lo scarafaggio che rifiuta i salassi drogati, sono il cane sporco che chiede diritti.
Il mio cervello viene spezzato dalle pinze dei dottori, esseri mostruosi privi di amore umano.
IO ODIO TUTTO QUESTO! ODIO ESSERE MALTRATTA PER LE MIE FANTASIE! SONO PAZZA, MALATA, VA BENE!?
Ma sono un'essere umano.