⑧-𝐓𝐄𝐑𝐑𝐎𝐑𝐄 𝐍𝐎𝐓𝐓𝐔𝐑𝐍𝐎

Per il ragazzo ebbe così iniziò una nuova nottataccia in quel luogo infernale. Doveva ammettere di sentirsi piuttosto combattuto ora che sapeva le ragioni per cui quelle macchine lo attaccavano: doveva provare a farle ragionare oppure evitare qualsiasi contatto con loro?
Mike in seguito diede un'occhiata alla telecamera dello Show Stage, ma vide che Bonnie aveva giá lasciato il palcoscenico.

«Di già? Vedo che partiamo male.»

Si lamentò mentre era totalmente concentrato nel rintracciare la mascotte per la pizzeria, trovandola nel Backstage. Stava osservando la telecamera, avvicinandosi, finchè il suo volto non fu a pochi centimetri da essa.

«Ti ricordi di me?»

Chiese fissandolo con i suoi occhi, stranamente vuoti in quel momento, successivamente le telecamere si oscurarono. Mike iniziò a sentire quelle che sembravano delle voci sofferenti, mentre sullo schermo del tablet apparirono a ripetizione i volti di Freddy e Bonnie, infine tutto tornò in funzione. Il coniglio non era più al Backstage, ma il ragazzo notò un particolare inquietante: le teste di ricambio erano tutte girate verso la telecamera, mentre la figura di una bambina stava vagando per la stanza.

«Uccisi... per puro divertimento!»

Il guardiano fu interrotto dall'improvviso arrivo di Chica, così chiuse di scatto l'entrata, ma quando tornò alle telecamere vide che era tutto tornato in regola.
Ben presto scoccò l'una di notte e la riserva di corrente era scesa all'83%, ma Mike al momento aveva una visione ottimista della situazione. Per quanto riguardava gli animatroni invece, Chica era ancora distante nella Dining Area, Foxy era leggermente affacciato dalle tende del suo covo, mentre Bonnie era appena entrato nello sgabuzzino.
In quel momento però, Mike udì una risata riecheggiare per la pizzeria.

«C-cosa?»

Sentì un'altra risata ancora, simile a quella della bambina dei suoi incubi, ma stavolta era molto più profonda e robotica. Si ricordò poi degli avvertimenti di Frank, secondo cui anche Freddy avrebbe iniziato a stargli alle costole. Mike prese allora il tablet e controllò le telecamere per individuarlo, riuscendo ad intravederlo nella zona dei bagni. L'animatrone si stava mimetizzando nella zona d'ombra della stanza, ma fortunatamente si potevano notare i suoi occhi luminosi.

«SIAMO IN CERCA DI VENDETTA!»

Mike udì dei passi e si guardò attornó, ma non c'era nessuno davanti alle porte.

«ABBIAMO PERSO LA VITA...»

La risata di Freddy mise in allerta il ragazzo che, timoroso, non aveva quasi il coraggio di guardare le telecamere.

«...MA NON POTREMO RIPOSARE IN PACE...»

Quelle dannate voci non smettevano di martellargli la testa, lo deconcentravano, ed ormai sentiva di essere sull'orlo della follia.
Mike si ricordò poi di controllare il Covo del Pirata, le cui tende erano aperte e Foxy si trovava al di fuori di esso, avvolto dalle ombre e pronto per partire all'attacco, nel mentre Freddy iniziò nuovamente a ridere.

«..MAI!»

Mike sentì ancora una volta l'orso, accorgendosi che esso era molto vicino alla porta, ma al contempo Foxy stava correndo verso l'ufficio. Doveva agire in fretta, così scattò per tentare di bloccare entrambe le entrate, riuscendoci per miracolo.
Rabbrividì poi nel vedere gli occhi luminosi di Freddy scrutarlo dal vetro, il quale in seguito tornò in corridoio. Mike aprì la porta destra e, nel mentre, udì Foxy che graffiava quella opposta col suo uncino.

«Afton, non puoi nasconderti in eterno!»

Ringhiò la volpe facendo calare pericolosamente la percentuale di corrente, infine tornò al Covo del Pirata.
Mike dal canto suo non riusciva a capire, eppure Foxy la scorsa notte lo aveva chiamato per nome e voleva addirittura parlargli, perchè ora si comportava così?
Il ragazzo stavolta non tentò di cercare risposta all'ennesima domanda e, piuttosto, riprese determinato il suo turno lavorativo, resistendo fino allo scoccare delle 04:00 a.m.
In quel momento aveva appena avvistato Bonnie nell'angolo del corridoio ovest, a pochi passi dietro l'ufficio: la sua testa era rivolta alla telecamera, si muoveva a scatti ed emetteva dei versi raccapriccianti.
Poco dopo ci furono delle interferenze ed il coniglio non tardò ad arrivare alla porta. Mike in quell'occasione decise di non chiuderla, voleva provare a far ragionare lo spirito che possedeva il robot.

«Sei Lucas, giusto? Ti prego, ascoltami. So che tu e tuoi amici avete subito una grave ingiustizia, ma non è cosi che risolverete tutto ciò!»

«Per te è facile dirlo, dopotutto non sei tu la vittima di questa maledizione!»

«Non sono nè una vittima nè un assassino. Voglio solo aiutarvi, fidati di me.»

«Non... n-non fai altro che mentire, eh? Sei uno sporco bugiardo, non commetterò mai più l'errore di crederti!»

«Ti scongiuro, cerca di ragionare...»

