#𝟙 - ғᴀᴛʜᴇʀ, ɪᴛ's ᴍᴇ... ᴍɪᴄʜᴀᴇʟ!

Non morirai...

Non morirai...

Non morirai!

La voce di Elizabeth rimbomba ancora nella mia testa...
Riesco perfino a sentire il dolore che provai quel giorno, sia fisico che psicologico.

Ricordo tutto come se fosse solo ieri!

Circus Baby, l'animatrone posseduto da Elizabeth, mi ha ingannato per tutto la settimana, fino a conquistare la mia fiducia condurmi nella Scooping Room.
Lì, con terrore, la vidi letteralmente fusa con i suoi fedeli simili, creando un'unica entità composta da ammassi di fili, endoscheletri ed occhi... vari occhi che mi scrutavano da cima a fondo.

Non finiva però lì...
Il dettaglio più inquietante era la sorridente maschera bianca da pagliaccio che indossava, con tanto di cappellino da compleanno.
Ricordo di averla vista appesa nella sala di controllo, ma ancora oggi mi è ignoto di come l'abbiano presa senza farsi notare da nessuno... perfino l'Hand Unit era ignaro di ciò che accadeva.

Non che mi avesse aiutato granché in precedenza.

L'essere si trovava dietro la vetrata della Scooping Room e, tramite la voce di Baby, si presentò come Ennard.
Mi parlò a lungo, farneticando di "cose sbagliate" che erano accadute negli ultimi giorni, della prigionia a cui erano condannati e del loro bisogno di assomigliare a me per fuggire.

"Lo scooper farà male solo per un attimo..."

Pronunciò queste esatte parole mentre io realizzai troppo tardi il pericolo a cui ero esposto.
Lei mi aveva parlato dello scooper in precedenza, ovvero una sorta di macchinario utilizzato per smantellare gli animatronics rimuovendo il loro endoscheletro... in questo caso volevano "smantellare" me!

Accadde tutto troppo in fretta affinché io potessi reagire: l'allarme improvviso, il sorriso compiaciuto di Ennard ed infine lo scooper che mi aprì in due il torace.
Il dolore fu indescrivibile e bruciante, ma persi i sensi subito dopo.

Esatto, persi i sensi, non ero morto!

Rimasi a lungo senza coscenza, ignaro che nel mentre Ennard stava utilizzando la mia carcassa come "costume" per fingersi un umano ed uscire senza problemi dalla struttura sotterranea.
Aveva raggiunto il suo scopo...
Aveva vinto!

Non per molto però...

Fatico a ricordare per quanti tempo durò questa messa in scena, ma più i giorni passavano e più il mio corpo, sospeso tra vita e morte, iniziava a decomporsi. Il parassita dal canto suo cercò di tirare avanti il più possibile, salutando la gente per strada come se nulla fosse, mentre perdeva pezzi di pelle davanti al loro sguardo terrorizzato.
Ciò continuò finchè il mio corpo non si ridusse ad uno stato pietoso, costrigendolo ad abbandonarmi su un marciapiede, uscire e rifugiarsi in un tombino.

"Non morirai..."

Ciò fu l'ultima cosa che mi disse prima di sparire. Credevo di essere finalmente morto... ma no, ero ancora vivo, inoltre avevo ripreso il controllo del mio corpo.
Mi alzai tremolante, notando che la mia pelle flaccida e puzzolente aveva un leggero colorito viola.
Ancora Intontito dalla mia rozza "rianimazione", mi occai il capo e notai che alcuni ciuffi di capelli erano assenti, così come alcuni dei miei denti.

Ero appena diventato una sorta di morto vivente... ma non era questa la cosa peggiore.

Notai di essere molto magro... fin troppo magro. Non avevo più la maglietta, quindi vidi subito delle rozze cuciture che caratterizzavano la zona colpita dallo scooper.
Realizzai allora il tutto: per usarmi come costume gli occorreva spazio. Ennard non si era risparmiato e mi aveva letteralmente svuotato dai miei organi: cuore, polmoni, fegato, budella... non c'era più nulla.

In quel momento ero vuoto, ma al contempo pieno di rabbia.

Rabbia verso di te, papà!

Dopo ciò che era successo con Evan, pensavo tu fossi un uomo distrutto.
Mi sentivo la causa di tuttò ciò, un bulletto che ha ucciso il proprio fratello per via di uno stupido scherzo.
Per questo avevo accettato l'incarico che mi avevi proposto, volevo aiutarti e dimostrare che ero cambiato.

"Vai lì, cerca tua sorella... rimettila in sesto!"

Furono le tue parole prima di mandarmi laggiù...
Ed in effetti è quello che ho fatto!
L'ho trovava e l'ho rimessa in sesto...
Al costo della mia vita.

È tutto andato come volevi, vero papà?
Peccato che non hai tenuto conto una cosa...

La mia possibile sopravvivenza!

In quel luogo ho scoperto molto su di te...
Sui tuoi pensieri folli...
Sulla tua falsità!

Credevi di avermi mandato a morire?
Hai fatto un grosso errore... perché ora so chi sei.
So cosa hai fatto!

Verrò a cercarti,
ti troverò e ti fermerò, papà..

Sappi che ti troverò...

SPAZIO AUTORE
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Crediti immagine: u/WALLJOINT

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