⑨-𝐕𝐈𝐕𝐀 𝐈𝐋 𝐏𝐔𝐏𝐏𝐄𝐓

Dato il silenzio, la situazione stava chiaramente diventando strana se non addirittura imbarazzante. Fred lo intuì, così condusse i due ragazzi ad uno dei tavoli e spiegò tutto.
Aveva saputo lo scorso giorno dalla sua segretaria che la nuova guardia aveva cercato invano di licenziarsi, quindi l'uomo si era impegnato nel trovare un impiegato che avrebbe sostituito Mike, ma solo una volta finite le sue ultime notti.

«Durante le quali Jeremy sarà lì con te, così potrai prepararlo spiegandogli tutto il necessario.»

«Capisco signore, apprezzo il gesto...»

Rispose Mike con una leggera ironia, non voleva essere egoista, ma non era di certo il massimo per lui dover fare da baby sitter al nuovo arrivato mentre evitava di perdere un arto sul posto di lavoro.
Dopo la breve chiacchierata con Fred, i due neo-colleghi furono congedati e, sotto consiglio di Jeremy, decisero di pranzare insieme al Freddy's per fare conoscenza tra di loro. Iniziando a parlare del più e del meno, Mike venne così a sapere che quel ragazzo era un suo coetaneo e che era nato a New York, ma appena divenuto maggiorenne decise di iniziare una nuova vita, lasciando così i genitori e sua sorella per trasferirsi a Filadelfia.

«Senza soldi ovviamente non si va avanti. Pertanto il destino, ed un paio di giornali trovati nell'immondizia, mi hanno portato in questa pizzeria.»

«Capisco, ma sei sicuro di voler intraprendere questa carriera, Jeremy? Insomma, fare la guardia notturna in una pizzeria low-budget non è proprio il massimo.»

Gli rispose Mike preoccupato, cercando di non raccontare del tutto la verità, temeva che non lo avrebbe creduto.
Non voleva però neanche che qualcun'altro passasse il suo stesso fardello, per questo stava indirettamente cercando di convincerlo a desistere.

«Cosa c'è di così male in questo lavoro? Sorvegliare una pizzeria durante la notte sembra facilissimo. Non è una banca o una villa di lusso, i ladri non metterebbero mai piede quì!»

«I ladri sono i miei ultimi problemi. Vedi, gli animatronics potrebbero dare alcune noie...» Gli disse Mike.

«Oh ora ho capito, dato che si muovono durante la notte, hai paura di non saperli sorvegliare efficientemente e che facciano danni a cui devi pagare di tasca tua.»

«Uh... già, intendevo proprio questo. È una grossa responsabilità per noi giovani al verde, vero?»

«Nah, sta tranquillo Mike, ho fatto il capoclasse per anni al liceo!»

«Cosa c'entra ora?»

«Più di quanto credi! Ho tenuto l'ordine in classi di oltre venti studenti, quattro animatronics che passeggiano non sono nulla!»

Esclamò sicuro di sè il ragazzo, nel mentre Mike si limitò ad annuire, capendo che quel tipo era irremovibile. Decise allora di approfittare del fatto che fosse giorno per condurre qualche indagine personale, potendo tranquillamente controllare le stanze della pizzeria senza temere gli animatronics.

«Si vede che sarò io a dover imparare da te allora.» Ridacchiò Mike «Comunque, ora scusami ma ho alcune cose da fare. A stanotte, Jeremy.»

«D'accordo socio, a più tardi!»

Mike ricambiò con un sorriso, stupendosi di come quel tipo fosse in grado di farsi trovare così simpatico in poco tempo, forse era per questo se Fred lo aveva assunto così in fretta. Successivamente il ragazzo iniziò a vagare nel ristorante per avviare le sue indagini, ormai era totalmente coinvolto in quella assurda faccenda e doveva venirne a capo prima di rischiare sul serio di impazzire. Raggiunse quindi l'entrata di una stanza che gli interessava particolarmente: il Backstage, luogo dove i tre bambini furono assassinati anni fa.