Ma le sue parole furono del tutto vane, Bonnie stava avanzando minaccioso, così il giovane non poté far altro che chiuderlo fuori. Assicuratosi poi il via libera, tirò un sospiro di sollievo e riaprì l'accesso, riprendendo così la sua lotta per la sopravvivenza.
Avrebbe potuto evitare quella caccia ridicola ed infinita se solo fosse riuscito a renderli consapevoli dello sbaglio che stavano commettendo, del fatto che il loro killer non si sarebbe mai più presentato in pizzeria dopo il delitto.

«Temo di non poter fare nulla.»

Pensò rassegnato e, nel frattempo, giunsero anche le cinque del mattino.
Il guardiano successivamente evitò un nuovo attacco di Freddy, avendo quindi modo di capire che egli era molto differente dai suoi scagnozzi: oltre ad entrare direttamente in ufficio senza perder tempo nell'appostarsi alla porta, faceva avanti ed indietro tra il corridoio est e l'angolo alla fine di esso.
Non vagava quindi per la pizzeria tra un attacco e l'altro, ciò rendeva le sue visite molto più frequenti.
Molto presto Bonnie e Chica tornarono alle porte, ma anche stavolta fallirono il loro attacco.
In attesa che la acque si calmassero, Mike decise allora di controllare il covo di Foxy, ma appena alzò il tablet vide che esso mostrava l'angolo del corridoio ovest. Non c'era nulla di particolare, eccetto per un poster: esso di solito raffigurava Freddy nell'atto di cantare, ma stavolta al suo posto era presente un primo piano del volto di Fredbear.
Il ragazzo si grattò il capo confuso, quando udì ancora una volta quella risata femminile. Abbassò le telecamere, ma presto si pentì di tale scelta dato che si ritrovò davanti l'orso dorato, accasciato a terra e con lo sguardo basso.

«Come ha fatto...?»

Si chiese controllando le porte, ma erano ancora entrambe chiuse, quindi non c'era nessun altro accesso disponibile.
Assicuratosi poi che non ci fossero nemici fuori l'ufficio, Mike riaprì gli ingressi e tornò ad osservare incuriosito Fredbear, ma al contempo inquietato. Successivamente controllò ancora una volta le porte, non c'erano animatronics nei paraggi, così decise di avvicinarsi cautamente a Fredbear.

«Muori...»

Sussurrò quella che sembrava essere la voce di una ragazzina alle sue spalle, fecendolo così trasalire e voltare, ma vide che non c'era nessuno.
Improvvisamente però qualcosa lo afferrò e lo fece voltare nuovamente, ritrovandosi così faccia a faccia con Fredbear, alzatosi in piedi e con gli occhi luminescenti.

«Mi dispiace... ma devo obbedirle!»

Disse l'orso dorato stringendo la presa.
Il ragazzo fu poi gettato contro il muro, tentò allora di sfuggire al robot, ma questi si getto su di lui emettendo un urlo assordante. Mike si sentì come investito e cadde a terra per l'impatto, ma appena riaprì gli occhi notò che il nemico era svanito nel nulla.
Di contro però avvistò le ombre degli animatronics che lo stavano raggiungendo. Ben presto finì col ritrovarsi circondato dai quattro mostri di metallo, a quanto pare l'allucinazione di prima era stata solo un diversivo efficace.

«Occhio per occhio...» Sussuró Bonnie.

«... dente per dente!»

Concluse Foxy scattando in direzione di Mike, il quale evitò per un pelo l'attacco rotolando di lato, ma in quel momento Freddy lo afferró saldamente da dietro, tentando di strozzarlo.

«È ora di farci un nuovo amico!»

Rise mentre Mike si dimenava e tentava di urlare aiuto, ma solo un filo di voce uscì dalla sua bocca. In breve tempo iniziò a sentire le forze venirgli meno e le palpebre farsi sempre più pesanti, quando a portargli sollievo fu il fortuito scoccare delle sei di mattina.

«Non esultare troppo, prima o poi la tua dose di fortuna esaurirà.»

Detto ciò, a malincuore, Freddy lasciò andare Mike e si ritirò nei corridoi per tornare sullo stage, seguito a ruota dagli altri animatronics. Il ragazzo invece tossiva tenendosi la gola, il dolore era atroce, respirava a malapena. Si alzò poi con non poca fatica e si appoggiò al muro esausto, anche stavolta era riuscito a cavarsela, ma al contempo sentiva di dover riconoscere ciò che gli aveva detto la mascotte, non sarebbe stato così fortunato in eterno.

«Me lo sento, morirò in questa dannata topaia!»

Una volta ripreso, si diresse all'uscita della pizzeria con la speranza di non incontrare Fred, l'ultima cosa che voleva era avere a che fare con lui.
Una volta lì però, intravide due figure all'esterno, le quali non tardarono a raggiungerlo. Si trattava del suo superiore, accompagnato da un ragazzo mai visto prima: era biondo e dagli occhi azzurri, ma soprattutto indossava anche lui l'uniforme da guardiano.

«Bungiorno Michael, è una fortuna incontrarti. Volevo assolutamente presentarti questa nuova e giovane promessa, Jeremy Fitzgerald.» Esordì Fred.

«Piacere di conoscerti, collega!»

Sorrise il ragazzo facendo un passo in avanti, stringendo poi la mano a Mike, il quale ricambiò stranito.

«Ehm, sì, il piacere è tutto mio...»

Ma solo poco dopo realizzò del tutto il motivo di quel nuovo arrivo in pizzeria.

«... apetta un attimo, hai detto collega?!»

➖➖🅢🅟🅐🅩🅘🅞 🅐🅤🅣🅞🅡🅔➖➖

Non preoccupatevi... non sono morto! Ecco a voi un altro capitolo di Fnaf, non vi aspettavate l'arrivo di Jeremy, vero? Per chi non lo conoscesse, è il guardiano protagonista del secondo videogioco della serie.
Detto ciò, al prossimo capitolo! :D

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