4. Dubbi

Fobos non disse nulla dell'incontro che aveva avuto con Ercole e, inspiegabilmente, non disse nulla nemmeno a Deimos con il quale, da sempre, non aveva segreti.

Non seppe spiegarsi nemmeno lui perché l' aveva fatto, forse aveva agito in quel modo semplicemente per gelosia, per non dover dividere con il fratello la gioia di un così interessante incontro.

A Louis, invece, non rivelò nulla semplicemente perché, conoscendo il carattere del padre, gli avrebbe sicuramente impedito di rivedere Ercole.

La curiosità, però, di conoscere il reale motivo della inimicizia fra il dio della guerra e il famoso eroe lo spinse a porre una domanda, durante la cena.

" Papà, oggi stavo pensando ai vari semidei famosi della storia e mi chiedevo...Ercole che fine ha fatto? Intendo dopo che, grazie alle sue fatiche, è diventato un dio..."

Louis scrutò attentamente il volto del figlio, ma Fobos, conoscendo la capacità del padre di leggere la mente altrui, la liberò da ogni pensiero, non dandogli alcuna possibilità di sospettare che, sotto un'innocente domanda, si nascondesse qualcosa di più personale.

" Ercole non è ben accetto sull'Olimpo per via del suo carattere falso e ambiguo, vive ai margini del nostro mondo, come uno spirito solitario..." rispose il dio.

" Perché è capitato tutto ciò?" insistette Fobos.

" Dopo che ha compiuto le sue famose dodici fatiche, è tornato sull'Olimpo pieno di vanità e di boria e ha preteso di diventare lui dio della guerra. Ci siamo battuti e, ovviamente, puoi prevedere come sia andata a finire..."

Il ragazzo deglutì imbarazzato e, non sapendo come non far capire al padre i suoi pensieri, sviò il discorso verso altri eroi famosi come Teseo e Giasone.

Di notte, mentre era sdraiato nel letto accanto a Deimos, ripensò alle parole del padre, ma, nonostante tutto, la voglia di conoscere Ercole e le sue imprese prevalse e decise che avrebbe concesso il beneficio del dubbio all'eroe, non facendo affidamento al giudizio di Louis.

Il mattino dopo il problema principale per Fobos fu quello di trovare una scusa per non andare da Chirone, nel pomeriggio, con Fobos e fu proprio Deimos ad aiutarlo involontariamente.

" Senti..." gli sussurrò il gemello a bassa voce" ho conosciuto uno spirito del fuoco che mi piace da impazzire, mi copriresti con Chirone?"

" Anche io ho conosciuto una ninfa niente male, che ne dici se oggi non andiamo dal centauro?" chiese Fobos speranzoso, mentendo.

" Affare fatto, fratello!" sogghignò Deimos" Chirone non si accorgerà di nulla...se domani ci dirà qualcosa, ci inventeremo di aver avuto un impegno con papà!"

Per il personaggio di Ercole in questa storia non seguo il mito originario se non per le dodici fatiche.
Baci piccicati a tutti❤️

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