«Accesso disponibile solo agli impiegati? Beh, ne avete uno davanti!»

Disse leggendo l'etichetta della stanza ed afferrò il pomello, ma con delusione notò che la porta era chiusa a chiave. Non poteva di certo forzarla, doveva escogitare un modo per entrare senza dare sospetti, così controllò nei dintorni e notò uno dei dipendenti portare con sè un mazzo di chiavi.

«Bingo!»

Approfittò allora di avere ancora indosso la sua uniforme da guardiano e, fingendosi un collega del turno diurno, si avvicinò all'uomo.

«Scusa, il capo mi ha incaricato di dare una pulita alle stanze, ma alcune sono bloccate.»

«Non ti hanno fornito le chiavi? Immagino tu sia nuovo allora.
Non c'è problema, prendi pure in prestito le mie.»

Rispose l'uomo dandogli il mazzo di chiavi. Il ragazzo esultò interiormente ed in seguito si diresse nuovamente verso il Backstage. Una volta dentro iniziò a scrutare il posto, costituito da vari scaffali pieni di teste, parti meccaniche e vecchi endoscheletri polverosi.
Al centro della stanza c'era invece un modesto tavolo colorato di nero, con distesa sopra una delle tute di scorta di Freddy. Il guardiano si avvicinò ad essa ed un brivido gli attraversò la schiena: è lì che sarebbe finito se i robots lo avessero preso.
Continuò poi a curiosare in giro e notò che lì si trovava un'altra porta, etichettata come "Safe Room".
Era la stanza di cui aveva letto sul web, decise allora di aprirla e scoprì al suo interno numerosi oggetti risalenti al periodo del Fredbear's Family Diner, tra cui due animatroni accasciati al suolo, ovvero Spring-Bonnie e Fredbear.

«Eccoli quì...»

Mike ebbe un altro brivido appena li vide, soprattutto per quanto riguardava il coniglio giallo. Il solo pensiero che in passato fu usato per ingannare dei bambini innocenti e poi ucciderli lo disturbava parecchio.

«SONO IO!»

In quel momento Mike sentì dei passi alle sue spalle, mentre la luce della stanza saltò e la porta si chiuse violentemente. Il ragazzo fu preso alla sprovvista ed iniziò a cercare l'interruttore della luce, ma riuscì solo a trovare la porta d'uscita, la quale era di nuovo chiusa a chiave.

«Dannazione!»

Disse dandole un pugno, quando un altro rumore di passi lo mise in allerta, si voltò e nella penombra vide che le teste robotiche erano girate verso di lui, fissandolo. Il ragazzo però si trovò preparato in quell'occasione dato aveva portato con sè una torcia elettrica, così la prese dalla tasca e la usò per illuminare la zona.
Credeva fosse stato tutto uno scherzo della sua immaginazione, ma non fu così dato che gli occhi delle teste si accesero di un color rosso sangue, nel mentre Mike sussultò nell'incrociare ancora una volta quella strana bambina che aveva avvistato nelle telecamere.
Era immobile alla soglia della Safe Room e stava osservando le due tute, singhiozzava silenziosamente e delle gocce le colavano dalle guance, mentre i suoi lunghi capelli neri come la pece le scendevano lungo la schiena.

«Lurido verme... l-lurido verme... lurido verme...»

Iniziò a sussurrare svariate volte quelle parole, con la voce tremolante e colma di rabbia. Mike la osservò in silenzio, intuendo che si trattasse di una bambina sugli otto anni, tentò poi di interagire con lei.

«Piccola, tutto bene?»

Gli chiese sperando di poter fare qualcosa per aiutarla, inoltre sembrava molto più pacifica rispetto alle altre anime, magari con lei avrebbe potuto ragionare.
Ella però non accennò a rispondere e si limitò invece a prendere tra le mani la maschera di Fredbear.

«È lì che ti ha rinchiuso, vero?»

Le chiese Mike riprovando a parlarle, ma la piccola continuò a rimanere in silenzio.

«Per favore ascoltami, voglio solo aiutarti. Io mi chiamo Mike, tu invece?»

«... C-cassidy.»

Rispose finalmente la bambina e si voltò verso il ragazzo, fissandolo con i suoi occhi pieni di lacrime, tinte leggermente di rosso.

«Sei anche tu una vittima? I giornali non parlavano di te.» Chiese il ragazzo.

«È tutto così confuso ancora, l'agonia è così difficile da governare, mi confonde la testa... per ora ricordo solo l'ottantasette. Dovresti già saperlo però, dopotutto quello è l'anno in cui sono stata uccisa da te, mostro!»

«No aspetta, io non ho fatto nulla, stai completamente sbagliando persona.»

«Risparmiati tali scuse, avrò pure i ricordi confusi ora, ma so di essere una tua vittima, William Afton!»

Esclamò, sempre più furiosa, mentre furono del tutto inutili da parte di Mike i suoi tentativi nel convincerla di essere dalla sua parte e delle altre anime. La bambina iniziò poi a sorridere fissando il costume di Fredbear e, in seguito, con un cenno della mano lo fece alzare, mentre i suoi occhi si illuminarono di viola scuro.

«Uccidilo, ora, fagliela pagare!»

Ordinò all'orso, il quale iniziò ad avanzare minaccioso verso il giovane, mentre la piccola rideva di gusto davanti a quella scena. Mike da parte sua stava prendendo disperatamente a pugni la porta gridando aiuto, ma sembrava che nessuno potesse sentirlo. Fredbear era invece sempre più vicino a lui e, ben presto, a peggiorare la situazione fu l'improvvisa comparsa degli altri animatronics.

«Dimenticati dalla nostra famiglia!» Esclamò Foxy, seguito da Freddy:

«Uccisi a sangue freddo...»

«... senza pietà... ma la marionetta ci ha salvato.» Concluse Bonnie.

Tutti poi invocarono il nome del Puppet.

«Il maestro ci ha dato un corpo per compiere vendetta, e gli ne siamo grati...» Riprese Chica.

«... ma solo una nuova guida mostrerà loro la via del successo!»

Ridacchiò Fredbear rivolgendo lo sguardo verso la piccola Cassidy.

«Presto sarò al loro comando! Sono stata rinchiusa quì senza un motivo, proprio come loro! Condivido il loro dolore e lo faccio mio...»

Concluse la bambina scomparendo nel nulla, mentre Fredbear era ormai a pochi centimetri da Mike, il quale chiuse gli occhi senza più forze e si tappó le orecchie, attendendo la sua fine inevitabile.
Quando li riaprì però, vide che tutti erano scomparsi, la luce invece era tornata e la porta alle sue spalle era di nuovo aperta.

«Dannate visioni...»

Sussurrò riprendendosi dallo spavento, sentiva ancora il cuore che stava per esplodergli. Osservò poi un'ultima volta l'orso dorato nella Safe Room.

«Proprio come è successo con Foxy! Questa ragazzina è un'altra vittima, ma non si parla di lei in nessun giornale... come se qualcuno avesse cercato di insabbiare il tutto.»

Riflettè uscendo dalla stanza e spense la luce, capendo di avere ancora molto da scoprire sulla pizzeria e sui suoi tragici eventi.

➖➖🅢🅟🅐🅩🅘🅞 🅐🅤🅣🅞🅡🅔➖➖

Ed ecco un nuovo capitolo, non ci credete ma l'ho scritto al ristorante! Mi guardavano tutti malissimo ma sono solo dettagli... allora, vedo che Fnaf sta veramente puntando alle 1000 visualizzazioni, ce la faremo a raggiungere l'obiettivo come in Minecraft? (che al momento è a 1500 se non sbaglio :D). Mi fa piacere che vi stia piacendo.
Alla prossima!!!

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